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Come fare Crative Computing a scuola

Ritengo da sempre che Scratch sia uno strumento interessantissimo per aumentare le competenze informatiche dei giovani studenti, ne avevo parlato in passato su queste pagine ed io stesso lo utilizzo da molto tempo con i miei allievi, soprattutto nel biennio della scuola superiore. On-line potete trovare una vastissima quantità di manuali e tutorial, però recentemente Karen Brennan, Christan Balch, Michelle Chung hanno reso disponibile la guida gratuita sull’uso di Scratch a scuola dal titolo: Creative Computing, pensata per l’insegnante, ben 154 pagine (65MB), un manuale pronto per essere utilizzato a scuola.

La guida è suddivisa in 6 unità :

  1. Exploring
  2. Animations
  3. Stories
  4. Games
  5. Diving Deeper (Advanced Concepts)
  6. Hackathon (Projects and Open Challenges)

Troverete nel manuale spunti per sviluppare strategie didattiche per studenti di ogni età.
Credo che si possa ritenere una delle guide gratuite più completa ad oggi disponibile.

Buona lettura.

creative-computing

Loop di apprendimento

Per molti studenti, ma anche per il sottoscritto, questo periodo di tranquillità lavorativa viene dedicato all’analisi di quanto realizzato durante l’anno lavorativo, dall’analisi degli errori a quella sui risultati raggiunti. Apputo il tutto nel mio fidato ed utilissimo Evernote all’interno di un’apposito notebooks intitolato: “Analisi e miglioramento didattico”.

Generalmente a livello aziendale vengono utilizzati schemi di analisi a loop per verificare lo stato di avanzamento dei progetti, ma credo che possano essere utilizzati proficuamente anche in campo didattico in modo che si possa meditare sullo stato di apprendimento. Lo schema che ho utilizzato è preso e riadattato da processi di progettazione aziendale e mi piace definirlo: “schema del loop di apprendimento”, permette di sviluppare un piano di azione (di miglioramento) basandosi su azioni passate, intendendo quindi l’apprendimento come processo ciclico in corso, riflettendo in questo modo potrebbe aiutare a capire cosa fare successivamente.
Quindi il processo dovrebbe far comprendere come il lavoro che si sta eseguendo in questo momento possa essere utile per i lavori futuri, fornisce una prospettiva di alto livello e mostra come l’apprendimento possa essere affrontato come cicli iterativi di progetto.

Come si usa

La progettazione avviene mediante quattro fasi cicliche, ciascuna delle quattro componenti riguardano i metodi, i sistemi e i processi che voi oppure la vostra organizzazione (ad es. scuola o azienda) deve attuare. Permette effettivamente di capire se state apprendendo dalle esperienze passate (sia di successo che di insuccesso) e se state migliorando.

Non esiste una regola fissa su come compilare il foglio, potete utilizzarlo per pianificare un nuovo progetto o prendere appunti su un progetto in corso, generalmente l’apprendimento avviene se si collezionano “storie” commenti di altre persone e lista di esiti (positivi e negativi), tutto ciò potrebbe aiutarvi a capire quali dovrebbero essere i passi successivi.

Raccogliere storie e approfondimenti
Sviluppo di riferimento – Valutare le esigenze ed il contesto delle azioni/progetti – trarre ispirazione

Priorità risposte e soluzioni
Scegliere le idee da sviluppare – soluzioni da iterare – sviluppare piano di attuazione

Lista indicatori e progressi ottenuti
Valutare le soluzioni attuate – identificare le conseguenze indesiderate

Revisione risultati e loro impatto
Creazione nuove linee di azione – individuare le sfide future – Valutare “risultati/tempo investito”

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Mi rendo conto che il processo deve essere migliorato e prototipato ancor di più per un ambito didattico dettagliando gli indicatori; è un’idea iniziale per creare un processo iterativo che porti lo studente ad un’analisi della propria progettazione di studio.

Spero possa servire.

Matrice Urgente/Importante

Nelle passate vacanze pasquali ho realizzato la bozza di un post nato da una chiaccherata con alcuni amici che mi interrogavano e chiedevano parere su come i loro figli avrebbero dovuto organizzare il proprio studio o i propri progetti e ne è nato quanto potete leggere di seguito. Ovviamente ciò non è la soluzione, ma uno dei tanti metodi che possono essere applicati e che personalmente ritengo utile e che adotto quasi regolarmente per i miei lavori. Non ho la presunzione di dire che “questo è il metodo giusto” è solo un suggerimento e quindi: “genitori ed amici e gentili passanti… a vostro uso e consumo e sperimentazione”.

Più volte in passato ho scritto ho suggerito sistemi per l’organizzazione del lavoro, in particolar modo legati allo studio e alla formazione. Alcune volte mi diverto ad utilizzare tecniche di progettazione del software adattandole al metodo di studio. Inoltre dispongo di alcuni testi che schematizzano i processi di produzione e di progetto e della gestione di gruppi di lavoro e in alcuni casi tutto ciò può essere riadattato in un ambito didattico, soprattutto se si realizzano attività laboratoriali.
Ritengo che giudicare il grado di urgenza e di importanza di un’attività sia una competenza importantissima per lo studente che si troverà ad organizzare una vita lavorativa o di studio piena di impegni.

Tra i metodi che adotto spesso, soprattutto quando la mole di progetti diventa elevata, oppure un progetto risulta complesso, è quella della matrice Urgente/Importante, il metodo è stato utilizzato per la prima volta dall’ex presidente degli Stati Uniti Eisenhower che lo utilizzava per organizzare le sue attività.

Potete trovare questo ed altri metodi sul libro: The 7 Habits of Highly Effective People

Se siete interessati questi i link su Amazon per la versione inglese e questa per la versione italiana.

Io come insegnante sono abituato ad utilizzare lavagne bianche e quindi ho riadattato nel mio studio a casa un paio di ante di vetro della mia libreria che uso come lavagna e su cui scrivo con pennarelli cancellabili la mia matrice Urgente/Importante.

Come riportato nell’immagine che segue (trovate il pdf di seguito), bisogna disegnare quattro quadranti in cui andranno inseriti i compiti o le decisioni, in questo modo si potrà decidere il livello di priorità di ogni compito.

matrice

(pdf della matrice)

Ma quali sono i compiti urgenti e quelli importanti?

Compiti urgenti
I compiti urgenti sono tutti quelli che necessitano di una reazione rapida che molto spesso impongono di smettere l’attività in atto per concentrarsi sul nuovo compito.

Compiti importanti
Vengono definiti compiti importanti tutti quelli che conducono verso la realizzazione degli obiettivi (professionali o personali). Questi compiti richiedono molto spesso pianificazione, organizzazione ed iniziativa.

Metodologia

Per l’applicazione del metodo consiglio di utilizzare i seguenti passaggi che rendono il processo più efficace:

01. Fate una lista

In primo luogo fare una lista tutte le attività, i compiti e progetti che avete in questo momento nella vostra agenda. E’ importante scriverli tutti, compresi quelli che potrebbero sembrarvi insignificanti o poco importanti nel momento dell’analisi. Utilizzate lo spazio a sinistra della matrice per scrivere la vostra lista.

02. Ordinare per importanza

Una volta che avete effettuato l’elenco delle attività, effettuate un ordinamento per importanza, ciò vi permetterà di comprendere come raggiungere gli obiettivi.

03. Valutare il livello di urgenza

Il livello di urgenza si ottiene riscrivendo le attività collocate nella colonna a sinistra nella matrice in uno dei quattro quadranti.

04. Pianificare la strategia

Dopo aver inserito tutti gli elementi della matrice, è possibile iniziare a pianificare la strategia.

Sia nel caso di una serie di progetti, ma anche dello sviluppo di un singolo progetto, a conclusione dell’analisi si avrà una visione d’insieme sul processo di lavoro/studio che bisogna intraprendere.

Dozuki, gratuito per chiunque di ospitarà progetti open source

Per chi avesse necessità di sviluppare documentazione tecnica in maniera efficace vi consiglio di dare uno sguardo a Dozuki, ottimo per le aziende ma anche per le scuole.

Questa settimana il servizio di attivazione è gratuito (seguendo questo link) per chi opera nel mondo open source, potrete aprire gratuitamente un sito che vi offrirà, a livello amministrazione, strumenti particolari per la pubblicazione dei progetti.

Il metodo “svuota cervello” per progettare e studiare meglio

Come nell’anno scolastico precedente ho proposto ai nuovi allievi l’esercitazione sull’ascolto che ha sortito divertimento ed attenzione e fatto nascere una bella discussione, un buon modo per rompere il ghiaccio.

Ascoltare è un gran problema, ma nello scorso anno scolastico ho constatato che manca ancora qualcosa negli studenti del primo anno delle superiori (alcune volte anche in quelli più grandi), la capacità di predisporre la propria mente in modalità progettuale, cioè “come si pensa per progettare”.

Ma come si fa ad acquisire questa competenza?

Di seguito un metodo molto semplice che potrebbe tornare utile, è chiamato “svuota cervello“, ai più potrebbe sembrare una grande banalità, ma vi assicuro che progettare, per gli studenti con cui lavoro è cosa complicata.

Perché è complicata?
Perché forse alcune volte prevale nella pratica dell’insegnamento il nozionismo o forse più semplicemente perché non si insegna a pensare, con questo non voglio dire che questa é la situazione di fatto della scuola italiana é solo ciò che sto rilevando io.

Ma cos’è questo metodo “svuota cervello“?

Il metodo “svuota cervello” è quello che vi consente di svuotare tutto ciò che vi “frulla per la testa” per poter smettere di pensarci, sempre che qualche idea ci sia (ma le idee nascono se si ascolta… vedi link sopra) 😉

E’ un metodo che potete utilizzare ogni giorno o quando serve, ma soprattutto quando siete in fase di progetto a scuola.

Procedimento è molto semplice: fai in modo che tutto ciò che hai nella mente venga annotato su carta, in questo modo potrai organizzarti meglio!

Scopo

Il metodo è utile quando è indispensabile far nascere un’idea, per strutturare i vostri pensieri e le attività che dovete compiere.
Il risultato del metodo può essere una lista di compiti (to-do) o una timeline con tutti i compiti da eseguire organizzati cronologicamente.

Istruzioni

Il metodo si svolge in due fasi:

Fase 1.

Trova un momento tranquillo, siediti, se possibile fai in modo tale da eliminare ogni fonte di rumore esterno (io faccio così, se preferisci metti un brano musicale tranquillo), procuratevi un foglio di carta ed una penna.

Scrivi tutto ciò che hai nella mente, così come appaiono i pensieri, non avere timore, anche se utilizzi un linguaggio non convenzionale, fallo pure, l’importante è che tutto venga fuori, pensieri e attività correlate. Questa fase potrebbe durare un po’, dipende da quante cose avete nella vostra testa.
Quando lavori in gruppo con i tuoi compagni di scuola questa fase potrebbe essere fatta durante una discussione, ad esempio seduti tutti insieme intorno ad un grande foglio di carta, in questo modo il foglio di carta rappresenterà il pensiero collettivo.

Quando tutte le idee sono scritte su carta, non sarà più tua la “responsabilità” 🙂 di ricordare, ma questa responsabilità ricadrà sul foglio di carta, “ti sei tolto un peso!” 🙂

Ora ti è concesso cancellare dalla tua mente tutte le idee 🙂 perché tanto sono su carta.

Fase 2

Organizzare i dati

Un metodo potrebbe essere quello di prendere le 10 cose più importanti da fare che hai scritto sul foglio ed eseguirle immediatamente concentrandosi sui risultati ottenuti.

Un altro metodo potrebbe essere quello di classificare ed assegnare una priorità ai vari compiti.

Quando passerai alla fase implementativa (eseguire il compito) esegui ogni fase in base alla priorità assegnata.

Quando hai eseguito il compito traccia una bella lina sulla fase eseguita.

A questo punto appena hai eseguito il compito che hai scritto sul foglio potrebbe essere necessario eseguire un altro “svuota cervello” per il compito successivo.

Ricorda di fare sempre:

lasciare scorrere i pensieri dalla tua mente al foglio e poi i pensieri falli andare via.

Ricorda che non devi:

esitare nel mettere su carta ciò che ti “frulla per la mente”

Come semplificare il metodo:

mappe mentali / sequenza temporale / ecc…