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Creare un kit robotico educativo a basso costo – 2′ edizione


Dopo il successo della prima edizione sono felice di annunciarvi che questa settimana proporrò la seconda edizione del corso: Creare un kit robotico educativo a basso costo. Mostrerò nuovi robot realizzati in cartone controllati da BBC micro:bit. Darò inoltre indicazione su effettuare il controllo con Arduino e Raspberry Pi.

Come in ogni corso che svolgo verranno forniti sorgenti grafici per la realizzazione dei robot e schede didattiche di programmazione che potranno essere utilizzate in classe con gli studenti.

Presentazione del corso:

Mediante una metodologia laboratoriale, si forniranno competenze digitali finalizzate alla realizzazione di robot didattici a bassissimo costo permettendo al docente si strutturare un percorso di base per avvicinare gli studenti ai principi della programmazione e della robotica.
Il corso si sviluppa in 3 moduli e permetterà di costruire un robot partendo da zero.

  1. Il primo modulo introduce all’uso di BBC micro:bit ed alla programmazione con Blocks Editor, un tool grafico che semplifica l’utilizzo della scheda
    elettronica che controllerà il robot;
  2. Il secondo modulo introduce all’utilizzo modellazione 3D con TinkerCAD che permetterà di stampare in 3D le proprie creazioni, oppure generare i
    progetti necessari per realizzare i robot con compensato o cartone;
  3. Il terzo modulo mette insieme le due competenze consentendo la costruzione ed il controllo del proprio robot didattico.

Saranno svolti 3 incontri in webinar di 2 ore ciascuno, per un totale di 6 ore

  • Venerdì 19 novembre 2021 – Dalle 17.00 alle 19.00
  • Lunedì 29 novembre 2021 – Dalle 17.00 alle 19.00
  • Martedì 30 novembre 2021 – Dalle 17.00 alle 19.00

Per maggiori informazioni sui contenuti del corso e modalità di iscrizione seguire il link allegato.

FutureLabs – Corso: Attività laboratoriale per fornire competenze per la comunicazione digitale e produzione di mediatori didattici multidisciplinari

Presso il FutureLabs dell’ITIS Pininfarina, istituto presso cui insegno, svolgerò il corso di formazione gratuito:

Attività laboratoriale per fornire competenze per la comunicazione digitale e produzione di mediatori didattici multidisciplinari.

Il corso intende fornire, mediante una metodologia laboratoriale, competenze digitali finalizzate alla comunicazione digitale e produzione di mediatori didattici multidisciplinari realizzabili da docenti e studenti. Il corso è indirizzato a tutti i docenti di ogni ordine e grado.

Tutti gli incontri si svolgeranno on-line e verranno proposte attività di laboratorio a distanza da svolgere in modalità sincrona ed asincrona.

Destinatari: docenti di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° e 2° grado Periodo di svolgimento: n.6 incontri di 3 ore ciascuno nel periodo compreso tra il 23/03.2021 e il 15/04/2021. Per ogni incontro sarà riconosciuta una ulteriore ora in autoformazione.
Iscrizioni: dal 23/2/2021 al 1/3/2021 compilando il form al seguente link. Nel form selezionare come prima scelta: Attività laboratoriale per fornire competenze per la comunicazione digitale e produzione di mediatori didattici multidisciplinari.

Si precisa che al corso saranno ammessi 40 partecipanti. Al corso saranno accettate le domande in ordine cronologico di arrivo e i docenti ammessi riceveranno  mail di conferma entro il 4/3/2021.

Argomento del corso sarà la didattica laboratoriale, con particolare attenzione all’uso di specifiche tecnologie: micro:bit, micro:bit Arcade, Arduino, Raspberry Pi, Raspberry Micro. Verranno offerte percorsi didattici completi su Coding e Robotica, proponendo soluzioni opensource e bassissimo costo per ogni ordine di scuola.

Contenuti del corso

Contenuti generali del corso che potranno essere declinati in funzione delle necessità dei corsisti

  • Progetto dell’attività di laboratorio: dalla ricerca delle fonti alla produzione dell’attività di laboratorio (organizzazione)
  • Processi di apprendimento: il ruolo dei nuovi media nella didattica
  • Progettazione di ambienti per la didattica con il digitale: gestire la classe e il laboratorio online
  • Tecniche di costruzione di contenuti digitali per la didattica – metodologie
  • L’utilizzo di video e della fotografia nella didattica – tecnologie e strumenti
  • Costruire strumenti didattici per il Mobile Learning: tecnologie e strategie
  • L’uso di piattaforme per la didattica – dalla creazione alla gestione
  • La didattica inclusiva e le opportunità dei nuovi media – strumenti
  • Coding e Robotica educativa.
    • Realizzazione di sistemi di interazione con il mondo reale: tecnologie e loro utilizzo
    • Creazione di robot: dal disegno al montaggio del robot alla programmazione
    • STEAM con la stampa 3D: disegnare modelli 3D utilizzando il Coding conoscere la tecnologia della stampa 3D
    • Simulatori online per la realizzazione di attività laboratoriali di Coding e Robotica.

Competenze in uscita

  • Sviluppo attività di insegnamento/apprendimento, con capacità nell’indicare la funzione svolta dai media e il modello didattico su cui si basano.
  • Scegliere e fornire indicazioni consapevoli per la progettazione di ambienti scolastici inclusivi coerenti con le attività didattiche programmate.
  • Utilizzare software per la realizzazione di contenuti digitali per la didattica, per la creazione di contenuti e abilità nel costruire strumenti didattici in modalità collaborativa con altri docenti e/o con i propri studenti.
  • Utilizzare software ed hardware specifico per la realizzazione di contenuti attività laboratoriali online ed in presenza, per la creazione di  contenuti e abilità nel costruire strumenti didattici in modalità collaborativa con altri docenti e/o con i propri studenti.
  • Conoscere le fasi di utilizzo dei filmati in un contesto didattico: dall’individuazione o realizzazione del video, alla condivisione e successivo confronto in classe. Utilizzo del funzionamento di software open source per editare i video, per effettuare lo “screencast” e realizzare video-lezioni utilizzando varie tipologie di contenuti.
  • Utilizzo dei principali Social Network e modalità di integrazione nelle classi per una didattica più vicina agli studenti e un uso del Mobile Learning (m-learning).
  • Creazione e gestione di una classe virtuale mediante l’uso dei principali applicativi on-line, tecniche di coinvolgimento degli studenti, condivisione di risorse, utilizzo di strumenti integrati, collaborazione con altri docenti.
  • Saper progettare attività didattiche che valorizzano il ruolo inclusivo delle tecnologie per l’intera classe e nello specifico per alunni con BES e nello specifico saper analizzare e valutare le caratteristiche di uno strumento didattico digitale in ottica inclusiva.
  • Progettare e gestire attività didattiche basate sulla programmazione di robot (soluzione di labirinti, storytelling, realizzazione di giochi didattici, controllo comportamento e interazione del robot con oggetti esterni). Analisi delle tecnologie e soluzioni didattiche.
  • Utilizzo di tecnologie specifiche per la realizzazione di attività di laboratorio per il potenziamento delle STEAM mediante specifiche tecnologie: micro:bit, micro:bit Arcade, Arduino, Raspberry Pi, Raspberry Micro. Realizzazione di attività di laboratorio.
  • Coding on line: piattaforme online gratuiti e ambienti di sviluppo fortemente interattivi.

Vi aspetto 🙂

Raspberry Pi Pico – conosciamo la scheda ed installiamo MicroPython

Raspberry Pi Pico è una nuovissima scheda di prototipazione elettronica estremamente potente ed economica che monta il microcontrollore RP2040 costituito da un Cortex-M0+. La scheda è prodotta da Raspberry Pi ed ha un costo estremamente contenuto, circa € 4,5.
La scheda ha una dimensione simile a quella di un Arduino Nano, però rispetto alle  schede della famiglia Arduino che montano microcontrollori ATmega, possiede una potenza di calcolo e di memoria superiore. Inoltre è possibile programmarla in MicroPython, C e C++.

La scheda è stata messa in vendita qualche settimana fa e non appena commercializzata ho deciso di acquistarne 10 schede, ulteriori 10 schede mi arriveranno tra qualche giorno ciò mi permetterà di gestire un’intera classe di studenti e le prime sperimentazioni le effettuerò con i miei studenti di  5′ Elettronica e Automazione a cui assegnerò il compito di sviluppare le esercitazioni che poi utilizzerò nel prossimo anno scolastico con i miei studenti di 3′ del percorso elettronica e automazione.
Come prima attività in DaD ho chiesto ai miei allievi di realizzare in autonomia un documento di presentazione del prodotto e una tabella di confronto con le schede Arduino che montano microcontrollori ATmega tutto ciò mi farà risparmiare tempo e ci permetterà di concentraci sull’attività pratica in laboratorio.

Con questo post ne voglio presentare  le caratteristiche tecniche e la modalità di installazione del firmware ed un esempio di programmazione in MicroPython. Sul sito di riferimento potete trovare tutta la documentazione necessaria per utilizzare la scheda.

Pico viene venduto senza piedini di collegamento, quindi dovrete acquistarli e procedere poi voi a sedarli sulla scheda, quindi armatevi di tanta pazienza ed utilizzando una breadboard per fissare i pin, procedete con la saldatura.

Per maggiori informazioni seguire il link per la pagina di riferimento della scheda.

Caratteristiche tecniche

L’RP2040 è il primo microcontrollore di Raspberry Pi. I due core del processore Cortex-M0+ del  Pico funzionano a 48 MHz, anche se questo può essere modificato nel software fino a 133 MHz.

La RAM del microcontrollore è incorporata nello stesso chip dei core del processore, è costituita da sei banchi di memoria  per un totale di 264kB (264.000 byte) di RAM statica (SRAM). La RAM viene utilizzata per memorizzare i vostri programmi e i dati di cui hanno bisogno i programmi.

L’RP2040 include 30 pin GPIO (general-purpose input / output) multifunzione, 26 dei quali sono collegati a connettori pin fisici sul vostro Pico e uno dei quali è collegato a un LED integrato sulla scheda. Tre di questi pin GPIO sono collegati a un convertitore analogico-digitale (ADC), mentre un altro canale ADC è collegato a un sensore di temperatura su chip.

L’RP2040 include due UART (ricevitore-trasmettitore asincrono universale), due SPI (Serial Periferal Interface) e due bus I2C (Inter-Integrated Circuit) per i collegamenti a dispositivi hardware esterni come sensori, display, convertitori digitale-analogico (DAC) e molto altro. Il microcontrollore include anche un ingresso/uscita programmabile (PIO), che consente al programmatore di definire nuove funzioni hardware e bus nel software.

Il  Pico include un connettore micro USB, che permette un collegamento seriale UART-over-USB al microcontrollore RP2040 per la programmazione e l’interazione e che alimenta il chip. Tenendo premuto il pulsante BOOTSEL quando si collega il cavo, il microcontrollore passerà alla modalità “Dispositivo di archiviazione di massa USB”, consentendo di caricare il nuovo firmware.

L’RP2040 include anche un on-chip clock e timer, che permette di tenere traccia in modo preciso dell’ora e della data. Il clock può memorizzare l’anno, il mese, il giorno, il giorno della settimana, l’ora, i minuti e i secondi e tiene automaticamente traccia del tempo trascorso finché viene fornita l’alimentazione alla scheda. RP2040 include il single-wire debug (SWD)  un debug hardware a tre fili nella parte inferiore del tuo Pico.

Pinout del Raspberry Pi Pico

 

 

 

Caratteristiche tecniche

  • CPU: 32-bit dual-core ARM Cortex-M0+ at 48MHz, configurabile fino a 133MHz
  • RAM: SRAM da 264kB disposi in 6 banchi indipendenti configurabili
  • Memoria: flash RAM esterna da 2MB
  • GPIO: 26 pins
  • ADC: 3 × 12-bit ADC pin
  • PWM: 16
  • Clock: Orologio e timer accurati su chip con anno, mese, giorno, giorno della settimana, ora, secondi e calcolo automatico dell’anno bisestile
  • Sensori: Sensore di temperatura On-chip connesso connesso ad un ADC 12-bit
  • LED: LED su scheda indirizzabile dall’utente
  • Connessioni bus: 2 × UART, 2 × SPI, 2 × I2C, Programmable Input/Output (PIO)
  • Hardware Debug: Single-Wire Debug (SWD)
  • Mount Options: pin passanti
  • Alimentazione: 5 V via micro USB, 3.3 V via 3V3 pin, o 2–5V via VSYS pin

Installare MicroPython

Dopo che avete effettuato le saldature dei pin abbiamo bisogno di installare MicroPython sulla scheda. Colleghiamo un cavo micro USB alla porta micro USB del vostro Pico.
Per installare MicroPython sul vostro Pico dovrete scaricarlo da Internet. Questa operazione è da fare una sola volta, dopo averlo installato rimarrà sul vostro Pico a meno che voi non decidiate di sostituirlo con qualcos’altro.

Mantenete premuto “BOOTSEL” nella parte superiore del tuo Pico, vicino al connettore USB, quindi, tenendolo ancora premuto, collega l’altra estremità del cavo micro USB a una delle porte USB del vostro computer Raspberry Pi o altro computer. Contate tre secondi, dopo di che rilasciate il pulsante “BOOTSEL”. Dovreste vedere il vostro  Pico apparire come un’unità rimovibile, come se avessimo collegato un’unità flash USB o un disco rigido esterno. Sul vostro computer verrà aperta una finestra per aprire l’unità (la scheda) che avete connesso.

Nella finestra del vostro File Manager, vedrete due file sul  Pico: INDEX.HTM e INFO_UF2.TXT. Il file  INFO_UF2.TXT contiene informazioni sul  Pico tra cui la versione del bootloader attualmente in esecuzione sul Pico.

Il file, INDEX.HTM, contiene tutte le informazioni utili per usare il Pico, fate doppio clic, sarete reindirizzati sulla pagina di benvenuto da cui reperire tutte le informazioni che servono per iniziare. Fate clic sulle schede scorrete la pagina per accedere alle guide, ai progetti e alla raccolta di libri: una libreria di documentazione tecnica dettagliata che copre tutto, dal funzionamento interno del microcontrollore RP2040 il cuore della vostra scheda, alla programmazione in Python e C / C ++.

Leggete tutte le informazioni sulla pagina, andate in “Getting started with MicroPython” e fate clic sul pulsante “Scarica file UF2” per scaricare il firmware MicroPython, che è un piccolo file che contiene MicroPython per il vostro Pico. Il download dal sito di riferimento richiede pochissimi secondi.

Una volta scaricato, andate nella vostra cartella Download cercate il file “micropython” seguito da una data e dall’estensione “uf2”. Fare clic e tenere premuto il pulsante del mouse sul file UF2, quindi trascinatelo sull’unità di archiviazione rimovibile di Pico (quindi all’interno del Pico). Posizionalo sulla finestra e rilascia il pulsante del mouse per rilasciare il file sul vostro Pico.

Dopo qualche secondo il vostro Pico scomparirà dal vostro File Manager e potreste anche vedere un messaggio del vostro sistema operativo che vi dice che un’unità è stata rimossa senza essere stata espulsa: non preoccupatevi, non è successo nulla di grave, ciò accade perchè quando avete trascinato il file del firmware MicroPython sul Pico, avete detto di eseguire il flashing del firmware nella  memoria interna di Pico. Per fare il flashing il Pico esce dalla modalità speciale in cui lo avete  inserito con il pulsante “BOOTSEL” (modalità periferica USB), vedrete lampeggiare il LED sulla scheda, ciò indica che Pico ora esegue MicroPython.

Bene! Ora siete pronti per iniziare a programmare in MicroPython su Raspberry Pi Pico! 🙂

Installiamo l’IDE Thonny per programmare in MicroPython.

Scarichiamo ora l’IDE di programmazione Thonny, vedremo in una lezione successiva come utilizzare Visual Studio Code.

Andate sul sito https://thonny.org e scaricate la versione per il vostro sistema operativo

Doppio click sull’applicazione, si aprirà la seguente finestra:

Configuriamo ora l’IDE per poter programmare il Pico, dal menù > Strumenti > Opzioni… selezionare “Interprete”

Scegliere MicroPython (Raspberry Pi Pico)

Determiniamo ora la porta seriale di connessione a cui abbiamo collegato il Pico, possiamo effettuare questa operazione oppure manualmente selezionate quella identificata da una lunga serie di 0 che termina con 1

Dal menù Strumenti > Gestione plug-in… inserire nel campo di ricerca “machine”

Si avvierà l’installazione, al termine chiudete la finestra.

Vediamo ora come effettuare il blink del LED sulla scheda.
Scrivimi all’interno dell’area di programmazione il seguente codice, fate attenzione all’indentazione, come sapete in Python è importante.

import machine
import utime

led_onboard = machine.Pin(25, machine.Pin.OUT)

while True:
    led_onboard.value(1)
    utime.sleep(1)
    led_onboard.value(0)
    utime.sleep(1)

La prima linea di codice:

import machine

Questa prima linea di codice è importantissima in quanto vi consentirà di lavorare con MicroPython sul Pico, importerà la libreria “machine” che contiene tutte le istruzioni necessarie che permettono per fare comunicare MicroPython con Pico ed altri dispositivi compatibili con MicroPython.
Senza questa linea di codice non sarete in grado di controllare nessuno dei pin GPIO di Pico e non potrete controllare il LED sulla scheda.

La seconda linea di codice

import utime

Importa la libreria di MicroPython: “utime”. Questa libreria gestisce tutto ciò che ha a che fare con il tempo, dalla misurazione all’inserimento di ritardi.

led_onboard = machine.Pin(25, machine.Pin.OUT)

Questa riga definisce un oggetto chiamato led_onboard, che è il nome che assegniamo noi per fare riferimento al LED sulla scheda, possiamo tecnicamente utilizzare qualsiasi nome, possibilmente meglio scegliere nomi che abbiamo attinenza con la funzionalità dell’oggetto in modo da rendere più semplice la lettura del programma.
Come si può notare la funzione machine.Pin() è costituita da due parametri: il pin a cui è connesso il LED, il 25, seguito dalla modalità con cui viene usato il pin, OUT. Per chi ha familiarità con la programmazione con Arduino noterà che l’azione è la medesima, cambia solo la sintassi.

Definiamo un loop infinito in cui andremo ad inserire le istruzioni che vogliamo vengano ripetute per sempre.

while True:

Analizziamo le istruzioni nel corpo del while

led_onboard.value(1)

Questa linea di codice imposta il pin ad HIGH però da sola non permetterà ancora l’accensione del LED, è necessario indicare per quanto tempo il LED starà ad HIGH con la riga di codice che segue manteniamo ad 1 (HIGH) il Led per 1 secondo

utime.sleep(1)

Allo stesso modo impostiamo a 0 (LOW) il il pin a cui è connesso il LED

led_onboard.value(0)

facciamo in modo che questo stato duri per 1 secondo:

utime.sleep(1)

Fare ora clic sull’icona play per eseguire lo script:

il LED sulla scheda inizierà a lampeggiare

Per fermare l’esecuzione dello script sulla scheda fare click su STOP

Nel caso in cui invece desiderate rendere l’esecuzione automatica non appena il Pico viene connesso ad una fonte di alimentazione, rinominate il file in main.py e salvatelo sulla scheda

Buon Coding a tutti 🙂

Installare Raspberry Pi Desktop su VirtualBox

Questa Didattica Digitale Integrata ci costringe e favorisce modalità di attività di laboratorio assolutamente diverse, fare laboratorio senza poter toccare gli strumenti  è complicato, ma certamente ai ragazzi possono essere fornite competenze che risulteranno utilissimi nei mesi prossimi durante le attività laboratoriali in presenza, quando come si spera la situazione didattica ritornerà alla normalità. Ho la fortuna di avere nelle mie classi molti studenti in cui: “brilla la luce del maker” 🙂 e quindi molto disposti alla sperimentazione anche personale a casa. Alcuni mi condividono le registrazioni video delle loro sperimentazione o mi mostrano in presenza online i circuiti realizzati.

In questi giorni ho pensato di realizzare questo tutorial introduttivo, ritengo utile per chi non è pratico nell’uso di Raspberry Pi, ma soprattutto utile per i miei studenti che mi hanno espresso la volontà di realizzare a distanza un sistema domotico su Raspberry Pi. Prima di cominciare con l’acquisto dell’hardware, ritengo indispensabile conoscere il sistema operativo Raspberry Pi Desktop. La modalità più semplice per prendere subito dimestichezza con il sistema operativo è quella di utilizzare l’ambiente di virtualizzazione gratuito: VirtualBox su cui sperimentare.
Raspbian è un derivato del sistema operativo Debian. Sul sito ufficiale, raspberrypi.org è possibile prelevare l’ISO del sistema operativo che può essere installato su computer Mac e Windows. L’uso di Raspberry Pi Desktop mi ha permesso in passato di recuperare computer obsoleti permettendo a molti studenti di continuare ad utilizzare i loro vecchi PC.

Installare VirtualBox

Dal sito di riferimento di VirtualBox prelevate l’ultima versione per il vostro sistema operativo (Windows, Linux, Mac).

Nella cartella di download ritroverete l’installatore di VirtualBox, avviate l’installazione e seguite passo passo le fasi installazione. Le immagini che seguono mostrano esattamente la sequenza delle finestre mostrate in fase di installazione:

Passo 1
Doppio click sul file scaricato

Passo 2
clic su “Avanti”

Passo 3
Non effettuate nessuna modifica, clic su “Avanti”

Passo 4
Io ho lasciato tutte le impostazioni selezionate, decidete secondo le vostre necessità Continua a leggere

I miei corsi per La Tecnica della Scuola “Terza edizione di: Starter kit delle competenze digitali”

Siamo giunti alla terza edizione del corso in webinar: Starter kit delle competenze digitali. Come nelle precedenti edizioni mostrerò la strategia che adotto per costruire “la cassetta degli attrezzi” delle tecnologie digitali e come costruire un percorso di apprendimento alle tecnologie didattiche rivolto agli insegnanti. Rispetto alle edizioni passate, viste le richieste che mi sono state fatte dai colleghi, aggiungerò anche indicazioni su risorse e moduli didattici in merito all’uso di particolari tecnologie che si riferiscono alla stampa 3D, al Coding con BBC micro:bit, Arduino, Raspberry Pi, Maker Makey inoltre incomincerò a dare suggerimenti su come costruire un percorso di Didattica della Robotica, percorso che poi sfocerà nei prossimi mesi in un corso specifico. Vista la grande quantità di argomenti che verranno trattati lascerò come sempre slide e documentazione di approfondimento.

Presentazione

“Come imparare ad imparare l’uso delle tecnologie didattiche?”
“Dove informarsi e dove trovo esempi sull’uso delle tecnologie sviluppati da altri insegnanti?”

Il corso introduttivo intende fornire gli strumenti necessari per imparare a strutturare un proprio percorso di apprendimento all’uso delle tecnologie didattiche con particolare attenzione ad una serie di applicativi web in cloud, gratuiti ed open source, utilizzabili per la progettazione didattica e per la gestione della classe, a supporto di una didattica blended ed inclusiva.
Verranno forniti gli strumenti di partenza per sfruttare le potenzialità delle tecnologie nei processi chiave: progettazione, trasversalità, collaborazione, condivisione, valutazione.
Durante l’attività formativa verranno esposte soluzioni hardware di bassissimo costo (Raspberry Pi, micro:bit, MakeyMakey, Arduino, ecc…) immediatamente spendibili in classe che ben si adattano allo sviluppo di attività di didattiche laboratoriali, in grado di fornire competenze trasversali basate su una metodologia “project based learning” per il raggiungimento di uno scopo o di un obiettivo specifico che ha molto a che fare con problemi di vita reale.

Saranno svolti 3 incontri di 2 ore ciascuno per un totale di 6 ore

  • Martedì 10 aprile 2018 – dalle ore 17.00 alle 19.00
  • Mercoledì 11 aprile 2018 – dalle ore 17.00 alle 19.00
  • Mercoledì 18 aprile 2018 – dalle ore 17.00 alle 19.00

Potrete rivedere la registrazione del webinar senza limiti di tempo, anche in caso di assenza.
Per accedere, ti basterà acquistare il corso on line attraverso il nostro STORE. Con le stesse credenziali potrai visionare tutti i materiali del corso sulla piattaforma formazione.tecnicadellascuola.it

FORMATORE: Michele Maffucci

DESTINATARI: Docenti e istituzioni scolastiche e formative di ogni ordine e grado

COSTO: 55 euro
LA CASA EDITRICE LA TECNICA DELLA SCUOLA E’ ENTE DI FORMAZIONE ACCREDITATO DAL MIUR
Puoi acquistare i corsi anche con la CARTA DOCENTE

PUNTI TEMATICI CHE SARANNO AFFRONTATI

  • Strumenti per sostenere l’autoaggiornamento
  • Le comunità di insegnati sul web. Gruppi di interesse, comunità di pratica
  • Software cloud per la didattica attiva
  • Strumenti per comunicare (blog, siti), creare e sostenere la comunità della propria scuola
  • Strumenti di social bookmarking
  • La ricerca in rete: dato un problema, risolverlo con l’aiuto della rete
  • La progettazione condivisa e collaborativa tra i docenti: il curriculum mapping
  • Strumenti per costruire pensiero computazionale
  • Progettazione di ambienti cloud per la gestione della classe e la realizzazione di attività collaborative

OBIETTIVI

Verranno forniti competenze digitali ad ampio spettro che permetteranno di:

  • Costruire un proprio “network di apprendimento sociale” (basato su sistemi di social network) per l’apprendimento delle tecnologie
  • Valutare quali tecnologie adottare per rendere efficace il proprio lavoro
  • Dove informarsi sull’uso delle tecnologie didattiche (strategie, tutorial e case history)
  • Risorse web per la formazione e il supporto all’uso delle tecnologie
  • Usare le tecnologie per organizzarsi
  • Documentare per ampliare il proprio “network di apprendimento sociale” al fine di costruire il “diario delle proprie esperienze didattiche”
  • Saper cercare sul web: “imparare ad imparare l’uso delle tecnologie”
  • Gestire sistemi di social networking (per apprendere, recuperare per l’inclusione)

MAPPATURA DELLE COMPETENZE

  • Competenze a supporto di ogni attività giornaliera del docente: contesti, uso di particolari software, organizzazione di una piattaforma di formazione in funzione delle esigenze della classe
  • Saper scegliere strumenti tecnologici (hardware e software) diversi in rapporto ai contesti classe
  • Saper scegliere gli strumenti da utilizzare per progettare Unità di Apprendimento trasversali e disciplinari

TITOLO RILASCIATO
La Casa Editrice La Tecnica della Scuola è ente di formazione accreditato dal Miur per la formazione del personale della scuola (prot. n. AOODGPER/6834/2012) ai sensi della direttiva ministeriale n. 90/2003 adeguato ai sensi della Direttiva n. 170/2016.
Ai fini del rilascio dell’attestato di partecipazione, il percorso di formazione si conclude con un test di verifica e un questionario di gradimento del corso di cui è richiesto il completamento.

Il corso è presente sulla piattaforma ministeriale Sofia (ID. 6045), sulla quale sarà possibile iscriversi dopo avere effettuato il pagamento.

Per poter acquistare il corso seguire il LINK