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Ice breaking – Il forziere del sapere perduto

In ogni percorso formativo o di team building, il primo incontro con un gruppo è un momento cruciale: spesso i partecipanti non si conoscono tra loro e il tempo per instaurare un clima collaborativo è ridotto. La gestione ottimale di questi momenti iniziali può fare la differenza per il successo delle attività successive.

In questo contesto, gli ice breaker, o rompighiaccio, si rivelano alleati preziosi. Il termine richiama le navi che attraversano i mari ghiacciati per aprire il passaggio ad altre imbarcazioni: in modo simile, queste attività aiutano a “sciogliere” le distanze tra le persone, favorendo un’atmosfera rilassata e un’interazione più spontanea. Attraverso il gioco e l’interazione, gli ice breaker permettono di superare le barriere iniziali, stimolando la comunicazione e creando le basi per una collaborazione efficace.

Queste attività, pur nella loro semplicità, sono estremamente versatili: si possono adattare alle caratteristiche del gruppo, alla durata della sessione e agli spazi disponibili. Che si tratti di piccoli team o di grandi platee, di persone con background simili o completamente diversi, un buon rompighiaccio aiuta a creare connessioni e a generare entusiasmo.

Personalmente, amo utilizzare strumenti fisici come scatole con lucchetti e forzieri, che introducono i partecipanti in un’attività di escape game didattico. Questi “scrigni” rappresentano il punto di partenza per un viaggio che combina gioco, collaborazione e apprendimento: si parte con un oggetto fisico, si esplorano percorsi virtuali attraverso enigmi e indizi, per tornare infine allo scrigno di partenza con una nuova consapevolezza.

Recentemente, ho testato questa metodologia con Dirigenti Scolastici, DSGA e insegnanti, riscontrando apprezzamento. L’elemento sorpresa, unito alla dinamicità dell’attività, ha generato curiosità e partecipazione attiva fin dai primi minuti. Questo approccio, che unisce mondo fisico e digitale, è al centro della mia ultima creazione: il forziere del sapere perduto, una versione evoluta della mia escape game box, progettata per rendere ogni esperienza formativa coinvolgente e divertente.

Gli ice breaker, in tutte le loro forme, rimangono un elemento chiave per costruire fiducia, stimolare la curiosità e promuovere il lavoro di squadra. Attraverso questi strumenti, cerco di portare nei miei corsi un’esperienza che unisce creatività e apprendimento condiviso.

Nuovo lavoro – Incontri – MakerFaire Roma 2022


Si ritorna in presenza alla MakerFaire, questa volta in altra veste, non di espositore o relatore, ma solo per incontrare persone ed aprire nuove relazioni di collaborazione con persone incontrare sul web.
Con chi nasceranno queste relazioni? Aziende, Università, Associazioni.
Dal dal 1 di settembre una novità lavorativa importante mi coinvolge e mi permetterà di affrontare nuove avventure lavorative/didattiche: mi è stata assegnata la responsabilità di gestione del Laboratorio Territoriale per l’occupabilità che ha sede nel mio istituto, l’ITIS Pininfarina di Moncalieri (To).

Per chi conosce la realtà dei Laboratori Territoriali (LTO) si parla di strutture che hanno allestimenti che vanno oltre i normali laboratori scolastici, accessoriati con strumentazioni industriali importanti ed attuali e per quanto riguarda l’LTO di Moncalieri in queste settimane in via di completamento. Il laboratorio costituisce un ampio spazio per la sperimentazione strutturata della fabbricazione digitale, integrando loT, Meccatronica ed ERP avanzati, a sostegno di azioni volte ad accrescere la creatività e le prospettive di occupabilità dei giovani tecnici delle scuole secondarie di Il grado e dei neet. E’ un luogo in cui si svolgono percorsi di PCTO e del Percorso Duale indirizzati a studenti dell’istituto e di altre scuole insieme alle aziende, quindi una struttura assolutamente a supporto del territorio.

Per quanto mi riguarda la metodologia organizzativa sarà sempre la medesima: un passo alla volta, perché il sistema è piuttosto complesso e tanto ancora deve essere fatto ed imparato da parte mia 🙂 Esistono per ora progettualità che coinvolgeranno università ed aziende, ma quando sarà possibile condividerò le esperienze. Certamente l’LTO è disponibile ad avviare nuove relazioni, l’unico vincolo è il “tempo lavoro”, ma se siete interessati ad esplorare gli spazi ed avviare nuove attività contattate la mia scuola o direttamente me.

Il mio grazie per questa nuova avventura va certamente al mio Dirigente e al collega e amico Emilio Matarese felicemente in pensione che precedentemente ha avuto la medesima responsabilità e ai tanti colleghi della scuola che negli anni passati hanno avviato e sostenuto le azioni dell’LTO, grazie a coloro che stanno supportando in questo inizio d’anno scolastico questa realtà: colleghi, personale ATA e collaboratori esterni.

Per chi vorrà ci vediamo alla Maker Faire, per un caffè o per una chiacchierata, io sarò presente solamente sabato 8/10/22.

Un caro saluto a tutti.

Corso UTS-NES: Didattica a distanza con le Google Apps

Rete per l’inclusione della città di Torino – CTS: Formazione A Distanza
Come referente del CTS di Torino, nell’ambito delle attività di formazione gratuite organizzate dal centro, sarò relatore per il corso: Didattica a distanza con le Google Apps.

Il corso in FAD (formazione a distanza) si propone l’obiettivo di mostrare l’utilizzo di applicativi per la creazione di contenuti didattici e per la gestione di ambienti di apprendimento integrati on line che consentono di realizzare dinamiche di lavoro collaborative, altamente inclusive permettendo il monitoraggio e la valutazione a distanza sulla classe o sul singolo allievo.
Tra questi verrà dettagliato l’uso delle Google Apps in ambito didattico.
Il corso fornirà le nozioni tecniche e le competenze per un’operatività avanzata nell’uso delle Google Apps e di software per la creazione di risorse: audio, video, pubblicazione su web, per la ricerca delle fonti online, per la gestione della classe e la realizzazione di videolezioni.
Verranno simulate situazioni didattiche reali, mostrando il processo di lavoro: ricerca e collezione delle fonti, produzione del contenuto didattico, realizzazione della lezione in modalità sincrona o asincrona.
Per quanto riguarda le Google Apps se ne mostrerà l’utilizzo in ambito scolastico, si procederà alla scoperta di tutte le caratteristiche rivolte alla comunicazione, alla conservazione, alla produzione, alla collaborazione e alla condivisione.
Il corso avrà una declinazione prettamente pratica; per la partecipazione non sono richieste competenze informatiche particolari.

Le priorità sviluppate in questo corso saranno:

  • didattica per competenze e innovazione didattica
  • competenze digitali e nuovi ambienti di apprendimento
  • inclusione e disabilità.

Punti tematici

  • Gestire videolezioni sincrone e asincrone.
  • Realizzazione di videolezioni – produrre e modificare l’audio e il video.
  • Usare al meglio il motore di ricerca di Google.
  • Introduzione alle App e al cloud di Google; creare un account.
  • Accedere a Gmail, organizzazione dei messaggi; utilizzare i task e gestire le attività.
  • Google Meet per comunicare, per chattare, per chiamare e fare videochiamate; condividere lo schermo, condividere link e file.
  • Calendar per pianificare eventi; aggiungere inviti e notifiche; creare e condividere calendari.
  • Drive per caricare e archiviare file; aprire, modificare, eliminare file; condividere.
  • Google Classroom per gestire on-line la classe.
  • Keep per creare note ed elenchi; condividere e collaborare.
  • Documenti: creare un documento, modificare e formattare, condividere e collaborare; gestire il file, modificare il documento e cambiarne visualizzazione, inserire elementi e modificare il formato del testo; utilizzare le tabelle e gli strumenti aggiuntivi
  • Presentazioni: creare/modificare una presentazione, formattare gli elementi come testi e oggetti, condividere e collaborare; inserire elementi grafici, lavorare sulle transazioni, sugli schemi, sui temi
  • Disegni: impostare e formattare un disegno; aggiungere elementi, modificare le forme; lavorare sulle immagini; disporre gli elementi.
  • La lavagna virtuale di Google: Google Jamboard.
  • Fogli: introduzione ai fogli di calcolo, capire l’interfaccia e operazioni di base; formule e funzioni; matrici; creare e lavorare sui grafici; formattazione condizionale; tabelle pivot.
  • Moduli: creare e gestire un modulo; visualizzare e analizzare le risposte.
  • Usare le Mappe, aggiungere luoghi, linee e forme; indicazioni stradali, misurare distanze.
  • Sites: realizzare un sito; creare pagine, modificare il layout, organizzare la navigazione del sito.

DURATA DEL PERCORSO – PROGRAMMA: durata totale di 25 ore, di cui 15 ore di formazione individuale e 10 ore sincrone nelle seguenti date:

  • sabato 30.05 dalle 14,30 alle 16,30
  • mercoledì 03.06 dalle 14,30 alle 16,30
  • giovedì 04.06 dalle 16,30 alle 18,30
  • venerdì 05.06 dalle 14,30 alle 16,30
  • lunedì 08.06 dalle 14,30 alle 16,30

DESTINATARI: 50 docenti curriculari e di sostegno delle scuole di ogni ordine e grado 

ISCRIZIONI: entro il giorno 28 maggio p.v. tramite il seguente FORM

Per maggiori informazioni

Microlearning con Instagram a supporto della didattica a distanza

E’ da tempo che stavo pensando di sviluppare soluzioni per realizzare del microlearning, attività che vorrei utilizzare per rafforzare competenze fornite durante videolezioni proposte in modalità sincrona ed asincrona e durante le lezioni in presenza (quando ci saranno).

Ma perché sto pensando al microlearning?
Il sistema microlearning trova largo impiego nella formazione a distanza aziendale, ma è possibile, secondo me modificarlo anche per supportare la didattica che normalmente svolgiamo con i nostri studenti a scuola o online.

In queste settimane come appunti in disordine sul mio Evernote in un blocco che ho chiamato “rinnovamento didattico” sto scrivendo una serie di frasi che spero andranno a strutturare poi un progetto più preciso:

“il prossimo anno scolastico sarà complicato, bisognerà recuperare e far fronte ai problemi legati al mantenimento della distanza sociale… quindi bisogna costruire qualcosa che affianchi la didattica online ed in presenza come la intendiamo adesso, bisogna costruire strumenti che permettano di atomizzare il progetto educativo al fine di facilitare la personalizzazione in funzione delle necessità dello studente soprattutto in questo periodo di crisi”.

Progetto che credo poi verrà strutturato applicando il metodo iterativo: “imparare facendo”

NON imparo ad usare prima lo strumento
e POI lo uso
ma lo uso SUBITO per spiegare
e usandolo IMPARO

… e quindi alla fine preso tra i mille lavori applicherò il metodo “imparare facendo” 🙂

Ma come opererò?

L’idea è quella di creare brevi contenuti, testuali o video, dedicati ad un singolo argomento.
Nel caso di contenuti testuali banalmente anche fotografie di appunti, disegni fatti a mano o video brevissimi non più lunghi di 3-5 minuti.

Quindi la parola chiave è: “atomizzare”, concetto che per altro avevo utilizzato anni fa per la progettazione della didattica laboratoriale della robotica.

Tutto ciò inoltre credo sia utile perché sfrutta di più la memoria di lavoro, faccio riferimento al “modello tripartito” di Baddeley ed Hitch.

Quando dico “atomizzare” intendo lo sviluppo di mattoncini cognitivi che si aggiungono ai mattoni che vengono “posati” durante le lezioni normali e con lo studio degli studenti a casa.

Tutto ciò però non deve, da parte dello studente, essere di difficile fruizione, non deve dipendere dal dispositivo utilizzato o dal sistema operativo. Inoltre se possibile non deve richiedere una formazione all’uso dello strumento tecnologico.

Ho analizzato per mesi la modalità ed i tempi di utilizzo da parte degli studenti di: smartphone, computer desktop e portatili, ma la cosa che ho analizzato più di tutte è il modo con cui condividono appunti e i momenti in cui leggono gli appunti che tra di loro si condividono, condivisione che in moltissimi casi avviene mediante fotografie di appunti scambiati attraverso gruppi WhatsApp.

Durante i miei corsi, quando parlo di organizzazione del lavoro didattico e della progettazione di contenuti, parlo di atteggiamento minimalista nella scelta dei metodi e degli strumenti e quindi per sviluppare un’azione didattica in cui è presente anche il microlearning, ho pensato di concentrarmi su strumenti usabili da tutti, anche se questi non presentano le funzionalità utili per coprire tutte le necessità di progetto del docente.

Cosa usare? Ho sperimentato di tutto, ma dopo tanto peregrinare sono ritornato sullo strumento che in origine avevo selezionato, Instagram, alcuni diranno: “bella scoperta!”, o ancora “ma vuoi fare didattica con Instagram?” attenzione che ciò che voglio fare non è fare didattica SOLO CON Instagram, ma utilizzare ANCHE Instagram per aggiungere qualcosa di più alla didattica che svolgo.

… e poi… sto osservando come molti colleghi che stimo e che lavorano in altre nazioni stanno operando con le loro classi e mi sono convinto che è essenziale provarci.

Quindi da cosa inizio?
Senza ansia e con i giusti tempi inizio a sintetizzare appunti cartacei sull’elettronica: Arduino, elettrotecnica, elettronica, uso di applicativi ecc… e li propongo ai miei studenti sul mio canale Instagram e pian pianino costruisco.

Inizio oggi! Funzionerà? Non so, ma voglio provarci.

Buon Making didattico a tutti.

Corso gratuito: Come fare didattica a distanza – Consigli e soluzioni

Mai come in questi giorni l’emergenza Covid-19 mette in luce la necessità di accettare e gestire immediatamente il cambiamento della nostra azione didattica, cambia la progettazione e cambiano gli strumenti. E’ necessario pensare ad una vera riforma strutturale che parte dal basso, dalle scuole, un cambiamento in cui al centro dovrebbe esserci l’introduzione di metodologie didattiche innovative supportate dalle tecnologie didattiche e dalla formazione a distanza nostra e dei nostri studenti. Gli eventi di queste ore ci spingono alla sperimentazione di applicativi on-line e alla costruzione di azioni che tendono ad una maggiore personalizzazione didattica, ma da dove partire? Come scegliere lo strumento giusto in questo momento di crisi?
Il webinar intende proporre alcune soluzioni che possano supportare il docente nella costruzione di un proprio percorso di apprendimento all’uso delle tecnologie che favoriscono una formazione a distanza.

Il corso è gratuito ed è destinato a tutti i docenti di ogni ordine e grado grado.
Sarà svolto in webinar di 1 ora martedì 10 marzo 2020 – Ore 11.00/12.00

Iscrivetevi subito! Posti limitati.

Per iscrivervi seguite il link allegato.