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Insegnare ai bambini a programmare

bambino-programmatoreQuesto il mio contributo al 69° Carnevale della Matematica: “Macchine matematiche antiche e moderne“, poiché la mia “macchina matematica” preferita è il computer allora parlerò di come secondo me bisognerebbe insegnare a programmare questa macchina fin da piccoli, in modo che si possa da grandi imparare a programmare “macchine matematiche” più complesse 🙂

Perché io che insegno in una scuola superiore dovrei parlare del modo con cui insegnare informatica nella primaria?
In primo luogo perché lo scambio di competenze è un’aiuto per la propria crescita personale, in secondo luogo perché vorrei tentare di dare un piccolo contribito alla risoluzione di un grande problema, soluzione che si ottiene modificando l’insegnamento dell’informatica fin dalla scuola primaria.

Noto spesso la difficoltà con cui gli studenti affrontano la programmazione della loro azione di apprendimento, ciò capita perché in generale non si insegna a farlo. Si da per scontato che uno studente da solo impari la tecnica di studio, impari a memorizzare, impari a dare sequenza alle proprie azioni di studio, si dimentica però che queste azioni, informatiche, sono da insegnare, non nascono naturalmente. Ecco perché lo studente, ma soprattutto l’insegnante, dovrebbe aggiungere alla propria azione didattica il modulo: “impara a pensare” che in altro modo può essere tradotto come:

“impara ad ordinare i tuoi pensieri”
“impara a risolvere i problemi”

o ancora meglio:

“impara a programmare”,

in questo modo lo studente avrà la competenza nel formalizzare logicamente qualsiasi tipo di progetto.

Ma quando iniziare questa azione?
Subito! Dalle scuole elementari, la dispersione è da prevenire!

Tanto prima gli insegnati, di ogni disciplina, impareranno come fare informatica meglio sarà per i nostri studenti.

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Play my code

Esistono molte strategie per insegnare informatica, certamente tra le più interessanti è quella che fa uso della creazione di giochi, attività che ben si presta con gli studenti. La predisposizione di un’attività così fatta non necessita di investimenti in software, è possibile fare tutto gratuitamente. Tra le molte soluzioni, con studenti delle scuole superiori, potrebbe essere interessante utilizzare “play my code” piattaforma online per la creazione, la riproduzione e la distribuzione di giochi all’interno del browser. La piattaforma, basata su HTML5, consente la costruzione all’interno del browser dei giochi con possibilità di incorporarli in qualsiasi pagina web. Potete incominciare a far giocare gli studenti con alcuni giochi e poi su di essi far eseguire piccole modifiche, rendendo i giochi più semplici o più difficili da giocare o ancora variarne il livello di difficoltà o la grafica, per poi far realizzare un intero gioco completamente costruito dagli studenti.
I giochi vengono scritti in Quby un linguaggio simile a Ruby, inoltre potrete utilizzare SkyBrush un’applicativo che vi permetterà di editare le immagini del gioco direttamente all’interno del browser. Pieno supporto della musica e degli effetti sonori.
Certamente “play my code” può essere il “grimaldello” didattico per impostare una strategia didattica fondata sul divertimento e la creatività, un metodo per coinvolgere maggiormente lo studente. Non resta che progettare un percorso didattico 🙂

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Usare Python a scuola per imparare a programmare

La prossima settimana (29 settembre) parteciperò quasi certamente al seminario T4T, ho intenzione di seguire l’unità 4 in cui si parlerà di Python, soprattutto per comprendere come i colleghi lo utilizzano nella didattica. Avevo in passato affrontato alcune attività con Python, ma mai a con i miei allievi, certo è che il linguaggio, per come è strutturato, è adattissimo per gli studenti che non hanno mai affrontato la programmazione e quindi mi piacerebbe in futuro sperimentarlo nelle mie classi.
Colgo l’occasione per segnalare ai miei studenti che su Codecademy è disponibile un buon corso on-line su Python, ma non solo, chi volesse può seguire ottimi corsi su JavaScript, JQuery ed altro.

Ancora per i colleghi di scuola elementare e media segnalo l’ottimo manuale:

Passo dopo passo impariamo a programmare con PYTHON
(sito di rif. software libero nella scuola)

che tempo fa mi aveva consigliato il Prof. Meo del Politecnico di Torino.