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LEGO e didattica: quando i mattoncini costruiscono competenze

 

Ho sempre pensato che i mattoncini LEGO®  riescono a trasformare una lezione in un’avventura di apprendimento fatta di creatività e logica, in passato più volte ne ho esplorato l’uso con entusiasmo mio e dei miei studenti, dai mattoncini fino alla realizzazione di robot con Lego Mindstorms.

Ho cercato di trovare un pretesto per tornare alle origini ed ho disegnato il corso: “dalla creatività alla logica: percorsi STEAM con i LEGO nella scuola”. Un’esperienza dedicata a insegnanti dell’infanzia e della primaria che vogliono coinvolgendo i loro studenti in attività educative che fanno crescere, divertire e imparare. Certamente sono azioni che già vengono svolte dagli insegnanti, ma desidero mostrare quanto ho progettato e trovare un confronto vero e critico in modo che la formazioni diventi un’attività sul campo.

Lavorare con i LEGO® è stato per me anche un ritorno alle origini. Dopo anni passati tra schede elettroniche, robot e laboratori hi-tech, mi sono reso conto che il mattoncino LEGO è sempre rimasto lì, nel cuore di tutte le mie sperimentazioni. Manipolare, costruire e apprendere: la filosofia LEGO ha gettato le basi per il mio approccio alla didattica laboratoriale.

Era da tempo che desideravo ripartire con i mattoncini e quale occasione migliore per dimostrare ancora una volta quanto giocare con i mattoncini possa insegnare?

Svolgerò nel mese di gennaio prossimo l’attività di formazione e tra le metodologie che utilizzerò ci sarà quella del Six Bricks, che consiste nell’uso di sei mattoncini DUPLO colorati per realizzare esercizi che stimolano memoria, creatività, collaborazione e tanto altro. Non avendo sempre i mattoncini originali a disposizione, ho deciso di sperimentare una soluzione alternativa: i mattoncini DUPLO stampati in 3D! Non sono solo un modo per risparmiare, ma anche un’occasione per dimostrare come la tecnologia possa offrire strumenti accessibili e personalizzabili. Online trovate moltissimi modelli, ma dopo diversi tentativi quello che vi allego penso sia il migliore e si agganciano in modo perfetto anche ai mattoncini originali.

Nel corso esploro anche il metodo LEGO® SERIOUS PLAY®, un approccio che porta il gioco su un livello ancora più alto, trasformandolo in uno strumento per pensare, immaginare e risolvere problemi. E poi c’è tutta la parte legata allo sviluppo delle competenze visuo-spaziali e alla progettazione di attività STEAM, dove i LEGO diventano il ponte perfetto tra scienze e creatività.

Spero di condividere alcune immagini delle attività che svolgerò con gli insegnanti e di mattoncini 3D dalle forme inusuali e spero che questa e le future condivisioni possano essere utili.

Se siete curiosi di scoprire di più, seguitemi nei prossimi aggiornamenti.

La strada per un apprendimento creativo è piena di mattoncini! 🙂

Dispatchwork

Lego non è sinonimo solo di gioco o nel mio caso di robotica, ma anche di arte, infatti Jan Vormann, artista tedesco di 27 anni, durante il festival di arte contemporanea “20Eventi” che si è svolto a Bocchignano Montopoli di Sabina (RI) colpito della varietà dei materiali con cui erano costruiti i palazzi del luogo incominciò a “riparare” le crepe con i mattoncini lego. L’idea ha avuto così tanto successo che ha esportato la sua arte in altre parti del mondo.
Sul sito dell’artista trovate una grande quantità di immagini e una mappa realizzata con Google Maps che elenca tutti i luoghi visitati dall’artista.