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Il social learning con edmodo

edmodoDurante le mie lezioni gestisco spesso la classe mediante sistemi di formazione on-line, utilizzo il mio blog personale con elementi che inserisco in pagine con password, oppure uso sistemi più completi (LMS, Learning Management System) come Moodle che impiego soprattutto in occasione di corsi privati.
Da qualche tempo ho indirizzato la mia attenzione su edmodo, sistema gratuito di gestione di gruppi di apprendimento che mi consente una rapidità di sviluppo e gestione maggiore (utilizzo da computer, tablet, smartphone) ed una maggiore attenzione da parte degli allievi, non è paragonabile a Moodle in funzionalità, ma la semplicità di utilizzo da parte degli allievi (simile ai più noti di social network) in aggiunta ad una interfaccia gradevole rendono il sistema efficace.
Il sistema permette di instaurare un apprendimento collaborativo ed una buona condivisione di materiali didattici. I contesti in cui utilizzare il sistema possono essere diversi, da quelli prettamente scolastici, corso di formazione generico a supporto di lezioni in presenza o a corsi esclusivamente virtuali.
In questo momento di calma lavorativa mi sono concentrato sulla progettazione di un corso indirizzato ad insegnanti per l’uso di sistemi LMS in cui spiegherò come implementare sistemi di social learning tra cui anche l’utilizzo di edmodo.
Il corso sarà caratterizzato da una forte componente pratica, con esercizi e gruppi di lavoro che dovranno simulare contesti didattici costruendo classi virtuali e gestire l’interazione tra gli allievi di una classe e sottogruppi di allievi.
Il corso sarà svolto presso il CTS (Centro nuove Tecnologie e Disabilità) di Torino di cui sono uno dei referenti. Date ed orari sono in via di definizione e ne darò comunicazione appena possibile.

Nel mentre ho prodotto una parte di slide in cui spiego come utilizzare edmodo sia come insegnante che come studente. Le slide allegate sono in costruzione, ma ho deciso comunque di pubblicarle in quanto mi è stato richiesto da alcuni colleghi con cui lavoro. I colleghi hanno apprezzato molto il livello di coinvolgimento dei miei allievi e la rapidità di valutazione dei livelli raggiunti.

Le slide allegate a questo post possono essere trovate anche sul mio account slideshare o Google Drive.

Laboratorio Robotica Ludica

Presso la scuola in cui presto servizio,  l’IIS Galilei-Ferrari di Torino, scuola capofila della Rete Robotica a Scuola, è attivo in questi giorni il laboratorio di robotica ludica che vede gli studenti impegnati a realizzare con materiali elettrici ed elettronici di recupero, dei robottini destinati ai bambini dell’ospedale Regina Margherita di Torino.
Il laboratorio in questione oltre alla valenza didattica assume un forte connotazione etica e sociale.
I laboratori continueranno per l’intero anno scolastico e ad essi sono invitati a partecipare gli studenti della scuola primaria.
Le attività di promozione della robotica come strumento di nuova didattica sono fortemente volute dall’USR Piemonte e dalla Rete Robotica a Scuola.

Il progetto è coordinato dai Proff. Marvaso, Maffucci e Selvaggi.

Prossimamente versioni che interagiscono con i bambini 🙂

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Imparate a programmare! L’invito del Presidente Barack Obama agli americani

Non è la prima volta che il Presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama, sostiene l’insegnamento delle nuove tecnologie informatiche, in passati discorsi aveva proposto l’insegnamento della realizzazione di videogiochi a scuola come modo alternativo di insegnare informatica. In un recentissimo discorso il Presidente, come potete ascoltare nel video allegato, ha lanciato un appello agli americani per stimolarli ad imparare a programmare aderendo alla campagna lanciata da code.org per il progresso delle scienze informatiche.

Il sito code.org offre numerosissimi suggerimenti per l’insegnamento dell’informatica per ogni ordine di scuola, soluzioni che possono essere adottate fin da subito nella nostra scuola e che non necessitano di investimenti se non quello in tempo per imparare ed insegnare un nuovo modo di fare informatica ma anche matematica.
Quindi se il Problem Solving&Posing fa parte del vostro modo apprendere o far didattica allora partite da code.org

Un grazie al mio ex allievo Antonio Tripodi per avermi segnalato questa notizia e per avermi offerto ulteriori suggerimenti e spunti per progettazioni didattiche nuove.

Costruzione di un catalizzatore didattico: Auduino synthesiser

Nell’ambito delle attività di Robot Pet Therapy sto cercando quanto più possibile di trovare attività didattiche che possano condurre lo studente ad azioni di ricerca e sperimentazione, azioni che poi dovrebbe concretizzarsi in un’abitudine, in una costante di comportamento utilizzata in ogni contesto di studio.
L’intento è costruire un “catalizzatore didattico”, un oggetto elettronico su cui far partire l’attività didattica, un dispositivo in grado di produrre risultati unici per ogni ragazzo, ciò dovrebbe dare la percezione di essere “individuo creativo e unico”, creatività che però si sviluppa con il lavoro del gruppo classe, quindi percezione e cause del proprio apprendimento.

Ho realizzato nel fine settimana un semplice sintetizzatore pilotato da una scheda Arduino UNO auto costruita, il progetto di questo sintetizzatore è open e potete trovarlo al seguente link.
Lo scopo però è quello di modificarlo insieme agli studenti, in un oggetto versatile in grado di produrre suoni mediante altri elementi fisici: luce, calore, ecc…
La speranza è quella di trovare strade diverse anche con allievi diversamente abili.

Il primo passo è fatto, questa mattina i ragazzi hanno portato amplificatore ed una cassa di recupero e nelle prossime settimana vedremo se si riusciranno a fare ulteriori passi.

Eu robotics week – questa mattina presso l’IIS Galilei Ferrari di Torino

Come preannunciato negli scorsi giorni, in occasione della terza edizione della Settimana Robotica Europea del 2013 (25 novembre – 1 dicembre 2013), questa mattina si è svolto presso il mio istituto, l’IIS Galilei Ferrari di Torino, la conferenza: La robotica di servizio in 4 parole: robot, tecnologia, concetti e servizi.
Lo scopo dell’incontro è stato quello di sensibilizzare ed accendere la passione in discipline tecniche, dare un’idea a ragazzi delle scuole superiori, ai loro insegnanti di quale sia l’attuale stato dell’arte della robotica di servizio e quali possano essere in prospettiva alcuni settori tecnologici in cui in futuro sarà probabilmente più facile trovare. Durante l’incontro gli esperti di Telecom hanno mostrato ai ragazzi alcuni prototipi, superstar il robot NAO.

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