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Coding a scuola con BBC micro:bit – lezione 1

Nel momento di calma lavorativa estiva ho deciso di realizzare un corso introduttivo in 10 lezioni sull’uso del BBC micro:bit che utilizzerò con i mie allievi delle classi prime (superiore) nei prossimi mesi. Il corso è da intendersi introduttivo e se desiderate, come accade per qualsiasi contenuto che pubblico su questo sito, usate liberamente questi appunti secondo le vostre necessità, spero che questo lavoro possa essere utile.

Tutte le lezioni sono già impostate le pubblicherò a distanza di circa di 2 o 3 giorni salvo imprevisti o impegni didattici.

BBC micro:bit è un piccolissimo microcontrollore che può essere utilizzato per una grande varietà di progetti a livello didattico per svolgere attività laboratori di Coding, ad esempio per sperimentazioni sulla creazione di giochi, robot, strumenti musicali, oggetti indossabili e molto altro. La versatilità e la semplicità d’uso, unita ad una buona dose di fantasia da parte dei vostri studenti permetterà di creare attività laboratoriali che possono anche avere una forte interazione con il mondo fisico.

La distribuzione del BBC micro:bit iniziò nel 2016, venne regalata a tutti gli studenti dell’Inghilterra e nel 2017 la scheda e stata resa disponibile per la vendita in: Finlandia, Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Olanda, Svezia e nel breve la distribuzione verrà estesa a molti altri paesi.

Ho avuto la fortuna di acquistare la scheda diversi mesi fa, non appena venne resa disponibile in Italia, ne ho valutato prestazioni e modalità di utilizzo a scuola, ma le avventure robotiche con DotBot hanno rallentato la produzione delle lezioni destinate agli studenti, riprendo con questo post la realizzazione di appunti dedicati al micro:bit.

Oltre alle 10 lezioni introduttive ho sviluppato ulteriori lezioni in cui spiego come realizzare dispositivi IoT e diverse applicazioni robotiche.
Probabilmente il tutto diventerà una buona raccolta di dispense ed esercitazioni, forse un libro open, ma i pensieri e i progetti corrono veloci e tutto potrà cambiare 🙂 nel mentre tra un pensiero e l’altro inizio a scrivere ciò che ho sperimentato nei mesi passati.
Per chi fosse interessato da ottobre ripartirà un ciclo di miei Webinar ed ho intenzione di svilupparne uno dedicato all’uso BBC micro:bit per fare Coding a scuola.

La versatilità del micro:bit permette di impostare lezioni sul Coding sia per il primo che per il secondo ciclo di studi del nostro ordinamento scolastico.
Per rendere il percorso accessibile alla maggior parte dei colleghi e studenti ho cercato di ridurre al minimo i concetti di elettronica, mentre ogni concetto informatico è spiegato con disegni e schemi, in questo modo le lezioni potranno essere utilizzate per ogni livello di scuola ed espanse a piacimento da docenti ed allievi.

Durante questa prima parte del corso useremo come ambiente di programmazione il Microsoft Block Editor che permette la creazione di codice unendo blocchi funzionali, così come accade con Scratch o Blockly. L’intera programmazione avviene on-line all’interno di una pagina web, inoltre non sarà necessario installare nessuna driver sul vostro computer.
Nei corsi successivi mostrerò anche come realizzare progetti in JavaScript, Python e Microsoft Touch Develop.

Micro:bit è una scheda elettronica che per alcune funzionalità ricorda una scheda Arduino. Sulla scheda troviamo un microcontrollore a 32 bit, il “cervello” che governa l’intero dispositivo, inoltre sono presenti: un magnetometro (bussola elettronica), modulo Bluetooth, sensore di movimento (accelerometro), sensore di temperatura, uscite ed ingressi analogiche e digitali, due pulsanti, un pulsante di reset, una matrice di 25 LED.

Ma perché utilizzare micro:bit a scuola?

Mi è stato chiesto:
Michele ma tu che ti occupi di didattica con Arduino da anni perché vuoi usare  micro:bit?

Prima di ogni cosa sono un insegnante è uno dei miei obiettivi è trovare soluzioni efficaci che mi permettono di costruire una didattica anche personalizzata, soprattutto in presenza di necessità specifiche dello studente, Arduino mi ha permesso di fare tantissimo e continuerò ad usarlo, BBC micro:bit è uno strumento in più specificatamente progettato per fare formazione (Coding) a scuola con bambini dai 7 ai 13 anni.

Micro:bit ha un costo relativamente basso, dispone a bordo di sensori sufficienti per svolgere molte attività interessanti, la gestione dei sensori avviene mediante istruzioni semplici, inoltre le competenze elettroniche che bisogna avere sono molto molto molto basse ed inoltre può essere programmato in diverse modalità tutte semplici.

Detto ciò allora perché non provare ad usarlo? 🙂

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Aggiungere librerie nell’IDE Arduino

Durante un mio recente corso presso l’Universit di Padova ho spiegato come installare e creare librerie in Arduino utilizzando le informazioni che scrissi tempo fa nel tutorial: Arduino lezione 08: display a 7 segmenti e creazione di librerie
aggiungo a quanto gi scritto alcuni approfondimenti e precisazioni che credo possano essere utili per chi incomincia ad utilizzare Arduino.

Esistono due modi per installare una libreria in Arduino:

Modo 1

Dalla versione 1.0.5 in avanti possibile linstallazione automatica delle librerie allinterno della cartella sketchbook.
La posizione esatta della cartella libraries funzione del sistema operativo. Tipicamente la libreria costituitada ungruppo di file compressi in formato .zip da importare dal men principale.

A titolo di esempio supponiamo di voler installare la libreria per la gestione del Real Time Clock DS1307 dal sito PJRC e installiamola importandola comefile .zip

02-arduino-library

Sul sito indicato prelevate il file facendo click sul link che vi indica lultima versione, cos come riportato nellimmagine che segue, sarete reindirizzati sul sito GitHub da cui potrete prelevare lintera libreria.

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04-arduino-library

Importare il file .ZIP attraverso il men:

Sketch -> Include Library -> Add .ZIP Library…

01-arduino-library

Selezionate la cartella o il file .zip che contiene tutti i file che costituiscono la libreria.

Dopo linstallazione necessario riavviare lIDE.

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Introduzione alla stampa 3D – Lezione 5

Progettiamo i nostri oggetti con OpenSCAD

Se siete insegnanti e state pensando ad un corso di coding a scuola consiglio di prendere in considerazione anche l’utilizzo di OpenSCAD un CAD per la creazione di oggetti 3D opensource multipiattaforma che ha differenza di altri modellatori 3D ricorda più un IDE di programmazione in cui ogni primitiva (cubi, sfere, coni, ecc…) può essere usata se codificata con specifici codici di programmazione… non spaventatevi questa caratteristica è un pregio, soprattutto dal punto di vista didattico in quanto sarete in grado di dare ancor di più senso “fisico” a qualsiasi costrutto informatico: cicli, condizioni, chiamate di funzioni, ecc…

Anche per queste esercitazioni andrò passo passo, sarò schematico e vi indicherò le principali funzioni, intervallerò questi passi con qualche esercitazione, consiglio quindi per ogni passo di copiare ed incollare gli esempi all’interno di OpenSCAD.

Si parte!

  • Modellatore 3D gratuito
  • disponibile per Linux, MacOS e Windows
  • La modellazione è basata sulla “codifica” come un linguaggio di programmazione, è molto semplice modificare le misure di un oggetto

Sito di riferimento: www.openscad.org

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Seguite il link per prelevare OpenSCAD.

Manuali e tutorial disponibili on-line

AVVERTENZA: Non fatevi spaventare!
Non dovete memorizzare la sintassi!

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Anatomia dell’interfaccia grafica

  1. Text Editor – Dove inseriamo le istruzioni (“code”)
  2. Area di visualizzazione – La tua opera! Dove viene renderizzato il tuo modello.
  3. Console – Informazioni tecniche su quello che sta succedendo (avanzamento del rendering, eventuali messaggi di errore)

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Comandi dell’editor

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Introduzione alla stampa 3D – Lezione 4

Realizzazione di un supporto da scrivania per cellulare.

Costruire un’attività didattica sull’uso della stampa 3D credo riesca meglio se improntata sulla realizzazione di oggetti che immediatamente possono essere utilizzati, oggetti che si integrano nel nostro vivere quotidiano, quindi anche sulla scrivania di casa, ecco perché ho pensato a questo supporto per smartphone… uno sguardo all’oggetto dovrebbe gratificare e concretizzare materialmente ciò che abbiamo imparato.

Continueremo ad utilizzare per questo progetto TinkerCAD cercando di implementare qualcosa che abbia un design interessante e che potrete migliorare e ridimensionare in funzione delle dimensioni del vostro smartphone.

Utilizzeremo elementi di base messi a disposizione della comunità che realizza oggetti da utilizzare in TinkerCAD.

Selezionate il menù: “Featured Shape Generators“:

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Selezionate e trascinate sul piano di lavoro il SoftBox, una scatola smussata forata da entrambe le parti:

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La selezione dell’oggetto mostrerà i parametri di base su cui possiamo agire per modificarne le dimensioni:

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Impostate nel menù delle proprietà i valori:

  • X Dim: 50 mm
  • Y Dim: 45 mm
  • Z Dim: 30 mm
  • Wall: 3 mm
  • Outer Radius: 6 mm

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Duplicate l’oggetto e impostate per il secondo oggetto le seguenti dimensioni:

  • X Dim: 50 mm
  • Y Dim: 72 mm
  • Z Dim: 30 mm
  • Wall: 3 mm
  • Outer Radius: 6 mm

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Il primo oggetto creato dovrà essere ruotato di 21° in senso orario, per effettuare rotazioni con precisione al grado dovrete effettuare la rotazione selezionando la maniglia di rotazione parallela al piano di appoggi e ruotandola mantenendo il mouse esternamente al goniometro:

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Introduzione alla stampa 3D – presentazione

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Ho iniziato a scrivere questo breve tutorial poco prima dei problemi di salute che mi obbligarono a fermarmi nell’aprile scorso. In quel periodo ebbi la richiesta di realizzare una serie di corsi di modellazione e stampa 3D per fare didattica nella scuola elementare, media e superiore, un lavoro estremamente corposo che dovetti mio malgrado interrompere.

Come alcuni di voi sapranno, per chi mi segue su Facebook, ho realizzato qualche settimana fa un corso di stampa 3D per il Comando Militare Esercito Piemonte e nel breve ne incomincerò un’altro indirizzato per insegnanti della scuola secondaria di secondo grado del mio istituto e nei prossimi mesi realizzerò un percorso di robotica che parte dal coding, passa per la stampa 3d e giunge alla robotica.

Ho ripreso quegli appunti per strutturare il prossimo corso e riproporrò a voi alcune parti, tutto molto semplice pensando prima di ogni cosa a chi nulla sa di questi argomenti.

Come saprete ho incominciato ad occuparmi di stampa 3D per un’esigenza pratica, avevo bisogno di prototipare rapidamente i miei robot ma il motivo nascosto e che modellare e stampare in 3D  mi diverte tantissimo è affascinante vedere come layer dopo layer l’idea prende forma. Ritengo che gli stessi processi mentali che adottiamo per progettare qualsiasi cosa cambiano.

Non posso promettervi in questa fase le lezioni legate ai materiali o al descrivere come è fatta una stampante 3D, lo farò se riesco più avanti, però pubblicherò le esercitazioni che farò svolgere settimanalmente ai miei miei colleghi.

Le esercitazioni riguarderanno l’uso di alcuni software di modellazione 3D dal più semplice TinkerCAD adatto per ogni livello di scuola ai più impegnativi: Fusion 360, Openscad ecc…

Impegni permettendo pubblicherò anche la parte inerente i software di slicing e consigli per ottenere buone stampe 3D.

Le esercitazioni avranno cadenza settimanale (circa) e si incomincerà da venerdì prossimo.

Anticipazione

Le prime esercitazioni saranno dedicate all’uso di TinkerCAD che ritengo ottimo per uso didattico, inoltre rendendo pubbliche queste esercitazioni spero di poter regalare a molti colleghi alcuni elementi utili per strutturare un loro percorso di stampa 3D da offrire ai propri studenti.

Ritengo che per imparare ad utilizzare un software è bene concentrarsi su progetti pratici di interesse per lo studente quindi proporrò tre esercitazioni:

Progetto 1

Per conoscere le funzioni di base del software di modellazione, inizieremo con un portachiavi monogramma. Imparerete come spostare, ridimensionare, tagliare, raggruppare insieme oggetti e preparare il progetto per la stampa 3D.

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Progetto 2

Un comodo porta auricolari che vi aiuterà ad avere il cavo sempre in ordine evitando rotture e nodi.

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Progetto 3

Un supporto da scrivania per il vostro smartphone

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Bene a questo punto vi aspetto per venerdì prossimo e come sempre:

Buona sperimentazione a tutti 🙂