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La PirateBox in classe su la Buona Scuola

L’amico Roberto Marcolin, colui che ha ispirato la mia curiosit nell’uso della PirateBox, con successiva sperimentazione in classe, mi segnala che il progetto “La PirateBox in classe”, lanciato da Andreas Formiconi, sbarcato nel sito de La Buona Scuola, https://labuonascuola.gov.it/area/m/8980/ che vi invito a sostenere.

Su link segnalatomi da Roberto, ho localizzato su una mappa geografica dinamica la mia esperienza, ma come la mia ne potrete trovare anche altre in diverse localit italiane.

So per certo che altri colleghi hanno sperimentato, o sono in procinto di sperimentare questo interessante strumento di condivisione della conoscenza e vi invito a compilare la mappa che trovate in allegato, Roberto si sta occupando di gestire il censimento di queste sperimentazioni.

Nota interessante di cui mi preme darvi comunicazione.
Venerdi’ scorso mi trovavo presso il FabLab di Copenaghen ed un associato del FabLab, in occasione di un corso per studenti (13/14 anni) stava configurando proprio una PirateBox su cui stava depositando i contenuti didattici del corso.

FlatFab – Fabrication Design Software

Realizzare oggetti 3D non stato mai cos facile.

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Devo ringraziare Fabio Carruccio del FabLab di Brescia che durante le nostre chiacchierate su Facebook mi ha segnalato un software estremamente interessante: FlatFab – Fabrication Design Software.
Un programma gratuito multipiattaforma che vi consente di progettare oggetti 3D ma disegnandoli in 2D con una semplicit fuori dal comune.
Ricordate i giochi ad incastri di elementi piani che formano dinosauri o animali che ritrovate in numerosi centri di giochi educativi, ecco, FlatFab fa questo e molto di pi, lunica cosa che dovete fare e scegliere i materiali e le modalit di taglio, che siataglio laser, taglio ad acqua, sega, o pi semplicemente alle forbici le modalit operative di progetto rimangono sempre le stesse.

Impressionante anche la possibilit di verificare la resistenzaai carichi dell’intera struttura.
E fantastico poter progettare parti bidimensionali che ad incastro, senza l’ausilio di collanti, che assumono forme tridimensionali complesse.
Con il software sono allegati numerosi esempi pratici e sul sito di riferimento trovate un video tutorial estremamente chiaro.

Vi allego i filmati di presentazione del software, sono certo che resterete colpiti.


Festival dell’innovazione e della scienza – Tutto lo spazio che c’è… – Settimo Torinese (To)

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Dal 13 al 19 di ottobre si svolgerà presso il Comune di Settimo Torinese il “Festival dell’Innovazione e della Scienza”, quest’anno interamente dedicato all’astronomia e all’astronautica. L’evento “Tutto lo spazio che c’è”, è organizzato dal Comune di Settimo e Fondazione Ecm, gli eventi si svolgeranno presso la Biblioteca “Archimede” in piazza Campidoglio 50.

Eventi in evidenza

15 ottobre

  • Piccoli satelliti – ore 15 – Claudio Sansoé, del Politecnico di Torino
  • Vita in microgravità – ore 17,30 – John Robert Brucato, dell’Inaf

16 ottobre

  • L’osservazione (dei satelliti) sulla Terra e i cambiamenti climatici – ore 11 – Silvio Giordano
  • Fantascienza e vizi e virtù degli astronomi del passato – ore 17,45 – Piero Bianucci

17 ottobre

  • Paolo Nespoli, protagonista in due missioni spaziali – ore 21

18 ottobre

  • Scuola: spazio al tuo futuro – Innovazione, Sapienza e Scienza
    Lectio Magistralis del Tenente Colonnello Walter Villadei Cosmonauta dell’Aeronautica Militare Italiana – ore 16

Per maggiori informazioni su tutti gli eventi in programma: www.bibliotecarchimede.it

25 settembre: inaugurazione di Opendot, un nuovo makerspace, una fucina di sperimentazione, innovazione e ricerca

Ricevo e volentieri pubblico la segnalazione che mi giunge da Opendot

Un makerspace, un fablab, un luogo d’incontro e di scambio, una fucina di sperimentazione, innovazione e ricerca. Opendot è la nuova realtà fondata da dotdotdot insieme a un network multidisciplinare unito dalla filosofia della collaborazione e condivisione di conoscenza

opendot

dotdotdot festeggia i suoi primi 10 anni trasformando una parte del proprio studio di Milano in un luogo aperto alla città, alle esigenze di aziende e professionisti del mondo del progetto, mettendo a disposizione competenze e sensibilità maturati in questi anni.

Opendot è uno spazio di progettazione e produzione dove design, tecnologie digitali e artigianato si fondono e dove modelli d’innovazione alternativi generano soluzioni per aziende, istituzioni e professionisti.

Ponendosi come punto di incontro tra nuove competenze e saperi tradizionali, Opendot intende innescare cambiamenti che vedono nell’opensource e nel know how tecnologico nuove opportunità di crescita a livello formativo, progettuale, produttivo e di ricerca. Opendot è un luogo del fare in cui strumenti innovativi e attrezzi tradizionali convivono. Un luogo di formazione in cui nuove competenze e saperi classici si fondono. Un luogo di ricerca in cui potenziali idee e funzioni consolidate si contagiano.

Opendot celebra la filosofia che accompagna dotdotdot: quella della collaborazione con le community di software, linguaggi di programmazione e di physical computing. Questo sapere condiviso ha permesso la crescita dello studio che punta da sempre su sperimentazione e ricerca. Alessandro Masserdotti, co-fondatore di dotdotdot, spiega la coerenza di questo percorso: “È stato naturale aprire un laboratorio di fabbricazione e prototipazione digitale, un centro di ricerca e sviluppo basato sui concetti di condivisione e collaborazione per condividere conoscenza e mezzi di produzione al fine di migliorare il risultato e il processo progettuale e produttivo”.

Opendot progetta design table e hackathon per aziende, organizza talk, workshop formativi di differenti livelli di complessità e campi progettuali, come il design, l’interaction design, il food design, l’architettura e la moda.

Opendot è uno spazio aperto a tutti. Attraverso una formazione ‘learning by doing’ si vogliono dare gli strumenti necessari perché ognuno sia in grado di diventare autonomo lasciando spazio alla propria libertà di espressione creativa.
Il coordinatore è Enrico Bassi, designer e già coordinatore del primo fablab aperto in Italia, a Torino.

Il makerspace è suddiviso in diverse aree di lavoro: falegnameria, prototipazione rapida, elettronica, tessile, cucina. Per accedervi, partecipare alle attività di formazione e usufruire dei macchinari è necessario entrare a far parte della community di Opendot, scegliendo il tesseramento più adatto alle proprie esigenze.

Il makerspace mette a disposizione diverse macchine come la laser cutter Spirit GLS, la Ultimaker 3d printer, la Reprap Prusa 3d printer, la Vynil cutter GX24 e la stampante DW020X di DWS. Maurizio Costabeber, General Manager dell’azienda vicentina DWS, partnership strategica della nuova realtà milanese, spiega così le relazioni con il territorio: “Per DWS è molto importante prestare attenzione all’eccellenza italiana e internazionale: un’azienda è parte integrante del territorio sociale, culturale, economico che la ospita e può decidere se sottovalutarlo o valorizzarlo. Le sinergie tra pubblico e privato, tra l’Università e l’azienda, tra l’azienda e il territorio, giocano un ruolo fondamentale nell’innalzamento del tasso di crescita culturale dell’intero Paese: azienda non vuol dire solo lavoro e profitto, ma anche crescita e sviluppo culturale e sociale. E oggi il 3D printing rappresenta una nuova realtà per l’economia internazionale”.

Opendot si distingue per i servizi offerti ad aziende, istituzioni, scuole e privati volti alla ricerca e allo sviluppo. Un’esigenza molto sentita da parte dello studio dotdotdot che dando avvio a questa nuova avventura festeggia i suoi primi 10 anni: “Crediamo sia importante per un’azienda aprirsi al mondo della ricerca inglobando figure professionali, dinamiche di produzione di idee e metodi di prototipazione, che concepiscano la sperimentazione e la condivisione come base per lo sviluppo e l’innovazione. Per poter accelerare la spinta all’innovazione delle aziende riteniamo necessario inserirsi in una visione che contempli nuovi metodi di approccio progettuale e di ricerca allargata, con l’apertura alle community open source, in modo da poter attingere a risorse esterne sempre nuove, innovative e implementabili”.

La giornata di inaugurazione in programma il 25 settembre 2014 è emblematica dell’approccio di condivisione che caratterizza Opendot, grazie al coinvolgimento attivo e alla sentita partecipazione di alcuni partner come Tour de Fork e I Tradizionali. Azienda creativa specializzata in nuove forme di presentazione e fruizione del cibo basata a Milano e Londra, Tour de Fork presenta Food Factory, un evento interattivo all’interno del quale gestualità e attrezzi da officina vengono riproposti in chiave culinaria.
Gli ospiti sono invitati a ‘sporcarsi’ le mani in puro stile fablab con utensili tagliati a laser e progettati ad hoc per offrire nuovi modi di gustare il cibo. I tattoo recipes I Tradizionali – editati per l’occasione – illustrano la ricetta e il processo ideati da Tour de Fork. I tatuaggi enfatizzano il gesto di ‘rimboccarsi le maniche’ mentre si cucina e aiuta a ricordare i passaggi della preparazione.

Partner
DWS

Si ringrazia
32viedeibirrai
Pijama sound system
TourDeFork
I Tradizionali

Inaugurazione: 25 settembre 2014
Press preview: 14-18
Opening: 18-22
Via Tertulliano 70, Milano

info@opendotlab.it
www.opendotlab.it
www.dotdotdot.it
+39 02 36519890

Imparo anch’io: informatica ed apprendimento

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Come più volte segnalato su questo sito è da qualche anno che mi occupo di nuove tecnologie e disabilità in quanto referente del CTS di Torino. Tra le ultime attività promosse ed organizzate dal centro vi segnalo il Campus estivo a Torino (30 giugno – 5 Luglio 2014): “Imparo anch’io: informatica ed apprendimento”:

La sezione torinese dell’Associazione Italiana Dislessia (A.I.D.), in collaborazione con il Centro di supporto per le Nuove Tecnologie e Disabilità di Torino e Provincia (C.T.S.), è lieta di annunciare l’organizzazione del 6° Campus estivo “Imparo anch’io: informatica ed apprendimento”.
Il Campus è riservato ad alunni con DSA e si pone l’obiettivo di incrementare l’autonomia nell’apprendimento dei ragazzi con dislessia attraverso l’uso di strumenti, prevalentemente di tipo informatico, e di strategie compensative adeguate in un contesto che abbia come base il rispetto, la fiducia e la valorizzazione delle potenzialità dei ragazzi.

Obiettivi

  • Rielaborare il proprio vissuto rispetto al disturbo;
  • socializzare in un contesto rassicurante;
  • confrontarsi con i pari rispetto alle proprie capacità di apprendimento con il supporto di figure adulte, competenti in materia;
  • sperimentare spazi di autonomia e di successo;
  • apprendere in clima non giudicante e non valutativo;
  • apprendere strategie di studio nuove, funzionali ed efficaci;
  • acquisire competenze informatiche per diventare maggiormente autonomi.

Sede e periodo

Il Campus, non residenziale, si svolgerà a luglio (da lunedì 30 giugno a sabato 5 luglio) presso l’I.T.C.S. V. e L. Arduino in Via Figlie dei Militari, 25 – 10131 Torino.

Destinatari

Il gruppo di partecipanti sarà composto da 12 ragazzi.
Le iscrizioni interesseranno, prevalentemente, i ragazzi con DSA della provincia di Torino che abbiano frequentato la prima classe della scuola secondaria di 1° grado (1a
Campus a Torino – “Imparo anch’io: informatica ed apprendimento” – Luglio 2014.
A seguito delle iscrizioni pervenute, la partecipazione potrà essere allargata anche ai ragazzi che hanno frequentato le classi immediatamente inferiori o superiori.

Per le modalità e modulo di iscrizione, argomenti trattati, metodologia ed ulteriori informazioni vi rimando agli allegati che potete prelevare al seguente link.