Robotica per i più piccoli

Come probabilmente avrete notato mi occupo da un po’ di tempo di informatica indirizzata ai bambini della scuola elementare e i ragazzi della scuola media e nel breve realizzerò una lezione per insegnati su questi temi.

Ho la fortuna di aver trovato nel mio cammino un gruppo di maestre molto motivate che stanno sperimentando sistemi alternativi di insegnamento dell’informatica utilizzando anche le proposte didattiche che negli scorsi mesi ho suggerito sul mio sito e che sto sperimentando con mia figlia che frequenta la 5′ elementare.

Tra i suggerimenti, da adottare con i più piccoli vi segnalo un sistema già noto e che ho sperimentato negli scorsi anni, il Bee Bot una piccola ape robot in grado di essere comandato dal bambino mediante una serie di pulsanti. Le istruzioni vengono impartite mediante le frecce direzioni poste sul dorso della piccola ape.

bee-bot-01

Ho usato il piccolo robottino per lungo tempo con la figlia più piccola e posso confermare che è ottimo, sia per migliorare le competenze logiche matematiche, ma anche per migliorare l’orientamento spaziale e anche nello studio della geometria elementare.

Devo dirvi che sto cercando da un po’ di tempo, di realizzare un sistema analogo a bassissimo costo con qualche funzionalità in più, ovviamente per ora i prototipi sono realizzati con Arduino e forse nel breve incomincerò a proporre una versione beta ad un gruppo di maestre, vedremo…

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Per chi però non dispone dell’oggetto fisico propongo l’utilizzo di un software gratuito per iPad e iPhone che permette di svolgere in virtuale le medesime operazioni.

bee-bot-sw

Con il programma Bee Bot bisogna far seguire un percorso all’ape dirigendola nella posizione in cui è presente un fiore. La programmazione iniziale avviene anche in questo caso mediante le frecce direzione, una volta inserite la sequenza di istruzioni il programma viene eseguito mediante il pulsante “Go”.

Da quanto segnalato sul sito di riferimento nel breve sarà disponibile anche una versione per Android.

Questo il video di presentazione:

Per maggiori informazioni vi rimando al sito di riferimento.

Geek Dschola

Dschola_GEEKL’amico e collega Dario Zucchini, dell’Associazione Dschola mi segnala l’evento indirizzato a tutte le scuole per i docenti di tutte le materie.

l’Associazione Dschola organizza 3 seminari/workshop su didattica e nuove tecnologie.

I protagonisti di Geek Dschola sono APPassionati di tecnologia e scuola che vogliono condividere saperi esperienza e curiosità con chi è interessato.

Gli argomenti, adatti a tutti gli ordini di scuole, trattano l’introduzione efficace dei tablet a scuola, la programmazione facile dei tablet e degli smartphone e l’utilizzo di schede programmabili low-cost e opensource.

  • ADOTTA UNA APP – I TABLET A SCUOLA – 14 marzo 2014
  • APPINVENTOR – 28 Marzo 2014
  • ARDUINO E RASPBERRY PI – 15 Aprile 2014

Orario: 14.30 – 17.30
Sede: ITI Majorana di Grugliasco (TO)

Si allega il volantino

Per iscrizioni seguire il link.

Per maggiori informazioni consultare il volantino.

Corso di elettrotecnica ed elettronica: legge di Coulomb – Lezione 10

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In questa breve lezione ho necessità di utilizzare qualche formula, nulla di complicato.

Lo stesso tipo di azioni che esistono tra particelle elementari, elettroni (con carica negativa) e protoni (con carica positiva) si ha anche tra corpi carichi, cioè tra corpi che hanno accumulato o ceduto una certa quantità di elettroni, rimanendo pertanto carichi negativamente o positivamente.

Consideriamo due corpi carichi che nel disegno sono indicati con A e B, i due oggetti sono posti ad una distanza d:

cariche01

per il solo fatto di possedere una carica elettrica essi interagiscono con una forza F, detta Forza elettrostatica, che è direttamente proporzionale al prodotto delle cariche ed inversamente proporzionale alla al quadrato della distanza tra le cariche.

Questa relazione è detta legge di Coulomb (dal nome del suo scopritore) ed è espressa dalla seguente formula:

formula01

Le grandezze fisiche presenti nella formula sono misurate nel Sistema Internazionale (S.I.) in:

  • la forza F in Newton (N)
  • le cariche [pmath size=12]Q_A[/pmath] e [pmath size=12]Q_B[/pmath] in Coulomb (C)
  • la distanza d in metri (m)

Nella formula sopra riportata potete notare la presenza della costante K detta costante di proporzionalità ed è espressa dalla seguente formula:

formula02

Il valore:

epsilon

è detta costante dielettrica ed assume valori diversi a seconda del materiale.

In altre parole possiamo riassumere la legge di Coulomb con la seguente frase: la forza F è tanto maggiore quanto più grande è la carica e tanto minore quanto più lontano sono le cariche.

cariche02

Inoltre la forza F sarà di tipo repulsivo su cariche di stesso segno e attrattivo su cariche di segno opposto.

forza-elettrostatica

La forza elettrostatica F può essere considerata una “colla” che tiene insieme o allontana le cariche, ma è anche lo strumento di cui abbiamo bisogno per creare un flusso di elettroni.

Nella formula che rappresenta la legge di Coulomb a titolo di esempio la costante k:

  • ha valore di [pmath size=12]9*10^9[/pmath] nell’aria
  • ha valore di [pmath size=12]1/9  * 10^9[/pmath] nell’acqua

Quindi a parità di condizioni (temperatura, pressione), se si passa dall’aria all’acqua la forza coulombiana diminuisce di circa 80 volte.

Il nome Coulomb viene impiegato per definire la grandezza fisica di carica elettrica ed una unità di carica elettrica viene indicata con

1 C (un Coulomb)

La carica elementare ed indivisibile è quella posseduta da un elettrone è detta “quanto di carica” e vale:

[pmath size=16]e=-1,602*10^-19 C[/pmath]

da cui si desume che per avere una carica di 1 C servono [pmath size=12]6,25*10^18[/pmath] elettroni.

Se non siete pratici con la notazione scientifica vi ricordo che il numero [pmath size=12]6,25*10^18[/pmath] corrisponde a 6.250.000.000.000.000.000 piuttosto grande non trovate?

Nei prossimi giorni due corsi di formazione su Arduino

ArduinoUno_R3_smallPrendono avvio i corsi destinati ai docenti del biennio e del triennio delle Istituzioni Scolastiche della Rete Robotica.
La programmazione delle attività formative per l’a.s. 2013/2014 prevede l’utilizzo della scheda Arduino funzionale alla programmazione, implementazione e sviluppo della robotica mobile, oggetto del Protocollo tra Rete Robotica e Telecom.

Dal prossimo 13 marzo 2014 partiranno due corsi, condotti rispettivamente dal Dirigente Scolastico Emerito Ing. Giovanni Mastropaolo e dal sottoscritto Prof. Michele Maffucci.

Il primo corso, condotto dal Prof. Mastropaolo è destinata ai docenti del biennio degli ITIS e degli IPIA e verterà sull’utilizzo della scheda Arduino, open source, programmabile con un linguaggio grafico (Scratch), di facile utilizzo, per la produzione di apparati domotici e robotici propedeutici alla realizzazione di prototipi, con la conseguente
possibilità di produrre schede di espansione e quindi moduli didattici destinate alle attività laboratoriali.

Il secondo corso condotto dal Prof. Maffucci tratterà invece un corso di secondo livello destinato ai colleghi con esperienze maturate nel settore elettronico e informatico, basato
sull’uso della scheda Arduino per l’implementazione di moduli didattici interattivi.
Il corso è stato progettato per essere di facile fruizione, pragmatico e disponibile on-line mediante apposite piattaforme on-line.
Nella prima parte saranno trattati moduli di programmazione e uso di Arduino
come strumento per creare sistemi di controllo del mondo reale (attuatori e sensori). Nella seconda fase si opererà su Arduino come elemento principale per la realizzazione di semplici strutture robotiche.

Ai corsi in questione potranno partecipare non più di 16 docenti per singolo
corso, più due docenti operanti presso la Scuola-Ospedale Regina Margherita di
Torino. Il il calendario dei corsi è quello riportato in calce.
Le adesioni dovranno pervenire via mail al Prof. Marvaso, che si occupa del coordinamento del corso, entro e non oltre il prossimo 07 marzo 2014.

Sono disponibili ancora posti per il corso di primo livello del Prof. Mastropaolo.

Calendario Corso primo livello Ing. Giovanni Mastropaolo:
Giovedì 13.03.2014 – ore 15,00 -18,00
Lunedì 17.03.2014 – ore 15,00 -18,00
Giovedì 20.03.2014 – ore 15,00 -18,00
Lunedì 24.03.2014 – ore 15,00 -18,00
Giovedì 27.03.2014 – ore 15,00 -18,00
Sede del corso: IIS Galilei-Ferrari di via Gaidano 126 – Torino

Calendario Corso secondo livello Prof. Maffucci:
Giovedì 13.03.2014 – ore 15,00 – 18,00
Martedì 18.03.2014 – 0re 15,00 – 18,00
Giovedì 20.03.2014 – ore 15,00 – 18,00
Martedì 25.03.2014 – ore 15,00 – 18,00
Giovedì 27.03.2014 – ore 15,00 – 18,00
Sede del corso : IIS Galilei-Ferrari via Gaidano 126 – Torino

Corso di elettrotecnica ed elettronica: comportamento elettrico della materia – Lezione 9

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Non tutti i corpi si comportano allo stesso modo dal punto di vista del passaggio degli elettroni.
Ovviamente ciò è in stretta relazione con la struttura interna del materiale e con il comportamento degli elettroni dello strato più esterno.

Conduttori
I materiali si dicono conduttori quando i loro atomi possiedono elettronici periferici (ultimo strato) che non sono stabilmente vincolati ai rispettivi nuclei. Come detto nella precedente lezione questi elettroni prendono il nome di elettroni di conduzione.

La capacità di un materiale nell’essere conduttore dipenderà dal grado di attrito che gli elettroni liberi (elettroni che sfuggono dall’ultimo strato dell’atomo) troveranno nel muoversi all’interno della materia.

Fanno parte ad esempio di questa categoria i materiali metallici.

Ottimi conduttori di elettricità sono:

  • l’argento a temperatura ambiente
  • il rame
  • l’alluminio

buoni conduttori di elettricità sono:

  • l’acciaio
  • il ferro

Il mercurio e l’acqua salata sono buoni conduttori.

Il movimento degli elettroni diventa ordinato se essi vengono sottoposti all’azione di una forza esterna (vedremo più avanti) che da origine ad una corrente elettrica.

Isolanti
I materiali vengono detti isolanti, quando i loro atomi non possiedono elettroni liberi, cioè quando tutti gli elettroni dell’atomo sono stabilmente vincolati al nucleo. Gli isolanti possono presentarsi allo stato solido, liquido e gassoso.

Sono isolanti anche:

  • vetro
  • legno
  • carta
  • plastica
  • porcellana
  • ceramica

L’acqua pura è un buon isolante ma è sufficiente una piccola percentuale di impurità per avere conduzione elettrica.
Ottimi isolanti sono anche gli ossidi di metallo.

Un materiale isolante è detto anche dielettrico per ricordare che è in grado di mantenere isolate le cariche elettriche.

Semiconduttori
Una categoria di materiali molto importante per l’elettronica e quella di semiconduttori il cui grado di conduzione degli elettroni è intermedio tra quello dei conduttori e quello degli isolanti.
In questi materiali la conduzione avviene per il movimento degli elettroni, ma il i fenomeni fisici che descrivono questi spostamenti è un po’ più complesso.
Allo stato puro e a temperatura ambiente i semiconduttori presentano una conduzione piuttosto debole che diminuisce ulteriormente al diminuire della temperatura.
La conduzione di questi materiali può essere aumentata mediante processi tecnologici e questo processo serve per la produzione di componenti elettronici (ad es. diodi, transistor, ecc…).
Fanno parte di questa categoria di materiali il silicio, il germanio, ossido di rame, solfuro di piombo, ossido di titanio, selenio, ecc…

Il processo di modifica della conduzione di un semiconduttore prende il nome di drogaggio.

Nei semiconduttori drogati la conduzione elettrica dipende sempre dagli elettroni, anche se in alcune condizioni si preferisce citare lo spostamento di lacune e non di elettroni.

Una lacuna non è altro che la mancanza di un elettrone e può essere associato al concetto di ione positivo, quindi se abbiamo uno spostamento di elettroni, vi è in senso opposto uno spostamento di lacune, ed una lacuna possiede una carica uguale ma opposta rispetto ad un elettrone.

Un semiconduttore in cui i portatori di cariche sono principalmente costituiti da elettroni viene detto semiconduttore di tipo N, questo perché gli elettroni hanno carica negativa. Se invece i portatori di cariche sono principalmente costituiti da lacune diremo che il semiconduttore e di tipo P.

Si tenga in conto che in un semiconduttore di tipo N è ammesso il passaggio di lacune, così per un semiconduttore di tipo P è ammesso un passaggio di elettroni, specificare che un materiale e di tipo N o P indica semplicemente che la quantità di portatori di cariche di un certo tipo è maggiore.

In un semiconduttore il portatore di carica più significativo viene detto portatore maggioritario.

Riaffronteremo e approfondiremo nelle lezioni successive le caratteristiche dei semiconduttori.