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E’ nato rokers.io!

rokers
E’ trascorso ormai un anno da quanto insieme a Ludovico incominciammo a strutturare meglio i nostri robot didattici, (benedetto fu quel tendine che si ruppe 🙂 ) molti eventi, molti incontri con tantissime persone,scambio di competenze, creazioni robotiche e tanto “imparare insieme”etutto ci si concludeva quasi sempre con una cena.

Negli scorsi giorni ci siamo interrogati sul perch non dare corpo a questo nostro modo di agire dando una struttura pi formale a questi momenti di “robotica e pizza“?

Perch non pensare ad una community di sviluppatori robotici?

In concomitanza con la prima Cloud Rokers Faire di Torino, siamo felici di annunciareil nuovo progetto rokers.io, voluto da Michele Maffucci, Ludovico Russo e Gabriele Ermacora, per supportare la nascita di una community Italiana di Sviluppatori Robotici.

Rokers un progetto nuovo, e ancora non ha una vera e propria forma. Lo scopo principale, al momento, creare una forte community di sviluppatori di robotica di servizio a Torino ed in Italia. E questo verr fatto, in prima battuta, organizzando ritrovi periodici in cui si parler di Robotica nelle sue varie forme.

Vuoi far parte della community? Compila questo form, verrai informato delle iniziative che organizzeremo e potrai dare un tuo personalissimo contributo al progetto.

Ma cosa vuol dire rokers?

“RObot MaKERS”

Ma per chi questa community?

La community aperta a tutti coloro che amano per passione o per professione la robotica di servizio non importante essere nerd del settore l’importante e voler condividere progetti, formare o essere formati in maniera gratuita e libera, in piena serenit, senza alcuna paura di non sapere ma con la sola voglia di imparare…e mangiare insieme… ecco in modo semplice tutto ci lo vogliamo chiamare roker (senza la c mi raccomando 🙂 )

Se credi nell’Open Source, nell’Open Hardware e nella Open Culture, che tu sia studente, insegnante (di qualsiasi materia e di qualsiasi ordine), “scienziato pazzo” o qualsiasi altra cosa allora puoi far parte di roker.io

Il sito nato ieri ed in costruzione, lo utilizzeremo per segnalare le attivit che gli associati vorranno realizzare… l’iscrizione non costa nulla sufficiente compilare ilform per dire: “vogliamo essere dei robot maker” 🙂

Ricorda, senon sei di Torino non fa nulla l’idea far nascere una communityfatta di gruppi che promuovono la robotica di servizio e la robotica didattica presso la propria citt, roker.io servir per creare relazioni tra persone e annunciare iniziative e condividereesperienze.
Ci piace pensare a dei luoghi simili a degli hackerspace che si occupano di robotica.

Il desiderio andare oltre le gare robotica o gli eventi espositivi, vogliamo pensare a una didattica diversa, ad una robotica che sia di ausilio alla disabilit e molto altro… come realizzare tutto ci? Creando un network di persone competenti ognuna per il proprio settore… riusciremo?Non so dirvi! Ma provarci non costa nulla 🙂

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Hotblack Robotics a RomeCup 2017 con DotBot

Stupendo! E’ con grande soddisfazione che giorno per giorno vedo evolvere il progetto DotBot, ormai il piccolo robot diventato un compagno di viaggio per nuove avventure didattiche, un ausilio che sta diventando per me e per altri amici e colleghi non solo un oggetto, ma unmodo diversodi fare didattica laboratoriale.

Nel mio cammino, come pi volte vi ho segnalato su queste pagine, l’incontro con Ludovico e Gabriele diHotblack Robotics hapermesso di far evolvere tecnologicamente il progettoin una direzione che non avrei potuto immaginare e che sta dando enormi soddisfazioni a scuola. La cloud robotics sarnel prossimo futuro uno dei settoriindustrialia forte espansioneed per questo che credo fortemente e condivido l’azione diHotblack Robotics, con loroho scopertoun modo nuovo di fare ricerca, un’azionecheunisce scuola superiore, universit e impresa. Sto vivendo sulla mia pelle la vera azione dell’Alternanza Scuola Lavoro, una modalitdi crescita non solo per allievi.

Proprio bello!Un’idea didatticache condivisa e sviluppata ha portato a DotBot.

Queste poche righe possono sembrare uno spot pubblicitario, ma vi assicuro che non questo il mio obiettivo, semplicemente un grazie aLudovico e Gabriele che stanno credendo in questa ideainvestendo tantissime risorse, sia economiche che di tempo, dimostrandoloin pi occasioni: MakerFaire di Roma 2016, presso diverse scuole facendo formazione e da domani per tre giorni allaRomeCup 2017.

Ma cosa succeder da domani a Roma?

Hotblack Robotics condurr due laboratori basati sulla piattaforma di cloud robotics da loro realizzata mostrandocosa vuol dire fare didatticacon l’internet dei robot. Saranno tutte attivit pratiche indirizzate a gruppi di studentidella scuola superiore, quindi se volete vedere l’avanguardia del fare coding a scuolapartecipate o parlate con Ludovico e Gabriele.

Avrei volutoesserci anche io per partecipare alle attivitma purtroppo questa volta gli impegni didattici non mi permettono di divertirmi con loro 🙂

Perla gita romana DotBot cambia veste e si trasforma in qualcosa di pi piccolo e pi semplice da assemblare, un robot che si compone unendoelementi plastici, nessuna vite solo incastri, per ottenere una struttura solida,pratica a basso costo, basata su Raspberry Pi.

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Cio che vedete nella foto una prima evoluzione che materializza esigenze e desideri degli studenti, natodall’osservazione sul campo durante le lezioni, quindi rendere la roboticasemplice per tutti, riducendo la difficolt costruttiva, in modo da concentrarsi velocemente sugli aspetti di programmazione.

Ma cosa vuol dire farecoding con la cloud robotics?

Con lapiattaforma diHotblack Robotics possibile iniziare asviluppare applicazioni robotiche in modo semplice e veloce, senza dover necessariamente essere esperti di ROS (Robotic Operating System) e Linux, tecnologie su cui si basa tutto il sistema. Sfruttando le potenzialit computazionali della cloud e lInternet of Things la piattaforma permette laccessibilit ad una vasta gamma di algoritmi di ultima generazione per la robotica di servizio e la comunicazione tra dispositivi automatici ed intelligenti. Il valore centrale della piattaforma una crescente community di robot developer che si basa sulle filosofie Open Source e Open Hardware.
Il primo progetto Open Hardware di un robot da programmare via cloud
DotBot, nato dalla collaborazione mia e di Hotblack Robotics, un progetto Open Hardware composto da parti meccaniche da stampare in 3D ed elettroniche facilmente reperibili. Il cervello del robot un Raspberry Pi 3 che viene facilmente configurato e programmato tramite la piattaforma cloud. Non c bisogno quindi di avere competenze in Linux e Raspberry, siccome tutta la parte di configurazione svolta dalla piattaforma, gestita da Web Browser, lasciando cos allutente la possibilit di programmare il robot in modo semplice ed efficace. Il linguaggio di programmazione simile ad Arduino.

Dopo quanto scritto si capisce che sono felice? 🙂

Se ne avete possibilit passate a trovare i miei due amici e se non potrete ci saranno presto altro occasioni.

Grazie
…e buona sperimentazione a tutti.

Che la gara abbia inizio – LegoDuino Sumo League

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Se sabato e domenica prossima (14, 15 gennaio) siete dalle parti di Grugliasco vi aspetto presso la fiera: “Mattoncini in festa” Parco Culturale “Le Serre” via T. Lanza, 31 Grugliasco (To), una fantastica occasione per vedere decine di creazioni Lego (ingresso gratuito).

Per l’occasione io e i miei allievi esporremo e gareggeremo con dei robot Sumo nati dal mix di elementi Lego e Arduino, nella mia idea una mutazione di DotBot causato dal contatto con il mondo Lego 🙂

Sono stati usati motori Lego Mindstorms NXT alcuni elementi di collegamento tipici dei Lego Technic e tutto il resto stampato in 3D compatibile con Lego. Il progetto sarà open e lo pubblicherò nel breve, sorgenti 3D, codice e schema di montaggio. Il contenitore include scheda Arduino controllo motori e sopra una piccola breadboard per collegare i motori.

Ci saranno due campi da gioco sul primo gareggeranno due robot LegoDuino Sumo autonomi e sul secondo campo da gioco due LegoDuino Sumo pilotati da operatore via Bluetooth con cellulari.

La Gru sullo scudo posteriore sono in onore della città di Grugliasco che ospiterà l’evento.

Il campo da gioco della Sumo LegoDuino League, nome, regole e gioco sono state elaborate da me, ma nel breve saranno riviste dai mie allievi durante le prossime gare robotiche di istituto che desidero organizzare. Il tutto è un po’ diverse dalla Sumo Lego League, si adatta, dal mio punto di vista un po’ di più al “portafoglio” del Prof e degli allievi 🙂 ed aggiungono un po’ di Open Hardware e Open Source al mondo Lego.

Per la programmazione non preoccupatevi, vi farò avere una versione in C, in mBlock e Visualino.

Se riuscite a passare mi piacerebbe chiacchierare con voi di robotica educativa e di coding, un confronto e uno scambio di idee per sviluppi didattici futuri.

Vi aspetto 🙂

I miei prossimi corsi – Insegnare a progettare il proprio apprendimento con il coding e il creative computing

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Vi segnalo il corso gratuito che condurrò nel mese di dicembre prossimo sul coding e robotica a Torino. Mascotte del corso sarà certamente DotBot: lo starter kit open source per l’insegnamento del coding e della robotica. Con DotBot cercherò di mostrare come fare coding a scuola (elementare, medie, superiori) usando la robotica. Per chi fosse interessato darò suggerimenti su come progettare un percorso didattico che parte dalla stampa 3D e giunge alla programmazione del robot.

Questa la presentazione.

Il GLIP attivo presso l’Ufficio Scolastico Territoriale di Torino in collaborazione con il CTS (Centro Territoriale di Supporto – Nuove Tecnologie e Disabilità) di Torino e Provincia promuove un corso sul “Creative Computing” e coding per agevolare lo sviluppo del pensiero strutturato (computational thinking) assieme al pensiero creativo mediante la programmazione. (Dispone prot.n. 15780/U C 14 a del 28/10/2016).

Destinatari: docenti di sostegno e curriculari provenienti da scuole di ogni ordine e grado di Torino e Provincia.

Formatori e Tutor d’aula: prof. Michele Maffucci, prof.ssa Claudia Para.

Metodologie: il corso si svolgerà con metodologia laboratoriale utilizzando la metodologia blended, con il supporto di una piattaforma e-learning e software open source gratuito utilizzabile on-line o installabile su qualsiasi computer.

Date del corso:

  • 7/12/2016
  • 14/12/2016
  • 16/12/2016
  • 19/12/2016

L’orario del corso sarà dalle ore 15.00 alle ore 18.00

Argomento:

Insegnare a progettare il proprio apprendimento con il Coding e il Creative Computing per l’ampliamento delle competenze digitali per le STEM – Science, Technology, Engineering and Mathematics
Preparazione di esempi pratici e applicabili in classe, volti al miglioramento delle competenze logiche e matematiche, al miglioramento delle capacità organizzative degli allievi mediante l’uso del coding e della robotica educativa utilizzando software opensource gratuiti di programmazione con forte grado di interattività.
Esempi di didattica inclusiva in cui l’aspetto ludico/creativo viene utilizzato per migliorare le capacità progettuali e di relazione, favorendo lo scambio reciproco ed il peer learning.

Il corso si svolgerà nel laboratorio della sede Arduino dell’IIS “Gobetti Marchesini Casale Arduino”, in via Figlie dei Militari, 25 – Torino.
Le iscrizioni dovranno pervenire entro il giorno 5/12/2016 utilizzando il form presente al seguente link:

LINK

La conferma dell’avvenuta iscrizione sarà data via mail.
Saranno ammessi un massimo di 30 docenti in base all’ordine di arrivo delle domande.

Vieni a creare l’Internet dei Robot – Workshop su Robotica e Internet of Things (IoT)

L’avventura della Maker Faire di Roma 2016 è stata utilissima, ci ha permesso di avere un’immediato riscontro su quanto stiamo sviluppando, inoltre il contatto diretto con insegnanti e studenti ha messo in luce esigenze ed ha aperto nuove relazioni di collaborazione didattica. DotBot quindi apprezzato sia dal punto di vista della struttura fisica, su cui ci saranno sicuramente evoluzioni, ma soprattutto per la modalità di programmazione, che come avete avuto modo di leggere può essere implementata in più modi, in C su piattaforma Arduino oppure in ROS (Robot Operative System) implementando funzioni scritte in Python che fanno uso del framework ROS  su piattaforma Raspberry Pi ed è proprio il controllo con ROS che riteniamo fortemente innovativo in quanto più vicino alle esigenze delle aziende del settore. Con ROS sarà possibile implementare la Cloud Robotics e sfruttare le potenzialità del Cloud per distribuire funzionalità e interazioni tra robot. ROS attualmente è implementato su sistemi robotici industriali che hanno costi elevati, costi che non possono essere sostenuti dalla scuola, ecco perché usare la versione DotBot-R (dove R indica appunto ROS), quindi

ROS + Cloud + DotBot = Cloud Robotics con DotBot

Quindi piattaforma Cloud realizzata con tecnologia alla portata di tutti.

Ma come imparo ad utilizzare ROS?

Attualmente solo in pochissime realtà, tra cui il Politecnico di Torino, si parla di ROS ed io ho avuto la fortuna di avvicinarmi a questi argomenti grazie all’amico Ludovico Russo, dottorando al Politecnico di Torino.

Negli scorsi mesi ho avuto la conferma, anche didattica, delle potenzialità tecnologiche offerte da ROS ed ecco perché ritengo più che indispensabile segnalare su queste pagine l’iniziativa, unica nel suo genere, di HotBlack Robotics, la Startup fondata da Gabriele Ermacora e Ludovico Orlando Russo che si occupa proprio di Robotica con ROS.

HotBlack Robotics ha organizzato il Workshop:

Vieni a creare l’Internet dei Robot
Workshop su Robotica e Internet of Things (IoT)

che si terrà il 9-10 Novembre 2016, Torino, in via San Massimo 24 dalle 14:30 alle 18:30

Prezzo: 25€ a persona (max 20 persone), include accesso gratuito illimitato alla piattaforma di Cloud Robotics da Beta Tester

Per informazioni e iscrizioni www.dotbot.cc/workshop

workshop-ros-dotbot

Questa la presentazione dell’evento:

HotBlack Robotics, in collaborazione con il CINI (Consorzio Universitario Nazionale di Informatica), organizza un workshop di due giorni legato alle nuove tecnologie di Robotica, Internet of Things e Cloud Robotics.

Lo scopo del workshop è avvicinare i partecipanti a queste tematiche e permettere di continuare a sperimentare queste tecnologie in autonomia, con particolare riferimento alle sperimentazioni orientate alla didattica.

Tali competenze verranno fornite utilizzando il dispositivo sperimentale DotBot-R, un piccolo robot economico (in fase di sviluppo) in grado di connettersi alla piattaforma di Cloud Robotics e di sfruttare tutte le potenzialità del Cloud.

A chi è rivolto il corso?

Il corso è rivolto a chiunque sia interessato alla robotica e all’Internet delle Cose, e vuole approfondire questa tematica. È quindi rivolto a makers e insegnanti con una propensione alla sperimentazione. E’ fortemente consigliato avere una conoscenza base di coding (qualsiasi linguaggio di programmazione va bene, l’importante è sapere cosa vuol dire programmare).

Requisiti tecnici

Ai partecipanti è richiesto di portare almeno uno dei seguenti dispositivi:

  • Un PC portatile abilitato a navigare in Wi-Fi, con qualsiasi sistema operativo (Windows, macOS o Linux) e il browser Google Chrome
  • (sperimentale) un Tablet o Smartphone abbastanza recente ( > 2014) capace di connettersi via Wi-Fi.

Contenuti del corso

9 Novembre

  1. Introduzione (1h)
    1. Cos’è l’Internet of Things e cosa vuol dire Cloud Robotics. Perché abbiamo coniato il termine Internet del Robot?
    2. Cos’è ROS (Robot Operative System): scopo, finalità e funzionamento
    3. Raspberry-Pi
    4. Perché progettare DotBot-R?
  2. Python (1h)
    1. Breve introduzione al linguaggio Python (1h)
    2. Sintassi base di Python
  3. Primi esperimenti in Python (2h)

10 Novembre

  1. Iniziamo a programmare DotBot-R (1.5h)
    1. Utilizzo dell’IDE
    2. Publisher
    3. Subscriber
  2. Esperimenti su DotBot-R (2.5h)
    1. Programmare un joystick via WebAPP!
    2. Facciamo interagire tra loro i robot!

Io ci sarò sicuramente, come studente perché ho bisogno di ripassare l’argomento 🙂 ma anche, se sarà possibile, per dare una mia testimonianza.