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Il Piemonte senza memoria


IL TRENO DELLA MEMORIA

Dal 2005 a oggi oltre tredicimila ragazzi provenienti dalle scuole superiori della citta’ di Torino prima, dal Piemonte poi, infine da tutta Italia hanno partecipato al progetto Treno della Memoria. Oggi la regione Piemonte, che ha fatto nascere questo progetto vuole cancellare questa esperienza. Quest’anno parteciperanno al Treno della Memoria ragazzi da tutta Italia ma se questa decisione non cambiera’ nessuno dal Piemonte.
Se vuoi anche tu chiedere con forza che il Treno della Memoria parta anche da Torino

Sito di riferimento: http://piemontesenzamemoria.net/

Sito Intercultura dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte

Nell’ambito del progetto “Sui banchi dell’intercultura“, finanziato tramite il Fondo europeo per l’integrazione di cittadini di Paesi terzi 2007/2013

finalizzato all’integrazione degli alunni stranieri e alla costruzione di efficaci strategie interculturali, con particolare attenzione agli alunni stranieri neoarrivati, alle reti di scuole, ai percorsi di didattica culturale innovativi

ho appena concluso la realizzato del sito Intercultura dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, il lavoro da me svolto ha riguardato la progettazione grafica è l’ottimizzazione di tema grafico in WordPress, i contenuti sono in via definizione da parte del personale dell’USR Piemonte e all’interno del sito saranno previste sezioni dinamiche per la registrazione da parte dei bambini dei loro giudizi sulla lettura dei libri dello scaffale multiculturale.

Vai al sito.

CD-ROM: “Italiano L2: lingua di contatto, lingua di culture”

In fase di realizzazione il CD-ROM multimediale commissionato dall’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte che raccoglie i materiali del progetto: “Italiano L2: lingua di contatto, lingua di culture“. Il corso si è svolto nell’anno scolastico 2009/2010 e l’organizzazione è stata curata dall’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino, Facoltà di Lingue e Letterature.

Le tematiche trattate nel corso e nel CD-ROM:

…I temi centrali… sono i fondamenti di linguistica, la linguistica acquisizionale e tipologica, la dimensione glottodidattica e quella pedagogico – interculturale che saranno proposti in modo da garantire il dosaggio e l’integrazione tra i momenti di formazione teorica, quelli di riflessione metodologico -didattica e quelli di riflessione e ricerca sulla propria pratica didattica.
Articolazione dei moduli : pedagogia interculturale; comunicazione interculturale; approcci didattici interculturali; interazione in classe e gestione della dinamica dei gruppi multietnici; tipologia linguistica; la testualità: selezione, gestione e semplificazione dei testi; aspetti tipologici della lingua italiana; aspetti tipologici della lingua italiana e implicazioni glottodidattiche; approfondimenti di linguistica…

Conferenza: Fashion Robot Junior – La robotica conquista la scuola piemontese

Si è da poco concluso il Convegno internazionale Fashion Robot Junior che ha visto riunita la scuola di Torino e provincia intorno al progetto “porte aperte alla robotica”.
Il convegno è stato validato dalla presenza di quattro dei massimi ricercatori nel campo della robotica industriale e di servizio.
Due dei relatori il Prof. Paolo Dario e l’Ing. Arturo Baroncelli sono due dei cinque italiani insigniti del premio Engelberger alla robotica, corrispondenti di fatto al nobel alla robotica.
Applauditissimo è stato poi l’intervento del Prof. Giovanni Muscato dell’Università di Catania il quale ha relazionato sulle interazioni tra scuola superiore ed università, offrendo spunti per tutta una serie di attività che potrebbero essere attivate al fine di motivare e rimotivare gli studenti della nostra scuola.
Il Prof. Bonarini, del Politecnico di Milano, ha impostato il suo intervento sulla valenza delle competizioni fra scuole, dimostrando come la robotica può essere utilizzata come nuova metodologia.
Il Prof. Paolo Dario, da grande affabulatore, ha incantato il numerosissimo pubblico con un escursus sulla storia della robotica e sull’evoluzione tecnologica che ha fatto entrare la robotica in discipline e scienze che fino ad oggi avevano poco o quasi mai sperimentato l’uso della robotica.
L’Ing. Baroncelli ha invece analizzato lo status dell’applicazione della robotica industriale, ribadendo come Torino detiene il primato mondiale in questo campo.
La numerosa presenza dei dirigenti scolastici di Torino e provincia, testimonia l’interesse che si è creato intorno al progetto sostenuto dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte ribadito ulteriormente nell’intervento della Dott.ssa Maria Paola Minetti in rappresentanza del Direttore Generale Francesco de Sanctis.
L’iniziativa di oggi ha avuto un’enorme successo grazie anche alla sponsorizzazione venuta da iRobot rappresentata dalla presenza del Dott. Aldo Winkler Amministratore Delegato Nital, il quale nel suo intervento ha ribadito l’impegno di Nital e delle sue rappresentate, a sostenere quello che ritiene un progetto essenziale per la crescita qualitativa della scuola piemontese e italiana.
Anche gli enti locali, Regione e Provincia, rappresentati da Giovanna Pentenero Assessore all’Istruzione della Regione Piemonte e Umberto d’Ottavio Assessore alla Formazione della Provincia di Torino, hanno ribadito, oltre alla valenza altamente educativa e formativa del progetto, l’impegno a sostenerlo in modo che possa essere concretamente realizzato.
In rappresentanza poi della Camera di Commercio di Torino è intervenuto il Segretario Generale, Guido Bolatto, il quale ha sottolineato l’impegno a supportare anche economicamente il progetto.
Il Presidente dell’AMMA, Dott. Vincenzo Ilotte, ha evidenziato l’importanza strategica che un progetto di questo genere rappresenta. L’industria, ha sottolineato Ilotte, necessita di tecnici preparati in grado di spendersi immediatamente nel mondo del lavoro e della produzione per la formazione dei quali la scuola ha un compito fondamentale.

Un ringraziamento particolare alla segreteria del convegno, Proff.ri Michele Maffucci, Antonio Mattera, Maurizio Scebba.

La giornata è stata coordinata dal Prof. Enzo Marvaso.

Per la galleria fotografica si segua il link.

Robottando s’impara s Sant’Antonino di Susa una bellisssima festa didattica

Area di festa ieri a Sant’Antonino di Susa e non per le vacanze di Natale. A far festa è stata la scuola piemontese e l’occasione è stata l’innaugurazione della mostra fotografica “Robottando s’impara” prima tappa di un tour che toccherà 15 scuole del Piemonte. L’istituto comprensivo diretto dalla D.S. Susanna Tittonel ha ospitato studenti, docenti e amministratori della Val Susa ai quali è stato presentato il nuovo progetto “Robotica a scuola” che si propone di introdurre la robotica come nuovo strumento didattico. L’obiettivo del progetto è stato illustrato a nome del gruppo di lavoro dell’Ipsia Galilei di Torino dai proff. Enzo Marvaso, Michele Maffucci e Maurizio Sceba, i I relatori hanno argomentato a sostegno della tesi che la robotica e le nuove tecnologie offrono modelli nuovi di apprendimento, in quanto incorporano “nuovi saperi” e possono quindi costituire importanti mediatori nel processo di acquisizione di quelle conoscenze scientifioche/tecologiche che il mondo del lavoro e della produzione chiedono ai giovani e alla scuola italiana.
Nel suo intervento il “padrone di casa” Antonio Ferrentino Sindaco di Sant’Antonino di Susa ha ribadito come il processo di costruzione del sapere non può prescindere dall’uso delle nuove tecnologie e in particolare della robotica che racchiude in se conoscenze multidisciplinari, sottolineando poi l’indispensabilità di fare sinergie con i vari soggetti istituzionali ai quali è demandato il compito di educare e formare le nuove generazioni, assicurando sin da subito il suo personale impegno politico a sostegno del progetto. E’ intervenuto poi Luigi Favro Ispettore Scolastico portando il saluto del dott. Francesco de Sanctis Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale che ha fortemente voluto e sostenuto il progetto “Robotica a scuola”, l’Ispettore Favro ha sostenuto che l’uso delle nuove tecnologie insite nel progetto sono ispirati a quadri di riferimento pedagogici che prestano particolare attenzione all’interazione sociale in classe e al ruolo di mediazione offerta dall’uso dei robot nei processi di apprendimento.
Una testimonianza importantre è venuta poi dalle insegnanti dell’Istituto Comprensivo di Beinasco presieduto dal D.S. Vincenzo Termini, anima e ispiratore della “Rete per la robotica nella scuola del Primo ciclo”, le quali hanno ribadito che già nella scuola dell’infanzia è possibile utilizzare, come da anni si fà nella loro scuola, i robot per orientare verso l’uso delle nuove tecnologie in cui i bambini sono a tutti gli effetti protagonisti nel processo di costruzione della conoscenza. I lavori sono stati chiusi dall’Assessore all’Istruzione della Regione Piemonte Gianna Pentenero, la quale ha voluto sottolineare che se la scuola pubblica aveva lo scopo di garantire “l’acquisizione di nozioni astratte ad integrazione di una cultura pratica assimilata nella vita quotidiana al di fuori della scuola”, la scuola del nostro secolo si confronta con un mondo complesso e globale in cui i giovani devono apprendere non solo a conoscere regole consolidate e a rispettarle, ma soprattutto a progettare il futuro ed affrontare l’imprevisto.
Perchè si giunga a questo è necessario che la scuola valorizzi l’uso delle nuove tecologie. E’ ormai irrinunciabile che lo studente venga istruito e formato ad assumere respoinsabilità, dominare situazioni complesse e correlare informazioni, elaborare il pensiero critico, decidere autonomamente e comunicare le proprie idee, utilizzando le nuove tecnologie. L’Assessore Pentenero ha ribadito che la scuola italiana, così come sta facendo la scuola Piemontese, deve far sì che gli studenti apprendano ad apprendere e acquisiscano la consapevolezza che dovranno continuare ad apprendere per tutta la vita. Per questo nel ringraziare il gruppo che sta lavorandoi al progetto “Robotica a scuola” che trova il pieno sostegno anche finanziario” del suo assessorato, la Pentenero ha sottolineato come l’apprendimento attivo e cooperativo che costituisce il corpus del progetto illustrato dal prof. Marvaso, insieme alla flessibilità, all’uso sistematico dei laboratori, ma anche l’uscire verso il territorio, vera palestra di conoscenza e progettualità, diventano centrali ad ogni livello, aspetti che i recenti progetti di riforma Gelmini non contemplano. Occorre una scuola che senza fare “tabula rasa” di una tradizione culturale importante, venga ripensata guardando al futuro, più che al passato. Un sistema scolastico, ha concluso Gianna Pentenero, risulta efficace quando rende competitivo il paese sul piano della ricerca e dell’economia, ma anche quando promuove al meglio le sue giovani generazioni, così da contribuire positivamente a rimuovere gli ostacoli sociali che limitano la possibilità e il progetto sociale di vita di molti cittadini. E allora festa nella festa è iniziato il workshop che grazie alla sponsorizzazione di Nikon, IRobot, Epson e Asus ha pemesso la riuscita della manifestazione animata dai proff. Di Ninno e Maffucci alla quale hanno paretecipato centinaia di bambini e studenti accompagnati dalle famiglie.
ENMAR

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