Questo articolo nasce come sempre dalle mail che mi sono giunte negli scorsi giorni….
I makerspace sono comunità “reali” centrate sul fare e costruire, in maniera più semplice delle officine “open source” dove gli associati condividono le proprie esperienze e competenze,  dove possono essere usati strumenti ed attrezzature che potreste ritrovare ad esempio in un’officina meccanica, strumenti che comunemente non si posseggono: frese, macchine a taglio laser, stampanti 3D, ma anche utensili comuni, tutti oggetti che molto spesso non si potrebbe possedere da soli perché costosi.
Insomma luoghi dove poter dare forma ai propri progetti.
Ciò che ho descritto non è altro che un FabLab, a me piace definirli “Officine creative e di condivisione” ecco perché da qualche tempo anche io faccio parte del FabLab di Torino.
mentre scrivo penso…
… il tutto vagamente mi ricorda una scuola professionale, con la differenza che gli “associati” non sono abituati a pensare positivo…
Ma come realizzare un makerspace?
Negli Stati Uniti ad esempio i makerspace molto spesso sono costituiti da piccoli gruppi di persone che condividono la propria strumentazione, ma anche associazioni no profit, scuole, università , biblioteche e tutti hanno come scopo principale quello di fornire l’accesso alle attrezzature e alla formazione.
Makerspace, i FabLab, le officine “open”, scuola aperta alla comunità (quanto mi piacerebbe) rappresentano la democratizzazione del design, dell’ingegneria, della fabbricazione e dell’istruzione. Si tratta di un fenomeno che sono certo, in questo periodo di rinascita (spero) economica, avrà grandissimo sviluppo e se ci si riflette un attimo più che una moda è una filosofia di lavoro e di apprendimento che molto ricorda il terziario italiano di qualche decennio fa.
Ma perché questo impulso nel scrivere queste poche righe, semplicemente perché mì è stato chiesto:
“mi spieghi come si realizza un FabLab?”
“ma quali dovrebbero essere gli strumenti del Maker elettronico?”
“realizziamo qualcosa insieme per costruire un luogo di sperimentazione?”
“sono un insegnante di tecnologia di scuola media e vorrei qualche suggerimento per creare una piccola officina per i miei allievi, puoi aiutarmi?”
…
lusingato, ma non sono così preparato nel fornire tutte queste risposte, comprenderete che si tratta di progetti, tutti stupendi, che richiedono parecchio studio e vi confido che nel mio piccolo sto pensando alla mia “scuola del fare e costruire” (non è uno slogan politico) 🙂
Ma poiché desidero dare comunque una risposta, anche se non esaustiva per tutti, suggerisco come fase preliminare di progetto per la realizzazione di un entità di sperimentazione la lettura della guida che potete trovare su makerspace.com:
“Makerspace Playbook – School Edition“, potete richiederlo gratuitamente via e-mail.
Questo l’indice del manuale:
Contents:
1. Beginnings: what we’re doing and why; origins of the Maker movement
2. Places: making a space more conducive to a community that makes together
3. Tools & Materials: inventory, budgets, and strategies (see also High School Makerspace Tools & Materials: a companion document detailing the uses and costs of a fully stocked inventory for an in-school Makerspace.)
4. Safety: planning for safety, signage, and common rules
5. Roles: what teachers, students, shop managers, and mentors do in a Makerspace
6. Practices: pedagogical approaches experienced makers use to support emerging makers
7. A Year of Making: teacher Aaron Vanderwerff describes his experience making with students
8. Projects: guiding novice makers as they build their skill set; sources for projects
9. Startup: nuts and bolts of getting involved with the Makerspace network
10. Documenting: sharing projects … and the stories behind their making
11. Snapshots: four school-based Makerspaces in action
12. Resources: helpful lists, forms, and templates
Alcuni risorse da consultare:
- The International Fab Lab Association –Â How to start one
- How to Build a FabLab
- fab foundation
- 10 Things To Do When Starting a Fab Lab
Un caro saluto.