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Papà mi costruisci una lampada ecosostenibile?

Quando fare il Maker ti mette nei guai…

Figlia: Papà quando hai un secondo di tempo mi costruisci una lampada per la scrivania?
Però la devi fare:

  • bella
  • con oggetti di recupero, che sia ecosostenibile e quindi meglio se utilizzi materiali riciclati
  • deve essere a risparmio energetico

Io: senti signorina altre richieste?

Figlia: No no va bene così… anzi dimenticavo se la fai di legno e di colore blu così si abbina al colore della mia scrivania… grazie sei il papà più bravo dell’universo conosciuto 😊

Dopo una frase del genere come dire di no 😊

Lista materiali:

  • Avanzi stecche di legno 18×18 mm
  • Viti e dadi recuperati da un tenditore per cavi utilizzato in passato per i cavi stendibiancheria
  • Stampa 3d di un triangolo da usare come base per lampada
  • Cavo elettrico recuperato dalla precedente lampada rotta
  • Spezzone di striscia led
  • Alimentatore 12Vcc utilizzato in passato per alimentare un vecchio hard disk esterno
  • Avanzo di canalina elettrica da usare come paraluce in cui inserire la striscia led

Design essenziale, da rifinire, ma per essere stata prodotta in 1 ora di tempo credo possa andare bene.

Misure della lampada iniziando dalla base di appoggio:

  • 40 cm
  • 15 cm
  • 20 cm

Nel caso desiderate replicare il progetto le stecche di legno potete acquistarle in qualsiasi bricocenter, sono vendute a pezzi di 1m costano pochissimo.

Condivido inoltre il file per la stampa 3D della base della lampada.

Buon making a tutti 🙂

I miei corsi per La Tecnica della Scuola – Didattica laboratoriale con la stampa 3D

In questi mesi ho realizzato diversi corsi di stampa 3D presso istituti tecnici e licei e questa esperienza mi ha permesso di porre le basi per la costruzione di percorsi didattici in cui l’utilizzo della stampa 3D è un elemento importante a supporto delle discipline scolastiche. L’idea è ricostruire l’azione dello sperimentare con attività di making, come ad esempio costruire gli strumenti che mi servono per imparare, in questo senso la stampa 3D diventa un elemento importante per la nostra azione didattica.
Il percorso di making scolastico sta prendendo forma e legherà tra qualche mese più argomenti, coding, robotica, taglio laser e molto altro, in modo che poi si possa sviluppare un percorso simile a quello proposto dalla Fab Academy ma rivolto alle scuole di primo e secondo grado, un progetto molto ampio che richiede risorse importanti, ma pian pianino sta prendendo forma.

Tornando alla stampa 3D insieme a Tecnica della Scuola si è pensato di sviluppare un percorso introduttivo di base in webinar, indirizzato a tutti coloro che incominciano con la stampa 3D che hanno necessità di comprendere aspetti tecnici e azioni didattiche possibili da realizzare con la stampa 3D. Fornirò inoltre linee guida su marche, modelli e costi in modo che sia più semplice da parte vostra effettuare valutazioni per l’allestimento dei vostri laboratori scolastici.

Presentazione del corso

Destinatari

Tutti i docenti e i dirigenti scolastici delle scuole di ogni ordine e grado

Presentazione

Il corso si prefigge di fornire tutti gli strumenti necessari per la prototipazione rapida tramite stampante 3d mostrando esempi e schede applicative per un utilizzo in un contesto didattico. Il corso è introduttivo e di base ed indirizzato a tutti i docenti che intendono assumere competenze per sviluppare una didattica laboratoriale basata su un modello di apprendimento Think-Make-Improve, ovvero “Pensa, realizza e migliora”.
Il corso è pensato per essere semplice ed immediato, di facile apprendimento volto all’apprendimento del know-how di base per comprendere il funzionamento di una stampante 3D, valutare software necessari per la modellazione di oggetti tridimensionali e gestire l’intero processo di stampa 3D.

Date del corso

3 incontri di 2 ciascuno per un totale di 6 ore

  • Martedì 13 marzo 2018 – dalle 16.00 alle 18.00
  • Venerdì 16 marzo 2018 – dalle 16.00 alle 18.00
  • Martedì 20 marzo 2018 – dalle 16.00 alle 18.00

Punti tematici che saranno affrontati

  • Che cos’è la stampa 3D
  • La storia e le tecnologie
  • I materiali utilizzati per la stampa 3D
  • Come è fatta una stampante 3D
  • Selezionare la prima stampante da acquistare
  • Analisi dei principali software per la modellazione 3D
  • Il mio primo software di modellazione 3D: Tinkercad, OpenSCAD, Autodesk Fusion 360
  • Utilizzo degli slicer per la produzione dei file di stampa: Slice3r, Cura, Simplify3D
  • La basi della stampa 3D:
    • La risoluzione di stampa
    • Il riempimento/infill
    • Perimetri e loop
    • Top & bottom layer
    • Supporti di stampa
    • Larghezza di estrusione
  • Calibrare il piano della stampante 3D
  • Strategie per ottenere un buona stampa
  • Analisi dei repository on-line di modelli 3D
  • Proposte di attività laboratoriali

Obiettivi

  • fornire ompetenze specifiche sull’utilizzo di una stampante 3D per un utilizzo in un contesto didattico
  • fornire informazioni riguardo il mondo dei FabLab e la fabbricazione digitale
  • mostrare il carattere di trasversalità disciplinare che può essere ottenuto mediante attività che fanno uso della stampa 3D
  • fornire suggerimenti per avviare progetti di fabbricazione digitale all’interno delle scuole
  • utilizzo di semplici programmi di disegno tridimensionale
  • tecniche manutenzione di base di una stampante 3D
  • conoscenza dei materiali

Mappatura delle competenze

  • Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento
  • Conoscere modalità di organizzazione didattica flessibili nella prospettiva laboratoriale ed inclusiva
  • Conoscere buone prassi educativo-didattiche volte alla progettazione per competenze
  • Matematica e competenze di base in scienza e tecnologia
  • Individuazione dei metodi ottimali di produzione di un oggetto mediante tecnologia FDM
  • Utilizzo delle funzionalità di base di un software di modellazione 3D
  • Realizzare oggetti con la stampa 3D in un contesto didattico

Costo: 55 €

Come per tutti i corsi di Tecnica della Scuola il webinar può essere acquistato anche con la CARTA DOCENTE in quanto la casa Editrice è ente di formazione accreditato al MIUR.

Per maggiori informazioni vi rimando alla pagina di presentazione sul sito di Tecnica della Scuola.

 

Hackability, making e coprogettazione diventano un esame per gli ingegneri del futuro

hackabilityRicevo e volentieri pubblico l’informazione che mi giunge da Ludovico Orlando Russo e Giuseppe Airò Farulla entrambi Dottorandi al Politecnico di Torino in merito all’Hackability@PoliTo attività che si svilupperà all’interno del corso di “Tecnologie per la Disabilità” del Politecnico di Torino.

Con l’amico Ludovico condividiamo da un po’ di tempo idee e progetti di carattere didattico/tecnologico nell’ambito della robotica educativa ed entrambi ci occupiamo in modo diverso di tecnologie per la disabilità, lui tra i promotori di hackability@polito ed io come referente del CTS di Torino.
Qualche giorno fa Ludovico mi ha parlato di Hackability@PoliTo, stupenda iniziativa che finalmente pone a livello universitario l’attività del making a servizio di problemi reali, infatti durante il corso gli studenti lavoreranno insieme a persone con disabilità al fine di realizzare ausili che rispondono alle necessità specifiche di ciascuna di esse.

Non posso fare altro che ringraziare Ludovico, Giuseppe e il Professor Paolo Prinetto per questa iniziativa che certamente troverà larga risonanza.

Ma cos’é Hackability?

Hackability è un format nato a Torino nel 2015 con l’obiettivo di costruire un ambiente di coprogettazione nel quale maker, designer e persone con disabilità potessero arrivare alla prototipazione e alla realizzazione personalizzata e in piccoli numeri, di presidi e oggetti a basso costo in grado di supportare le persone con disabilità (ma anche gli anziani, le categorie fragili) nella vita quotidiana. 

Dopo la prima edizione realizzata con Fablabtorino, Hackability arriva al Politecnico di Torino. Il Laboratorio Nazionale AsTech (Tecnologie Assistive) del CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica) lancia, infatti, la Hackability@PoliTo. Gli studenti del primo anno iscritti al corso di “Tecnologie per la Disabilità”, coordinato dal Professor Paolo Prinetto, potranno, al posto del tradizionale esame, lavorare insieme a maker, designer e persone con disabilità e provare a rispondere alla richiesta di presidi, oggetti d’uso quotidiano, progettati o adattati in base alle esigenze delle persone con disabilità. 

I risultati di questo lavoro, secondo lo spirito di Hackability, saranno condivisi in open-source e messi a disposizione di una community molto più ampia. Spiega Ludovico Russo tra i promotori di hackability@polito “l’obiettivo è calare gli studenti in un’esperienza che permetta loro di coprogettare, lavorare in team, sviluppare competenze trasversali”. Secondo Carlo Boccazzi Varotto, COO di Hackability, “a poco più di un anno dal varo del progetto, essere riconosciuti come un format che può integrare la formazione universitaria è un grande risultato che dimostra le potenzialità di un making posto al servizio di problemi reali”. 

Hackability@PoliTo è realizzata in collaborazione con: Fondazione Paideia di Torino; Lero – The Irish Software Research Centre di Limerick; Looqui, start up che si occupa di tecnologie per la disabilità e con il contributo del CINI, Consorzio Interuniversitario Nazionale per l´Informatica, tramite il Laboratorio Nazionale AsTech (Tecnologie Assistive).