Non preoccupatevi questo non vuole essere un modo alternativo per divertirsi e misurare i limite estremi di Arduino, magari facendolo cadere da altezze incredibili o sottoponendolo a limiti estremi di temperatura (cosa che per altro ho fatto 🙂 ), ma un mia personale raccolta di appunti che derivano dalle richieste che mi giungono dai lettori del mio blog, da articoli letti on-line e dall’incredibile fantasia dei miei allievi che trovano sempre nuovi modi per far circolare gli elettroni dove non dovrebbero andare.
Quindi parliamo di collegamenti non corretti.
Un buon modo per danneggiare Arduino è collegare direttamente un qualsiasi piedino I/O impostato con uscita HIGH a GND, in questo caso si ha il passaggio di una sovracorrente che distrugge il piedino.
Se consultate i datasheet del microcontrollore viene specificato che la corrente massima che può circolare su ogni piedino è di 40mA, la resistenza interna su ogni piedino è di soli 25 Ohm ed un cortocircuito (colegamento diretto tra +Vcc e GND) può far fluire una corrente di 200 mA più che sufficienti per danneggiare la scheda.
Perché dico 200 mA?
Dalla legge di Ohm: V=R*I da cui I=V/R
allora, sapendo che HIGH equivale a +5V ed essendo la R del pin di 25 Ohm avro che:
I = 5/25 = 0,2A = 200 mA
Di seguito porzione dello schema elettrico della scheda Arduino UNO (link a schema completo)
Piccola parentesi meccanica.
La scheda è sufficientemente resistente come faccio a dirvi questo?
Ho disposto un Arduino UNO ad un’altezza di circa 2,5 m per realizzare un controllo presenze in una stanza mi è caduta di piatto lato componeti, non è successo nulla… molta fortuna? Sicuramente 🙂