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Il piccolo DotBot:bit cresce giorno per giorno

Sto apportando in queste ore alcune modifiche sulle dimensioni e sulle modalità di utilizzo dell’ultimo nato della famiglia DotBot, il piccolo DotBot:bit, ne ho variato leggermente le dimensioni, attualmente l’area di occupazione è di 75×75 mm, sufficientemente piccolo per essere comodo da trasportare e da usare in ogni classe. Alcuni miglioramenti apportati al sistema di aggancio del micro:bit e della scheda per il pilotaggio dei servo, scheda dotata anche 5 led RGB.

Nelle immagini è possibile vedere la versione Truck che consente l’aggancio di ulteriori dispositivi. Pubblicherò nel breve i sorgenti grafici per la stampa 3D. Ho sviluppato inoltre un primo prototipo di struttura per ospitare un Arduino Nano (nella foto una versione compatibile) inserito su una extension board che rende più agevole il collegamento tra i vari dispositivi del robot.

Tutti gli elementi si incastrano, sono solo presenti 4 viti M3 con i rispettivi dadi.

Attualmente in fase di disegno:

  • struttura per ospitare sensore ad ultrasuoni
  • sensori ad infrarossi
  • struttura per gare sumo
  • struttura per ospitare Raspberry Pi Zero W
  • struttura per ospitare un Raspberry Pi 3

Mi sono dato alcuni giorni di tempo per concludere l’intero progetto, forse qualcuno avrà intuito l’intento nel  realizzare un oggetto molto piccolo ed estremamente versatile da utilizzare con la tecnologia che più si preferisce, quindi programmazione in JavascripBlock Editor, MicroPython, C, Scratch, Visualino, mBlock ed altro con l’elettronica che si vuole.

Mi sto affezionando a questo “piccolino” sarà il caso di aggiungere un po’ di espressività? Un display oled e un po’ di interazione con bot Telegram potrebbero essere interessanti, ma perché non usarlo con la piattaforma di programmazione basata su ROS di HotBlackROBOTICS?

…ci sto lavorando 😉

Buon Coding a tutti.

DotBot:bit mi reggi il pennarello?

Da inizio anno scolastico ho ripreso a camminare… questioni di pancia 🙂
35 minuti di passeggiata per andare a lavoro ed altrettanti per ritornare a casa, minuti preziosi per ascoltare podcast e per pensare.
E’ da qualche giorno che i pensieri sviluppati durante le camminate sono dedicati a DotBot:bit.
Durante la passeggiata di ieri le elucubrazióni mentali erano rivolte alla realizzazione di un incastro che permettesse di sostenere un pennarello o matita mediante un supporto da avvitare nella parte frontale, in questo modo si potrebbero realizzare interessanti sperimentazioni di geometria e Coding.
Vi avevo mostrato il disegno della la versione “truck” di DotBot:bit che ho stampato ieri, dotata frontalmente e posteriormente  di fori a cui fissare, mediante piccole viti e dadi M3, estensioni meccaniche per alloggiare oggetti di varia natura, come evidenziato nelle foto che seguono:





La passeggiata di oggi invece mi ha permesso di pensare ad una versione del robot che non facesse uso della scheda Servo:Lite board di Kitronik, indicata nel post di presentazione di DotBot:bit, ma dotata solamente di:

  • micro:bit
  • pacco batterie
  • mini breadboard da 170 punti
  • adattatore per breadboard per micro:bit (vedi immagini)

Questo l’adattatore per breadboard:

In questo momento questa parte è in fase di stampa, di seguito mostro solamente la bozza che ho modellato velocemente. Il contenitore della batteria si incastra ai supporti laterali e nel contenitore della batteria sarà incastrata la breadboard su cui è inserita la scheda adattatrice. Appena disponibile, se presentabile 🙂 pubblicherò il risultato e naturalmente renderò pubblici i sorgenti grafici.

Buon Coding a tutti 🙂

E’ nato DotBot:bit – didattica della robotica con micro:bit

Nelle scorse settimane, durante la presentazione del mio corso introduttivo sull’uso di micro:bit per fare coding a scuola, avevo anticipato che avrei concluso il corso con la presentazione di una piccolissima struttura robotica, a bassissimo costo, da utilizzare con BBC micro:bit.

Diversi colleghi mi hanno scritto manifestando la volontà di utilizzare micro:bit nelle loro classi, alcune persone mi hanno chiesto la possibilità di vedere subito il piccolo robot basato su micro:bit in modo da poterlo realizzare subito a scuola, ho quindi deciso di anticipare i tempi e rendere disponibile un breve tutorial sulla costruzione del robot fornendo anche i sorgenti per la stampa 3D.

Vi presento DotBot:bit

Il risultato, in un paio di nottate passate a disegnare su carta, modellazione 3D rapida e prove di stampa, il risultato il seguente:

… e dopo l’approvazione da parte di mia figlia e mia moglie ho deciso di pubblicare tutorial e sorgenti  🙂

Durante la fase di progettazione mi sono imposto i seguenti obiettivi:

  1. stampa in tempi brevissimi;
  2. costi bassissimi
  3. difficoltà di montaggio quasi nulla
  4. dimensioni ridottissime
  5. la struttura deve poter essere adattabile ad altre tipologie di schede: Arduino, RaspberryPi Zero W;
  6. espandibile;
  7. open hardware;

Le dimensioni sono contenutissime una base di 70×70 mm ed un’altezza che non supera i 90 mm.

Utilizzerò questo piccolo robottino durante i miei corsi a scuola per gli studenti e durante i momenti di formazione per i docenti.
Un primo momento sarà sicuramente durante un corso per docenti di scuola elementare e media a Moncalieri (To) il prossimo ottobre. Inoltre utilizzerò DotBot:bit durante la EU Code Week e in altri eventi programmati.

La stampa di tutte le parti, solo 3 elementi, richiede circa 1 ora e 40 minuti, ho usato per il primo prototipo del PLA rosso, con un layer di 0,3 mm ed un riempimento del 30%, il peso totale degli elementi stampati è di circa 36 grammi, quindi con 1 Kg di PLA potrete stampare un bel po’ di robot, circa 28 DotBot:bit 🙂

Ho accennato che la struttura è espandibile, infatti nell’immagine notate che i supporti per le schede sono bloccati da incastri e 4 viti, allo stesso modo potranno essere fissate basi adattate per schede Arduino e RaspberryPi Zero W che ho già disegnato, quindi liberi di poter operare con l’elettronica che si desidera in modo da avere uno strumento che possa essere utilizzato per ogni grado di istruzione, dalle elementari alle superiori.

E se voglio aggiungere sensori o altra elettronica?

Anche in questo caso le parti che ho prototipato si sviluppano in altezza, a layer, ma di questo ve ne parlerò più avanti, vi mostro solamente una bozza di una versione che permette di utilizzare le parti frontali per avvitare altri elementi (sensori ad ultrasuoni, finecorsa, ecc…)

Di cosa abbiamo bisogno:

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la community Rokers alla Mini Maker Faire di Torino 2017

rokers

Siamo quasi alla partenza per l’edizione2017 dellaMini Maker Faire di Torino e come community Rokers non potevamo mancare a questo evento che quest’anno, per l’alto numero di partecipanti si svolger in due giornate: 27 e 28 maggio 2017 inVia Egeo 18 – Torino.Avremo a disposizione un tavolo sufficientemente ampio per ospitare i progetti degli utenti della community, ma soprattutto il nostro desiderio ospitare i progetti roboticianche di altre persone che pur non facendo parte dei Rokers vogliono mostrare i loro lavorio chiedere supporto. Vogliamo andare oltre gli schemi diffusi dei concorsi e delle gare robotiche, desideriamo, divertendoci,supportare progetti che affrontano nuove sfide didatticheesoluzioni pratiche al vivere quotidiano, dalla disabilit e non solo, azioni progettuali che vedono la robotica e le esigenze dell’uomo al centro,quindi un momentodi aggregazione e sperimentazione.

Se desiderate quindi, portate i vostri attrezzi e costruiamo insieme robot! 🙂

Ma cosa porteremo?

Robot di ogni tipo, robot da costruire, la nostra passione e la competenza di moltissimi, studenti, insegnanti e appassionati della robotica di servizio.

Per quanto mi riguarda, le attivit di fine anno scolastico mi stanno occupando tantissimo e tra un consiglio di classe ed un’interrogazione, sto programmando cosa fare alla #MMFTO, certamente porter con me l’esperienza di fare didattica della robotica, ma la fortuna che nel gruppo, ormai giunto a pi di 60 iscritti, sono presenti persone fuori dal comune a cui potrete chiedere ogni cosa riguardo alla cloud robotics, all’elettronica alla programmazione alla didattica. Spero di conoscervi,passate a trovarci 🙂

Descrizione del progetto:

Rokers (Robot Makers) una community italiana che vuole diffondere la robotica di servizio nel mondo non professionale. Lo scopo di Rokers organizzare incontri informali tra makers, ingegneri, insegnanti e appassionati.

I nostri obiettivi:

  • Mostrare progettie condividere sapere
  • Proporre attivit in grado di ispirare gli altri makers
  • Fare networking

Se ti stai chiedendo a che categoria appartiene il nostro progetto ecco alcune parole chiave:

  • Education
  • Maker Pro
  • Raspberry Pi
  • Arduino
  • Robotica di servizio
  • Science

Per essere aggiornati sulle nostre attivit collegati al gruppo Facebook:

robotrokers

DotBot Click

DotBotClick-00

Le passeggiate che mi portano a scuola le sto impiegando per ascoltare podcast e per riflettere su progetti che sto portando avanti e dirvi che DotBot mi sta coinvolgendo un po ormai lo sanno anche le pietre 😀 ma cosa ci posso fare mi diverte! Se ci induce felicit perch non farlo? Sono convinto che il progetto possa essere utile anche ad altri e poi la componente di ricerca fondamentale per continuarea studiare e trovare nuove soluzioni didattiche, in una sola frase, citando Pierangelo Bertoli, linsegnate dovrebbe avere: “…lo sguardo dritto e aperto nel futuro…”.

Cosa successo in queste passeggiate progettuali? Come sapete nei mesi scorsi ho partecipato ad un evento che mi ha fatto rivivere dopo alcuni anni il mondo Lego dove la creativit realizzata incastrando mattoncini incastro quindi la parola chiave che ho posto in cima allalbero progettuale di questa nuova versione.

In questa fase volevo rendere tutto libero da viti metalliche, esigenza che nasce da questi quattro obiettiviche mi sono posto:

  1. ridurre parti metalliche piccole in modo che anche i bambini potessero realizzare il robot;
  2. ridurre i tempi di assemblaggio del robot a vantaggio della programmazione;
  3. possibilit di personalizzazioni e ampliamento della piattaforma hardware;
  4. completamente open e gratuito.

Dirvi che ci sono riuscito al 100% sarebbe troppo presuntuoso, ma ho fatto il possibile.

Lanalisi che ho fatto nel progettare questo nuovo modello stata fatta anche analizzando i competitor anche se in questo caso forse esagerato parlare di competitor visto che nel caso di DotBot si parla di progetto open e gratuito che non ha il supporto di finanziamenti privati, se non quelli che vengono dal mio portafoglio, ma certamente per farne un oggetto didatticamente interessante bisogna analizzare cosa offre il mercato.

Cosa ho scoperto?

Mi sono accorto che molti progetti sembravano non pensati per la scuola o non pensati da insegnanti sia dal punto di vista estetico che funzionale. Accade spesso che le due caratteristiche sono fortemente sbilanciate, inoltre un fattore non da sottovalutare sono i costi non sempre allineati allo standard scolastico italiano.

Prerequisiti essenziali per realizzare DotBot Click

  1. avere una stampante 3D;
  2. munirsi di una buona dose di pazienza.

La stampante 3D essenziale per la creazione di ogni parte e i costi (filamento di stampa e corrente elettrica) per la realizzazione di tutta la struttura sono bassi.

Per quanto riguarda la pazienza ne dovete avere un po i tempi di stampa totali, per ottenere una buona qualit e solidit delle strutture, sono di circa 15 ore.
La versione che vedete nelle immagini stata realizzata in bassa qualit ma

Inoltre poich le varie parti vengono incastrate in binari di larghezza e profondit di circa 2 mm la calibrazione della stampante influisce moltissimo, quindi in fase iniziale dedicate un po di tempo per calibrare la stampante. Ovviamente per piccoli problemi si potr rimediare usando una piccola lima per smussare ed allargare incastri e nel caso di piccole rotture un po di colla sistema sempre tutto 🙂

Dal punto di vista estetico ho deciso di semplificare il pi possibile ed ho abbandonato (non definitivamente per il futuro) la struttura ad esagono tipica del DotBot preferendo una struttura quadrata e smussata sugli angoli, ci mi ha permesso di sistemare i motori mantenendo le ruote in asse, caratteristica per me essenziale per lo svolgimento di esercizi con gli studenti. Una tale simmetria non poteva essere mantenuta con una forma ad esagono se non aumentando di molto la superficie totale del robot. Devo dirvi che ho fatto una discreta difficolt nellaccettare questa soluzione geometrica e mi sono confrontato molto con Ludovico, ma alla fine solo un fork del progetto sperimentiamo ed andiamo avanti 🙂

Di seguito limmagine che a colpo docchio vi mostra la totalit degli oggetti, alcuni di questi non obbligatorio stamparli.

DotBotClick-01

DotBotClick-02

Tutto ad incastro, motori e batterie e schede elettroniche.

La condizione di partenza la seguente:

DotBotClick-03

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