Programmare Arduino con ArduBlock

Mi è giunta ieri un’ulteriore richiesta da un collega di un istituto professionale che mi chiede un’ulteriore soluzione a quanto già segnalato nelle settimane passate su sistemi grafici per programmare Arduino, per dirla in altro modo, sistemi che ricordano l’ambiente di sviluppo “Scrach” in modo da rendere più semplice l’insegnamento della programmazione su Arduino operando con semplici Drag&Drop per manipolare le istruzioni di programmazione.
ArduBlock è un’alternativa interessante e sicuramente un valido strumento per chi si sta affacciando al physical computing, io lo considero un “facilitatore” per quanti si affacciano per la prima volta alla programmazione di questo dispositivo.

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Vediamo come si installa ArduBlock

ArduBlock è multipiattaforma, quindi potrete installare senza problemi su Mac, Linux e Windows. Per poter utilizzare ArduBlock è indispensabile installare prima l’IDE standard di Arduino.

Passo 1

L’installazione non è complicata, bisogna solamente effettuare il download i un file Java memorizzando la posizione di questo file all’interno dell’IDE di Arduino.

Passo 2

Identificate la cartella in cui vengono memorizzati i vostri sketch su Arduino. Se non sapete dove è collocata questa cartella aprite dal menù “Arduino -> Preferences” dell’IDE Arduino, la posizione della cartella dei vostri sketch la trovate in “Sketchbook location”, copiate questo percorso e chiudete l’IDE di Arduino.

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ArduBlock-02

Passo 3

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Partono i miei corsi Arduino al FabLab di Biella

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I miei primi esperimenti con Arduino
Sabato 11 ottobre 2014
dalle 14:00 alle 18:00

Fablab Biella
via Corradino Sella, 10

evento gratuito con iscrizione

Prerequisito
Essere curiosi ed appassionati delle nuove tecnologie elettroniche 🙂

Presentazione delle potenzialità di Arduino attraverso una parte introduttiva legata alla teoria che caratterizza questa scheda, seguita della realizzazione di alcuni progetti che possono incuriosire sia grandi che piccini. Si faranno riferimenti pratici mediante l’utilizzo di sintetizzatori musicali, robot basati sui principi base della scheda e molto altro ancora.

E’ il primo laboratorio aperto a tutti per provare a giocare con la robotica, con la musica e la scienza, usando alcuni progetti basati su Arduino. Mettere le mani su oggetti interattivi nati per mettersi alla prova e divertirsi grazie alla scheda Arduino, provando a realizzare piccole sperimentazioni. Un modo per percepire lo spirito maker e sapere quello che vi aspetta nei corsi successivi.

Per chi vorrà potrà essere un momento in cui discutere di apprendimento, passione e didattica laboratoriale analizzando “l’oggetto Arduino” come elemento motivante per lo studente di ogni età.

Per chi si è appena avvicinato al mondo Arduino, non dimenticate! Venite con il vostro portatile, vedremo insieme le primissime sperimentazioni.

Per iscriversi seguite il link.

Vi aspetto 🙂

Corso di elettrotecnica ed elettronica: Corrente elettrica – Lezione 12

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Nella lezione precedente abbiamo utilizzato un generatore di tensione (nell’esempio una batteria di automobile), all’interno della batteria le forze elettrochimiche interne e la forza di attrazione delle cariche si bilanciano e ci sarà un accumuolo di cariche negative su un morsetto ed un ugual accumulo di cariche positive sul morsetto opposto. Se realizziamo un collegamento elettrico con un filo conduttore a cui è collegata una lampadina, permettiamo agli elettroni, attraverso il cavo elettrico, di raggiungere il polo positivo direttamente dall’esterno della batteria.

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Il flusso di corrente avviene perché all’interno del conduttore vi è la presenza di elettroni liberi. Il polo positivo della batteria esercita un’attrazione degli elettroni liberi del conduttore verso di se, mentre il polo negativo esercita una repulsione (li spinge via).

Tutto ciò consente la diffusione istantanea degli elettroni e ciò è evidenziato dall’accensione della lampadina.

Durante questo movimento accade che gli elettroni che giungono al polo positivo annullano parte delle cariche, ciò coporta una diminuzione della forza di attrazione interna Fa (si veda la lezione 11) presente all’interno del generatore. La forza elettromotrice interna del generatore sposta gli elettroni sul polo negativo.

Questo processo crea un flusso continuo di elettroni che prende il nome di corrente elettrica (simbolo I).

Come verso convenzionale della corrente si assumo essere quello diretto, all’esterno del generatore, dal polo positivo a quello negativo, opposto quindi al flusso di elettroni.

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L’unità di misura della corrente elettrica è l’Ampere, dal nome del fisico francese A.M. Ampere. La misura della corrente elettrica si effettua con uno strumento chiamato amperometro.

 

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Abbiamo precedentemente detto che la corrente elettrica è un flusso di elettroni, cioè di cariche elettriche, definiamo quindi intensità di corrente come il rapporto tra la carica Q (espressa in Coulomb) che passa in una sezione di un conduttore ed il tempo t (esperesso in secondi) impiegato dalla carica per passare.

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dove:

I: intensità di corrente (Ampere)

Q: carica elettrica (Coulomb)

t: tempo (secondi)

avremo quindi che:

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Possiamo quindi affermare che 1 ampere è l’intensità di corrente corrispondente al passaggio di una carica di 1 Coulomb in 1 secondo attraverso la sezione di un conduttore.

Per rendere più chiaro il concetto possiamo fare un’analogia idraulica e paragonare l’intensità di corrente alla portata dell’acqua in una tubazione, misurata in

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che corrisponde al passaggio di un numero grandissimo di molecole.

Si faccia antenzione però, che nell’analogia fatta vi sono differenze significative in quanto per la corrente elettrica si ha una migrazione di elettroni all’interno del conduttore i cui atomi non si spostano, mentre nell’acqua si ha un trasferimento di materia dovuto allo spostamento di molecole.

Programmare Arduino su Raspberry Pi

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L’uso di RaspberryPi non è mai stato così utile come in questo ultimo anno, ho colleghi soprattutto di scuola elementare e media che, visto i bassi costi della piattaforma, mi chiedono consiglio sulla fattibilità nell’allestire laboratori di informatica con RaspberryPi e quindi, come già detto in precedenti post, mi faccio “evangelista” a scuola nell’uso di questa piattaforma con esempi pratici. Quindi il piccolo computer, con le schede SD con i vari OS, trova posto fisso nella mia borsa o nel cassetto in sala insegnanti.

Devo confidarvi che è veramente bello vedere bambini che con naturalezza collegano i cavi al RaspberryPi e programmano con Scratch.

Ovviamente se si vuole offrire una possibilità che vada dalla scuola elementare alla scuola superiore bisogna che su questo minuscolo computer possa funzionare anche Arduino 🙂

Premetto comunque che non sviluppo su Arduino usando RaspberryPi, però mi piace l’idea di offrire una possibilità in più, soprattutto per quei giovanissimi che magari hanno difficoltà economiche e mostrare che è possibile realizzare oggetti “intelligenti” con tecnologia a bassissimo costo.

Ma come fare per installare Arduino?

L’IDE Arduino può essere tranquillamente utilizzato usando i passi che vi dettaglierò di seguito, riscontrerete sicuramente una lentezza nell’utilizzo, ma il tutto funziona.

Procediamo…

Passo 1

Da linea di comando digitare i seguenti comandi:

$ sudo apt-get update
$ sudo apt-get install arduino

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Durante la fase di installazione di Arduino vi verrà richiesto di confermare con un Yes (Y) l’installazione.

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La versione dell’IDE installata è la 1.0.1, non è l’ultima ma con Arduino UNO R3 funziona, purtroppo però non potrete lavorare con le schede Leonardo e Due.

Dopo l’installazione, troverete nel menu Programmi una cartella con nome: “Electronics”

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Passo 2

Per programmare Arduino dovete collegarlo tramite cavo USB al RaspberryPi, per procedere è indispensabile disabilitare la console seriale, per far questo si può utilizzare lo script creato da Kevin Osborn che esegue una duplice azione: disattiva la console seriale e configura le porte seriali, inoltre, se serve vi configura già RaspberryPi per essere utilizzato con la scheda aLaMode

Per effettuare il download ed eseguire i passaggi procedete in questo modo:

$ wget https://github.com/wyolum/alamode/blob/master/bundles
/alamode-setup.tar.gz?raw=true -O alamode-setup.tar.gz
$ tar -xvzf alamode-setup.tar.gz
$ cd alamode-setup
$ sudo ./setup

A questo punto procedete con un reboot del RaspberryPi

$ sudo reboot

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Passo 3

Potete ora connettere Arduino a RaspberryPi. Dal menù Tools selezionate la scheda Arduino Uno

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è indispensabile ovviamente selezionare la porta seriale e dal menù Tools -> Serial Port selezionate /dev/ttyACM0

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Se notate che nell’elenco non compare ttyACM0 provate a riavviare l’IDE Arduino, se questa operazione non dovesse risolvere, provate a riavviare RaspberryPi lasciando Arduino UNO collegato a Raspberry Pi durante il reboot, al terimine riavviate nuovamente Arduino IDE.

Bene a questo punto non vi resta che provare nella maniera usuale, caricate su Arduino lo sketch Blink e verificate se il led connesso al pin 13 inizia a lampeggiare.

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Buona sperimentazione 🙂

Partono i miei corsi Arduino a Torino

banner-corsi-arduino-torinoIl prossimo 14 ottobre incominceranno i miei corsi Arduino presso l’agenzia di Formazione Immaginazione e lavoro di Torino. Circa 5 mesi di corso dove partendo da zero condurrò gli studenti ad affrontare problematiche tecniche che spaziano dall’automazione civile ed industriale alla robotica utilizzando tanta elettronica, informatica e dove fulcro di questa attività sarà Arduino su cui si svilupperà tutto il percorso didattico.
Il corso sarà una nuova occasione per rielaborare e mettere in pratica una nuova idea di intendere la didattica che è quello di rendere gli spazi scuola, l’aula e il laboratorio un tutt’uno, dei veri e propri Makerspace, in cui, spero, possa essere diffusa la cultura maker basata sulla condivisione della conoscenza, collaborazione nell’apprendere e costruire, dove l’obiettivo ultimo è quello di creare un gruppo classe che impara ad imparare, studenti appassionati ed autonomi (sogni da insegnanti… ma è bello provarci).