Porte aperte alla robotica per lo sviluppo dell’istruzione tecnica e professionale

Il 4 e 5 novembre prossimo in occasione del convegno “Porte aperte alla robotica” verrà firmato il protocollo di intesa per lo sviluppo dell’istruzione tecnica e professionale nel campo della meccatronica e della robotica, tale protocollo è finalizzato alla promozione di attività di formazione, di qualificazione dell’aggiornamento docenti, dell’offerta formativa e della didattica, di incremento delle competenze territoriali indirizzate alla progettazione e realizzazione di prodotto nel settore della robotica industriale e di servizio.

Il convegno prevede la partecipazione di numerosi esperti del settore aziendale del mondo universitario e della scuola superio

Il 5 novembre dalle ore 14.45 alle ore 15.30 presso l’Aula Magna dell’ITIS Avogadro in Corso San Maurizio, 8 – Torino sarò relatore è parrlerò di: Attività di laboratorio e percorsi didattico-curricolari per l’istruzione professionale

Preleva il programma del convegno in formato PDF.

4 pensieri su “Porte aperte alla robotica per lo sviluppo dell’istruzione tecnica e professionale

  1. sabrina bruno

    Salve..mio figlio vorrebbe un domani studiare robotica..siamo alla scelta della scuola superiore…ho bisogno di sapere quale istituto sia meglio scegliere per avere delle buone basi un domini in campo della robotica …noi abitiamo a Lainate prov di Mi …i prof dei vari istituti itis e licei nn hanno saputo rispondere ….la ringrazio

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    1. admin Autore articolo

      Gentile Sig.ra Sabrina.

      Grazie per avermi contattato.
      Come credo lei abbia potuto constatare, non esiste nello specifico, nelle scuole superiori, la disciplina “robotica”, ma in alcune scuole, soprattutto istituti tecnici e professionali, la robotica è una disciplina “trasversale” che consente di rendere, a mio avviso, più agevole per lo studente, la comprensione di argomenti scientifici molto spesso di difficile approccio se insegnate nel modo tradizionale.

      Nella mia esperienza gran parte degli insuccessi al primo anno si hanno proprio nelle materie scientifiche, l’uso della robotica mi consente di amplificare l’interesse ed utilizzare uno strumento che aiuta nella comprensione di concetti di matematica, fisica, elettronica, chimica, ecc…
      Quindi sfruttare l’intelligenza pratica, manuale per insegnare anche altro.

      Utilizzare una strategia didattica che fa uso della robotica pregiudica quindi che l’intero consiglio scolastico sia preparato e coordinato nell’affrontare questa nuova metodologia, azione che comunque si traduce in attività laboratoriali che coinvolgono tutte le materie, quindi molto difficile da mettere in pratica, ma possibile.

      Attualmente lei potrà forse trovare istituti tecnici o professionali dove vengono svolte attività ad esempio su macchine a controllo numerico che movimentano bracci robot, o comunque dispositivi elettromeccanici, tutti elementi che poi vanno a costituire un robot industriali.

      Robotica quindi può essere considerata come la somma di: elettronica, elettrotecnica, meccanica, fisica, ecc…

      Quindi forse i colleghi a cui si è rivolta non potevano risponderle perché nello specifico non esiste la materia “robotica” ma gli strumenti di base che concorrono poi ad una eventuale progettazione di strutture robotiche, certamente vengono forniti dalla scuola pubblica.

      Nell’istituto in cui lavoro possediamo una cella robotica della COMAU, ma prima che gli allievi imparino a movimentare dispositivi di questo genere devono avere assimilato competenze ad esempio di informatica.
      Ma la logica con cui si programmano i bracci robot della COMAU non è molto distante da quella che si potrebbe avere per altri dispositivi presenti nei laboratori e nelle officine delle scuole italiane, è solo una questione di metodo e su come si costruisce la didattica.

      Cosa consigliare a questo punto?
      Valuti con suo figlio quali sono le sue passioni e se l’aspetto tecnico scientifico è quello che si preferisce, scelga una buona scuola pubblica, tecnica o professionale, non si preoccupi oggi se viene insegnata robotica.
      La disciplina robotica viene svolta ad ingegneria, quindi in un percorso più elevato e visto che lei vive in Lombardia a Milano, al Politecnico, esiste una lunga tradizione di robotica industriale.
      Quindi prepararsi bene alle superiori per acquisire gli strumenti che mi serviranno domani.

      In periodo di iscrizioni è purtroppo un periodo di marketing, dove si mostra il meglio o si “amplificano” le eccellenze, il mio consiglio è sempre VEDERE, valuti con attenzione la scuola che possiede i migliori laboratori tecnici, se possibile cerchi di capire quali sono le azioni di recupero, la percentuale di insuccessi al primo anno, attività di stage aziendali, di alternanza scuola lavoro, le attività di progetto con aziende ed università, corsi per il superamento dei test alle facoltà scientifiche, gare e concorsi (gare nazionali di matematica, informatica, robotica, ecc…) questi sono tutti elementi che potrebbe esserle di aiuto per comprendere quanto una scuola funziona ed è atenta alla realtà industriale.

      Spero di essere stato di aiuto, se avesse necessità di ulteriori informazioni non esisti a contattarmi.

      Saluti.

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  2. Sabato Pappacena

    Salve, proprio in questi giorni mi sto confrontando con mio figlio, seconda media, sullo stesso argomento. Vicino a noi vi è un corso superiori di meccatronica. Capisco e apprezzo la sua risposta, volta più ai contenuti che all’indirizzo preciso della scuola scelta. Ma la domanda la faccio comunque, trova sia una buona scelta meccatronica o è meglio un liceo scientifico tecnologico? grazie

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    1. admin Autore articolo

      Salve.

      Dipende dagli obiettivi e dalle passioni del ragazzo.
      Sono formazioni di tipologia diversa, la prima meccatronica, più specialistica, mentre il liceo scientifico tecnologico più generalista. Scegliendo il liceo ovviamente è necessario completare il proprio percorso di formazione all’università.

      Saluti.

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