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Diciamo addio alla Procrastinazione con StudySafe

In un mondo dove lo smartphone è diventato un’estensione della nostra mano, la procrastinazione e la distrazione sono diventate nemici giurati della produttività, soprattutto per gli studenti. Quante volte vi siete ritrovati a controllare il telefono per “solo un minuto”, per poi accorgervi che un’ora è volata via?

La tecnologia, e in particolare l’uso di dispositivi come smartphone e computer, viene spesso identificata come una delle principali cause di distrazione e difficoltà di concentrazione tra i giovani. Se da un lato la tecnologia è un mezzo che non può essere completamente ignorato, essendo parte integrante della nostra realtà sociale, dall’altro è fondamentale imparare a utilizzarla in modo che non diventi un ostacolo alle capacità di apprendimento e concentrazione. È importante trovare un equilibrio nell’uso di questi strumenti, adottando strategie come limitare il tempo di connessione e dare priorità ad attività sociali e culturali che non coinvolgano l’uso di dispositivi digitali.

Come trasformare tutto ciò in un’attività didattica?
Ho pensato ad un’attività multidisciplinare che spazia dall’educazione civica al Coding.

Immaginiamo se potessimo trasformare una sfida di programmazione in uno strumento per migliorare la concentrazione.

Chiamerò questa attività: “addio alla Procrastinazione”

L’idea è quella di fare realizzare e perfezionare uno strumento/gioco, lo StudySafe, un dispositivo realizzato con BBC micro:bit e del cartone.

Come funziona

StudySafe è un sistema anti-procrastinazione che utilizza il semplice, ma efficace meccanismo del BBC micro:bit per la rilevazione della luce. Quando viene poggiatolo smartphone sulla struttura di cartone, il micro:bit monitora qualsiasi tentativo di prendere lo smartphone. Se lo smartphone viene preso, il micro:bit rileva la variazione di luce, attiva un allarme, ricordando di riporre nuovamente lo smartphone su StudySafe. Il sistema inoltre conta il numero di volte in cui lo smartphone è stato preso dallo studente.

L’attività non solo fornisce una soluzione pratica alla procrastinazione, ma utilizza il Coding in modo divertente e utile permettendo il controllo sulla distrazione, o almeno ci proviamo 🙂

Di seguito le immagini di StudySafe ed un video che ne dettaglia il funzionamento, ovviamente il sistema può essere migliorato.

Nella versione avanzata è possibile attivare e disattivare temporaneamente l’allarme con la pressione del pulsante B, mentre la pressione del pulsante A consente di riavviare il sistema.

Per quanto riguarda la modalità di realizzazione e programmazione vi rimando al corso Carta Cartone e Coding 2′ edizione o ad uno dei miei prossimi corsi online ovunque sul web. Mentre per i colleghi neoassunti che seguiranno i miei corsi in presenza StudySafe sarà un’attività pratica che farò realizzare.

Buon Coding a tutti.

🙂

Dietro le quinte – L’oracolo della Scuola – Corso: Carta Cartone e Coding

Dietro le quinte preparazione di attività STEAM
Corso: Carta Cartone e Coding per Tecnica della Scuola
L’oracolo della Scuola

“Io sono l’oracolo della scuola fammi una domanda,
“colpisci due volte il mio altare
ed io risponderò”

Coding con BBC micro:bit, cartone, registrazioni audio e un po’ di AI con DALL-E per generare immagini e sfondi per il design dell’oggetto.

Da un insieme di risposte sufficientemente elevato, che si adattano ad ogni domanda che l’utente può fare, ne viene selezionata a caso una come risposta.
L’attività può essere declinata in moltissimi modi, ad esempio immaginando di strutturare un poster dinamico in cui alla tocco su specifiche si attiva l’audio del narratore, o ancora come mostrerò durante il corso un sistema automatico che, al superamento di uno specifico livello sonoro di baccano fatto dagli allievi, emette frasi sempre diverse di richiamo.

Se volete vedere le fasi di costruzione e l’oracolo in azione guardate il video allegato.

Buon Coding a tutti 🙂

I miei corsi per Tecnica della Scuola: ATTIVITÀ STEAM CON CARTA, CARTONE E CODING Proposte di didattica attiva per aule e laboratori innovativi

Dopo un breve periodo di pausa forzata dovuto ad una serie di problematiche personali riparto con le attività di formazione online per Tecnica della Scuola e divulgative sul mio sito. Si inizia l’anno con un corso nuovo in cui tutta l’attività di sperimentazione è fatta con schede elettroniche e cartone, nasce quindi: Carta Cartone e Coding 🙂

Il corso offre una panoramica dettagliata su come incorporare progetti STEAM innovativi e a basso costo, usando il cartone e componenti elettronici semplici. Gli insegnanti apprenderanno come trasformare materiali quotidiani in strumenti educativi stimolanti. I laboratori e le aule innovative sono vere e proprie palestre per la mente, dove l’azione diventa strumento di comprensione e costruzione del sapere. Questi spazi si trasformano in luoghi di incontro, formazione e collaborazione, favorendo lo sviluppo di una comprensione multisensoriale della realtà. Qui, gli studenti imparano ad osservare e interagire con il mondo non solo attraverso la vista, ma anche mediante il tatto, stimolando così la loro creatività e il pensiero progettuale. In questi ambienti, l’apprendimento diventa un’esperienza olistica, che abbraccia tutti i sensi e nutre la mente.

Il corso mira a valorizzare la manualità e la creatività che possono esprimersi nel laboratorio attraverso l’utilizzo di materiali semplici e sostenibili come carta e cartone, integrati con elementi elettronici didattici.

L’obiettivo sarà quello di proporre attività laboratoriali finalizzate allo sviluppo di un pensiero critico e rispettoso della diversità, promuovendo l’etica del riutilizzo e la consapevolezza ambientale. Le attività STEAM proposte incoraggiano gli studenti a esplorare e innovare in modo economico, aprendo la strada a un apprendimento responsabile e creativo.

Per ciascuna attività del corso, saranno fornite guide dettagliate che delineano i passaggi necessari per costruire vari oggetti, oltre a istruzioni per la programmazione a blocchi e l’uso di materiali. Questo approccio mira a incoraggiare l’esplorazione autonoma e la creatività degli studenti. Attraverso l’impiego di strumenti come BBC micro:bit, Makey Makey, Make Code, Scratch 3 e altre tecnologie, gli studenti saranno in grado di creare progetti coinvolgenti come giochi interattivi, strumenti di misura e strumenti musicali, sperimentando così il potere dell’innovazione tecnologica.

Saranno svolti 4 incontri in webinar di 2 ore ciascuno, per un totale di 8 ore

  • Martedì 23 gennaio 2024 – Dalle 17.00 alle 19.00
  • Venerdì 26 gennaio 2024 – Dalle 17.00 alle 19.00
  • Lunedì 29 gennaio 2024 – Dalle 17.00 alle 19.00
  • Mercoledì 31 gennaio 2024 – Dalle 17.00 alle 19.00

Per le modalità di iscrizione seguire il LINK.

Corsi: Didattica della robotica – CTS di Cosenza


Presso la Rete Provinciale di Scuole per l’inclusività di Cosenza si parte con la nuova stagione di corsi sulla Didattica della Robotica con nuove proposte di kit e attività laboratoriali, dalla robotica di servizio a quella ludica. Il corso programmato da più di 6 mesi vede coinvolte numerose scuole di ogni ordine e grado della provincia di Cosenza.

Sempre da questo settembre per altri enti saranno avviati corsi in presenza ed online sempre di robotica, appena disponibile fornirò indicazioni per procedere con l’iscrizione.

Come più volte ribadito, credo che una soluzione per realizzare una didattica personalizzata di Coding e Robotica sia quella che fa uso di tecnologia a basso costo; questa impiega materiali di uso comune e strumenti di costruzione già in possesso di molte scuole, ciò permette che l’oggetto didattico possa essere creato, manipolato e modificato dall’allievo in piena libertà a scuola e a casa, quindi durante il corso mostrerò come realizzare robot con strutture in cartone e legno.
La realizzazione di robot a fini didattici prevede un controllo dei parametri fisici che può essere agevolmente svolto con strumenti didattici utilizzati comunemente in attività laboratoriali per l’apprendimento del Coding; schede elettroniche come BBC micro:bit, Arduino, Raspberry Pi, possono assolvere a questo compito e la loro programmazione può avvenire utilizzando i linguaggi più adatti al livello di scuola a cui appartengono gli studenti; quindi si potrà optare per un linguaggio grafico a blocchi o testuale.

Negli scorsi mesi mi sono concentrato in modo specifico sulla creazione di kit per la primaria e secondaria di primo grado, molto semplici da creare, manipolare e modificare, pertanto se volete saperne di più rimanete sintonizzati sui miei social 🙂

Per la scuola superiore utilizzerò le evoluzioni di EduRobot Black Panther e EduRobot 4WD (con tutte le estensioni).

Per il CTS di Cosenza non solo Robotica low cost ma anche quella che fa uso di kit commerciali molto diffusi: Bee-Bot, Ozobot Evo, LEGO Education WeDo 2.0, Lego Mindstorms EV3, Makeblock mBot Robot.

Buona Robotica a tutti 🙂

Dear Data

Vi avevo parlato in un precedente post del libro “Observe, Collect, Draw!” di Giorgia Lupi e Stefanie Posavec in cui viene mostrato come rilevare e rappresentare graficamente in modo artistico i dati che fanno riferimento a noi stessi, che rappresentano i nostri comportamenti, le relazioni con persone ed oggetti, il nostro interagire con l’ambiente circostante; il libro spiega come trasformare i dati in elaborati disegni che possono essere considerate un’espressione artistica che ci descrive.

Come detto, secondo me: “Il libro è una risorsa utilissima per imbastire percorsi di educazione civica, all’affettività, orientamento o per intraprendere percorsi per la gestione dei conflitti, sul recupero e la rimotivazione. Quindi, liberi di crescere conoscendosi attraverso i dati.”

In questi giorni mi sono stati chiesti esempi pratici sulla creazione di queste infografiche artistiche e non vi nego che anche io sto imparando, pertanto per ora il mio consiglio è quello di consultare il libro: “Dear Data” che sto utilizzando anche io.

“Dear Data” colleziona 104 cartoline che Lupi e Posavec si sono inviate ogni settimana per un anno, tra settembre 2014 e settembre 2015; sul fronte di ogni cartolina viene mostrata l’infografica artistica e sul retro la modalità di interpretazione dell’infografica. Questo scambio epistolare, che narra attraverso i dati episodi della loro vita quotidiana, ha permesso di conoscersi meglio e creare un legame d’amicizia tra le due designer.

I temi esplorati sono tantissimi: dal numero di volte che utilizzavano un trasporto pubblico, al conteggio delle volte in cui entravano in contatto fisico con altri, dalla frequenza delle loro lamentele a quella delle loro aspirazioni, al numero di volte che hanno detto grazie ad una persona, al numero di distrazioni, alla lista dei desideri della settimana, al livello d’ansia e molto altro.

“Dear Data” fa parte della collezione permanente del Museum of Modern Art (MoMA) di New York.

Fantastico! La rappresentazione grafica dei dati diventa una forma artistica.

Nel video allegato Lupi e Posavec spiegano “Dear Data”

Eyeo 2015 – Giorgia Lupi and Stefanie Posavec from Eyeo Festival on Vimeo.

Buon Making a tutti 🙂