Secondo Workshop sulla Cloud Robotics: Vieni da noi a creare l’Internet dei Robot

Sono felice di annuncirvi che gli amici Ludovico Russo e Gabriele Ermacora di HotBlack Robotics, col supporto di DotBot, dopo il successo della prima edizione hanno deciso di organizzare un secondo workshop legato alle nuove tecnologie di Robotica, Internet of Things e Cloud Robotics. Lo scopo del workshop è avvicinare i partecipanti a queste tematiche e permettere di continuare a sperimentare queste tecnologie in autonomia.

Vieni da noi a creare l’Internet dei Robot
3 Dicembre 2016 (ore 9:00 – 18:00), Torino, via Mantova 36
prezzo: 25€ a persona (max 10 persone), include accesso gratuito illimitato alla piattaforma di Cloud Robotics da Beta Tester.

Il workshop è rivolto a chiunque sia interessato alla robotica e all’Internet delle Cose, e vuole approfondire questa tematica. È quindi rivolto a makers e insegnanti con una propensione alla sperimentazione.

E’ necessario avere una conoscenza base di programmazione in almeno uno di questi linguaggi: C, C++ o Python.

Per maggiori informazioni sulla modalità di iscrizione e sul programma vi rimando al sito di riferimento.

internet dei robot

Guida rapida DidUP – registro elettronico

Rendo disponibile le slide di presentazione del software del registro elettronico di ArgoSoft. Il tutorial è dedicato agli insegnanti dell’IIS Galilei Ferrari di Torino (istituto presso cui insegno) e rientrano nelle attività di informazione dell’animatore digitale e dello staff di dirigenza ed hanno come obiettivo l’ottimizzazione dei processi didattici amministrati dell’istituto volti anche alla dematerializzazione dei documenti e al miglioramente nella comunicazione con l’utenza (famiglie e studenti).

In alcune slide vi sono riferimenti diretti al nostro istituto, ma tralasciando la prima parte di accesso al sistema, la presentazione potrà essere utilizzate anche da insegnanti che non fanno parte del nostro istituto.

In qualità di animatore digitale, durante le prossime settimane verranno rese disponibili altri manuali dedicati alle gestione elettronica della classe e della comunicazione con le famiglie.

Vieni a creare l’Internet dei Robot – Workshop su Robotica e Internet of Things (IoT)

L’avventura della Maker Faire di Roma 2016 è stata utilissima, ci ha permesso di avere un’immediato riscontro su quanto stiamo sviluppando, inoltre il contatto diretto con insegnanti e studenti ha messo in luce esigenze ed ha aperto nuove relazioni di collaborazione didattica. DotBot quindi apprezzato sia dal punto di vista della struttura fisica, su cui ci saranno sicuramente evoluzioni, ma soprattutto per la modalità di programmazione, che come avete avuto modo di leggere può essere implementata in più modi, in C su piattaforma Arduino oppure in ROS (Robot Operative System) implementando funzioni scritte in Python che fanno uso del framework ROS  su piattaforma Raspberry Pi ed è proprio il controllo con ROS che riteniamo fortemente innovativo in quanto più vicino alle esigenze delle aziende del settore. Con ROS sarà possibile implementare la Cloud Robotics e sfruttare le potenzialità del Cloud per distribuire funzionalità e interazioni tra robot. ROS attualmente è implementato su sistemi robotici industriali che hanno costi elevati, costi che non possono essere sostenuti dalla scuola, ecco perché usare la versione DotBot-R (dove R indica appunto ROS), quindi

ROS + Cloud + DotBot = Cloud Robotics con DotBot

Quindi piattaforma Cloud realizzata con tecnologia alla portata di tutti.

Ma come imparo ad utilizzare ROS?

Attualmente solo in pochissime realtà, tra cui il Politecnico di Torino, si parla di ROS ed io ho avuto la fortuna di avvicinarmi a questi argomenti grazie all’amico Ludovico Russo, dottorando al Politecnico di Torino.

Negli scorsi mesi ho avuto la conferma, anche didattica, delle potenzialità tecnologiche offerte da ROS ed ecco perché ritengo più che indispensabile segnalare su queste pagine l’iniziativa, unica nel suo genere, di HotBlack Robotics, la Startup fondata da Gabriele Ermacora e Ludovico Orlando Russo che si occupa proprio di Robotica con ROS.

HotBlack Robotics ha organizzato il Workshop:

Vieni a creare l’Internet dei Robot
Workshop su Robotica e Internet of Things (IoT)

che si terrà il 9-10 Novembre 2016, Torino, in via San Massimo 24 dalle 14:30 alle 18:30

Prezzo: 25€ a persona (max 20 persone), include accesso gratuito illimitato alla piattaforma di Cloud Robotics da Beta Tester

Per informazioni e iscrizioni www.dotbot.cc/workshop

workshop-ros-dotbot

Questa la presentazione dell’evento:

HotBlack Robotics, in collaborazione con il CINI (Consorzio Universitario Nazionale di Informatica), organizza un workshop di due giorni legato alle nuove tecnologie di Robotica, Internet of Things e Cloud Robotics.

Lo scopo del workshop è avvicinare i partecipanti a queste tematiche e permettere di continuare a sperimentare queste tecnologie in autonomia, con particolare riferimento alle sperimentazioni orientate alla didattica.

Tali competenze verranno fornite utilizzando il dispositivo sperimentale DotBot-R, un piccolo robot economico (in fase di sviluppo) in grado di connettersi alla piattaforma di Cloud Robotics e di sfruttare tutte le potenzialità del Cloud.

A chi è rivolto il corso?

Il corso è rivolto a chiunque sia interessato alla robotica e all’Internet delle Cose, e vuole approfondire questa tematica. È quindi rivolto a makers e insegnanti con una propensione alla sperimentazione. E’ fortemente consigliato avere una conoscenza base di coding (qualsiasi linguaggio di programmazione va bene, l’importante è sapere cosa vuol dire programmare).

Requisiti tecnici

Ai partecipanti è richiesto di portare almeno uno dei seguenti dispositivi:

  • Un PC portatile abilitato a navigare in Wi-Fi, con qualsiasi sistema operativo (Windows, macOS o Linux) e il browser Google Chrome
  • (sperimentale) un Tablet o Smartphone abbastanza recente ( > 2014) capace di connettersi via Wi-Fi.

Contenuti del corso

9 Novembre

  1. Introduzione (1h)
    1. Cos’è l’Internet of Things e cosa vuol dire Cloud Robotics. Perché abbiamo coniato il termine Internet del Robot?
    2. Cos’è ROS (Robot Operative System): scopo, finalità e funzionamento
    3. Raspberry-Pi
    4. Perché progettare DotBot-R?
  2. Python (1h)
    1. Breve introduzione al linguaggio Python (1h)
    2. Sintassi base di Python
  3. Primi esperimenti in Python (2h)

10 Novembre

  1. Iniziamo a programmare DotBot-R (1.5h)
    1. Utilizzo dell’IDE
    2. Publisher
    3. Subscriber
  2. Esperimenti su DotBot-R (2.5h)
    1. Programmare un joystick via WebAPP!
    2. Facciamo interagire tra loro i robot!

Io ci sarò sicuramente, come studente perché ho bisogno di ripassare l’argomento 🙂 ma anche, se sarà possibile, per dare una mia testimonianza.

Conosciamoci alla MakerFaire di Roma e parliamo di didattica della robotica con due incontri dedicati

 

banner-eventiLudovico vi ha raccontato nel precedente post come l’avventura DotBot è nata, io vi racconto la mia versione sintetica ed aggiungo un paio di informazioni che spero possano esservi utili.

Nei mesi passati abbiamo creato tantissimo ed è tutto nato per caso, un incontro tra me e Ludovico per un progetto tra MIUR e TIM circa 1 anno fa e successivamente un pranzo a base di gnocchetti 🙂 per dichiarare i nostri obiettivi che alla fine del pranzo si sono rilevati gli stessi: divertimento e didattica.
Altre persone, altri incontri e nei ritagli di tempo sperimentazione da parte di entrambi, Ludovico al Politecnico di Torino, io a scuola… e poi la sfortuna/fortuna del mio tendine di Achille rotto che mi ha permesso di mettere da parte la rabbia per l’evento e concentrami su ciò che desideravo sviluppare da tempo e durante la mia convalescenza, bloccato a casa sono nati DotBot, DotBot S e DotBot K. Ludovico ha messo su DotBot ROS ed io ho continuato con Arduino. Ma dove ci porterà questo percorso?
In tutta onestà non so ancora dirvelo non ho certezza del percorso, ma tantissimi sono i vostri suggerimenti e gli inviti a proseguire, tanti ci chiedono aiuto per sviluppare percorsi didattici, inviti presso scuole ed università per fare lezioni di didattica della robotica o ancora chi ci chiede dove procurarsi DotBot…, ma a questo punto è importante interagire con voi che avete apprezzato in questi mesi questo cammino, ma come fare?
Come già detto in precedenti post DotBot non è solo un semplice chassies, ne esistono molti in commercio, ma è prima di ogni cosa un’idea per fare coding a scuola costituita da moduli didattici ed esercitazioni che stiamo sviluppando, oltre che essere un oggetto Open Sorce e Open Hardware che consente piena libertà creativa.

Sicuramente la MakerFaire di Roma potrà essere un momento in cui conoscerci di persona per raccogliere da voi consigli e richieste per far nascere, lo spero, nuovi progetti didattici e per cercare una strada per proseguire con il progetto.

Alla MakerFaire di Roma giungeranno tantissime persone ed abbiamo pensato di dedicare due brevi momenti su invito, una chiacchierata tra persone interessate davanti al nostro stand, in cui parlarvi di:

Non aspettatevi “scintille tecnologiche”: droni volanti e robot parlanti 🙂 ma un gruppo di maker della scuola che ha un’idea che desidera condividere.

Perché vi chiedo un’iscrizione?
Saranno giornate intensissime e piene di eventi e ci piacerebbe interagire il più possibile con le persone che stanno seguendo il progetto o con chi è veramente interessato a sviluppare una didattica usando la robotica. Vorrei incominciare a strutturare una rete di conoscenze che avrà l’obiettivo di supportare l’ampliamento del progetto, ma anche porre le basi per nuove idee didattiche. Ovviamente se non potrete esserci per i due eventi in programma, vi attendiamo ugualmente in altri momenti, vi chiedo comunque, se possibile la compilazione del form in modo che noi si possa avere qualche feedback in più e comprendere la strada da seguire per portare avanti il progetto DotBot.

Grazie per il vostro aiuto.

DotBot è al padiglione 5 postazione C25

DotBot Story

Ludovico Orlando Russo

E’ da un po’ che volevo raccontare i passi che hanno portato alla nascita del progetto DotBot (ed in particolare DotBot-ROS), e finalmente Michele Maffucci mi ha dato l’opportunità di scrivere sul suo blog (o meglio io me la sono presa e lui ha gentilmente acconsentito!!).

Premetto che dal 2012 (inizio della mia tesi presso il Robot Research Group del Politecnico di Torino) mi occupo di Robotica di Servizio. Da allora ho iniziato ad utilizzare ed apprezza ROS e mi sono chiesto come mai non si insegnasse nella nostra Università (per poi scoprire che all’estero e in altre università d’Italia è molto comune fare ROS all’interno di un corso di Robotica).

Mi sono avvicinato al mondo della didattica con la robotica in modo frammentato e casuale durante il mio percorso di dottorato. In qualche occasione mi sono ritrovato a fare didattica con robot di vario tipo. L’esperienza più interessante e traumatica (per me) fu quando mi chiesero di tenere un mini workshop (era Maggio 2015 se non ricordo male) all’interno del primo Google Camp Summer School organizzato da Lero, the Irish Research Center (un centro di ricerca Irlandese) in collaborazione con Google. Mi stupii tantissimo nel vedere l’interesse mostrato da 20 ragazzine dell’età compresa tra i 12 ed i 13 anni nonostante non solo non parlassi poi così tanto bene la loro lingua ma anche perché avevo con me, per la presentazione, due robot umanoidi che a dire il vero non funzionavano neanche tanto bene!!

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Il mio primo incontro formale con la didattica ed il sistema scolastico italiano è avvenuto poco dopo quell’esperienza quando, da dottorando presso il JOL CRAB di TIM (laboratorio di ricerca sulla robotica connessa), mi venne chiesto di “addestrare” 🙂 due insegnanti di scuole superiori (tra cui Michele) per un progetto che voleva portare l’insegnamento della robotica di servizio (e di ROS) all’interno delle scuole superiori.

Il progetto non è mai giunto a compimento, tranne che per alcune piccole sperimentazioni con alcuni allievi e, per ragioni che non ho mai saputo in pochi mesi si è interrotto. Nonostante tutto, questa esperienza mi ha dato l’opportunità di conoscere Michele sia come insegnante che come persona (i nostri interessi comuni ci hanno permesso di conoscerci in poco tempo anche all’esterno del progetto in questione). Inoltre, durante gli incontri tra me e Michele, mi sono reso conto che ROS può essere didatticamente uno strumento potentissimo per costruire un’efficace didattica della robotica.
Così facendo ho desunto alcuni dei punti fondamentali, cardini del progetto:

  1. La robotica è uno strumento didattico sorprendente, e ROS, unendo robotica e Internet of Things, è in grado di affascinare ed appassionare ancora di più gli studenti.
  2. Come accade per Arduino anche ROS risulta molto semplice da imparare ed utilizzare ed in poco tempo, in maniera semplice è possibile ottenere risultati interessanti.
  3. A differenza di Arduino, ROS non è solo uno strumento didattico, e (nella mia visione) verrà massivamente utilizzato in campo industriale, ed avere una simile competenza, inserendola all’interno del proprio curriculum può diventare strategico per il proprio futuro lavorativo, specialmente per lavori legati alla robotica.

Durante la mia iniziale esperienza didattica fatta come insegnante con alcuni ragazzi di scuole torinesi, ho scoperto che ROS risulta, da parte degli allievi, facile da utilizzare, a patto però di nascondere allo studente l’utilizzo della shell Linux (necessaria per compilare ed eseguire programmi in ROS).
Ciò ha fatto nascere in me l’idea di sviluppare un’interfaccia di programmazione per ROS.

Nei mesi successivi entrai in contatto con una docente del Liceo Federico II di Melfi (PZ) che mi propose di far partire un progetto con l’idea di fare robotica con alcuni studenti selezionati. Approfittai dell’occasione che mi si presentò e sviluppai in pochissimo tempo un IDE web per la programmazione remota di ROS (complice anche il fatto che in quel periodo volevo farmi un po’ di competenze nello sviluppo di applicazioni web). L’idea era che i ragazzi dovessero solo scrivere codice su una webapp da browser, premere play ed avere il programma in funzione istantaneamente. Il tutto fu organizzato con i pochi strumenti che avevo a disposizione e nonostante portai dei robot tenuti insieme con dello scotch e una webapp ancora in fase preliminare di sviluppo che si bloccava ogni 10 min, i ragazzi mi stupirono e riuscirono a sviluppare nel poco tempo a disposizione un sistema in grado di pilotare i robot da remoto tramite webapp (trovate qui un video sul lavoro svolto https://youtu.be/bf5oezpPOIs, molto bello tranne che per il mio aspetto che evidenzia in maniera chiara la fatica di 4 ore di spiegazione initerrotte con una classe costituita da ragazzi motivati e capaci).

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L’esperienza di Melfi mi diede forte motivazione verso la didattica per cui ripresi i contatti con Michele. Da allora, un po’ per assecondare la passione di entrambi di progettare un piccolo robottino a basso costo, abbiamo deciso (quasi per gioco) di far nascere il progetto DotBot come evoluzione del progetto EduRobot di Michele. Michele è stato in grado di sviluppare tutta la meccanica e di creare 3 diversi robottini per vari scopi (chi lo segue sa di cosa parlo!). Gli impegni di lavoro e studio non mi hanno consentito di seguire gli aspetti della struttura meccanica di DotBot, inoltre non avendo la scusa di un tendine rotto 🙂 , mi sono dedicato al miglioramento dell’interfaccia di programmazione e ho condotto ulteriori test con studenti del Politecnico.

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Cosa accadrà ora? Non ho ancora chiaro quali saranno gli sviluppi futuri, ma so per certo che tutto ciò è il frutto di una passione che ho da sempre che mi ha permesso di verificare che la robotica è uno strumento didattico potentissimo purtroppo ancora scarsamente utilizzato nella scuola italiana. I robot sono oggetti intelligenti e connessi, il mio desiderio e che vengano sviluppate sperimentazioni che non si limitano al classico segui linea o evita gli ostacoli, ma che aggiungano funzionalità e interattività maggiore. Al tempo stesso sto cercando di capire se da questo percorso possa nascere un lavoro, da qui la “partnership” tra DotBot e HotBlack Robotics (mia startup che si occupa di Cloud Robotics)!