Dear Data

Vi avevo parlato in un precedente post del libro “Observe, Collect, Draw!” di Giorgia Lupi e Stefanie Posavec in cui viene mostrato come rilevare e rappresentare graficamente in modo artistico i dati che fanno riferimento a noi stessi, che rappresentano i nostri comportamenti, le relazioni con persone ed oggetti, il nostro interagire con l’ambiente circostante; il libro spiega come trasformare i dati in elaborati disegni che possono essere considerate un’espressione artistica che ci descrive.

Come detto, secondo me: “Il libro è una risorsa utilissima per imbastire percorsi di educazione civica, all’affettività, orientamento o per intraprendere percorsi per la gestione dei conflitti, sul recupero e la rimotivazione. Quindi, liberi di crescere conoscendosi attraverso i dati.”

In questi giorni mi sono stati chiesti esempi pratici sulla creazione di queste infografiche artistiche e non vi nego che anche io sto imparando, pertanto per ora il mio consiglio è quello di consultare il libro: “Dear Data” che sto utilizzando anche io.

“Dear Data” colleziona 104 cartoline che Lupi e Posavec si sono inviate ogni settimana per un anno, tra settembre 2014 e settembre 2015; sul fronte di ogni cartolina viene mostrata l’infografica artistica e sul retro la modalità di interpretazione dell’infografica. Questo scambio epistolare, che narra attraverso i dati episodi della loro vita quotidiana, ha permesso di conoscersi meglio e creare un legame d’amicizia tra le due designer.

I temi esplorati sono tantissimi: dal numero di volte che utilizzavano un trasporto pubblico, al conteggio delle volte in cui entravano in contatto fisico con altri, dalla frequenza delle loro lamentele a quella delle loro aspirazioni, al numero di volte che hanno detto grazie ad una persona, al numero di distrazioni, alla lista dei desideri della settimana, al livello d’ansia e molto altro.

“Dear Data” fa parte della collezione permanente del Museum of Modern Art (MoMA) di New York.

Fantastico! La rappresentazione grafica dei dati diventa una forma artistica.

Nel video allegato Lupi e Posavec spiegano “Dear Data”

Eyeo 2015 – Giorgia Lupi and Stefanie Posavec from Eyeo Festival on Vimeo.

Buon Making a tutti 🙂

BBC micro:bit – estensione Audio Recording

Aggiunto recentemente nel Blocks Editor di BBC miro:bit la nuova estensione: “Audio recording” che vi permetterà di registrare e riprodurre un audio creato da voi. Per effettuare l’installazione dell’estensione procedere come di consueto facendo clic sul pulsante “+Extensions” del Blocks Editor e selezionando successivamente il blocco: “audio-recording”:

L’estensione di registrazione audio vi permetterà di registrare e riprodurre audio con il micro:bit utilizzando il microfono e l’altoparlante interno della scheda. Se al vostro micro:bit è connesso un microfono esterno potrete utilizzarlo per registrare un breve audio e poi riprodurlo sull’altoparlante interno oppure attraverso un pin di uscita audio connesso ad un altoparlante esterno. L’audio che registrare viene conservato in un buffer audio e può essere riprodotto successivamente o sovrascritto con un nuovo audio.

Il semplice programma di seguito vi permette di:

  • premere il pulsante A per registrare
  • premere il pulsante B per riascoltare la registrazione

Per aprire e modificare il programma seguire il link.

La qualità audio di registrazione e riproduzione non è elevata, può essere leggermente migliorata variando il sample rate in registrazione e riproduzione, ma in ogni caso il tutto è, secondo me, più che sufficiente per realizzare semplici sperimentazioni didattiche.

Registrazione e riproduzione attraverso microfono ed altoparlante del micro:bit:

Registrazione attraverso microfono del micro:bit e riproduzione attraverso casse amplificate esterne:

Buon Coding a tutti 🙂

Observe, Collect, Draw!

La frase che più di frequente ripeto durante i miei corsi è: “materializzazione della competenza” orami sta diventando un meme 🙂 , un modo per dire che attraverso l’azione pratica in laboratorio l’allievo prende coscienza della propria competenza, l’oggetto fisico diventa elemento per percepire gli obiettivi raggiunti. Più volte mi accorgo però che lo studente non è consapevole di ciò che ha raggiunto con lo studio e i giudizi che da su se stesso sono molto spesso estremi: non ho capito nulla, oppure mi è tutto chiaro.

Fornire strumenti di Personal Knowledge Management e gestione del tempo lavoro, aiuta certamente nello svolgimento di tutte le progettazioni sia di studio che di lavoro, ma credo a ciò si debbano aggiungere strumenti che permettano al ragazzo di realizzare un diario visivo che permetta di visualizzare i dati della propria vita e le sue azioni elementari, trasformando questi dati in infografiche, l’obiettivo è creare uno strumento di autoesame. Questa fase essenziale porterà ad una maggior consapevolezza di se donando sicurezza per le scelte future.

Questa idea è nata durante l’azione formativa presso la Fondazione Golinelli, durante il workshop Dear Data, ispirato alla ricerca di Giorgia Lupi, artista e information designer di fama internazionale. Nel suo lavoro professionale e artistico è interessata all’approccio umanistico ai dati, sfidando l’impersonalità dei dati attraverso la creazione di narrative visuali che collegano i numeri alle storie, alle persone, alle idee. Il suo lavoro è estremamente affascinante, i dati rilevati della propria vita vengono trasformati in opere artistiche.

Quindi se i dati raccolti diventano una rappresentazione artistica creata dallo studente, allora il ragazzo guardando la propria infografica, potrebbe percepirsi in modo più consapevole e vedere l’armonia delle proprie azioni; tutto ciò lo ritengo estremamente affascinante.

Giorgia Lupi e Stefanie Posavec nel libro Observe, Collect, Draw! mostrano come possiamo raccogliere tutti i tipi di dati su noi stessi, sui nostri comportamenti e sul nostro ambiente e ci mostrano come trasformarli in interessanti ed elaborati disegni, in sostanza opere d’arte.

  • Cosa impariamo su noi stessi quando misuriamo i nostri livelli di gratitudine, fiducia e distrazione?
  • Che informazione ci fornisce l’analisi grafica sulle nostre collezioni (i nostri libri, la musica, i vestiti che indossiamo?) su chi siamo?
  • Come mi vesto?
  • Quanto mi lamento?
  • Quanto uso i social e quali social utilizzo?
  • Quante volte dico grazie?
  • Quante volte abbraccio i miei gentitori?

Il libro è una risorsa utilissima per imbastire percorsi di educazione civica, all’affettività, orientamento o per intraprendere percorsi per la gestione dei conflitti, sul recupero e la rimotivazione.
Quindi, liberi di crescere conoscendosi attraverso i dati.

Cosa sto facendo?

  • mediante alcune app sul mio smartphone, non troppo invasive, analizzo alcune mie abitudini di vita
  • sto trasformando le proposte del libro in azioni didattiche concrete.

Il libro funziona come un mini-corso di design dell’informazione, accessibile e coinvolgente sia ai principianti che per i designer dell’informazione esperti, e sicuramente utilissimo per ogni insegnante.

Buon Making mentale a tutti 🙂

MASTERCLASS for STEAM – Grazie Fondazione Golinelli


Dal 17 al 21 luglio scorso ho partecipato ad un’esperienza formativa fuori dal comune che mi ha donato una grande quantità di idee ed approcci didattici che favoriranno la realizzazione di nuovi progetti a partire da settembre prossimo.

La formazione a cui faccio riferimento è quella organizzata annualmente dalla Fondazione Golinelli e Confindustria Emilia Area Centro: MASTERCLASS for STEAM la summer school che per 5 giorni di intense attività creative e coinvolgenti ci ha condotto in un ricco percorso laboratoriale condotto da formatori estremamente preparati in una città affascinate: Bologna.

Quindi una formazione residenziale basata su un approccio pratico, dove in ogni giornata sono state svolte attività esperienziali che sono diventate il punto di partenza per workshop di riflessione e brainstorming.

I temi trattati sono stati tantissimi: dal mindset dinamico per la progettazione delle STEAM, all’analisi dell’errore come valore, analisi dei dati ambientali e Citizen Science, dati partecipazione e linguaggi, IA experience, realtà aumentata e virtuale nelle attività laboratoriali e molto altro.

Attraverso varie strategie di facilitazione, tutte le azioni hanno incentivato una profonda riflessione sugli approcci progettuali, puntando a una progettazione più completa, integrata e olistica valorizzando non solo competenze specifiche, ma anche capacità trasversali e interpersonali, il tutto mirando a rafforzare gli strumenti e le metodologie didattiche, tenendo sempre a mente gli obiettivi STEAM al fine di renderci più consapevoli del nostro ruolo come creatori di esperienze formative.

Sto riguardando gli appunti e i risultati dei laboratori svolti, mi stanno fornendo una grande quantità di idee che sto trasformando in un diario di azioni.

Porto con me il valore del confronto con i colleghi che hanno partecipato all’attività formativa, appassionati, motivati e propensi allo scambio di idee.

Il mio grazie va agli organizzatori, ai formatori ai colleghi.

Buon Making a tutti 😊

Realizziamo un orologio con l’RTC di Arduino UNO R4 WiFi

Arduino UNO R4 WiFi possiede un RTC interno facilmente programmabile che ci consentirà di mantenere costantemente traccia dell’ora e della data corrente.

Per chi ha iniziato da poco le sperimentazioni elettroniche ricordo che un Real-Time Clock (RTC), o Orologio in Tempo Reale, è un tipo di orologio costituito da un circuito elettronico utilizzato per tracciare il tempo in tempo reale. Questo significa che tiene traccia del giorno della settimana, della data e dell’ora corrente, dei minuti, dei secondi, proprio come un orologio normale, inoltre è possibile impostare un RTC per gestire l’ora legale e l’ora solare.

Nelle versione precedente di Arduino, UNO R3 non era presente un RTC pertanto bisognava utilizzare un apposito circuito elettronico esterno così come dettagliato nel post su questo sito: Utilizzare un orologio RTC con Arduino – Modulo Tiny RTC I2C, modulo RTC dotato di un integrato DS1307 cuore fondamentale della scheda.

L’utilizzo dell’RTC su Arduino UNO R4 WiFi avviene utilizzando la libreria RTC che consente di impostare oppure ottenere l’orario o ancora gestire allarmi per attivare interrupt.

Come accennato ad inizio post l’RTC integrato dispone di un pin VRTC, che viene utilizzato per mantenere in funzione l’RTC, anche quando l’alimentazione della scheda viene interrotta. Per utilizzare questa funzione è sufficiente fornire una tensione compresa tra 1,6 e 3,6 V al pin VRTC. In un post successivo mostrerò come utilizzare il pin VRTC.

Facendo riferimento agli esempi disponibili sul sito Arduino e nell’IDE analizziamo le fasi di configurazione dell’RTC.

Impostazione della data e dell’ora

RTCTime startTime(01, Month::AUGUST, 2023, 20, 49, 00, DayOfWeek::TUESDAY, SaveLight::SAVING_TIME_ACTIVE)

RTC.setTime(startTime)

Per impostare l’orario bisogna creare un oggetto RTCTime, in cui deve essere specificato il giorno, il mese, l’anno, l’ora, il minuto, il secondo, il giorno della settimana e l’attivazione dell’ora legale se prevista nella nazione in cui si sta utilizzando la scheda, quindi per impostare l’orario bisogna usare il metodo startTime.

Per chi incomincia con la programmazione il concetto di metodo appartiene alla programmazione ad orientata agli oggetti come ad esempio in C++, quando si programma in C è meglio parlare di funzione, ma spesso i due concetti vengono usati in modo alternativo.

Il primo sketch non fa altro che impostare l’ora corrente:

// inclusione della libreria RTC
#include "RTC.h"

void setup() {

  // impostazione della velocità della serial monitor
  Serial.begin(9600);

  // avvio dell'RTC
  RTC.begin();

  // creazione dell'oggetto RTCTime (possiamo assegnare un nome a piacimento)
  // data del giorno, mese, anno, ore, minuti, secondi, giorno della settimana, attivazione passaggio all'ora legale
  RTCTime startTime(2, Month::AUGUST, 2023, 9, 15, 00, DayOfWeek::WEDNESDAY, SaveLight::SAVING_TIME_ACTIVE);

  // impostazione dell'RTC con la data e lora configurate per RTCTime
  RTC.setTime(startTime);
}

// il loop non contiene nulla
void loop() {
}

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