L’installazione di Raspberry Pi OS non richiede necessariamente l’utilizzo di un monitor ed una tastiera esterna. I passi che vedremo in questa breve lezione ci permetteranno l’utilizzo di un computer remoto per configurare il Raspberry Pi. Sarà necessario installare su scheda micro SD il sistema operativo e abilitare il server SSH, in questo modo potremo connetterci in sicurezza al Raspberry Pi da qualsiasi computer remoto.
Installiamo il sistema operativo
Inserite nel vostro computer una micro SD, sicuramente avrete bisogno di un adattatore. Mediante Raspberry Pi Imager selezioniamo la versione di Raspberry Pi OS, nel mio caso: Raspberry Pi OS (other)
Scegliete la versione che vi necessita, nel mio caso ho scelto Raspberry PI OS Lite a 64 bit
Selezionare la scheda SD su cui installare il sistema operativo, nel mio caso l’ultimo volume presente nell’immagine che segue
Fate clic sulla rotella in basso a destra per aprire il pannello di configurazione del sistema operativo.
Inserite il nome dell’host, per default è impostato il nome Raspberry.local, per mia scelta personale in genere modifico il nome, impostando il nome di un corpo celeste (una vecchia abitudini di quando ero un giovane studente 🙂 ).
Abilitiamo inoltre il server SSH, avendo accortezza di selezionare “Usa password di autenticazione”
Impostate il nome utente, in genere io non modifico il nome lasciando quello preimpostato “pi”. Inserite una password a vostra scelta sufficientemente sicura.
Nell’ambito di alcune attività didattiche che intendo svolgere con le mie classi 4′ e 5′ Automazione ed Elettronica, mi trovo in questi giorni a sperimentare alcuni applicativi su Raspberry Pi e per essere più celere nell’effettuare tutti i test, mi collego dal mio Mac Book Air in SSH ai vari Raspberry Pi che dispongo. Una delle attività che è necessario saper svolgere è quella della cancellazione dei certificati e chiavi SSH presenti sul computer utilizzato per connettersi.
Pertanto per ricordarlo a me stesso e ai miei studenti di seguito dettaglio la procedura per effettuare per la cancellazione. Nell’esempio faccio riferimento ad un computer Mac per altri sistemi operativi la modalità è molto simile.
Dopo il recente articolo sull’uso di CoolTerm, ho ricevuto diverse mail di richieste consigli in riferimento ad editor alternativi per scrivere documentazione tecnica, quindi non per programmare ma per editare testo. Cosa uso io? Come più volte indicato su queste pagine uso scrivere la mia documentazione in Markdown e da molto tempo utilizzo Typora di cui ne ho parlato tempo fa in un mio post. Tutta la mia documentazione didattica per i miei corsi, per studenti ed insegnanti, ma anche per progetti personali in cui inserisco codice in diversi linguaggi di programmazione la scrivo con Typora salvandola in un’area privata su GitHub, ciò mi consente il grande vantaggio di gestire il versioning e creare file di lavoro indipendenti dall’applicazione e dal sistema operativo.
Typora è un editor Markdown in grado di rendere molto semplice la scrittura e la gestione di documenti, ha una gestione di tabelle, grafici, formule matematiche, codice di programmazione estremamente elegante e semplice. E’ possibile anche mantenere nascosta la sintassi Markdown ed utilizzarlo come un editor normale.
L’editor si presenta con una grafica minimal, priva di distrazioni in scrittura ed in lettura.
Typora fino a poco tempo fa era distribuito gratuitamente in versione beta, recentemente uscito in versione definitiva può essere provato per 15 gg dopo di che bisognerà acquistarlo per pochi dollari. Io ovviamente, visto l’uso che ne faccio ho subito acquistato il software. Typora è disponibile per diverse piattaforme.
Le funzionalità sono moltissime, di seguito dettaglio solo alcune e vi rimando al manuale esaustivo di utilizzo del software e di scrittura in Markdown.
Un progetto che nasce qualche giorno fa da una richiesta specifica di un’amica collega.
Qualche giorno fa squilla il telefono…
Conversazione:
Collega: “Ciao Michele ti ricordi di me sono V., ho seguito il tuo corso sulla realizzazione di robot a basso costo, avrei bisogno di un aiuto per inventare un progetto per i miei allievi”
Io: “certo dimmi”
Collega: “voglio provare a realizzare qualcosa di molto semplice, un robottino che deve seguire un percorso, i bambini potranno modificare a piacimento con molta semplicità il tragitto senza toccare il robot. I tragitto diventerà poi uno storytelling fisico, un plastico in cui si muoverà il robottino, in questo modo credo di riuscire a realizzare attività di geografia, italiano e matematica coinvolgenti e divertenti. I bimbi inseriranno oggetti da loro costruiti all’interno di questo plastico che realizzeremo in classe. Vorrei se possibile che il tutto costi pochissimo, in modo da poter replicare il progetto per più classi”.
Io: ”facciamo due versioni, una prima versione semplicissima ed una seconda semplice :-).
Prima versione
Sarà una piccola macchinina che avrà un solo motorino alimentato da un piccolo pacco batterie con interruttore, il suo movimento sarà in una sola direzione. I bambini potranno impostare il tragitto a piacimento senza utilizzare la programmazione, dovranno concentrasi solamente sul movimento e la direzione.
Seconda versione
I bimbi potranno controllare la marcia e lo stop usando un micro:bit remoto che comunica con un micro:bit che controlla il motore.
Con 1 ora di progettazione su Tinkercad nasce: EduRobotKids
In realtà più che un robot si tratta di una semplicissima macchinina, pensata per sviluppare attività di storytelling per gli studenti più giovani, si tratta quindi di una piccola macchinina elettrica che potrà essere secondo necessità modificato e abbellito dai bambini, ciò che vi condivido si tratta di una prima versione che sto aggiornando in questi giorni, nella versione successiva, più compatta nelle dimensione, aggiungerò elementi che facilitano la modifica della struttura da parte dei bambini.
La piccola macchinina elettrica viene direzionata attraverso una monorotaia realizzata con un tubo flessibile corrugato da elettricista da 10 mm.
Le attività che si possono realizzare sono molte, per esempio potrebbe essere utilizzato per l’apprendimento della geografia e collegare luoghi su una mappa con la scelta di un percorso realizzando spostando la rotaia, ma per gli studenti più grandi (5’ elementare) potrebbe essere anche un modo per riprogettare il rover imparando ad utilizzare Tinkercad.
Materiali:
Tubo corrugato da 15 m sezione 10 mm
Pacco batterie con interruttore per due batterie AA da 1,5V
2 Cappellotti piccoli da (sezione filo 1,5 mm^2) oppure un mammut da 3A
Un motore da 3-6 Vcc
Due ruote da 70 mm
Tutto può essere trovato a bassissimo costo su qualsiasi store online.
Figlia: Papà quando hai un secondo di tempo mi costruisci una lampada per la scrivania?
Però la devi fare:
bella
con oggetti di recupero, che sia ecosostenibile e quindi meglio se utilizzi materiali riciclati
deve essere a risparmio energetico
Io: senti signorina altre richieste?
Figlia: No no va bene così… anzi dimenticavo se la fai di legno e di colore blu così si abbina al colore della mia scrivania… grazie sei il papà più bravo dell’universo conosciuto 😊
Dopo una frase del genere come dire di no 😊
Lista materiali:
Avanzi stecche di legno 18×18 mm
Viti e dadi recuperati da un tenditore per cavi utilizzato in passato per i cavi stendibiancheria
Stampa 3d di un triangolo da usare come base per lampada
Cavo elettrico recuperato dalla precedente lampada rotta
Spezzone di striscia led
Alimentatore 12Vcc utilizzato in passato per alimentare un vecchio hard disk esterno
Avanzo di canalina elettrica da usare come paraluce in cui inserire la striscia led
Design essenziale, da rifinire, ma per essere stata prodotta in 1 ora di tempo credo possa andare bene.
Misure della lampada iniziando dalla base di appoggio:
40 cm
15 cm
20 cm
Nel caso desiderate replicare il progetto lestecche di legno potete acquistarle in qualsiasi bricocenter, sono vendute a pezzi di 1m costano pochissimo.