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Il piccolo DotBot:bit cresce giorno per giorno

Sto apportando in queste ore alcune modifiche sulle dimensioni e sulle modalità di utilizzo dell’ultimo nato della famiglia DotBot, il piccolo DotBot:bit, ne ho variato leggermente le dimensioni, attualmente l’area di occupazione è di 75×75 mm, sufficientemente piccolo per essere comodo da trasportare e da usare in ogni classe. Alcuni miglioramenti apportati al sistema di aggancio del micro:bit e della scheda per il pilotaggio dei servo, scheda dotata anche 5 led RGB.

Nelle immagini è possibile vedere la versione Truck che consente l’aggancio di ulteriori dispositivi. Pubblicherò nel breve i sorgenti grafici per la stampa 3D. Ho sviluppato inoltre un primo prototipo di struttura per ospitare un Arduino Nano (nella foto una versione compatibile) inserito su una extension board che rende più agevole il collegamento tra i vari dispositivi del robot.

Tutti gli elementi si incastrano, sono solo presenti 4 viti M3 con i rispettivi dadi.

Attualmente in fase di disegno:

  • struttura per ospitare sensore ad ultrasuoni
  • sensori ad infrarossi
  • struttura per gare sumo
  • struttura per ospitare Raspberry Pi Zero W
  • struttura per ospitare un Raspberry Pi 3

Mi sono dato alcuni giorni di tempo per concludere l’intero progetto, forse qualcuno avrà intuito l’intento nel  realizzare un oggetto molto piccolo ed estremamente versatile da utilizzare con la tecnologia che più si preferisce, quindi programmazione in JavascripBlock Editor, MicroPython, C, Scratch, Visualino, mBlock ed altro con l’elettronica che si vuole.

Mi sto affezionando a questo “piccolino” sarà il caso di aggiungere un po’ di espressività? Un display oled e un po’ di interazione con bot Telegram potrebbero essere interessanti, ma perché non usarlo con la piattaforma di programmazione basata su ROS di HotBlackROBOTICS?

…ci sto lavorando 😉

Buon Coding a tutti.

I miei corsi per La Tecnica della Scuola – Seconda edizione di: Starter kit delle competenze digitali

Visto il successo della prima edizione svolgerò per La Tecnica della Scuola la seconda edizione del corso Starter kit delle competenze digitali. In questa nuova edizione verrà svolta una lezione in più in cui darò ulteriori indicazioni in merito all’organizzazione e la progettazione didattica, all’utilizzo di strumenti per realizzare un e-portfolio ed esempi per lo sviluppo di attività didattiche laboratoriali immediatamente spendibili in classe (risorse per la realizzazione di laboratori di Coding, stampa 3D, ecc…)

Date di svolgimento del corso

3 incontri di 2 ore ciascuno per un totale di 6 ore

  • Lunedì 2 ottobre 2017 dalle ore 17.00 alle 19.00
  • Martedì 3 ottobre 2017 dalle ore 17.00 alle 19.00
  • Giovedì 5 ottobre 2017 dalle ore 17.00 alle 19.00

“Come imparare ad imparare l’uso delle tecnologie didattiche?”

“Dove informarsi e dove trovo esempi sull’uso delle tecnologie sviluppati da altri insegnanti?”

Il corso introduttivo intende fornire gli strumenti necessari per imparare a strutturare un proprio percorso di apprendimento all’uso delle tecnologie didattiche con particolare attenzione ad una serie di applicativi web in cloud, gratuiti ed open source, utilizzabili per la progettazione didattica e per la gestione della classe, a supporto di una didattica blended ed inclusiva.
Verranno forniti gli strumenti di partenza per sfruttare le potenzialità delle tecnologie nei processi chiave: progettazione, trasversalità, collaborazione, condivisione, valutazione.
Durante l’attività formativa verranno esposte soluzioni hardware di bassissimo costo (Raspberry Pi, micro:bit, MakeyMakey, Arduino, ecc…) immediatamente spendibili in classe che ben si adattano allo sviluppo di attività di didattiche laboratoriali, in grado di fornire competenze trasversali basate su una metodologia “project based learning” per il raggiungimento di uno scopo o di un obiettivo specifico che ha molto a che fare con problemi di vita reale.

DESTINATARI: Docenti e istituzioni scolastiche e formative di ogni ordine e grado

COSTO: 55 euro
LA CASA EDITRICE LA TECNICA DELLA SCUOLA E’ ENTE DI FORMAZIONE ACCREDITATO DAL MIUR

Potrete acquistare il corso anche con la CARTA DOCENTE

PUNTI TEMATICI CHE SARANNO AFFRONTATI

  • Strumenti per sostenere l’autoaggiornamento
  • Le comunità di insegnati sul web. Gruppi di interesse, comunità di pratica
  • Software cloud per la didattica attiva
  • Strumenti per comunicare (blog, siti), creare e sostenere la comunità della propria scuola
  • Strumenti di social bookmarking
  • La ricerca in rete: dato un problema, risolverlo con l’aiuto della rete
  • La progettazione condivisa e collaborativa tra i docenti: il curriculum mapping
  • Strumenti per costruire pensiero computazionale
  • Progettazione di ambienti cloud per la gestione della classe e la realizzazione di attività collaborative

OBIETTIVI

Verranno forniti competenze digitali ad ampio spettro che permetteranno di:

  • Costruire un proprio “network di apprendimento sociale” (basato su sistemi di social network) per l’apprendimento delle tecnologie
  • Valutare quali tecnologie adottare per rendere efficace il proprio lavoro
  • Dove informarsi sull’uso delle tecnologie didattiche (strategie, tutorial e case history)
  • Risorse web per la formazione e il supporto all’uso delle tecnologie
  • Usare le tecnologie per organizzarsi
  • Documentare per ampliare il proprio “network di apprendimento sociale” al fine di costruire il “diario delle proprie esperienze didattiche”
  • Saper cercare sul web: “imparare ad imparare l’uso delle tecnologie”
  • Gestire sistemi di social networking (per apprendere, recuperare per l’inclusione)

MAPPATURA DELLE COMPETENZE

  • Competenze a supporto di ogni attività giornaliera del docente: contesti, uso di particolari software, organizzazione di una piattaforma di formazione in funzione delle esigenze della classe
  • Saper scegliere strumenti tecnologici (hardware e software) diversi in rapporto ai contesti classe
  • Saper scegliere gli strumenti da utilizzare per progettare Unità di Apprendimento trasversali e disciplinari

Per maggiori informazioni sulla modalità di acquisto, svolgimento corso e attestato riconosciuto rilasciato, seguire il LINK

I miei corsi presso La Tecnica della Scuola: Starter kit delle competenze digitali


Svolgerò 2 incontri di 2 ore ciascuno in Webinar nei giorni:

  • Mercoledì 28 giugno 2017 dalle ore 17.00 alle 19.00
  • Venerdì 30 giugno 2017 dalle ore 17.00 alle 19.00

Il corso ha l’obiettivo di fornire una strategia che possa permettere di costruire un proprio percorso di apprendimento all’uso delle tecnologie didattiche.

Presentazione del corso.

“Come imparare ad imparare l’uso delle tecnologie didattiche?”

“Dove informarsi e dove trovo esempi sull’uso delle tecnologie sviluppati da altri insegnanti?”

Il corso introduttivo intende fornire gli strumenti necessari per imparare a strutturare un proprio percorso di apprendimento all’uso delle tecnologie didattiche con particolare attenzione ad una serie di applicativi web in cloud, gratuiti ed open source, utilizzabili per la progettazione didattica e per la gestione della classe, a supporto di una didattica blended ed inclusiva.

Verranno forniti gli strumenti di partenza per sfruttare le potenzialità delle tecnologie nei processi chiave: progettazione, trasversalità, collaborazione, condivisione, valutazione.

Durante l’attività formativa verranno esposte soluzioni hardware di bassissimo costo (Raspberry Pi, micro:bit, MakeyMakey, Arduino, ecc…) immediatamente spendibili in classe che ben si adattano allo sviluppo di attività di didattiche laboratoriali, in grado di fornire competenze trasversali basate su una metodologia “project based learning” per il raggiungimento di uno scopo o di un obiettivo specifico che ha molto a che fare con problemi di vita reale.

DESTINATARI: Docenti e istituzioni scolastiche e formative di ogni ordine e grado
COSTO: 40 euro

Sarà possibile acquistare il corso anche con la CARTA DOCENTE

OBIETTIVI

Verranno forniti competenze digitali ad ampio spettro che permetteranno di:

  • Costruire un proprio “network di apprendimento sociale” (basato su sistemi di social network) per l’apprendimento delle tecnologie
  • Valutare quali tecnologie adottare per rendere efficace il proprio lavoro
  • Dove informarsi sull’uso delle tecnologie didattiche (strategie, tutorial e case history)
  • Risorse web per la formazione e il supporto all’uso delle tecnologie
  • Usare le tecnologie per organizzarsi
  • Documentare per ampliare il proprio “network di apprendimento sociale” al fine di costruire il “diario delle proprie esperienze didattiche”
  • Saper cercare sul web: “imparare ad imparare l’uso delle tecnologie”
  • Gestire sistemi di social networking (per apprendere, recuperare per l’inclusione)

MAPPATURA DELLE COMPETENZE

  • Competenze a supporto di ogni attività giornaliera del docente: contesti, uso di particolari software, organizzazione di una piattaforma di formazione in funzione delle esigenze della classe
  • Saper scegliere strumenti tecnologici (hardware e software) diversi in rapporto ai contesti classe
  • Saper scegliere gli strumenti da utilizzare per progettare Unità di Apprendimento trasversali e disciplinari
  • In caso di assenza alla diretta webinar, potrai rivedere la lezione registrata e richiedere l’attestato dopo avere svolto il test di verifica.

Per maggiori informazioni e per l’iscrizione seguire il LINK

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DotBot K il robot per i più piccoli e non solo

dotbotk-01Lo avevo promesso nei mesi scorsi e finalmente sono riuscito ad implementare la prima versione di DotBot dedicata ai più piccoli, nome in codice DotBot K, dove K sta per Kids.
La nascita di quesa versione, che vi avevo preannunciato in precedenti post nasce da una domanda semplice che mi venne posta da una mia cara collega di scuole elementari quando vide il primo DotBot: “E a noi non hai pensato?” 🙂
In realtà ora lo posso dire, nei miei pensieri questa che vedete è stata la mia prima versione di DotBot, nelle prime bozze su carta era più piccolo e con un’elettronica diversa, ma io ho incominciato a pensare ad un kit robotico per gli studenti proprio avendo nella mente questo piccolo parallelepipedo, immaginavo ad un oggetto su cui aggiungere funzionalità successive al crescere delle competenze dello studente, una “mascotte” sufficientemente resistente da portare in cartella e da disporre sulla scrivania dello studente su cui effettuare esercitazioni di informatica e personalizzarlo con involucri personalizzati dallo studente.

Avevo necessità di realizzare un artefatto che permettesse di unire le parti mediante incastri riducendo al minimo le viti metalliche. Mi sono focalizzato su una serie di progetti open: BOB, Bobwl, ZOWI, Otto ed altri. Da essi ne ho estratto gli elementi che ritenevo più interessanti rinforzando la struttura ed adattandola alle funzionalità che desideravo inserire.
Quindi certamente in esso ritroverete caratteristiche dei progetti sopra citati, ma ne ho volute fare qualcosa di più, che andasse oltre la semplice realizzazione di un kit robotico, cosa? Spero possa trasparire nelle righe successive ed in ciò che farò nelle prossime settimane.

Ho partecipato spesso a discussioni con colleghi per immaginare quali dovessero essere sia le funzionalità che la forma del robot e le richieste, quasi tutte lecite, mi portavano in una direzione che rapidamente faceva aumentare i costi e le difficoltà di assemblaggio.

lo vogliamo:
resistente, colorato, personalizzabile, programmabile alla Scratch, comandato da smartphone, tablet e che costi poco.

Comprenderete, anche se non siete esperti dell’argomento, che pensare ad un oggetto di simili caratteristiche a costi contenuti, è complicato, inoltre desideravo che il tutto potesse essere pensato e prodotto in non più di 3 mesi di lavoro. Quindi come fare?
Sono partito da lontano ed ho riflettuto sull’obiettivo del tutto: fare coding non solo per insegnare a programmare ma anche per insegnare a pensare e per insegnare a pensare, se si pensa bene, lo si può fare con pochi soldi 🙂
L’idea quindi è quella di non pretendere un’oggetto tecnologicamente all’ultima moda, ma offrire qualcosa che potesse permettere di realizzare un percorso di project learning con i propri allievi, che parte dalla modellazione 3D per giungere alla fine al coding.
Infatti tutte le strutture fisiche che vedete stampate in 3D fanno anch’esse parte del processo di apprendimento, infatti sono state implementate volutamente tutte con Thinkercad, che come molti di voi sapranno, è un applicativo online gratuito di facile utilizzo che può essere utilizzato con gli studenti più giovani. L’intero processo di modellazione 3D è stato documentato, ne darò informazione più avanti, in modo da poter essere usato dagli insegnanti come manuale didattico con possibilità di rimodulazione in tutte le parti da parte di docenti e allievi secondo le necessità.

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Le fasi di programmazione potranno essere realizzate usando ambienti di sviluppo di diverso tipo tra cui sistemi simili a Scratch. Nelle prossime settimane fornirò sketch di esempio che permetteranno ai più esperti di riprogrammare il robot.
Quindi pensare alla moderazione 3D e costruzione del robot come ad un’attività didattica che giunge fino al coding quindi costruzionismo (per dirla alla Papert) dall’inizio alla fine ed è questo che desidero sia DotBot K.

Ma quali sono le caratteristiche di base?
E’ costituito da due modalità di movimento, una autonoma che utilizza un sensore ad ultrasuoni che permette in autonomia di evitare gli ostacoli ed una comandata per passi che fa uso di un qualsiasi telecomando di TV che consente di movimentare il robot in avanti, indietro e fargli eseguire rotazioni di 90 gradi a destra e sinistra la modalità di movimento è selezionabile da telecomando.
Nella prima versione proposta il controllo del piccolo robot è costituito da un Arduino Nano, mentre la movimentazione viene eseguita mediante servomotori a rotazione continua di piccole dimensione. Due i dispositivi di output per la segnalazione di azioni compiute dal robot: un led RGB che costituisce il naso di DotBot K per l’emissione di luce colorata ed un buzzer per la produzione di suoni. Alimentazione totale 6V.

Piccola precisazione riguarda alla fase di assemblaggio.
DotBot K è da pensare ad una sorta di BeeBot quindi immagino il robot consegnato già montato, i giovani studenti si dovranno solo preoccupare di personalizzare la struttura o programmarlo in modo diverso, l’assemblaggio delle parti interne sarà a carico di insegnanti o altre figure (studenti di scuola superiore).

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Quindi essenziale, ma sufficiente per svolgere ad esempio quanto già descritto in precedenza per DotBot S che meglio si adattano alla versione K se pensiamo a bambini:

Ho immaginato tanti DotBot K pilotati a distanza mediante i telecomandi che ogni studente si porterà casa. In un’attività ad esempio di educazione stradale, i DotBot K diventano le automobili su cui ogni studente deve agire.
Immagino l’attività di apprendimento della composizione di una frase in italiano, su di un piano vengono disposte le parti mischiate di una frase e i bambini devono far percorrere ai DotBot K la strada giusta per comporre correttamente la frase.
Ma ancora l’attività in cui i bambini imparano ad usare Thinkercad stampando dei numeri dopo di che i numeri vengo disposti a terra. Con dei DotBot K i bambini potrebbero, mediante telecomando che comanda il robot, spostare i numeri nell’insieme pari e nell’insieme dispari. Attività simili si possono pensare con vocali e consonanti, oppure forme geometriche, ecc… Insomma l’attività didattica diventa un’incredibile attività laboratoriale e la robotica una materia trasversale a tutte le discipline.

Probabilmente alcuni si aspettavano un grado di interattività maggiore e certamente ho pensato a qualcosa di più con caratteristiche più performanti: motori, sensori, estensioni IoT, programmazione diretta senza PC, memorizzazione dei passi… ci sono già, sono step del progetto già in fase di sviluppo e che vedranno la luce nei prossimi mesi, come ad esempio estensioni IoT di interattività di DotBot K in funzione di messaggio proveniente da social network che sto sperimentando mentre scrivo questo articolo… però chiedo come sempre pazienza 🙂

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Ovviamente vi spiegherò come realizzare un DotBot K, ma prima di far ciò vi elenco la lista delle attività che saranno svolte nei prossimi giorni:

  1. Presentarvi DotBot K alla Maker Faire di Roma che ci sarà la prossima settimana presso il padiglione 5 postazione C25.
    Saremo: Maffucci Michele, Russo Ludovico Orlando, Mattia Maffucci (figlio), Vernotico Silvia e new entry Gabriele Ermacora e tutti insieme stiamo condividendo lo sviluppo progetto DotBot, ciascuno per la propria competenza, sia su piattaforma Arduino che Raspberry Pi con particolare attenzione allo controllo mediante ROS.
    Durante la Maker Faire di Roma mi piacerebbe presentarvi quanto stiamo realizzando,  avere un confronto con colleghi e studenti per condividere idee e progetti, quindi vi aspettiamo, stiamo pensando di organizzare due momenti di incontro specifici a cui bisognerà prenotarsi mediante form on-line che predisporrò nelle prossime ore.
  2. Mettere a disposizione l’intero progetto in modalità Open Source, credo di poterlo fare subito prima o subito dopo la Maker Faire di Roma, quindi link ai sorgenti per la stampa ed esempi di programmazione.
  3. Effettuare una guida esaustiva sulla realizzazione di DotBot K.
  4. Realizzare un corso per bambini di quinta elementare che fa uso di DotBot K.
  5. Aggiungere memorizzazione dei passi ed esecuzione del percorso.
  6. Estensioni IoT di DotBot K.
  7. Apportare modifiche ai motori.

Tutto a partire dalla prossima settimana.

Quindi per ora un grazie a tutti voi, a chi mi ha scritto per dirmi che sta usando DotBot con i propri studenti o con i propri figli, vi aspettiamo alla MakerFaire di Roma.

Un caro saluto a tutti.

DotBot è su Facebook

Per rispondere prontamente alle richieste dei numerosi utenti che desiderano informazioni più precise su DotBot, abbiamo deciso di aprire una pagina dedicata su Facebook in modo da mantenere un diario aggiornato di tutto ciò che stiamo sviluppando e sperimentando, quindi dal nostro banco di laboratorio a voi per sapere come evolve la nostra proposta di robot open source per fare coding a scuola, progetto che è nato e si sta sviluppando con lo sforzo e la passione di docenti della scuola superiore e ricercatori dell’università.

Cosa riserva il futuro?
Comunicazione tra DotBot diversi
Sviluppo di una versione dedicata per la scuola elementare

e molto altro…

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