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Da Prof. 2.0: Il primo giorno (di scuola) che vorrei

Che cosa avrei voluto sentirmi dire il primo giorno di scuola dai miei professori o cosa vorrei che mi dicessero se tornassi studente?

Il racconto delle vacanze? No. Quelle dei miei compagni? No. Saprei già tutto. Devi studiare? Sarà difficile? Bisognerà impegnarsi di più? No, no grazie. Lo so. Per questo sto qui, e poi dall’orecchio dei doveri non ci sento. Ditemi qualcosa di diverso, di nuovo, perché io non cominci ad annoiarmi da subito, ma mi venga almeno un po’ voglia di cominciarlo quest’anno scolastico. Dall’orecchio della passione ci sento benissimo…

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Buon inizio.

La micro matita

Sono passati più di venti anni di insegnamento e la fantasia degli studenti non finisce mai di stupirmi. Una delle doti che alcuni allievi posseggono è la capacità di ridurre le dimensioni degli oggetti di uso comune a scuola, sembra quasi un superpotere da supereroe. Se pensavate che la miniaturizzazione era caratteristica dell’elettronica probabilmente non conoscete la matita più piccola di un circuito integrato che ho visto usare ieri mattina da uno studente:

Ho visto cose che voi umani…

In questo anno scolastico:

  • righelli realizzati con la carta dello studente: io studio;
  • penne costituite dal solo refill per occupare meno spazio;
  • penne costituite da due refill opposti uno nero ed uno rosso uniti da nastro adesivo;
  • penne costituite da un solo refill su cui è stato inserito un diodo led rosso per identificare che la “micropenna” contiene inchiostro rosso;
  • copertine di libri rivestite con giornali sportivi;
  • scatole di sigarette per contenere puntine, temperamatite, fermacarta;
  • scatole di sigarette per contenere componenti elettronici;
  • scatole di sigarette per contenere carte da gioco che io mi ostino a ritirare;
  • monetina da 1 centesimo da utilizzare per disegnare componeti elettronici circolari (condensatori elettrolitici, transistor, ecc…);
  • 1 solo quaderno ad analli (non speso) che viene utilizzato per tutte le materie con la funzione anche di cartellina.

🙂

Lo scoiattolo delle idee

Il fluire vorticoso e rapido di lavori che giornalmente mi coinvolge tra attività familiari e lavoro, alcune volte mi da l’impressione di costrizione, incanalato all’interno di percorsi obbligati che non ti lasciano momenti di riflessione, poi succede qualcosa di insignificante, eventi quasi inutili che sembrano avere la funzione di boe di salvezza del pensiero, mi è accaduto qualche mattina fa durante la passeggiata che quasi giornalmente faccio con il figlio per accompagnarlo a scuola, ad un tratto uno scoiattolo attraversa la nostra strada, uno scoiattolo a Torino, in una zona fortemente popolata ben cementificata ma con qualche giardino.
Ci siamo fermati, un sorriso e stranamente tanta felicità…

… ed ho avuto una buona idea.

Domani vado alla ricerca di altre idee-scoiattolo

🙂