Finalmente un po’ di tranquillit lavorativa, in queste feste natalizie incomincio a pensare ad alcune attivit ludico/creative/didattiche ecc… da proporre sia ai figlie, ma anche come strumento didattico da utilizzare per aggiungere una componente sperimentale da inserire nella lezione, ma anche per implementare percorsi creativi con studenti che hanno necessit di giungere al sapere per altre vie.
Faccio seguito ai miei precedenti due post sul MaKey MaKey:
e riapro la scatola di questa divertente scheda elettronica ed incomincio a diventar bambino anch’io… 🙂
Partiamo!
Premessa.
Questi passi sono ovviamente tratti dal tutorial ufficiale che trovate sulle pagine ufficiali a cui ho aggiunto io qualcosina.
Passo 1
Collegate il cavo USB tra MaKey MaKey e computer.
Passo 2
Appena collegate la scheda tutti i led disposti sul MaKey MaKeysi illumineranno dopo di che l’unico led a rimanere acceso sar quello power al di sotto del connettore USB. All’atto del collegamento del dispositivo il vostro computer potrebbe far aprire delle finestre popup in cui vi verr richiesto di installare dei driver, chiudetele, con MaKey MaKey non necessario installare nulla, questo vale per qualsiasi sistema operativo (MacOSX, Linux e Windows).
Creazione della pagina principale:Robot Pet Therapy in cui colleziono tutte le sperimentazioni condotte nell’ambito delle attivit di supporto agli studenti diversamente abili utilizzando la robotica e l’elettronica.
Recentemente mi capitato di partecipare ad una riunione presso il Dipartimento di Informatica di Torino, in merito alle possibili soluzioni elettroniche/informatiche in campo educativo per un progetto legato ad alcune attivit presso un museo di Torino. Poich l’invito mi arrivato improvviso e visto che recentemente sono entrato a far parte del CTS di Torino, ho pensato di illustrare brevemente il mio tentativo di recupero adottato tempo fa con un allievo con un profilo autistico utilizzando “l’elettronica creativa”
Ho mostrato due dispositivi:
un drawdio realizzato con un NE555
un secondo di cui ve ne parler tra qualche giorno in quanto in fase di miglioramento da parte di alcuni miei allievi.
Le due sperimentazioni fanno parte del progetto di Robot Pet Therapy
Drawdio
La parola Drawdio deriva dall’unione delle due parole:
(to) Draw: disegnare
Audio
un dispositivo in grado di produrre suono mentre si disegna ed il suono emesso funzione della quantit di grafite presente sul foglio.
Oltre ad emettere suono mentre si disegna e possibile realizzare varianti del dispositivo per suonare con l’acqua oppure “sentire” i diversi suoni emessi da diversi materiali, in realt ci che percepiamo e la variaione di resistenza che sussiste tra gli elettrodi e il materiale.
Il dispositivo ha degli impieghi interessantissimi soprattutto in un contesto educativo.
Prima di continuare vi invito a vedere i filmati che seguono:
Il sito di riferimento : http://web.media.mit.edu/~silver/drawdio/ su cui trovate esempi e se desiderate anche un PCB per la realizzazione del circuito stampato, io ho utilizzato una basetta millefori e in cira 30 minuti ho saldato e realizzato il primo prototipo mostrato in questo articolo.
Come spesso ho avuto modo di affermare gli attegiamenti di protobullissmo in una classe creano scarso legame tra gli allievi e spesso mi capitato di vivere in classi in cui si formano fazioni e forti rivalit.
Per spezzare questo attegiamento diseducativo tempo fa, con l’aiuto di un allievo diversamente abile abbiamo realizzare un drawdio che ha risolto alcuni problemi, il rendere “suono” i disegni ha incuriosito immediatamente e coinvolto l’intera classe e l’allievo diversamente abile diventato “protagonista” inoltre. Ho anche sfruttato il dispositivo per creare una catena umana “resistiva” che suonava tutta insieme, questa semplice azione stranamente a incominciato ad aggregare il gruppo classe.
Stringere la mano, toccare la punta del naso o il braccio del compagno di classe per emettere un suono e qualcosa che tocca la sfera personale, ma credo che abbia fatto nascere in loro la consapevolezza di essere individui essenziali per emettere suono e quindi appartenenti ad un gruppo che crea.
Ma come funziona e come si realizza un drawdio?
Schema elettrico e componenti:
Schema di montaggio:
Se non vi occupate di elettronica non importante capire tutto, potete limitarvi ad acquistare i componenti e saldarli insieme seguendo lo schema elettrico indicato sopra.
Per chi volesse saperne di pi questa la spiegazione.
Per poter emettere il suono durante il disegno bisogna collegare due elettrodi uno alla mina della matita ed uno sulla struttura della matita, toccando con un dito la traccia della matita e con l’altra mano tocchiamo la struttura della matita viene inserita tra i due contatti una resistenza elettrica che varia in funzione della distanza tra il dito sulla traccia e lo spessore della traccia, la variazine di resistenza viene utilizzata per variare la frequenza della nota emessa dal dispositivo.
Affinch si possa produrre il suono la traccia sul foglio non deve avere interruzioni.
Il circuito elettrico non altro che un generatore di nota modulabile in frequenza realizzato con un NE555 in configurazione astabile dove per e stata modificata la rete di temporizzazione tra il piedino 7 (discharge) e il 2 e il 6 (trigger e threshold) inserendo la resistenza variabile costituita dalla la matita e dal tratto di grafite.
Non mi dilungher sul funzionamento interno dell’NE555, (probabilmente lo far pi avanti) sufficiente per questa spiegazione ricordare che la frequenza del segnale rettangolare dipende dalle resistenze R2, R3 secondo la seguente formula:
[pmath size=16]f=1.44/C3*(R2+2*R3)[/pmath]
Impugnando la matita e collegandola come indicato nello schema (CORPO, PUNTA) e toccando con un dito dell’altra mano la traccia disegnata sul foglio viene inserita una resistenza variabile in serie alla resistenza R3, ci consente di far dipendere la frequenza del segnale emesso dal tocco del nostro dito e dalla posizione della matita e dallo spessore della matita, infatti maggiore spessore della grafite equivale a minore resistenza, minore spessore della grafite equivale a maggiore resistenza.
L’uscita (pin 3) collegata ad un piccolo altoparlante da 8 Ohm mediante un condensatore di disaccoppiamento che ha la funzione di bloccare la componente continua nel caso in cui l’oscillatore si fermi.
Quindi disegnando con la matita udiremo un suono che varia di tonalit, suono che si interromper non appena solleviamo la matita.
Nel circuito ho aggiunto un LED per visualizzare l’accensione del circuito.
Rendo disponibile le slide della mia relazione presentata a Didamatica il 5 maggio 2011 nell’ambito del seminario: I benefici della continuità didattica nell’impiego della robotica educativa dall’infanzia alle superiori.
Il mio intervento:
Robot Pet Therapy. Uno strumento didattico per insegnare a saper fare
Come annunciato negli scorsi giorni su vocescuola.it:
a.s. 2010-2011, sperimentazioni dell’insegnamento della robotica con allievi che si avvalgono del sostegno. La metodologia che ho sviluppato è un’estensione del metodo di ricerca-azione costruito in 2 anni con gli allievi e le ultime attività svolte hanno portato alla luce inaspettati risultati, dove gli studenti diversamente abili hanno dimostrato di essere una risorsa importantissima per sviluppare la “didattica del fare” per l’intera classe.
La relazione mette in luce gli ambiti di intervento in cui mi sono trovato ad operare per giungere poi ad esempi pratici tuttora in via di sviluppo.
Il percorso che sto affrontando vuole essere un mio personale tentativo nel dar corpo ad una didattica che possa far esprimere e sviluppare i talenti e le peculiarità del patrimonio intellettivo, presente ed alcune volte nascosto, di ogni studente, con il sogno di far interagire queste diverse intelligenze in modo costruttivo a vantaggio del gruppo classe.