Raspberry Pi – Aumentare lo spazio di archiviazione su una scheda SD

Capita spesso di avere la necessità di espandere lo spazio di archiviazione da dedicare ai programmi su Raspberry Pi, o ancora dovete ripristinare il backup di un sistema operativo su una scheda SD di dimensioni più ampie rispetto alla scheda su cui era memorizzato in precedenza il sistema operativo, infatti il ripristino su una scheda con spazio di archiviazione maggiore non modifica necessariamente la dimensione della partizione del disco.

L’espansione del file system dopo aver aggiornato la vostra scheda Micro SD è un processo semplice e veloce, vediamo come procedere.

Espandere il filesystem

Così come dettagliato nella lezione precedente siamo nella situazione di aver copiato l’intero contenuto di una scheda SD da 8 GB su cui è installato Raspberry Pi OS e per mancanza di spazio abbiamo trasferito l’intera immagine su una scheda SD da 32 GB.

Attenzione! Così facendo però lo spazio usato dalla partizione del/root/ rimane sempre delle stesse dimensioni che aveva sulla scheda SD da 8GB, infatti se eseguiamo a terminale il comando

df -h

otteniamo il seguente risultato:

Nell’esempio alla partizione /dev/root sono dedicati 7GB di cui 3,4GB usati e 3,3 GB disponibili. Vediamo quindi come espandere la quantità di spazio usato.

Avviate il vostro Raspberry Pi e connettetevi via SSH e da terminale inserite il comando:

sudo raspi-config

Dal menù selezionate il punto 6: Advanced Options e successivamente A1: Expand Filesystem

Selezionate Select e premete invio

Vi verrà segnalato che la partizione Root è stata ridimensionata

Selezionare: Ok

Vi verrà richiesto se riavviare, confermate selezionando “Si”

Dopo il reboot connettetevi nuovamente al vostro Raspberry ed inserite nuovamente il comando:

df -h

Il risultato sarà il seguente

Ottimo! abbiamo recuperato tutto lo spazio disponibile sulla scheda, infatti il comando df mostra una dimensione totale della partizione /dev/root di 29 GB, con una quantità di spazio disponibile di 24GB ed usata di 3,4GB.

Buona sperimentazione a tutti 🙂

Raspberry Pi – creare l’immagine della scheda micro SD

Spesso è necessario effettuare operazioni di backup dell’intera scheda SD del nostro Raspberry Pi, per motivi di sicurezza, o causa più ricorrente, per scarsità di spazio disponibile. In questa lezione vedremo vome effettuare l’immagine di una scheda micro SD da 8GB su una di maggiore dimensione da 32GB. Tale operazione vi permetterà di avviare il Raspberry Pi sulla nuova scheda SD da 32GB e ritrovare tutti i dati e i programmi che avevate sulla scheda SD di dimensioni inferiori.

Attenzione! Così facendo però lo spazio usato dalla partizione del/root/ rimane sempre delle stesse dimensioni che aveva sulla scheda SD da 8GB, pertanto vedremo nella prossima lezione come espandere lo spazio sulla nuova scheda di dimensioni maggiori.

Per effettuare questa operazione è possibile usare balenaEtcher

Avviate l’applicazione

Un clic su “Clone driver”. Cloneremo la scheda SD da 7,89GB, su cui è stato installato il sistema operativo, programmi e dati, in quella da 30,9GB

Selezioniamo la scheda da 7,89GB

Selezioniamo ora la destinazione, clic su “Select target”

Selezioniamo la scheda di dimensioni maggiori, fate clic sul “Select”

A questo punto possiamo procedere con la creazione dell’immagine facendo clic su: “Flash!”

Armatevi di pazienza l’operazione richiederà qualche minuto

Terminata l’operazione potrete inserire la scheda da 32GB all’interno del Raspberry Pi e tutto funzionerà regolarmente.

Ora connettendoci via SSH al Raspberry Pi usiamo il comando:

df -h

che ci fornirà il seguente risultato:

Quindi su una scheda da 32GB lo spazio disponibile risulta di soli 7GB!
E’ possibile recuperare lo spazio non utilizzato?
Certamente sì, come segnalavo ad inizio articolo nella prossima lezione vedremo come fare.

Buono studio 🙂

 

Installare Raspberry Pi OS senza monitor e tastiera – abilitare il server SSH

L’installazione di Raspberry Pi OS non richiede necessariamente l’utilizzo di un monitor ed una tastiera esterna. I passi che vedremo in questa breve lezione ci permetteranno l’utilizzo di un computer remoto per configurare il Raspberry Pi. Sarà necessario installare su scheda micro SD il sistema operativo e abilitare il server SSH, in questo modo potremo connetterci in sicurezza al Raspberry Pi da qualsiasi computer remoto.

Installiamo il sistema operativo

Inserite nel vostro computer una micro SD, sicuramente avrete bisogno di un adattatore. Mediante Raspberry Pi Imager selezioniamo la versione di Raspberry Pi OS, nel mio caso: Raspberry Pi OS (other)

Scegliete la versione che vi necessita, nel mio caso ho scelto Raspberry PI OS Lite a 64 bit

Selezionare la scheda SD su cui installare il sistema operativo, nel mio caso l’ultimo volume presente nell’immagine che segue

Fate clic sulla rotella in basso a destra per aprire il pannello di configurazione del sistema operativo.

Inserite il nome dell’host, per default è impostato il nome Raspberry.local, per mia scelta personale in genere modifico il nome, impostando il nome di un corpo celeste (una vecchia abitudini di quando ero un giovane studente 🙂 ).
Abilitiamo inoltre il server SSH, avendo accortezza di selezionare “Usa password di autenticazione”

Impostate il nome utente, in genere io non modifico il nome lasciando quello preimpostato “pi”. Inserite una password a vostra scelta sufficientemente sicura.

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BBC micro:bit – Quale firmware?

Come segnalato recentemente sul gruppo BBC micro:bit Italy per chi possiede micro:bit V2 ricordo che esistono due versioni di firmware per questa scheda. Le versioni possono essere rilevate sulla scheda come da immagine allegata. I due firmware sono differenti perché a causa dei noti problemi di approvigionamento dei componenti elettronici a livello globale, sono due le tipologie di chip che sono stati utilizzati negli scorsi mesi sulla scheda che gestiscono la comunicazione USB, pertanto sono due le versioni di firmware. Quindi nel caso in futuro desiderate aggiornare ad un nuovo firmware verificate il numero della versione che si può installare sulla vostra scheda. A livello di utilizzo e di funzionalità delle vostre applicazioni non cambia nulla. Il numero non indica un livello di performance, ma solo il tipo di firmware che si può installare.

Vi allego il link con tutti i riferimenti per approfondire:

I miei corsi per Tecnica della Scuola: realizzare laboratori green con il Making e il Coding

Proposte didattiche innovative per la sostenibilità ambientale

Il corso nasce da un progetto che desideravo mettere in atto in periodo pre-pandemico, avevo l’esigenza di trovare soluzioni per la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica, l’idea molto semplice era quella a contrastare e prevenire fenomeni di emarginazione sociale e abbandono scolastico tra gli adolescenti attraverso un percorso educativo nell’ambito dell’agricoltura e dell’automazione in campo agricolo. Nei mesi di lockdown non potendo sviluppare l’attività didattica all’aperto, mi sono quindi concentrato su attività da svolgere in laboratorio che permettessero poi di strutturare in diverse modalità il progetto attraverso serre piccole di diverso tipo, anche idroponiche, il tutto con l’obiettivo di applicare questa esperienza a serre più grandi in campo agricolo. L’esperienza del PCTO dello scorso anno dei miei studenti, che hanno sviluppato in autonomia serre idroponiche, è stato più che utile per migliorare la proposta didattica che mi ha permesso di strutturare un percorso laboratoriale che ho poi declinato negli scorsi mesi per livelli di scuola costruendo kit specifici.

Il corso che propongo è la sintesi di un’esperienza in cui vorrei mostrare come con la pratica e con il Coding è possibile sensibilizzare i ragazzi all’ambiente e allo sviluppo sostenibile.

Presentazione del corso

Il corso intende mostrare come, attraverso un’apprendimento attivo ed inclusivo, si possono sviluppare laboratori green per la transizione ecologica, sostenibili e innovativi per la scuola primaria e secondaria al fine di riqualificare giardini e cortili scolastici trasformandoli in ambienti di esplorazione e di apprendimento delle discipline curricolari in un percorso nel quale l’esperienza stessa genera conoscenza e apprendimento.

La realizzazione di orti didattici e giardini a fini didattici prevede un controllo dei parametri fisico/chimici che può essere agevolmente svolta con strumenti didattici che vengono utilizzati comunemente in attività laboratoriali per l’apprendimento del Coding e la robotica didattica.

Schede elettroniche come BBC micro:bit, Arduino, Raspberry Pi, possono assolvere a questo compito e la loro programmazione può avvenire utilizzando i linguaggi più adatti al livello di scuola a cui appartengono gli studenti, quindi si potrà optare per un linguaggio grafico a blocchi o testuale.

L’obiettivo del corso è quello di fornire le competenze necessarie per realizzare in piena autonomia attività laboratoriali volte al controllo automatico dei parametri ambientali che permettono la crescita di singole piante o piccole serre anche idroponiche con un sistema di monitoraggio delle colture basati sull’IoT (Internet of Things). Verranno inoltre mostrate attività pratiche per la realizzazione di dispositivi per il monitoraggio dell’inquinamento atmosferico, acustico e luminoso.

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