Borsa di studio presso: I3P – Incubatore Politecnico di Torino

i3p

Vi segnalo questa interessantissima opportunità che mi è stata comunicata oggi dall’amico e collega Fabio Carruccio.

3 posti disponibili – Grant: 3000€ per una durata di 6 mesi
Deadline 9 dicembre

Incontra l’ecosistema dell’innovazione del territorio torinese e impara a raccontarlo. Sarà un’esperienza importante per il tuo percorso di innovatore. All’I3P troverai storie esemplari di startup, persone supercompententi, un ambiente tecnologicamente molto avanzato.

I tuoi mentor ti daranno indicazioni sulle storie da cercare. E la redazione di Nòva ti indicherà come pubblicarle. Comincerai con un programma di massima, anche in relazione al tuo progetto. E poi aggiusterai il programma in base a quello che troverai, all’esperienza che farai e alle notizie di attualità.

Cosa si fa:

Durante i sei mesi del grant potrai incontrare gli innovatori del territorio, imparare da loro e descrivere quello che fanno. La possibilità di scrivere o pubblicare video su Nòva ti aprirà molte porte interessanti per chi voglia fare innovazione. Dovrai usare con molto senso di responsabilità questa opportunità. I tuoi mentor ti daranno indicazioni sulle storie da cercare. E la redazione di Nòva ti indicherà come pubblicarle. Comincerai con un programma di massima, anche in relazione al tuo progetto. E poi aggiusterai il programma in base a quello che troverai, all’esperienza che farai e alle notizie di attualità.

Maggiori informazioni sul sito di riferimento.

EduRobot UNO – Come costruire il vostro primo Arduino Robot – Lezione 3

banner-edurobot-uno-lezione3 Diamo movimento al nostro robot Se siete arrivati fino a questo punto avete aggiunto alle vostre competenze l’uso dei servomotori e dei sensori ad ultrasuoni. Combiniamo queste due abilità sarete in grado di movimentare il vostro robot facendogli evitare ostacoli. Incominciamo con unire il codice per governare i servomotori e il sensore ad ultrasuoni che avete utilizzato:

#include <Servo.h>

// creazione degli oggetti servo
Servo MotoreSinistro;
Servo MotoreDestro;

const int periodoStampaSuSeriale = 250;       // stampa sulla Serial Monitor ogni 1/4 di secondo
unsigned long ritardoSuSeriale = 0;

const int periodoLoop = 20;          // un periodo di 20 ms = una frequenza di 50Hz
unsigned long ritardoLoop = 0;

// specifica i pin di trig e echo usati per il sensore ad ultrasuoni
const int TrigPin = 8;
const int EchoPin = 9;

int distanza;
int durata;

void setup()
{
  Serial.begin(9600);     // configurazione dei pin Arduino a cui colleghiamo il sensore
  pinMode(TrigPin, OUTPUT);
  pinMode(EchoPin, INPUT);

  MotoreSinistro.attach(11);
  MotoreDestro.attach(10);
}

void loop()
{
    printOutput(); // stampa un messaggio di debug sulla Serial Monitor
    if(millis() - ritardoLoop >= periodoLoop)
    {
        letturaSensoreUltrasuoni(); // legge e memorizza la distanza misurata
        ritardoLoop = millis();
    }
}

void letturaSensoreUltrasuoni()
{
    digitalWrite(TrigPin, HIGH);
    delayMicroseconds(10);                  // mantiene alto il trigger per almeno 10us
    digitalWrite(TrigPin, LOW);
    durata = pulseIn(EchoPin, HIGH);
    distanza = (durata/2)/29;
}

void printOutput()
{
    if((millis() - ritardoSuSeriale) > periodoStampaSuSeriale)
    {
        Serial.print("distanza: ");
        Serial.print(distanza);
        Serial.print("cm: ");
        Serial.println();
        ritardoSuSeriale = millis();
    }
}

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EduRobot UNO – Come costruire il vostro primo Arduino Robot – Lezione 2

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Collegamenti elettrici

Colleghiamo il sensore ad ultrasuoni sulla basetta

Inseriamo il sensore sulla breadboard in una posizione centrale sul fronte dell’EduRobot UNO. Collegate GND e Vcc come nell’immagine alle rispettive linee di alimentazioni sulla breadboard, da questi poi effettuate un collegamento al GND e a +5V sulla scheda Arduino.

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Collegate con altri due fili i punti Trig e Echo rispettivamente ai pin 8 e 9 di Arduino.

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Colleghiamo i motori

Utilizzando i 3 pin come mostrato nell’immagine che segue, spostate la parte plastica isolante a metà dei connettori metallici.

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Inserite i pin sulla breadboard e collegate ad essi i motori.

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I motori hanno ciascuno 3 file: GND (nero), segnale (bianco), Vcc (rosso). Il filo del segnale potrebbe presentarsi anche di altri colori (ad es. giallo).
Collegate GND e Vcc di ogni motore alle linee di alimentazioni presenti sulla breadboard.

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Collegate il segnale del motore sinistro al pin 11 e il segnale del motore destro al pin 10 entrambi pin di tipo PWM.

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EduRobot UNO – Come costruire il vostro primo Arduino Robot – Lezione 1

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La maniera migliore per applicare quanto si è appreso con Arduino è quella di realizzare un robot, in quanto in esso sono racchiuse moltissime delle funzionalità di cui avrete necessità per i vostri progetti futuri.
Se siete utenti esperti nell’uso di Arduino potrete ritrovare in questo breve corso iniziale concetti già conosciuti, ma per mia scelta desidero affrontare ogni passo in modo graduale, anche a costo di ripetere argomenti già conosciuti, in questo modo si avrà modo di perfezionare il proprio apprendimento e rivedere concetti di base anche da altri punti di vista.
Quindi i prerequisiti necessari sono quelli che avete ottenuto leggendo le mie prime quattro lezioni delle mie slide pubbliche oppure aver eseguito le lezioni su questo sito.

Questa lezione ha una durata di circa 4/5 ore in aula per utenti che hanno una conoscenza di base e quindi è da intendersi di primo livello nell’uso di Arduino e vuole essere un percorso alternativo per apprendere in maniera più coinvolgente (almeno spero) l’uso di Arduino, ponendo le basi per un percorso di robotica con Arduino di livelli via via crescenti.

All’interno di questa lezione troverete link a istruzioni e spiegazioni in modo che questa lezione possa essere un’ulteriore punto di accesso al mondo Arduino.

Faremo un piccolo passo in dietro ripetendo alcuni concetti di base e poi un balzo in avanti per imparare nuovi argomenti utilizzando le competenze ottenute nelle lezioni che avete fino a questo punto studiato, tutto in maniera graduale senza dare nulla per scontato.

Come sempre la mia speranza è che questa lezione possa essere utilizzata come approccio iniziale all’insegnamento dell’informatica e dell’elettronica.

Per rendere più agevole lo sviluppo dei propri progetti, ho realizzato una struttura in compensato su cui sono fissate: scheda Arduino UNO R3 e Breadboard. Una piccola stazione di lavoro, facilmente trasportabile, che si trasforma poi successivamente in un piccolo robot, il kit sviluppato ha il nome di EduRobot UNO, ad esso ho associato un’area sul mio sito, www.maffucci.it/edurobot ed un sito di riferimento che rimanda per ora alla medesima pagina: www.edurobot.cc, su cui inserirò i sorgenti grafici per realizzare la struttura, ma anche i primi sketch di programmazione con esercizi. L’idea quindi è quella di andare oltre e costruire una didattica della robotica con Arduino.

Il nome scelto non è casuale: EduRobot UNO

  • EduRobot perché il desiderio e che sia utilizzato per imparare;
  • UNO perché è il primo della famiglia, ad esso si sta aggiungendo il fratello maggiore EduRobot DUE costituito da una struttura più elaborata che consentirà di realizzare progetti più complessi, ma che potrà utilizzare fin da subito elementi già usati per la versione UNO.

Tutte le strutture robotiche che sto progettando sono pensate per non fare uso di collanti e quindi adatte per essere usate anche con giovani studenti, tutto compensato tagliato a laser, viti e bulloni, nulla di più, se poi desiderate, potrete voi apportare le migliorie  direttamente su quanto da me proposto.

E quindi non posso che augurarvi: buona sperimentazione! 🙂

Descritto l’idea di progetto partiamo con la classica lista dei componenti usati.

Se avete già acquistato un Arduino Starter Kit a questo dovrete aggiungere un paio di servomotori a rotazione continua (360°) ed un sensore ad ultrasuoni, ma se state seguendo uno dei miei corsi nessun problema, questi dispositivi fanno parte della dotazione che utilizzo per insegnare.

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La PirateBox in classe su la Buona Scuola

L’amico Roberto Marcolin, colui che ha ispirato la mia curiosità nell’uso della PirateBox, con successiva sperimentazione in classe, mi segnala che il progetto “La PirateBox in classe”, lanciato da Andreas Formiconi, è sbarcato nel sito de La Buona Scuola, https://labuonascuola.gov.it/area/m/8980/ che vi invito a sostenere.

Su link segnalatomi da Roberto, ho localizzato su una mappa geografica dinamica la mia esperienza, ma come la mia ne potrete trovare anche altre in diverse località italiane.

So per certo che altri colleghi hanno sperimentato, o sono in procinto di sperimentare questo interessante strumento di condivisione della conoscenza e vi invito a compilare la mappa che trovate in allegato, Roberto si sta occupando di gestire il censimento di queste sperimentazioni.

Nota interessante di cui mi preme darvi comunicazione.
Venerdi’ scorso mi trovavo presso il FabLab di Copenaghen ed un associato del FabLab, in occasione di un corso per studenti (13/14 anni) stava configurando proprio una PirateBox su cui stava depositando i contenuti didattici del corso.