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Braccio robot con Lego NXT per Pokéwalker

Credo che come molti pap, anche io ho a che fare con i Pokmon che prima ho odiato e poi per amore dei figli ho imparato a conoscere le centinaia di specie con le moltissime caratteristiche.
E’ da qualche tempo che il figlio pi grande, insieme ai compagni di classe, usano il Pokwalker, un pedometro che converte i passi fatti dal bambino in esperienza per far crescere il livello del proprio Pokmon ed ecco che a gran parte dei ragazzini vien voglia di passeggiare, sempre in tasca il Pokwalker quando si va a scuola o a passeggio, pi passeggi e pi esperienza far il tuo Pokmon.
Per l’organizzazione tra i bambini arrivata a tal punto che mentre alcuni giocano con la Nintendo DS alcuni compagni agitano freneticamente con la mano il Pokwalker per far salire di livello il Pokmon successivamente si inserisce il Pokmon di livello superiore nella NDS.
Ovviamente il tutto non molto corretto, ma nelle giornate piovose e fredde forse l’unica soluzione 🙂

I Pokmon sono stati la scusa per insegnare a mio figlio i rudimenti della programmazione su Lego NXT in modo che impari a costruire e manipolare ancor di pi.
Come fare? Costruire un piccolo braccio robot per far oscillare il Pokwalker.

Di seguito alcune fotografie ed un piccolo filmato, da cui si desume come stato realizzato il braccio. Il programma estremamente semplice costituito da due blocchi motore che fanno ruotare di 45 avanti e indietro il motorino, il tutto inserito all’interno di un ciclo infinito.

Tempo per realizzazione, compreso filmato e fotografie: 30 minuti

Evoluzione 1
Realizzare un braccio che dopo una serie di oscillazioni si ferma per riposarsi, in modo che il motorino non si scaldi troppo e poi riprende nuovamente l’oscillazione.

Evoluzione 2
Realizzare un braccio robot che faccia oscillare 2 o pi Pokwalker.

Certo che alcuni potranno pensare: “ma non un tantino disonesto?”, si forse ma la cosa pi interessante e che dato un problema, in maniera quasi autonoma, il ragazzo ha progettato e costruito ed in questo momento sta pensando alle possibile evoluzioni del suo dispositivo, non questo anche insegnamento?

Usare Lego Digital Designer

In questi giorni un gruppo di miei allievi della classe 3 elettronici ha incominciato a prendere dimestichezza con il Lego Mindstorms NXT e per avere un progetto concreto su cui concentrarsi ho pensato di far realizzare loro due robot in grado di eliminare la polvere in casa, cercando di evitare gli ostacoli. I progetti realizzati verranno messi in mostra in occasione della manifestazione Robotica 2010 del 19 novembre prossimo. Negli anni passati ho notato che nel primo approccio con Lego NXT i ragazzi mostravano qualche piccola difficoltà nell’orientarsi tra gli oltre 500 pezzi disponibili e quindi ho pensato, per alcune esperienze, di far utilizzare Lego Digital Designer, strumento utilissimo che permetterà di creare tutte le strutture che volete utilizzando i mattoncini virtuali e gli elementi di Lego NXT, in sintesi LDD è un software CAD dedicato ai mattoncino Lego.

Sul sito di riferimento trovate tutte le risorse, vi elenco quelle che servono:

Didattica laboratoriale, didattica del fare. Un primo passo per rendere protagonisti i nostri allievi

Qualche settimana fa ho ricevuto l’invito dall’amica e collega Annarita Ruberto di Scientificando a partecipare al Carnevale della Fisica scrivendo un articolo che avesse attinenza con la Fisica. Come insegnante di Elettronica opero con  le leggi della fisica ogni giorno, inoltre l’occasione mi è servita per progettare un mio intervento ad una prossima conferenza in cui sarò relatore, ringrazio per questo Annarita che mi ha dato un motivo in più per riflettere su alcuni aspetti che riguardano la formazione di allievi con scarsissime competenze scientifiche.

Come insegnante di Elettronica e in passato anche di Fisica, ho constatato che gran parte degli allievi che giungono alle superiori, specialmente gli studenti che vengono indirizzati presso l’Istituto Professionale, con cui io lavoro, hanno una scarsissima capacità di osservazione della realtà, perché non allenati, con una conseguente incapacità nel realizzare semplici esperienze di laboratorio, caratteristica essenziale per comprendere in che modo emerge una legge fisica dall’esperienza di laboratorio.

Questa mediocre preparazione è una conseguenza diretta di una serie di deficit formativi e relazionali che riassumo brevemente:

  • problema matematico
  • nessuna capacità di stima
  • scarsa capacità nel lavoro di squadra
  • visione distorta della competizione (io so e tu soccombi)
  • nessuna condivisione del sapere
  • scarsissimo livello di amicizia

Per far si che negli allievi nasca il piacere di apprendere adotto in laboratorio un processo complesso fatto di più esperienze basate sul concetto di “scoperte guidate”, in modo che gli studenti diventino protagonisti attivi e propositivi dell’attività di formazione.

Insegnare misure elettroniche pregiudica, prima che assimilare i concetti base dell’elettronica e della fisica, saper far di conto, saper stimare, saper organizzare le proprie idee, saper schematizzare.
Per me, trasmettere questi saperi non è cosa semplice e come più volte descritto su queste pagine sto cercando di trovare la via utilizzando la didattica della robotica, in modo che gli allievi si trovino a progettare un dispositivo soggetto a diverse leggi fisiche.

Ovviamente questo processo non potrà essere immediato e dovrà essere organizzato in brevi esperienze che infondano nell’allievo la voglia dello sperimentare, ecco perché prima di partire con le mie lezioni di robotica ho deciso per i prossimi anni di predisporre esperienze di laboratorio di Fisica ed Elettronica che insegnino agli studenti come costruire uno strumento di misura perché solo in questo modo, secondo me, se ne può comprendere a pieno la grandezza fisica che si vuole misurare (corrente, differenza di potenziale, intensità luminosa, intensità sonora, ecc…)

Domanda: ma quale dovrebbe essere l’approccio con studenti che hanno enormi carenze?
Risposta: il divertimento!

Ho riflettuto a lungo su quale potesse essere l’esperienza di laboratorio preliminare, quella per “rompere il ghiaccio” che dovrebbe servire per ritrovare la voglia di sperimentare e sono giunto ad una semplice e fantasiosa considerazione, ho notato che in generale nelle aule è perennemente presente un rumore di fondo che fa da base alle spiegazioni, sembra quasi un mare su cui naviga la nave che trasporta i contenuti della nostra didattica ed alcune volte trova la “tempesta rumore” che con le sue onde fa saltellare le nostre spiegazioni.

La “tempesta” però sembra non essere avvertita dagli studenti, non so voi ma ma io noto con grande frequenza comportamenti alterati in cui ad un primo livello di rumore di fondo si somma la musica ascoltata degli allievi in cuffia che si somma ancora ai loro discorsi.

La soluzione quindi è ritrovare il “rumore del silenzio” 🙂

Si parte!

Versione beta – da sviluppare entro settembre 2010

Costruiamo il misuratore di baccano, ribattezzato “baccanometro”
Scopo: capire cosa vuol dire grandezza variabile e casuale nel tempo, come si misura un livello sonoro, cosa vuol dire Decibel sonoro.

Strumenti:

  • Lego Mindstorms NXT 2,
  • sensore sonoro
  • Programma di Datalogging della Lego

Lego Mindstorms è un prodotto fantastico che dalla versione 2.0 education, uscita lo scorso anno, ha la possibilità di essere utilizzato anche come sistema di acquisizione dati.
Con esso possiamo misurare moltissime grandezze: intensità luminosa, sonora, acidità dell’acqua, temperatura e molto altro.

Stabilirò una durata di sperimentazione di 1 mese in tutte le mie classi, che se come in quest’anno scolastico, saranno 3′, 4′ e 5′ elettronici.

Lo strumento sarà posizionato sul soffitto di ogni aula.

Il log dei dati comprensivo del grafico del rumore rilevato sarà esposto settimanalmente in bacheca, i più bravi calcoleranno l’area del grafico che evidenzierà la quantità di rumore complessivo durante la settimana, vince il turno settimanale ovviamente chi avrà fatto meno rumore.

A fine mese, la classe che avrà fatto meno rumore non avrà in premio voti migliori, ma avrà pagata la pizza dalle altre due classi.

Potrà essere questo un modo per incominciare a divertirsi imparando e magari riempire l’aula di “rumore del sapere”?

Di seguito il semplice procedimento con fotografie che mostra come realizzare lo strumento, per una descrizione dettagliata del Lego Mindstorms NXT 2 come sistema di datalogging, scrivetemi.

Ingredienti:

Mattoncino NXT

Sensore sonoro

cavo di connessione sensore mattoncino

cavo usb oppure in alternativa connessione bluetooth

Collegate i vari elementi come in figura

Esecuzione:

Avviate il programma LEGO MINDSTORMS Education NXT Data Logging

Fate click sul pulsate “Nuovo esperimento”

Comparirà il pannello: Configurazione esperimento

Assegnate un titolo, una durata ed una velocità di campionamento.
A titolo dimostrativo per questa breve descrizione ho inserito:

  1. Nome: baccanometro
  2. Durata: 1 Minuto
  3. Velocità: 1 Campione al secondo

Selezionate la porta su cui avete inserito il sensore audio

Ovviamente per misurare il rumore in classe dovrete selezionare una durata di 50 minuti con la velocità di campionamento che potrebbe essere 1 campione al secondo.

Apparirà un piano cartesiano, sulle ascisse abbiamo il tempo in secondi, da 0 a 60 secondi (tempo della durata dell’esperimento in questo caso), sulle ordinate il valore in decibel del rumore.

Fate click sul pulsate “Scarica ed esegui” che farà l’upload del programma di datalogging sul mattonino ed immediatamente eseguirà il programma.

Partirà immediatamente il rilevamento del rumore

Con gli strumenti di analisi potrete inserire delle label in posizioni particolari per evidenziare particolari momenti con relativo valore, a titolo di esempio (non equivale alla realtà è solo un esempio) nell’immagine ho inserito le label che indicano:

  • porta dell’aula sbattuta
  • il momento in cui dico ad alta voce: “silenzio!”
  • Area in cui incomincia l’appello


Se desiderate potete esportare la tabella dei dati per analisi dettagliate, magari importandola in excel e realizzare ulteriori grafici oppure salvare la schermata di lavoro per documentare l’esperimento.

Idee da sviluppare:

Idea 1

Poiché insegno ai miei allievi come si progetta un impianto fotovoltaico, sempre con il Lego Mindstorms costruiremo uno strumento che visualizzerà la variazione di luminosità durante l’intera giornata in diversi periodi dell’anno scolastico.

Idea 2

Nel mese di gennaio ho seguito un interessantissimo corso di illuminotecnica (progettazione di impianti di illuminazione in funzione dell’ambiente, dei consumi ecc…) per introdurre l’argomento ai miei allievi potrei far costruire uno strumento che misura la luce riflessa da diversi tipi di superfici.

Idea 3

E se poi si vuole rilevare l’inquinamento elettromagnetico, anche questo può essere fatto con i Lego Mindstorms.

Dispatchwork

Lego non è sinonimo solo di gioco o nel mio caso di robotica, ma anche di arte, infatti Jan Vormann, artista tedesco di 27 anni, durante il festival di arte contemporanea “20Eventi” che si è svolto a Bocchignano Montopoli di Sabina (RI) colpito della varietà dei materiali con cui erano costruiti i palazzi del luogo incominciò a “riparare” le crepe con i mattoncini lego. L’idea ha avuto così tanto successo che ha esportato la sua arte in altre parti del mondo.
Sul sito dell’artista trovate una grande quantità di immagini e una mappa realizzata con Google Maps che elenca tutti i luoghi visitati dall’artista.

Bambini siete grandi!

Tra le foto realizzate il 19 dicembre scorso presso l’Istituto Comprensivo di Sant’Antonino di Susa ho trovato questa foto, un agguerrito gruppo di bambini che hanno voluto sapere ogni cosa sui robot Lego Mindstorms e il Roomba. Divertente il tifo dei bambini divisi tra chi preferiva il robot sporcaccione e quelli che preferivano il Roomba. Il campo di gara è stato realizzato con due lunghe panche poggiate al muro.
Grazie bimbi!