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Mattoncini in festa

Il primo amore non si scorda mail 🙂 Il mattoncino Lego ha un posto speciale nel mio cuore da docente Maker, probabilmente il modo con cui strutturo i miei pensieri è stato influenzato da bambino giocando con i Lego.
Da grande ho continuato e come sapete sto pensando da tempo ad una versione di DotBotK compatibile con i mattoncini Lego, ma in cantiere non esiste solo questo, molte ed altre sorprese e giochi cercherò di presentarli con i miei allievi durante l’esposizione di costruzioni Lego: “Mattoncini in festa” che si svolgerà il prossimo 14 e 15 gennaio 2017 presso il Parco Culturale “Le Serre” via T. Lanza, 31 Grugliasco (To).

La manifestazione, che è giunta alla sua 3′ edizione raccoglie un grandissimo interesse da parte del pubblico, molti gli espositori che giungono da tutta Italia. Potrete vivere  l’esplosione di creatività degli appassionati Lego e se lo desiderate potrete partecipare alle numerose attività che gli espositori organizzeranno.

Sicuramente una buona occasione per studenti ed insegnanti che stanno svolgendo attività di coding e di tinkering, potrete trovare in questa manifestazione ispirazione per nuove forme di studio e di didattica.

Ingresso è libero

Orari:

  • Sabato 14.01.17
    pomeriggio 14:30 – 19:30
  • Domenica 15.01.17
    mattina 9:00 – 13:00; pomeriggio 14:30 – 18:30

ultimi ingressi 30′ prima della chiusura.

Per informazioni:

mattoncini-in-festa

Corso: i miei primi esperimenti con Arduino e la robotica

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Un corso gratuito di coding e robotica in un paese da sogno 🙂 in cui sperimenterò per la prima volta l’uso di DotBot S.

In occasione delle attività estive del Comune di Calitri (Av), mio paese di origine, svolgerò un corso gratuito di 3 giorni su Arduino e Robotica presso l’IIS A.M. Maffucci di Calitri nei giorni 10, 11, 12 agosto prossimo dalle ore 9,30 alle 12,30.

Il corso è patrocinato dal comune di Calitri.

Per chi non conosce il paese, Calitri è uno stupendo paese dell’alta Irpinia noto ai più per l’evento Sponz Fest organizzato dall’eclettico artista Vinicio Capossela, luogo di antiche tradizioni, cibo ottimo ed un centro storico caratteristico, quindi ideale per chi desidera trascorrere vacanze in piena serenità.

Il corso

Il focus del corso è quello di fornire le nozioni di base per la prototipazione elettronica e robotica al fine di fornire le competenze necessarie per sviluppare in autonomia o in corsi successivi sistemi di automazione civili ed industriale.

Tali competenze verranno fornite utilizzate la scheda elettronica Arduino costituito da un microcontrollore e da un’elettronica aggiunta, utile per creare rapidamente prototipi sia per scopi hobbistici e semiprofessionali ma soprattutto utilissima in campo didattico per l’apprendimento della programmazione.

A chi è rivolto il corso

Rivolto a tutti quelli che non hanno mai usato Arduino e vogliono essere guidati a fare il primo passo, quindi si rivolge a tutti, studenti e non, ragazzi ed adulti a tutti coloro che hanno uno spirito maker.

Unico prerequisito necessario è la curiosità.

La finalità del corso è permettere di gestire e progettare in autonomia le le idee dei partecipanti, sfruttando a pieno la piattaforma Arduino. Il corso è basato sui componenti dell’Arduino Starter kit.

Metodologie

Il corso si svolgerà con metodologia laboratoriale, in modo cooperativo in aula, e l’intero processo di formazione sarà supportato da una piattaforma di formazione on-line, predisposta dal docente, sulla quale sarà realizzata una classe virtuale a cui saranno iscritti tutti i partecipanti al corso. In questo modo sarà possibile sviluppare sperimentazioni didattiche, nonché fornire indicazioni di articoli di approfondimento e svolgimento di attività pratiche sull’uso di tecnologie che saranno illustrate nei momenti in presenza.
Si cercherà di usare la tecnologia divertendosi, verrà stimolata la creatività la logica e l’autonomia ma anche la capacità di raggiungere un obiettivo e lavorare in team.

Requisiti tecnici

  1. Un PC portatile abilitato a navigare in wi-fi, il computer potrà essere dotato di sistema operativo Windows, Mac o Linux, non è necessario disporre di computer con prestazioni elevate.
    Il corso si svolgerà presso un laboratorio informatico attrezzato, quindi per chi non fosse dotato di portatile, sarà possibile utilizzare il computer messo a disposizione dell’organizzazione.
  2. L’Arduino starter kit acquistabile a questo indirizzo: https://store.arduino.cc/product/GKX01007?language=it. Per chi ne fosse sprovvisto il docente metterà a disposizione 15 kit
  3. IDE Arduino precaricato per il proprio sistema operativo. https://www.arduino.cc/en/Main/Software

Modalità di iscrizione

Avranno priorità di iscrizione al corso persone residenti o originarie di Calitri, nel caso di disponibilità verranno accettate persone di altri paesi.

L’iscrizione al corso puó essere fatto on-line seguendo il link:

https://www.maffucci.it/estate-calitri-2016/
nella stessa pagina potranno essere letti avvisi ed indicazioni utili per i corsisti.

Le iscrizioni termineranno il 08.08.2016

Nel caso sopraggiungano impegni che non permettano la partecipazione al corso si prega di comunicare tempestivamente in modo da permettere ad altri di frequentare il corso.

Nel caso di eccedenza di prenotazioni l’ente organizzatore valuterà la replica del corso durante il mese di agosto.

DotBot al Politecnico di Torino nel corso di Algoritmi e Calcolatori

Come insegnanti e ricercatori pensiamo al progetto DotBot come ad una possibile soluzioni all’azione “dell’imparare ad imparare”, quindi l’informatica a scuola, non solo come materie di studio ma come “meta-materia”, disciplina trasversale ad ogni percorso di apprendimento.
DotBot è quindi da intendere come l’insieme di tool didattici per l’apprendimento del pensiero computazionale prima, e della programmazione poi, a mezzo di sistemi robotici programmabili e connessi. L’idea, come già sottolineato in altro modo in precedenti post, è quindi quella di sviluppare un hardware robotico open source a basso costo, che gli studenti potranno acquistare o autocostruire, unitamente ad una piattaforma online che offra tutorial e materiale didattico pensato sia per studenti autodidatti che per insegnati che vogliano inserire nei propri corsi di informatica l’utilizzo della piattaforma.

Stiamo sviluppando la progettazione di DotBot non solo da un punto di vista tecnico, hardware e software, ma è anche da un punto di vista didattico, quindi sui modi per introdurre DotBot all’interno del curricolo scolastico e questa azione sta seguendo una serie di attività di sperimentazione che abbiamo già condotto con successo in diversi istituti di scuola superiore:

  • IIS Federico II di Svevia di Melfi (Potenza)
  • ITIS Avogadro di Torino
  • IIS Galilei Ferrari di Torino
  • IIS Cassato Gattapone di Gubbio (Perugia)

Il passo successivo è la sperimentazione in corsi universitari.

Questa mattina DotBot è stato presentato al Politecnico di Torino durante il corso di Algoritmi e Calcolatori, organizzato dai Prof. Paolo Prinetto ed Ernesto Sanchez. Durante il corso il robot verrà utilizzato da 10 Studenti che avranno il compito di svolgere l’attività laboratoriale del corso.

Il corso si occupa di insegnare ai ragazzi del secondo anno di Ing. Elettronica le basi del funzionamento di un Computer insieme a nozioni avanzate di programmazione, veicolate attraverso l’insegnamento delle pratiche di programmazione ad oggetti e del linguaggio C++.

Per sostenere l’esame, oltre a confrontarsi con una prova teorica, ai ragazzi è richiesta anche la presentazione di un progetto pratico sviluppato in C++, solitamente un programma complesso che riprenda le varie nozioni teoriche studiate nel corso.

Quest’anno, per la prima volta, si è deciso di offrire la possibilità a un ristretto numero di studenti di confrontarsi con un progetto che preveda l’utilizzo di interfacce robotiche appositamente ideate per la didattica.

Il progetto DotBot verrà utilizzato da 2 gruppi di ragazzi (5 ragazzi per team, che sono stati scelti in maniera casuale tra gli iscritti al corso). In particolare ad ogni team verrà fornito un kit DotBot (basato su Raspberry) che gli studenti dovranno assemblare e programmare in modo da sviluppare un’applicazione robotica in ROS che permetta ad i due robot di interagire tra loro e con gli studenti tramite una WebApp.

I progetti verrano seguiti da Giuseppe Airò Farulla con il supporto di Ludovico Russo.

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HotBlack Robotics – Anche i robot sono in cloud

HotBlack Robotics è una start up Torinese fondata da Ludovico Russo e Gabriele Ermacola nel 2015. Si occupa di sviluppare applicazioni robotiche mobili, cioè soluzioni basate su robot mobile che aiutano o sostituiscono gli essere umani a lavoro.

La prima applicazione realizzata sfrutta la tecnologia della Cloud Robotics e consiste in robot che monitorano la temperatura di un data center per evitare guasti dovuti ad elevate temperature, ma permette anche di ottimizzare il sistema di raffreddamento per evitare sprechi, abbassando la temperatura esattamente quanto basta.

La soluzione è appena stata installata presso il datacenter del Politecnico di Torino. Potete vedere il robot funzionante nel video in calce.

Questa è la prima di molte soluzioni che sfruttano le nuove tecnologie della Robotica Mobile e Cloud Robotics e mostra tutte le loro potenzialità, e ci fa piacere pensare che nasca da una realtà tutta italiana.

Hackability, making e coprogettazione diventano un esame per gli ingegneri del futuro

hackabilityRicevo e volentieri pubblico l’informazione che mi giunge da Ludovico Orlando Russo e Giuseppe Airò Farulla entrambi Dottorandi al Politecnico di Torino in merito all’Hackability@PoliTo attività che si svilupperà all’interno del corso di “Tecnologie per la Disabilità” del Politecnico di Torino.

Con l’amico Ludovico condividiamo da un po’ di tempo idee e progetti di carattere didattico/tecnologico nell’ambito della robotica educativa ed entrambi ci occupiamo in modo diverso di tecnologie per la disabilità, lui tra i promotori di hackability@polito ed io come referente del CTS di Torino.
Qualche giorno fa Ludovico mi ha parlato di Hackability@PoliTo, stupenda iniziativa che finalmente pone a livello universitario l’attività del making a servizio di problemi reali, infatti durante il corso gli studenti lavoreranno insieme a persone con disabilità al fine di realizzare ausili che rispondono alle necessità specifiche di ciascuna di esse.

Non posso fare altro che ringraziare Ludovico, Giuseppe e il Professor Paolo Prinetto per questa iniziativa che certamente troverà larga risonanza.

Ma cos’é Hackability?

Hackability è un format nato a Torino nel 2015 con l’obiettivo di costruire un ambiente di coprogettazione nel quale maker, designer e persone con disabilità potessero arrivare alla prototipazione e alla realizzazione personalizzata e in piccoli numeri, di presidi e oggetti a basso costo in grado di supportare le persone con disabilità (ma anche gli anziani, le categorie fragili) nella vita quotidiana. 

Dopo la prima edizione realizzata con Fablabtorino, Hackability arriva al Politecnico di Torino. Il Laboratorio Nazionale AsTech (Tecnologie Assistive) del CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica) lancia, infatti, la Hackability@PoliTo. Gli studenti del primo anno iscritti al corso di “Tecnologie per la Disabilità”, coordinato dal Professor Paolo Prinetto, potranno, al posto del tradizionale esame, lavorare insieme a maker, designer e persone con disabilità e provare a rispondere alla richiesta di presidi, oggetti d’uso quotidiano, progettati o adattati in base alle esigenze delle persone con disabilità. 

I risultati di questo lavoro, secondo lo spirito di Hackability, saranno condivisi in open-source e messi a disposizione di una community molto più ampia. Spiega Ludovico Russo tra i promotori di hackability@polito “l’obiettivo è calare gli studenti in un’esperienza che permetta loro di coprogettare, lavorare in team, sviluppare competenze trasversali”. Secondo Carlo Boccazzi Varotto, COO di Hackability, “a poco più di un anno dal varo del progetto, essere riconosciuti come un format che può integrare la formazione universitaria è un grande risultato che dimostra le potenzialità di un making posto al servizio di problemi reali”. 

Hackability@PoliTo è realizzata in collaborazione con: Fondazione Paideia di Torino; Lero – The Irish Software Research Centre di Limerick; Looqui, start up che si occupa di tecnologie per la disabilità e con il contributo del CINI, Consorzio Interuniversitario Nazionale per l´Informatica, tramite il Laboratorio Nazionale AsTech (Tecnologie Assistive).