Sono stato sgridato da un mio allievo 🙂
“Ma Prof. è mai possibile che per trovare la sua WebApp bisogna scrollare tutta la pagina?”
E come dargli torto…
Aggiunto banner in colonna destra.
Sono stato sgridato da un mio allievo 🙂
“Ma Prof. è mai possibile che per trovare la sua WebApp bisogna scrollare tutta la pagina?”
E come dargli torto…
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La necessità di convertire le lezioni di programmazione su Arduino in una WebApp nasce dalla mia personale esigenza di sperimentare nuove tecniche di formazione improntate su una filosofia Open Source e sulla libertà di apprendere sempre ed in ogni luogo. Ritengo lo smartphone, più che il tablet, l’oggetto tecnologico più utilizzato da uno studente e disegnare una didattica che utilizza anche questo strumento deve, a mio parere, essere presa in seria considerazione, soprattutto perché l’apprendimento “portable” è istantaneo e può essere fruito comodamente in qualsiasi momento.
Da sempre, come più volte ho avuto modo di dire su queste pagine, assimilo il mio cellulare ad un “tricorder” che mi assiste e mi aiuta nella risoluzione di problemi e partendo da questa banale osservazione ho pensato di fare i primi esperimenti realizzando una WebApp su alcuni dei contenuti di questo blog che vengono consultati moltissimo dai lettori del sito.
In questa settimana ho studiato quale potesse essere il modo più rapido e meno dispendioso per creare documentazione didattica, ma anche applicazioni interattive su smartphone che potessero aiutarmi nel mio lavoro.
In genere quando si pensa ad applicazioni per dispositivi mobili si immagina di operare con applicazioni native, cioè usabili solamente da uno specifico dispositivo e quindi per supportare più dispositivi (iOS, Android, ecc…) bisognerebbe implementare la propria App su più sistemi operativi.
Per gli impiegni e per le risorse (in tempo e denaro) attuali di cui dispongo ho necessità di giungere in modo veloce al risultato e il miglior compromesso è, per ora, usare i framework per applicazioni web mobile, che possono fornire un’esperienza molto vicina a quella delle applicazioni native, con il vantaggio che si riesce ad essere “compatibili” su un buon numero di dispositivi e sistemi operativi diversi.
Il framework che ho utilizzato è jQuery Mobile compatibile con molte piattaforme, una griglia completa di compatibilità la potete trovare seguendo il link: Mobile Graded Browser Support.
Ho creato la WebApp in tre giorni, districandomi tra lavoro ed impegni familiari e sicuramente in essa potrete ritrovare alcune imperfezioni di fruizione o di contenuto, per questo me ne scuso fin d’ora, sarà mia premura correggere gli errori che mi segnalerete.
Ho pensato ad una App fruibile da cellulare iOS ed Android, l’uso su tablet non è ottimizzato, ma possibile (penserò più avanti ad una nuova release).
Per usare la WebApp Arduino collegatevi al seguente link:
Di seguito le pagine che in successione vi vengono mostrate.
Collegandovi al link sopra indicato vedrete la pagina al “passo 1” e dopo qualche secondo, “passo 2”, comparirà il bookmark bubble che vi proporrà di installare l’applicazione sul vostro iPhone (in realtà ciò che viene installato è un link alle pagie on-line):
Accettando di installare l’App vi verranno proposte le schermate “passo 3” e “passo 4”:
A questo punto verrà aggiunta l’icona “Arduino” come da “passo 5” e il tap sull’icona vi consentirà di aprile l’App come una applicazione nativa:
I passi per sistema operativo Android sono similari con l’unica differenza che non apparirà all’avvio il bookmark bubble.
All’interno troverete l’elenco delle lezioni e i link che vi condurranno direttamente alla pagina di riferimento Arduino su questo blog e al reference on-line del sito Arduino.cc, inoltre da tutte le pagine potrete inviare segnalazioni.
Nei prossimi giorni varierò ulteriormente le pagine aggiungendo contenuti ed ottimizzando il codice dell’App.
Spero che questo mio lavoro possa essere di vostro aiuto.
Un caro saluto.
Per quanto riguarda gli aspetti tecnici della scheda vi rimando al mio primo post su Arduino Due da cui potete ricavare tutte le informazioni sulla disposizione dei pin sulla scheda.
In questa prima lezione spiegherò come effettuare l’installazione dell’IDE in ambiente Mac OS X Lion e come procedere per effettuare il primo test.
Per una breve spiegazione sull’installazione su Windows (Xp e 7) seguite il link.
Effettuate il download dell’IDE per Arduino Due per il vostro sistema operativo seguendo il link
randomSeed(seed)
Imposta un valore di partenza per generare un numero casuale.
randomSeed(value); // assegna a value un valore casuale
Poiché Arduino non è in grado di creare un vero numero casuale la funzione randomSeed consente di inserire una variabile, una costante o un’altra funzione casuale per generare numeri “casuali” ancora più casuali 🙂
randomSeed viene utilizzata come base di partenza per generare un numero casuale, può essere utilizzata in diversi modi associandola ad altre funzioni, come ad esempio utilizzare il valore restituito da millis() funzione che restituisce il numero di millisecondi da quando la scheda Arduino è in funzione, o ancora con analogRead() per leggere il rumore elettrico attraverso un pin analogico, in questo modo trattandosi di rumore, che varia in modo caotico, la analogRead() restituirà un valore “abbastanza” casuale.
random(max)
random(min, max)
La funzione random permette di restituire numeri pseudo-casuali in un intervallo specificato tra un valore minimo e massimo.
value = random(100, 200); // assegna a 'value' un valore casuale // compreso tra 100 e 200
Nota: utilizzare questa funzione dopo aver utilizzato la funzione randomSeed().
L’esempio che segue crea un numero casuale compreso tra 0 e 255 e fornisce un segnale PWM su un pin PWM uguale al valore casuale:
int randNumber; // variabile usata per memorizzare il valore casuale int led = 10; // un led con in serie una resistenza da 220 Ohm // inserito sul pin 10 void setup(){} // non e' necessaria nessuna configurazione void loop() { randomSeed(millis()); // imposta millis() come base per // generare un numero // casuale da 0 a 255 randNumber = random(255) // numero casuale da 0 a 255 analogWrite(led, randNumber); // uscita segnale PWM delay(500); // pausa di mezzo secondo }
Come potete notare viene utilizzata la funzione randomSeed(millis()) per inizializzare il generatore di numeri casuali, agendo in questo modo siamo abbastanza sicuri di generare numri sempre diversi.
Per le lezioni precedenti consultare la sezione Appunti di programmazione che trovate nella pagina Arduino di questo sito.
min(x,y)
Calcola il minimo tra due numeri dati di qualsiasi tipo (nel senso di campo di appartenenza) e restituisce il più piccolo.
Parametri
x è il primo numero
y è il secondo numero
Risultato
il più piccolo tra x e y
value = min(value, 100); // imposta 'value' al valore più // piccolo tra i due valori dati, // 'value' o 100, // assicurando che il valore // non superi 100
max(x,y)
Calcola il massimo tra due numeri dati di qualsiasi tipo (nel senso di campo di appartenenza) e restituisce il più grande.
Parametri
x è il primo numero
y è il secondo numero
Risultato
il più grande tra x e y
value = max(value, 100); // imposta 'value' al valore più // grande tra i due valori dati, // 'value' e 100, // assicurando che il valore // non superi 100
abs(x)
Restituisce il valore assoluto di x, che trasforma un numero negativo in un numero positivo.
Parametri
x: il numero
Risultato
x: se x è uguale o maggiore di 0
x: se x è minore di 0
Se x è uguale a 100 allora abs(100) restuiterà 100. Se x è uguale a -100 allora abs(-100) restituisce 100.
value = abs(-100); // alla variabile 'value' // viene assegnato il valore 100
constrain(x, a, b)
Vincola un numero all’interno di un intervallo.
Parametri
x: il numero che deve essere vincolato (può essere di qualsiasi tipo)
a: il numero più piccolo dell’intervallo (può essere di qualsiasi tipo)
b: il numero più grande dell’intervallo (può essere di qualsiasi tipo)
Risultato
x: se x e tra a e b (ma diverso sia da a che da b)
a: se x è minore di a
b: se x è maggiore di b
sensVal = constrain(sensVal, 10, 150); // limita il range del valore del sensore tra 10 e 150
map(value, fromLow, fromHigh, toLow, toHigh)
Rimappa un numero da un intervallo ad un altro intervallo
Parametri
value: valore da rimappare
fromLow: valore minimo dell’intervallo di partenza
fromHigh: valore massimo dell’intervallo di partenza
toLow: valore minimo dell’intervallo di arrivo
toHigh: valore massimo dell’intervallo di arrivo
Risultato
valore rimappato nell’intervallo toLow, toHigh
/* rimappa un valore analogico utilizzando 8 bit (da 0 a 255) */ void setup() {} void loop() { int val = analogRead(0); val = map(val, 0, 1023, 0, 255); analogWrite(9, val); }
Si faccia riferimento alla lezione: Appunti di programmazione su Arduino: ingressi e uscite analogiche
Analizziamo il codice
int val = analogRead(0);
viene dichiarata val come variabile intera a cui viene assegnato il valore restituito da analogRead(0) che legge un valore di tensione applicato al piedino analogico 0 (la risoluzione è di 10 bit e quindi da 0 a 1023)
Il valore memorizzato in val viene rimappato dall’intervallo [0, 1023] all’intervallo [0, 255].
analogWrite(9, val);
Scrive sul piedino digitale 9 (piedino su cui è abilitato il PWM) il valore assunto dalla variabile val.
pow(base, exponent)
Calcola la potenza di un numero.
Parametri
base: numero (tipo float)
exponent: la potenza a cui è elevata la base (tipo float)
Risultato
Il risultato dell’ elevamento a potenza (tipo double)
sqrt(x)
Calcola la radice quadrata di un numero.
Parametri
x: il numero che può essere di un qualsiasi tipo
Risultato
la radice quadrata del numero (tipo double)
Per le lezioni precedenti consultare la sezione Appunti di programmazione che trovate nella pagina Arduino di questo sito.