Usiamo CodeBug nella didattica

La ricerca di strategie che possano essere adattabili in diversi contesti didattici è un’attività che mi coinvolge parecchio, soprattutto se riguardano l’ampliamento delle competenze digitali degli studenti. Tra queste ricerche da tempo osservo e da un paio di giorni uso CodeBug una soluzione credo interessante per gli allievi più giovani.

CodeBug fornisce un modo divertente e coinvolgente per costruire dispositivi interattivi. La curva di apprendimento non è assolutamente ripida, nessuna barriera dovuta a difficoltà tecnologiche, elettronica ed informatica, per questo motivo risulta perfetto come strumento per accompagnare lo studente in un viaggio assolutamente creativo che introduce, anche per i più piccoli studenti (elementari e medie), nel mondo dell’elettronica e dell’informatica. Il design poi lo rende particolarmente attraente e flessibile e accenderà sicuramente la fantasia dei vostri allievi integrandolo in molteplici attività che si conducono a scuola.
CodeBug rende physical computing e l’elettronica finalmente accessibile a tutti. Come avrete modo di verificare CodeBug permette di avere, tramite la matrice LED che costituisce l’output visivo, le operazioni che si vanno a programmare, ma con esso si potrà anche comandare dispositivi esterni in modo molto semplice così come accade ad esempio con MakeyMakey di cui ho parlato diffusamente in precedenti articoli.

Ma perché così tanto desiderio di parlare di questa scheda elettronica?
Come dicevo all’inizio di questo post: semplice sperimentazione per implementare percorsi didattici alternativi.

Tempo fa avevo seguito con attenzione lo sviluppo di questo progetto e la raccolta fondi su Kickstarter, i fondatori di CodeBug sono maker ma soprattutto insegnanti e quindi attenti agli aspetti educativi, inoltre questa tecnologia, così come accade per Raspberry Pi, MicroBit, ma anche Arduino sono soluzioni a basso costo ed integrabili facilmente e proficuamente nella nostra scuola.
Inoltre vengono diffusamente utilizzati nelle scuole inglesi, ne ho letto le pratiche che ho trovato interessanti, ma ne ho la riprova dalle esperienze vissute in prima persona dall’amico di sempre Paolo che due anni fa decise di cambiare vita e lui con moglie e quattro figli di età: 8, 10, 14, 16 si trasferirono in Inghilterra a Camborne.

Paolo puntualmente mi aggiorna sugli aiuti che la scuola pubblica inglese offre soprattutto a chi si trasferisce in Inghilterra, sulle metodologie didattiche, sulle tecnologie ma soprattutto su quanto ai figli piace andare a scuola! 🙂 Ed io non posso che esserne felice 🙂
Paolo mi conferma nella scuola che frequentano i figli, un’attenzione particolare alle competenze digitali, ma anche valorizzazione delle potenzialità del singolo.

… ma torniamo all’oggetto di questo breve articolo: CodeBug

Parto oggi con la sperimentazione di CodeBug con mia figlia 🙂

Il metodo che disegnerò lo farò diventare una pratica che sperimenterò con alcuni allievi, soprattutto con coloro che hanno di necessità specifiche e questa pratica la mostrerò durante i corsi per docenti che terrò nelle prossime settimane.

Vediamo nel dettaglio cos’è e come si usa CodeBug

CodeBug è una scheda elettronica che ha le fattezze di un piccolo insetto un display di 25 LED e due pulsanti. Non è presente la Bluetooth ma ha un bus di espansione che supporta I2C, SPI e interfacce UART. Dispone di sei connettori che permettono di realizzare circuiti volanti. E’ possibile il collegamento direttamente alla GPIO del Raspberry Pi e programmato in python3 e quindi espandendone notevolmente la sua possibile applicazione.
Il costo contenuto, ho preso la scheda su element14 per 17,53 €

Per essere programmato Codebug deve essere collegato a un computer tramite la porta USB e la scrittura dei programmi avviene attraverso un’interfaccia web mediante un linguaggio visuale a blocchi che ricorda per alcuni aspetti Scratch. Per la programmazione potrete utilizzare qualsiasi computer con qualsiasi sistema operativo purché dotato di browser e connessione internet in quanto l’IDE di programmazione è in cloud. Per far si che i programmi vengano eseguiti in autonomia, senza la necessità di prelevare l’alimentazione dalla porta USB è possibile utilizzare una piccola batteria 2032 che ne permette il funzionamento indipendente.

Il video che segue mostra come sia semplicissimo incominciare ad utilizzare CodeBug:

Ma vediamo nella pratica di cosa si tratta.

codebug01

codebug02

codebug03

codebug04

codebug13

Passo 1

Prende il cavo micro USB in dotazione CodeBug

codebug04b

Passo 2

visitate il sito http://www.codebug.org.uk/gettingstarted/ e seguite le istruzioni, così come indicate anche su questo sito, per creare il vostro primo programma CodeBug poi fate click sul pulsante download

codebug05

Passo 3

Scrivete il programma

codebug06

codebug07

Passo 4

Effettuare il download del programma.

codebug08

Durante il download vi comparirà una finestra riepilogativa che mostra i passi da eseguire per il caricamento del programma su CodeBug

codebug09

Tenere premuto il pulsante A mentre collegate il cavo USB al computer e fino a quando la spia nell’angolo sinistro della matrice di led di CodeBug non incomincia a lampeggiare, ciò indica che il dispositivo è pronto per ricevere il vostro programma.

codebug09b

Passo 5

CodeBug verrà visualizzato sul vostro computer come unità USB.
Trascinate il programma all’interno di CodeBug.

codebug10

codebug11

codebug12

Passo 6

Quando il programma è stato trasferito in CodeBug il led più vicino al pulsante B sia accenderà.
Premete il pulsante B per avviare il programma.

codebug12a

codebug12b

Bene!
Nelle prossime puntate dettagli sull’uso dei piedini e ulteriori esempi.

Grazie per aver letto questo post 🙂

Esercizio Arduino in 60 minuti – usare un display OLED

Avevo fatto una promessa ad un amico per un progetto ed ora è arrivato il tempo… 🙂

Qualche tempo fa feci una serie di acquisti elettronici da utilizzare in sperimentazioni che sto conducendo in queste settimane, tra questi un piccolo display OLED da utilizzare per dare espressione ad un piccolo robot didattico di cui sto progettando la struttura da stampare in 3D.
Come sempre questo breve articolo oltre ad essere un tutorial per quanti lo vorranno utilizzare, sarà la mia nota su cui svolgere lezioni con gli allievi.

Ciò che utilizzo è un piccolo display da 0,96 pollici OLED con risoluzione di 128×64 pixel, monocromatico bianco e quindi dalle dimensioni contenutissime solo 2.7 x 2.8 cm che utilizza il protocollo SPI, interessantissimo l’angolo di visione che è maggiore di di 160°. Acquistato su banggood ad un prezzo estremamente contenuto. Fate attenzione che le immagini riportate differiscono leggermente dal prodotto che vi verrà consegnato.
Le dimensioni del display sono tali che lo rendono ad esempio particolarmente adatto per realizzare ad orologi da polso, piccoli dispositivi medici elettronici, o sistemi wearable.
Per ora mostrerò come visualizzare caratteri e immagini, lascerò a voi gli ulteriori sviluppi.

Il driver che pilota il display è un SSD1306, tensione di alimentazione dai 3,3V ai 6V circa.
Il pilotaggio avviene utilizzando solo due pin I/O

oled

oled01

Ma cosa è il protocollo SPI?

Come probabilmente saprete per rendere semplice il trasferimento di informazioni tra sensori e microcontrollori sono stati realizzati due tipologie di protocolli: I2C (Inter-Integrated Circuit) e SPI (Serial Peripheral Interface). Le librerie di arduinio permettono di utilizzare questi protocolli con estrema facilità.
In fase progettuale la scelta del protocollo dipende dal tipo di dispositivo che si vuole utilizzare. Sicuramente potrete trovare in commercio dispositivi che permettono di utilizzare entrambi i protocolli ma è più comune trovare dispositivi che supportano un solo standard.

Non mi dilungherò in questa fase sui pregi e difetti dell’uno o dell’altro protocollo, sarà oggetto di un futuro articolo (già in cantiere) vi dico solamente che il vantaggio principale di I2C e che richiede solamente due linee, una di clock e una linea unica per i dati utilizzata sia come input che come output, per tutti i dispositivi I2C collegati al microcontrollore in cascata, quindi solo due linee a cui collegherete tutti i dispositivi I2C, però la velocità di trasmissione dei dati è inferiore a quella del protocollo SPI, nell’I2C i dati possono viaggiare solo in una direzione alla volta, ciò che non accade nell’SPI.
Nell’SPI i dati possono viaggiare ad una velocità maggiore le linee di input e di output sono separate per cui potrete inviare e ricevere dati contemporaneamente, per contro l’utilizzo di dispositivi SPI richiede una linea di connessione in più che permette di selezionare da parte del master SPI, nel nostro caso Arduino, il dispositivo che si desidera utilizzare.

Vedremo più avanti, con specifici tutorial, la differenza precisa tra questi due protocolli di comunicazione.

SPI dispone di due linee separate per l’input identificata con la sigla MOSI e per l’output identificata con la sigla MISO ed una linea per il clock. A queste tre linee vengono collegati uno o più slave e questi vengono selezionati dal master SPI attraverso la linea Slave Select (SS). Il disegno che segue chiarisce meglio quanto appena detto.

collegamenti-master-slave-spi

Partiamo con la sperimentazione

Schema di collegamento

schema-collegamento01

schema-collegamento02

schema-collegamento03

la corrispondenza di collegamento display -> Arduino è la seguente:

GND -> GND
Vcc -> 3.3V
MOSI -> 11
CLK -> 12
DC -> 9
CS -> 8

Passo 1

E’ indispensabile effettuare il download della libreria da GitHub della libreria Adafruit_SSD1306, fate click sul pulsante “Download ZIP”

github01

Nella pagina di riferimento, su GitHub trovate il link alla libreria Adafruit-GFX che deve essere anch’essa prelevata, anche in questo caso click su “Download Zip” per scaricare la libreria

Nella pagina di riferimento della libreria GFX trovate due risorse utili per la conversione di un immagine BMP in codice esadecimale, saranno utilizzeremo durante questo tutorial.

github02

Passo 2

Rinominiamo le librerie:

Adafruit_SSD1306-master -> Adafruit_SSD1306
Adafruit-GFX-Library-master -> Adafruit-GFX-Library

librerie01

librerie02

Passo 3

Spostiamo le librerie nella cartella “libraries” di Arduino e riavviamo l’IDE

librerie03

Se non ricordate dove è allocata la vostra libraries di Arduino, aprite l’IDE: File -> Preferences
Il percorso della cartella in cui sono memorizzati i vostri sketch è indicata in “Sketchbook location” in essa troverete anche la cartella libraries

librerie04

librerie05

Passo 4

Nella cartella Adafruit_SSD1306 trovate la cartella examples

librerie06

Passo 5

Selezionate l’esempio corrispondente al vostro display, nel mio caso ssd1306_128x64_spi

Il codice che segue vi permetterà di visualizzare a centro display il testo “Salve mondo”:

#include <SPI.h>
#include <Wire.h>
#include <Adafruit_GFX.h>
#include <Adafruit_SSD1306.h>

// visualizzazione di un testo su display OLED
// Prof. Michele Maffucci
// 02.10.15

// utilizzo di dispositivo SPI
// dispositivo -> Arduino

#define OLED_MOSI   11
#define OLED_CLK   12
#define OLED_DC    9
#define OLED_CS    8
#define OLED_RESET 10

Adafruit_SSD1306 display(OLED_MOSI, OLED_CLK, OLED_DC, OLED_RESET, OLED_CS);

// viene controllato se stiamo utilizzando esattamente un display a 64 righe
#if (SSD1306_LCDHEIGHT != 64)
#error("Assolutamente non corretto! Per favore correggi Adafruit_SSD1306.h!");
#endif

void setup()   {
  Serial.begin(9600);

  // per default by default viene impostata una tensione ionterna di 3.3V
  display.begin(SSD1306_SWITCHCAPVCC);

  // cancelliamo lo schermo
  display.clearDisplay();

  // impostiamo il colore a bianco (in questo tipo di dsiplay possimo impostare solo bianco e nero)
  display.setTextColor(WHITE);

  // fissiamo la dimensione del testo
  display.setTextSize(1);

  // posizioniamo il cursore nella posizione x: 35; y: 32
  display.setCursor(32,32);

  // stampiamo su display il messaggio
  display.print("Salve mondo");

  // abilitiamo il display alla visualizzazione
  display.display();
}


void loop() {
// loop vuoto
}

Passo 6

Vediamo ora come muovere un testo sullo schermo, faremo oscillare il testo “Salve mondo” dall’alto verso il basso”

#include <SPI.h>
#include <Wire.h>
#include <Adafruit_GFX.h>
#include <Adafruit_SSD1306.h>

// visualizzazione di un testo in movimento su display OLED
// Prof. Michele Maffucci
// 02.10.15

// utilizzo di dispositivo SPI
// dispositivo -> Arduino

#define OLED_MOSI   11
#define OLED_CLK   12
#define OLED_DC    9
#define OLED_CS    8
#define OLED_RESET 10

Adafruit_SSD1306 display(OLED_MOSI, OLED_CLK, OLED_DC, OLED_RESET, OLED_CS);

// viene controllato se stiamo utilizzando esattamente un display a 64 righe
#if (SSD1306_LCDHEIGHT != 64)
#error("Assolutamente non corretto! Per favore correggi Adafruit_SSD1306.h!");
#endif

void setup()   {
  Serial.begin(9600);

  // per default by default viene impostata una tensione ionterna di 3.3V
  display.begin(SSD1306_SWITCHCAPVCC);

  // cancelliamo lo schermo
  display.clearDisplay();

  // impostiamo il colore a bianco (in questo tipo di dsiplay possimo impostare solo bianco e nero)
  display.setTextColor(WHITE);

  // fissiamo la dimensione del testo
  display.setTextSize(1);
}


void loop() {
  // movimento verso il basso
  for (int i = 0; i < 56; i++) {
    // incrementiamo la coordinata i (coordinata y)
    // fino a quando i < 56
    // Viene fissata la coordinata x
    // per far scorrere il testo sulla stessa colonna
      
    display.setCursor(32, i);
    display.print("Salve mondo");
    display.display();
    display.clearDisplay();
  }
  // movimento verso l'alto
  for (int i = 56; i > 0; i--) {
    // decrementiamo la coordinata i (coordinata y)
    // fino a quando i > 0
    // Viene fissata la coordinata x
    // per far scorrere il testo sulla stessa colonna
    
    display.setCursor(32, i);
    display.print("Salve mondo");
    display.display();
    display.clearDisplay();
  }
}

Come specificato nei commenti per consentire il movimento sulla verticale incrementiamo e decrementiamo la coordinata y della funzione display.setCursor(x, y);

Passo 7

Vediamo ora come visualizzare un’immagine sul display.
Per effettuare questa conversione, come detto in precedenza è necessario convertire un’immagine bitmap in un array di codici esadecimali che verranno inseriti come matrice all’interno dello sketch Arduino, questo tipo di conversione potete effettuarla in diversi modi, per gli utenti Windows esiste l’utilissimo programma: LCD Assistant che vi permetterà di convertire immagini adatte per un gran numero di tipi di display.
Il programma genera un file che può essere utilizzato con qualsiasi compilatore C per AVR, ARM, PIC, 8051 e molti altri.

Poiché sono utente Mac ho utilizzato l’applicazione Java Img2Code che trovate seguendo il link da cui avete prelevato Adafruit-GFX-Library

Al fondo della pagina trovate il link al programma java Img2Code
(Per chi volesse provate trovate sempre nella stessa pagina trovate un link ad un plug-in di GIMP)

scaricate sul vostro computer e fate doppio click su: Image2Code.jar

image2code

Create la vostra immagine, che ovviamente deve essere di dimensione non superiore a 128×64

faccina-uno

Dal programma Image2Code.jar click sul pulsante “Choose file”

image2code02

image2code03

image2code04

image2code05

Selezionate il codice esadecimale generato e inseritelo all’interno dell’array a cui abbiamo dato il nome faccinaUno così come potete visualizzare nel codice

#include <SPI.h>
#include <Wire.h>
#include <Adafruit_GFX.h>
#include <Adafruit_SSD1306.h>

// visualizzazione di un bitmap su display OLED
// Prof. Michele Maffucci
// 02.10.15

// utilizzo di dispositivo SPI
// dispositivo -> Arduino

#define OLED_MOSI   11
#define OLED_CLK   12
#define OLED_DC    9
#define OLED_CS    8
#define OLED_RESET 10

Adafruit_SSD1306 display(OLED_MOSI, OLED_CLK, OLED_DC, OLED_RESET, OLED_CS);

// array dell'immagine convertita
const unsigned char PROGMEM faccinaUno [] =
{
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x1,0xc0,0x0,0x0,0x1,0xc0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x7,0xf0,0x0,0x0,0x7,0xf0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
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0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0xf,0xf8,0x0,0x0,0xf,0xf8,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x1f,0xfc,0x0,0x0,0x1f,0xfc,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x1f,0xfc,0x0,0x0,0x1f,0xfc,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x3c,0x1e,0x0,0x0,0x3c,0x1e,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
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0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x70,0x7,0x0,0x0,0x70,0x7,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
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0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x38,0xe,0x0,0x0,0x38,0xe,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
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0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
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0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
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0x0,0x0,0x0,0x0,0x18,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0xc,0x0,0x0,0x0,0x0,
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0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0xfc,0x0,0x0,0x0,0x0,0x1f,0x80,0x0,0x0,0x0,0x0,
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0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x3,0xff,0xff,0xff,0xff,0xe0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x7f,0xff,0xff,0xff,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x7,0xff,0xff,0xf0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0xf,0xf8,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0
};

// viene controllato se stiamo utilizzando esattamente un display a 64 righe
#if (SSD1306_LCDHEIGHT != 64)
#error("Assolutamente non corretto! Per favore correggi Adafruit_SSD1306.h!");
#endif

void setup()   {
  Serial.begin(9600);

  // per default by default viene impostata una tensione ionterna di 3.3V
  display.begin(SSD1306_SWITCHCAPVCC);
}


void loop() {
  // cancelliamo lo schermo
  display.clearDisplay();

  // visualizziamo il bitmap di dimensione 128x64 px con nome: faccinaUno nella posizione (0,0) impostando il colore a bianco
  display.drawBitmap(0, 0, faccinaUno, 128, 64, WHITE);

  // attiviamo il display
  display.display();
}

Passo 8

Nell’esempio ho utilizzato una immagine di dimensioni 128×64 ma ovviamente avrei potuto utilizzare immagini più piccole, come mostrato nel codice seguente in cui utilizzo il bitmap di dimensioni 48×48 px:

faccina-uno

#include <SPI.h>
#include <Wire.h>
#include <Adafruit_GFX.h>
#include <Adafruit_SSD1306.h>

// visualizzazione di un bitmap su display OLED
// Prof. Michele Maffucci
// 02.10.15

// utilizzo di dispositivo SPI
// dispositivo -> Arduino

#define OLED_MOSI   11
#define OLED_CLK   12
#define OLED_DC    9
#define OLED_CS    8
#define OLED_RESET 10

Adafruit_SSD1306 display(OLED_MOSI, OLED_CLK, OLED_DC, OLED_RESET, OLED_CS);

// array dell'immagine convertita
const unsigned char PROGMEM faccinaUno [] =
{
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x3f,0xfc,0x0,0x0,
0x0,0x1,0xff,0xff,0x80,0x0,
0x0,0x7,0xff,0xff,0xe0,0x0,
0x0,0x1f,0xff,0xff,0xf8,0x0,
0x0,0x3f,0xff,0xff,0xfc,0x0,
0x0,0x7f,0xff,0xff,0xfe,0x0,
0x0,0xff,0xff,0xff,0xff,0x0,
0x1,0xff,0xff,0xff,0xff,0x80,
0x3,0xff,0xff,0xff,0xff,0xc0,
0x7,0xff,0x3f,0xfc,0xff,0xc0,
0x7,0xfe,0x1f,0xf8,0x7f,0xe0,
0xf,0xfc,0xf,0xf0,0x3f,0xf0,
0xf,0xfc,0xf,0xf0,0x3f,0xf0,
0x1f,0xfc,0xf,0xf0,0x3f,0xf8,
0x1f,0xfc,0xf,0xf0,0x3f,0xf8,
0x1f,0xfc,0xf,0xf0,0x3f,0xf8,
0x3f,0xfc,0xf,0xf0,0x3f,0xfc,
0x3f,0xfe,0x1f,0xf8,0x7f,0xfc,
0x3f,0xff,0x3f,0xfc,0xff,0xfc,
0x3f,0xff,0xff,0xff,0xff,0xfc,
0x3f,0xff,0xff,0xff,0xff,0xfc,
0x3f,0xff,0xff,0xff,0xff,0xfc,
0x3f,0xff,0xff,0xff,0xff,0xfc,
0x3f,0xff,0xff,0xff,0xff,0xfc,
0x3f,0xff,0xff,0xff,0xff,0xfc,
0x3f,0xe7,0xff,0xff,0xe7,0xfc,
0x3f,0xcf,0xff,0xff,0xf3,0xfc,
0x3f,0x9f,0xff,0xff,0xf9,0xfc,
0x1e,0xf,0xff,0xff,0xf0,0x78,
0x1f,0xcf,0xff,0xff,0xf3,0xf8,
0x1f,0xe7,0xff,0xff,0xe7,0xf8,
0xf,0xf3,0xff,0xff,0xcf,0xf0,
0xf,0xf9,0xff,0xff,0x9f,0xf0,
0x7,0xfc,0x7f,0xfe,0x1f,0xe0,
0x3,0xfe,0x1f,0xf8,0x7f,0xc0,
0x3,0xff,0x0,0x0,0xff,0xc0,
0x1,0xff,0xc0,0x3,0xff,0x80,
0x0,0xff,0xfc,0x3f,0xff,0x0,
0x0,0x7f,0xff,0xff,0xfe,0x0,
0x0,0x3f,0xff,0xff,0xfc,0x0,
0x0,0x1f,0xff,0xff,0xf8,0x0,
0x0,0x7,0xff,0xff,0xe0,0x0,
0x0,0x1,0xff,0xff,0x80,0x0,
0x0,0x0,0x3f,0xfc,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0
};

// viene controllato se stiamo utilizzando esattamente un display a 64 righe
#if (SSD1306_LCDHEIGHT != 64)
#error("Assolutamente non corretto! Per favore correggi Adafruit_SSD1306.h!");
#endif

void setup()   {
  Serial.begin(9600);

  // per default by default viene impostata una tensione ionterna di 3.3V
  display.begin(SSD1306_SWITCHCAPVCC);
}


void loop() {
  // cancelliamo lo schermo
  display.clearDisplay();

  // visualizziamo il bitmap di dimensione 128x64 px con nome: faccinaUno nella posizione (40,8) impostando il colore a bianco
  display.drawBitmap(40, 8, faccinaUno, 48, 48, WHITE);

  // attiviamo il display
  display.display();
}

Passo 9

Vediamo ora come visualizzare in sequenza tre immagini differenti.
Il procedimento è molto semplice, e sufficiente inserire gli array corrispondenti al bitmap che si intendono utilizzare.
Nell’esempio che segue ho utilizzato tre immagini:

faccina-uno

faccina-due

faccina-tre

Ho utilizzato i tre array con nome: faccinaUno, faccinaDue, faccinaTre

#include <SPI.h>
#include <Wire.h>
#include <Adafruit_GFX.h>
#include <Adafruit_SSD1306.h>

// visualizzazione tre bitmap in sequenza su display OLED
// Prof. Michele Maffucci
// 02.10.15

// utilizzo di dispositivo SPI
// dispositivo -> Arduino

#define OLED_MOSI  11
#define OLED_CLK   12
#define OLED_DC    9
#define OLED_CS    8
#define OLED_RESET 10

Adafruit_SSD1306 display(OLED_MOSI, OLED_CLK, OLED_DC, OLED_RESET, OLED_CS);

// array dell'immagine convertita
const unsigned char PROGMEM faccinaUno [] =
{
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x1,0xc0,0x0,0x0,0x1,0xc0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x7,0xf0,0x0,0x0,0x7,0xf0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0xf,0xf8,0x0,0x0,0xf,0xf8,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0xf,0xf8,0x0,0x0,0xf,0xf8,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x1f,0xfc,0x0,0x0,0x1f,0xfc,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x1f,0xfc,0x0,0x0,0x1f,0xfc,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x3c,0x1e,0x0,0x0,0x3c,0x1e,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x38,0xe,0x0,0x0,0x38,0xe,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x38,0xe,0x0,0x0,0x38,0xe,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x70,0x6,0x0,0x0,0x30,0x7,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x70,0x7,0x0,0x0,0x70,0x7,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x70,0x7,0x0,0x0,0x70,0x7,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x70,0x7,0x0,0x0,0x70,0x7,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x70,0x7,0x0,0x0,0x70,0x7,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x70,0x6,0x0,0x0,0x30,0x7,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x30,0x6,0x0,0x0,0x30,0x6,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x38,0xe,0x0,0x0,0x38,0xe,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x38,0xe,0x0,0x0,0x38,0xe,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x1c,0x1c,0x0,0x0,0x1c,0x1c,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x1f,0xfc,0x0,0x0,0x1f,0xfc,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0xf,0xf8,0x0,0x0,0xf,0xf8,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0xf,0xf8,0x0,0x0,0xf,0xf8,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x7,0xf0,0x0,0x0,0x7,0xf0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x1,0xc0,0x0,0x0,0x1,0xc0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x20,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x2,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x18,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0xc,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0xe,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x38,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x7,0x80,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0xf0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x3,0xe0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x3,0xe0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0xfc,0x0,0x0,0x0,0x0,0x1f,0x80,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x7f,0xc0,0x0,0x0,0x1,0xff,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x1f,0xfe,0x0,0x0,0x3f,0xfc,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x3,0xff,0xff,0xff,0xff,0xe0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x7f,0xff,0xff,0xff,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x7,0xff,0xff,0xf0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0xf,0xf8,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0
};

const unsigned char PROGMEM faccinaDue [] =
{
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x1,0xc0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x7,0xf0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0xf,0xf8,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0xf,0xf8,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x1f,0xfc,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x1f,0xfc,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x3c,0x1e,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
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const unsigned char PROGMEM faccinaTre [] =
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};

// viene controllato se stiamo utilizzando esattamente un display a 64 righe
#if (SSD1306_LCDHEIGHT != 64)
#error("Assolutamente non corretto! Per favore correggi Adafruit_SSD1306.h!");
#endif

void setup()   {
  Serial.begin(9600);

  // per default by default viene impostata una tensione ionterna di 3.3V
  display.begin(SSD1306_SWITCHCAPVCC);
}

void loop() {
  // cancelliamo lo schermo
  display.clearDisplay();

  // visualizziamo il bitmap di dimensione 128x64 px con nome: faccinaUno nella posizione (0,0) impostando il colore a bianco
  display.drawBitmap(0, 0, faccinaUno, 128, 64, WHITE);
  
  // attiviamo il display
  display.display();

  //Manteniamo persistente l'immagine per 1 secondo
  delay(1000);
  
  // cancelliamo lo schermo
  display.clearDisplay();
  
  // visualizziamo il bitmap di dimensione 128x64 px con nome: faccinaDue nella posizione (0,0) impostando il colore a bianco
  display.drawBitmap(0, 0, faccinaDue, 128, 64, WHITE);
  display.display();

  //Manteniamo persistente l'immagine per 1 secondo
  delay(1000);
  
  // cancelliamo lo schermo
  display.clearDisplay();

  // visualizziamo il bitmap di dimensione 128x64 px con nome: faccinaTre nella posizione (0,0) impostando il colore a bianco
  display.drawBitmap(0, 0, faccinaTre, 128, 64, WHITE);
  display.display();
  
  //Manteniamo persistente l'immagine per 1 secondo
  delay(1000);
}

Passo 10

Vediamo ora come muovere un’immagine su schermo, utilizzeremo una tecnica simile a quanto visto nel secondo sketch di questo tutorial.
Muoviamo da sinistra verso destra l’immagine:

faccina-uno

#include <SPI.h>
#include <Wire.h>
#include <Adafruit_GFX.h>
#include <Adafruit_SSD1306.h>

// movimento di un bitmap su display OLED
// Prof. Michele Maffucci
// 02.10.15

// utilizzo di dispositivo SPI
// dispositivo -> Arduino

#define OLED_MOSI  11
#define OLED_CLK   12
#define OLED_DC    9
#define OLED_CS    8
#define OLED_RESET 10

Adafruit_SSD1306 display(OLED_MOSI, OLED_CLK, OLED_DC, OLED_RESET, OLED_CS);

// array dell'immagine convertita
const unsigned char PROGMEM faccinaUno [] =
{
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x3f,0xfc,0x0,0x0,
0x0,0x1,0xff,0xff,0x80,0x0,
0x0,0x7,0xff,0xff,0xe0,0x0,
0x0,0x1f,0xff,0xff,0xf8,0x0,
0x0,0x3f,0xff,0xff,0xfc,0x0,
0x0,0x7f,0xff,0xff,0xfe,0x0,
0x0,0xff,0xff,0xff,0xff,0x0,
0x1,0xff,0xff,0xff,0xff,0x80,
0x3,0xff,0xff,0xff,0xff,0xc0,
0x7,0xff,0x3f,0xfc,0xff,0xc0,
0x7,0xfe,0x1f,0xf8,0x7f,0xe0,
0xf,0xfc,0xf,0xf0,0x3f,0xf0,
0xf,0xfc,0xf,0xf0,0x3f,0xf0,
0x1f,0xfc,0xf,0xf0,0x3f,0xf8,
0x1f,0xfc,0xf,0xf0,0x3f,0xf8,
0x1f,0xfc,0xf,0xf0,0x3f,0xf8,
0x3f,0xfc,0xf,0xf0,0x3f,0xfc,
0x3f,0xfe,0x1f,0xf8,0x7f,0xfc,
0x3f,0xff,0x3f,0xfc,0xff,0xfc,
0x3f,0xff,0xff,0xff,0xff,0xfc,
0x3f,0xff,0xff,0xff,0xff,0xfc,
0x3f,0xff,0xff,0xff,0xff,0xfc,
0x3f,0xff,0xff,0xff,0xff,0xfc,
0x3f,0xff,0xff,0xff,0xff,0xfc,
0x3f,0xff,0xff,0xff,0xff,0xfc,
0x3f,0xe7,0xff,0xff,0xe7,0xfc,
0x3f,0xcf,0xff,0xff,0xf3,0xfc,
0x3f,0x9f,0xff,0xff,0xf9,0xfc,
0x1e,0xf,0xff,0xff,0xf0,0x78,
0x1f,0xcf,0xff,0xff,0xf3,0xf8,
0x1f,0xe7,0xff,0xff,0xe7,0xf8,
0xf,0xf3,0xff,0xff,0xcf,0xf0,
0xf,0xf9,0xff,0xff,0x9f,0xf0,
0x7,0xfc,0x7f,0xfe,0x1f,0xe0,
0x3,0xfe,0x1f,0xf8,0x7f,0xc0,
0x3,0xff,0x0,0x0,0xff,0xc0,
0x1,0xff,0xc0,0x3,0xff,0x80,
0x0,0xff,0xfc,0x3f,0xff,0x0,
0x0,0x7f,0xff,0xff,0xfe,0x0,
0x0,0x3f,0xff,0xff,0xfc,0x0,
0x0,0x1f,0xff,0xff,0xf8,0x0,
0x0,0x7,0xff,0xff,0xe0,0x0,
0x0,0x1,0xff,0xff,0x80,0x0,
0x0,0x0,0x3f,0xfc,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,
0x0,0x0,0x0,0x0,0x0,0x0
};

// viene controllato se stiamo utilizzando esattamente un display a 64 righe
#if (SSD1306_LCDHEIGHT != 64)
#error("Assolutamente non corretto! Per favore correggi Adafruit_SSD1306.h!");
#endif

void setup()   {
  Serial.begin(9600);

  // per default by default viene impostata una tensione ionterna di 3.3V
  display.begin(SSD1306_SWITCHCAPVCC);
}


void loop() {
  // cancelliamo lo schermo
  display.clearDisplay();

  // partendo dalla posizione (0,8) spostiamo da sinistra verso destra
  // l'immagine di dimensione 48x48 px con nome: faccinaUno fino alla coordinata (48,8)

  // movimento da SX a DX
  for (int i = 0; i < 80; i++){
    display.drawBitmap(i, 8, faccinaUno, 48, 48, WHITE);
    // attiviamo il display
    display.display();
    // cancelliamo lo schermo
    display.clearDisplay();
  }

  // movimento da DX a SX
  for (int i = 80; i > 0 ; i--){
    display.drawBitmap(i, 8, faccinaUno, 48, 48, WHITE);
    // attiviamo il display
    display.display();
    // cancelliamo lo schermo
    display.clearDisplay();
  }
}

Grazie per aver sperimentato insieme a me 🙂

I miei corsi Arduino presso l’Università di Padova – Ultimi sforzi ed ultime sperimentazioni di fine anno

surfacetreatments

E’ stato un anno intenso di progetti didattici, lezioni a scuola e corsi di carattere tecnico in giro per l’Italia e non solo. Questo mio peregrinare mi porterà come ultima tappa presso l’Università di Padova dal 29.06.15 all’01.07.15, dove sarò relatore per un ciclo di lezioni su Arduino per il Master in “Surface Treatments for Industrial Applications”, a.a. 2014-15
Lezioni full immersion in cui svilupperò un corso base/avanzato su Arduino per ricercatori, dottorandi e scienziati dei materiali sperando con ciò che dirò di offrire suggerimenti per sviluppi di apparecchiature e sistemi di controllo da utilizzare nei loro laboratori.

Cosa accadrà più avanti?

Primo tra tutti: vacanze e poi…

Probabili sviluppi in didattica della robotica con nuove strategie e programmi didattici.

Continuare con le proposte di formazione degli scorsi mesi aggiungendo argomenti che sto sviluppando in queste settimane.

Nuove tipologie di corsi con Arduino e non solo (sia di livello base che avanzato), ovvero percorsi didattici in cui l’assunzione delle competenze non avviene più sviluppando sperimentazioni pratiche disgiunte, ma sviluppando un progetto pratico che porta ad un oggetto finito.

… e molto altro ma meglio non sbilanciarsi 🙂
spero, come prometto ogni anno su queste pagine in questo periodo, di ampliare in modo preponderante la parte di formazione pubblicata su questo sito e come sempre cercherò di fare il possibile.

Non me ne vogliate se qualche volta disattendo le vostre richieste non è voluto.

Grazie ai tantissimi che mi seguono e che mi scrivono.

Un caro saluto.

VIPER, la suite made in Italy per la programmazione degli oggetti intelligenti, è disponibile online

VIPER

Come di consueto riservo questa parte dell’anno alla progettazione didattica e formazione personale in modo da impostare nuovi argomenti o soluzioni a problematiche riscontrate durante le mie attività di formazione.

E’ da tempo che desideravo proporre un’alternativa all’insegnamento della programmazione e dell’automazione, detta usando la frase del momento 🙂 “interazione con il mondo reale (IoT)” da proporre ai miei studenti. L’idea è quella di proporre una soluzione basata sul linguaggio di programmazione Python che come sicuramente saprete ben si adatta in ambito didattico.
Da circa un mese ho incominciato a costruire un manuale “semplice” su Python estremamente pratico però avevo la necessità di trovare una soluzione altrettanto facile e coinvolgente che potesse in qualche modo permettermi, usando Python, di interagire con il mondo reale.
Fortunatamente negli scorsi giorni sono stato contattato direttamente dalla startup italiana Viper, nella persona di Gabriele Montelisciani, che ringrazio e che mi segnalava il rilascio della prima versione della piattaforma di programmazione che permette di programmare nel semplice linguaggio Python la maggior parte delle schede a 32bit attualmente presenti sul mercato compreso Arduino.
L’anello mancante al mio nuovo progettare 🙂 che sperimenterò intensamente.

Qualche dettaglio in più su Viper che vi invito a sperimentare.

La startup italiana VIPER ha rilasciato lo scorso 24 giugno la prima versione della sua nuova piattaforma di programmazione. La campagna di raccolta fondi su Kickstarter, conclusasi con successo lo scorso Marzo, ha permesso di ultimare lo sviluppo del prodotto.
VIPER è una suite di sviluppo multipiattaforma (Linux, Windows e Mac) che permette di programmare nel semplice linguaggio Python la maggior parte delle schede a 32bit attualmente presenti sul mercato: sia le schede professionali basate su chip 32bit, che le schede di prototipazione più note al momento come Arduino DUE, UDOO, Particle e ST Nucleo.
L’idea è stata concepita dopo aver condotto alcune dettagliate analisi di mercato, dove il team ha scoperto che designers, “makers” e programmatori si trovano quotidianamente ad affrontare le stesse sfide di semplificazione e ottimizzazione dei processi di sviluppo di nuovi prodotti interattivi. VIPER nasce quindi dall’esigenza di ottimizzare tali processi, attraverso un’interfaccia web per gestire e programmare le schede, una macchina virtuale “real time” e una vasta libreria di funzioni pronte per l’uso. La suite include inoltre un’App per mobile che permette di controllare gli oggetti VIPER attraverso gli smartphone senza dover sviluppare nessuna applicazione mobile. Il tutto è già “nativamente connesso al cloud”. Tale configurazione permette di ridurre tempi ed energie per lo sviluppo.

Con poche righe di codice, gli utenti possono sviluppare una vasta gamma di applicazioni del mondo dell’internet degli oggetti, che vanno dalla domotica al fitness, dalla robotica alla nautica, dalle applicazioni industriali ai controlli manutentivi da remoto, fino all’agricoltura intelligente. Per il consumatore finale ciò si traduce nella possibilità di collegare e comandare le smart TV, le lampade intelligenti, i termostati di nuova generazione, ma anche di sincronizzare le sveglie con la macchina da caffè, la lavatrice, l’aspirapolvere.
La campagna Kickstarter ha dato ottimi risultati, oltre 400 utenti da 25 paesi diversi hanno creduto in Viper. Ora la suite diventa disponibile in modalità opensource per tutti gli interessati allo sviluppo di soluzioni non commerciali, nonché a provarne le potenzialità anche nel campo della formazione.

VIPER è disponibile per il download al sito ufficiale.

Buona sperimentazione a tutti!

Strumenti di condivisione on-line per una didattica inclusiva

tecnologie-didatticheNel pomeriggio sarò relatore, insieme all’amica e collega Claudia Para, per il corso: Strumenti di condivisione on-line per una didattica inclusiva. L’intento del CTS di Torino è quello di intensificare le attività di formazione soprattutto nell’uso di applicativi di social networking mostrando non solo l’uso della particolare tecnologia, ma anche esempi didattici legati alle singole materie in modo che l’attività di studio del docente sia calata immediatamente nel pratico. Le attività di formazione sono legate a tutti i docenti di ogni ordine e grado, ma poichè l’obiettivo del Centro di nuove tecnologie e disabilità è quello di offrire soluzioni tecnologiche ai colleghi che operano anche sul sostegno l’attività di formazione di questo pomeriggio sarà rivolta ai referenti della Rete per l’inclusione di Torino, in questo modo saranno poi loro promotori all’interno delle scuole di loro competenza promotori di attività di formazione.