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Servono pomodori per la progettazione didattica?

Ecco il mio primo articolo da infortunato, bloccato letto per la rottura del tendine, situazione per certi versi interessante perché mi porta a riflettere su domande e dubbi dei tantissimi colleghi che ho incontrato sul mio cammino durante le attivit per la formazione dei neo immessi in ruolo e non solo degli scorsi mesi. Riflettevo che diversi lustri fa, quando ero un giovanissimo insegnante, nessuno mai mi parlò di tecniche di organizzazione, di modalità di comunicazione e apprendimento (dell’insegnante) per rendere più efficace il proprio lavoro.

Ma perché dico tutto ciò?
Durante uno degli ultimi incontri di formazione ho dato indicazioni su modalità di organizzazione e progettazione del proprio lavoro affermando più volte che prima di procedere in qualsiasi azione di progettazione didattica per i nostri allievi bisogna imparare ad organizzarsi, strutturare progetti ed imparare come progettare insieme ad altre persone.

Ma cosa centra lorganizzarsi con le tecnologie didattiche?

Nel mio Starter Kit del docente hi tech mostro strumenti di base che permettono proprio come imparare l’uso delle tecnologie didattiche, però l’azione dell’imparare richiede tempo e noi oltre ad essere docenti siamo mamme e papà con una nostra vita privata quindi per massimizzare la felicità di tutti, a scuola ed in famiglia è bene sfruttare il più possibile metodi e strumenti che evitanodi farci perdere tempo di lavoro.
Detta così qualcuno ora si aspetterebbe la soluzione a tutti i problemi del docente.

Non preoccupatevi non sarà così non sono così bravo, come gran parte degli esseri umani anche io ho imparato dai miei errori ed ho sperimentato tantissimo, soprattutto sul modo con cui mi relaziono ed imparo.

Ma da dove partire, come evitare distrazioni, rumore esterno che mi distoglie dalla mia azione?

Ho provato tantissimi strumenti, sono passato dalla progettazione con diagrammi di Gantt alla metodologia GTD, da qualche tempo uso la tecnica del pomodoro, tecnica che mi permette di avere intervalli di 25 minuti di concentrazione pura, azione che, se ci riflettete bene, è più o meno il tempo di attenzione pura (quando va bene) che hanno gli allievi in 1 ora di lezione frontale, almeno quella che in media ho rilevato.

Non ho inserito il metodo nel mio starter Kit, ma lo far in una prossima versione.

La tecnica del pomodoro è il modo con cui si svolge le mie attività di lavoro, a questa associo poi un’organizzazione dei progetti con metodologia GTD.

Ma cos’è la tecnica del pomodoro?

E’ un metodo molto semplice impiegato per la gestione del tempo, elaborato da Francesco Cirillo nel 1980.

Questa tecnica fa uso di un timer che scandisce intervalli di 25 minuti dedicati al lavoro, separati da brevi pause di 5 minuti.
Gli intervalli di lavoro da 25 minuti vengono chiamati pomodori.

Quindi concentrati sul lavoro senza nessuna distrazione (e-mail, messaggi WhatsApp, ecc..) con pause frequenti da 5 minuti, ciò dovrebbe aumentare lagilità mentale, riducendo la stanchezza (anche visiva).

Ovviamente i tempi indicati non sono obbligatori potrete voi stabilire la lunghezza degli intervalli, ma il mio consiglio quello di non aumentare il pomodoro, meglio se aumentate il tempo di pausa.

L’algoritmo si svolge in 5 passi, di cui 4 vengono iterati fino alla conclusione del lavoro.

Prerequisito aggiunto da me al metodo:

Definite con precisione lattività lavorativa (correggere i compiti, imparare ad usare un software ecc). Questa fase è importante perché un lavoro potrebbe essere suddiviso in sotto attività quindi identificate tutte le sottoattività, a questo punto il mio consiglio è quello di considerare ogni singola sottoattività come singolo lavoro in modo da semplificare il processo.

Passi da eseguire:

  1. Inizia l’attività.
  2. Impostate il timer a 25 minuti, in questo intervallo evitate il più possibile distrazioni. Se sopraggiunge una distrazione annotatela su un foglio e tornate subito a lavoro.
  3. Alla fine dei 25 minuti fermatevi prendetevi 5 minuti di pausa, non fate l’errore: “mi prendo altri 10 minuti per terminare questa fase fermatevi”.
  4. Dopo 4 pomodori (4 intervalli da 25 minuti) prendetevi una pausa più lunga, decidete voi, io in genere mi fermo per 15 min, il mio consiglio non superare i 30 min di pausa.
  5. Tornate al punto due azzerate il contatore dei pomodori, che ritorna ad 1 e procedete nuovamente.

Quindi un processo iterativo che terminaovviamente con la conclusione del lavoro.

On-line trovate numerosissimi software sia per computer desktop che per dispositivi mobili che vi consentono di utilizzare questa tecnica e vi aiutano a “scandire i pomodori. se volete saperne di pi consultate il sito ufficiale della tecnica del pomodoro.

Buon lavoro a tutti.

Slide del corso: Insegnare a progettare il proprio apprendimento con il coding – Lezione 1

Partito oggi il corso sviluppato in 4 lezioni sul coding rivolto a docenti di scuola elementare, media e superiore.

Allego le slide della prima lezione in cui ho proposto 16 soluzioni spendibili immediatamente in classe che in alcuni casi sono supportate da una progettazione didattica che con poco sforzo può essere rimodulata secondo le esigenze ed inserita all’interno delle proprie lezioni.

Predisposizione di esempi pratici e applicabili in classe volti al miglioramento delle competenze logico-matematiche e delle capacità organizzative degli allievi mediante l’uso di software di programmazione con forte grado di interattività, opensource e gratuiti. Si mostrerà come il “Creative Computing” possa agevolare lo sviluppo del pensiero strutturato (computational thinking) assieme al pensiero creativo mediante la programmazione.

Tutte le soluzioni sono pensate pensando al docente che non ha nessuna competenza di informatica e che non ha mai programmato.

Obiettivi per le prossime lezioni:

  • Programmazione in Python
  • Programmazione in Ruby
  • Utilizzo di Lego Mindstorm
  • Utilizzare software di project management per pianificare le proprie attività di apprendimento
  • … e molto altro

Electro-Calc

Electro-Calc è un software gratuito per sistemi Windows sviluppato per facilitare l’ideazione di progetti elettrici ed elettronici. Non richiede installazione e può funzionare direttamente da chiavetta USB. L’interfaccia utente del software non è in lingua inglese, ma l’utilizzo è comunque semplice per chi ha conoscenze elettroniche.

Convertire i propri PCB in un design 3D

Se avete necessit di realizzare per le vostre pubblicazioni didattiche una rappresentazione 3D dei vostri circuiti elettronici vi invito a seguire il tutorial video allegato.

RS Components & Allied Electronics hanno di recente reso gratuitamente disponibile lo strumento di progettazione PCB Converter per SketchUp. Il programma consente di convertire i file in formato IDF (Intermediate Data Format) in file COLLADA il formato per Google SketchUp. Un semplice drag and drop rende il processo di conversione semplice e veloce. Seguite il link per visualizzare la guida.

fonte: rs-online.com