Questa mattina, durante la realizzazione e l’analisi dei problemi per il progetto di PCTO: “misura di sedentarietà delle persone sedute alla scrivania” che stanno realizzando i miei studenti di 3′ Elettronica, è nata l’esigenza di associare un doppio controllo per la valutazione della presenza della persona seduta alla scrivania, un controllo effettuato con PIR HC-SR501 ed un sensore di forza resistivo (FSR) inserito all’interno del cuscino della seduta.
Per evitare l’acquisto di un sensore di forza resistivo e non pesare sulle finanze dei ragazzi le modalità sono tre:
richiesta alla scuola
compra il Prof.
farlo costruire ai ragazzi
l’acquisto da parte della scuola o mia non è un problema, ma la terza soluzione è quella che in questo momento prediligo, perché può essere realizzata in 5 minuti, credo che possa gratificare di più lo studente Maker in erba , inoltre ritengo importante che gli allievi assumano la capacità di costruire il sensore perché ne dovranno ottimizzare l’uso, scontrandosi inevitabilmente con una serie di variabili fisiche che dovranno gestire.
Ma come si costruisce il sensore?
E’ indispensabile piccolo tubo cilindrico non trasparente, preferibilmente nero che possa essere compresso e al termine della compressioni ritorni abbastanza velocemente nella sua posizione di riposo. Possiamo ricavare il tubo sguainando un cavo elettrico o cavo di rete, oppure come ho fatto in questo tutorial, prendendo una guaina termorestingente.
Inserire un diodo LED ad un’estremità del cilindro e dalla parte opposta inserire un LDR.
Collegare il sistema nella solita modalità, inserendo in serie al LED un resistore da 220 Ohm e creando un partitore di tensione tra l’LDR e un resistore da 10KOhm, così come indicato nel circuito indicato di seguito.
Come test di funzionamento utilizzare il semplice sketch che trovate di seguito, nei commenti la spiegazione di tutte le parti del codice.
Aprite la Serial Monitor e premete e rilasciate il tubo
“5 minuti da Maker” è orami un’abitudine che ho da qualche tempo: progettare in 5 minuti un oggetto o una soluzione e realizzarla. Alcune volte realizzarla mi richiede un po’ più di 5 minuti, ma cerco di non superare in tutto 60 minuti. E’ un’esercizio che mi sono imposto settimanalmente, un po’ come svago un po’ per dar sfogo ad idee nascenti che potrebbero diventare qualcosa di più importante.
Questa volta l’esercizio consiste nel rendere ancora più semplice la realizzazione del SumoBot, picco robot realizzato in compensato, trasformandolo in una versione realizzata con un materiale ancora più semplice da manipolare per gli studenti più giovani, il Foam Core, (per saperne di più continua la lettura ).
Durante una delle tante attività di PCTO feci realizzare ai miei studenti di 3′ automazione un il piccolo SumoBot su una base di compensato da 3mm, l’attività consisteva nel montare la struttura, l’elettronica e programmare i robot affinchè potessero gareggiare. Il tutto era stato realizzato con schede Arduino UNO R3 e anche con degli Arduino micro, due micro servo SG90 a rotazione continua ed un sensore ad ultrasuoni. Alcuni aggiunsero al robot una scheda Bluetooth per poter pilotare il robot anche via smartphone. Fu un’attività divertentissima che voglio riproporre ai ragazzi.
Nel riprendere in mano il progetto ho pensato di realizzare una versione della struttura in Foam Core, un materiale utilizzato dagli architetti per costruire plastici di abitazioni. Si tratta di uno strato di spugna racchiuso da due fogli di cartoncino. Viene venduto in fogli di diverso spessore e dimensione, attualmente sto utilizzando fogli A3 di spessore 5mm. Le strutture che se ne ricavano sono sufficientemente solide. Utilizzo questo materiale quando voglio prototipare rapidamente oggetti per le mie sperimentazioni, come quello che vedete nell’immagine che segue, un supporto per un display 16×2.
In genere stampo su fogli adesivi bianchi A4 la struttura che voglio realizzare, dispongo i fogli adesivi sul Foam Core e con un cutter ne ritaglio il profilo. Tutti gli elementi poi vengono incastrati e incollati con normalissima colla vinilica.
Con il Foam Core ho provato a realizzare una serie di piccoli robot e sono rimasto più che soddisfatto.
Di seguito la sequenza fotografica delle fasi di montaggio, il taglio degli elementi non è perfetto, con un po’ più tempo e pazienza si può fare molto meglio.
Tra qualche giorno, quando terminerò di effettuare le ultime prove sul SumoFoam renderò pubblico il file pdf.
Stampo su foglio adesivo bianco il profilo del robot ed incollo su Foam Core.
Si nota la struttura a sandwich del pannello: cartoncino – materiale spugnoso – cartoncino
Oltre ad incastrare i vari elementi ho utilizzato della colla vinilica.
Prossimamente il montaggio dell’elettronica da parte dei miei studenti.
Figlia: Papà visto che sei al supermercato puoi aggiungere alla lista della pesa:
gocciole,
cerotti,
matite
…
aspetta aspetta papà ti mando la foto della lista!
Io: Basta! Da oggi si cambia, vi avevo condiviso liste con Evernote, Google Keep, ma nulla! Mannaggia!
Proviamo con Google Documenti che sapete usarlo tutti in famiglia! Un tag nfc da pochi centesimi ed un foglio Google Documenti condiviso in famiglia.
Approfondimenti
Progetti realizzati/da realizzare:
tag NFC su strumento di laboratorio che rimanda alla manualistica e agli appunti del Prof.
tag NFC su armadio aula che rimanda all’inventario
tag NFC su porta aula di scuola che rimanda ad orario occupazione aula
tag NFC sportello segreteria che rimanda alla documentazione (moduli permessi, ferie, ecc…)
tag NFC per realizzare una caccia al tesoro didattico a scuola
tag NFC per individuare oggetti da parte di un robot
tag NFC per controllo freschezza alimenti
Video Player
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Sulla mia pagina Facebook pubblico spesso alcuni brevi post che ho intitolato: 5 minuti da Maker, attività di Making familiare che risolvono qualche piccola necessità, che rispondono a piccole problemi del vivere quotidiano. E’ un esercizio che mi piace svolgere quando ho il bisogno di distrarmi un momento da un lavoro che mi stanca parecchio. L’idea nasce da una sperimentazione di qualche tempo fa che feci con alcuni allievi: una challenge di breve durata, non più di 30 minuti, in cui bisogna risolvere un problema pratico. Tipicamente si tratta di riparare o inventare un oggetto da stampare in 3D oppure riadattare oggetti per usi diversi o ancora migliorare le caratteristiche di un oggetto secondo le necessità specifiche dell’utente sia dal punto di vista meccanico che elettronico.
L’ultima challenge svolta su me stesso nasce dal seguente fatto:
Figlio: papà perché mi rubi le lamette da barba!
Io: No giovane figlio! Sei tu che rubi le MIE lamette!
Figlio: No no diversamente giovane! Sei tu tu tu tu tuuuuu!!!!
Moglie: forse essere più ordinati aiuterebbe? Visto che siete in bagno a chi tocca pulirlo oggi?
Io: Shhh Matty… pace pace pace …. ci penso io faccio due supporti per rasoio
Siamo sulla A1 direzione Milano e poi Torino, pilota al comando l’amico Ludovico Russo, con lui e le rispettive mogli abbiamo vissuto una giornata full immersion alla Maker Faire Europe Edition Rome 2019.
Ne approfitto di questo cambio al comando per scrivere una breve recensione tratta dal post del sito Arduino e da quanto abbiamo vissuto in diretta io e Ludovico durante il talk di ieri 19/10 di Massimo Banzi.
Dettagli e funzionalità delle nuove schede Arduino nano di cui in luglio avevo dato notizia su questo sito e che ho ricevuto nel mese di settembre, favorevolmente colpito dalla versione Arduino Nano BLE Sense. Prezzi più bassi e performance nettamente superiori.
La notizia che ha entusiasmato tutti i presenti è stato l’annuncio del nuovo Arduino Pro IDE rilasciato in versione Alfa. Nelle funzionalità ricorda Visual Studio Code.
Con il nuovo IDE sono possibili due modalità operative:
Modalità Classica (identico all’ambiente classico che conosciamo tutti da circa 15 anni)
Modalità Pro che permette la vista del File System.
Rinnovamenti evidenti e funzionalmente più pratici di:
Board Manager
Library Manager
Lista schede
Auto completamento del codice (solo per processori ARM)
Serial Monitor
Modalità Dark dell’interfaccia
Aggiunte nuovo possibilità:
Sincronizzazione degli Sketch Arduino Create Editor
Debugger (non attiva per ora nella versione alfa)
Possibilità di utilizzare plug-in di terze parti
Supporto ad altri linguaggi di programmazione oltre al C++
Il nuovo IDE è basato sulle tecnologie:
Arduino CLI funzionante in modalità daemon permette di gestire al meglio tutte le nuove funzionalità del nuovo IDE.