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DotBot K il robot per i più piccoli e non solo

dotbotk-01Lo avevo promesso nei mesi scorsi e finalmente sono riuscito ad implementare la prima versione di DotBot dedicata ai più piccoli, nome in codice DotBot K, dove K sta per Kids.
La nascita di quesa versione, che vi avevo preannunciato in precedenti post nasce da una domanda semplice che mi venne posta da una mia cara collega di scuole elementari quando vide il primo DotBot: “E a noi non hai pensato?” 🙂
In realtà ora lo posso dire, nei miei pensieri questa che vedete è stata la mia prima versione di DotBot, nelle prime bozze su carta era più piccolo e con un’elettronica diversa, ma io ho incominciato a pensare ad un kit robotico per gli studenti proprio avendo nella mente questo piccolo parallelepipedo, immaginavo ad un oggetto su cui aggiungere funzionalità successive al crescere delle competenze dello studente, una “mascotte” sufficientemente resistente da portare in cartella e da disporre sulla scrivania dello studente su cui effettuare esercitazioni di informatica e personalizzarlo con involucri personalizzati dallo studente.

Avevo necessità di realizzare un artefatto che permettesse di unire le parti mediante incastri riducendo al minimo le viti metalliche. Mi sono focalizzato su una serie di progetti open: BOB, Bobwl, ZOWI, Otto ed altri. Da essi ne ho estratto gli elementi che ritenevo più interessanti rinforzando la struttura ed adattandola alle funzionalità che desideravo inserire.
Quindi certamente in esso ritroverete caratteristiche dei progetti sopra citati, ma ne ho volute fare qualcosa di più, che andasse oltre la semplice realizzazione di un kit robotico, cosa? Spero possa trasparire nelle righe successive ed in ciò che farò nelle prossime settimane.

Ho partecipato spesso a discussioni con colleghi per immaginare quali dovessero essere sia le funzionalità che la forma del robot e le richieste, quasi tutte lecite, mi portavano in una direzione che rapidamente faceva aumentare i costi e le difficoltà di assemblaggio.

lo vogliamo:
resistente, colorato, personalizzabile, programmabile alla Scratch, comandato da smartphone, tablet e che costi poco.

Comprenderete, anche se non siete esperti dell’argomento, che pensare ad un oggetto di simili caratteristiche a costi contenuti, è complicato, inoltre desideravo che il tutto potesse essere pensato e prodotto in non più di 3 mesi di lavoro. Quindi come fare?
Sono partito da lontano ed ho riflettuto sull’obiettivo del tutto: fare coding non solo per insegnare a programmare ma anche per insegnare a pensare e per insegnare a pensare, se si pensa bene, lo si può fare con pochi soldi 🙂
L’idea quindi è quella di non pretendere un’oggetto tecnologicamente all’ultima moda, ma offrire qualcosa che potesse permettere di realizzare un percorso di project learning con i propri allievi, che parte dalla modellazione 3D per giungere alla fine al coding.
Infatti tutte le strutture fisiche che vedete stampate in 3D fanno anch’esse parte del processo di apprendimento, infatti sono state implementate volutamente tutte con Thinkercad, che come molti di voi sapranno, è un applicativo online gratuito di facile utilizzo che può essere utilizzato con gli studenti più giovani. L’intero processo di modellazione 3D è stato documentato, ne darò informazione più avanti, in modo da poter essere usato dagli insegnanti come manuale didattico con possibilità di rimodulazione in tutte le parti da parte di docenti e allievi secondo le necessità.

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Le fasi di programmazione potranno essere realizzate usando ambienti di sviluppo di diverso tipo tra cui sistemi simili a Scratch. Nelle prossime settimane fornirò sketch di esempio che permetteranno ai più esperti di riprogrammare il robot.
Quindi pensare alla moderazione 3D e costruzione del robot come ad un’attività didattica che giunge fino al coding quindi costruzionismo (per dirla alla Papert) dall’inizio alla fine ed è questo che desidero sia DotBot K.

Ma quali sono le caratteristiche di base?
E’ costituito da due modalità di movimento, una autonoma che utilizza un sensore ad ultrasuoni che permette in autonomia di evitare gli ostacoli ed una comandata per passi che fa uso di un qualsiasi telecomando di TV che consente di movimentare il robot in avanti, indietro e fargli eseguire rotazioni di 90 gradi a destra e sinistra la modalità di movimento è selezionabile da telecomando.
Nella prima versione proposta il controllo del piccolo robot è costituito da un Arduino Nano, mentre la movimentazione viene eseguita mediante servomotori a rotazione continua di piccole dimensione. Due i dispositivi di output per la segnalazione di azioni compiute dal robot: un led RGB che costituisce il naso di DotBot K per l’emissione di luce colorata ed un buzzer per la produzione di suoni. Alimentazione totale 6V.

Piccola precisazione riguarda alla fase di assemblaggio.
DotBot K è da pensare ad una sorta di BeeBot quindi immagino il robot consegnato già montato, i giovani studenti si dovranno solo preoccupare di personalizzare la struttura o programmarlo in modo diverso, l’assemblaggio delle parti interne sarà a carico di insegnanti o altre figure (studenti di scuola superiore).

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Quindi essenziale, ma sufficiente per svolgere ad esempio quanto già descritto in precedenza per DotBot S che meglio si adattano alla versione K se pensiamo a bambini:

Ho immaginato tanti DotBot K pilotati a distanza mediante i telecomandi che ogni studente si porterà casa. In un’attività ad esempio di educazione stradale, i DotBot K diventano le automobili su cui ogni studente deve agire.
Immagino l’attività di apprendimento della composizione di una frase in italiano, su di un piano vengono disposte le parti mischiate di una frase e i bambini devono far percorrere ai DotBot K la strada giusta per comporre correttamente la frase.
Ma ancora l’attività in cui i bambini imparano ad usare Thinkercad stampando dei numeri dopo di che i numeri vengo disposti a terra. Con dei DotBot K i bambini potrebbero, mediante telecomando che comanda il robot, spostare i numeri nell’insieme pari e nell’insieme dispari. Attività simili si possono pensare con vocali e consonanti, oppure forme geometriche, ecc… Insomma l’attività didattica diventa un’incredibile attività laboratoriale e la robotica una materia trasversale a tutte le discipline.

Probabilmente alcuni si aspettavano un grado di interattività maggiore e certamente ho pensato a qualcosa di più con caratteristiche più performanti: motori, sensori, estensioni IoT, programmazione diretta senza PC, memorizzazione dei passi… ci sono già, sono step del progetto già in fase di sviluppo e che vedranno la luce nei prossimi mesi, come ad esempio estensioni IoT di interattività di DotBot K in funzione di messaggio proveniente da social network che sto sperimentando mentre scrivo questo articolo… però chiedo come sempre pazienza 🙂

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Ovviamente vi spiegherò come realizzare un DotBot K, ma prima di far ciò vi elenco la lista delle attività che saranno svolte nei prossimi giorni:

  1. Presentarvi DotBot K alla Maker Faire di Roma che ci sarà la prossima settimana presso il padiglione 5 postazione C25.
    Saremo: Maffucci Michele, Russo Ludovico Orlando, Mattia Maffucci (figlio), Vernotico Silvia e new entry Gabriele Ermacora e tutti insieme stiamo condividendo lo sviluppo progetto DotBot, ciascuno per la propria competenza, sia su piattaforma Arduino che Raspberry Pi con particolare attenzione allo controllo mediante ROS.
    Durante la Maker Faire di Roma mi piacerebbe presentarvi quanto stiamo realizzando,  avere un confronto con colleghi e studenti per condividere idee e progetti, quindi vi aspettiamo, stiamo pensando di organizzare due momenti di incontro specifici a cui bisognerà prenotarsi mediante form on-line che predisporrò nelle prossime ore.
  2. Mettere a disposizione l’intero progetto in modalità Open Source, credo di poterlo fare subito prima o subito dopo la Maker Faire di Roma, quindi link ai sorgenti per la stampa ed esempi di programmazione.
  3. Effettuare una guida esaustiva sulla realizzazione di DotBot K.
  4. Realizzare un corso per bambini di quinta elementare che fa uso di DotBot K.
  5. Aggiungere memorizzazione dei passi ed esecuzione del percorso.
  6. Estensioni IoT di DotBot K.
  7. Apportare modifiche ai motori.

Tutto a partire dalla prossima settimana.

Quindi per ora un grazie a tutti voi, a chi mi ha scritto per dirmi che sta usando DotBot con i propri studenti o con i propri figli, vi aspettiamo alla MakerFaire di Roma.

Un caro saluto a tutti.

DotBot S – lavori in corso: nuovo supporto

L’esperienza della Summer School: “i miei primi esperimenti con Arduino e la Robotica”, svolto in agosto a Calitri (Av) utilizzando DotBot S, ha evidenziato la necessità di apportare alcune modifiche alla struttura di base di DotBot S in modo da rinforzarne gli elementi di blocco della Breadboard e della scheda Arduino, i restanti elementi non hanno subito variazioni.
Ricordo che gli elementi di blocco stampati in 3D sono stati inseriti in questo progetto per eliminare l’uso di viti e dadi e quindi rendere più agevole il montaggio e lo smontaggio del robot.

Ricordo che i sorgenti STL per la stampa 3D possono essere prelevati su thingiverse seguendo il link: dotbot-io

Nell’immagine che segue i dettagli sulle modifiche effettuate.

struttura

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Utenti che creano mutazioni di DotBot S – vi presento Robbie

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E’ interessante ritrovare nelle sperimentazioni degli utenti quella che è stata l’evoluzione di DotBot, da semplici strutture in cartone per poi passare a strutture in compensato e poi elementi stampati in 3D.
Sono felice di condividervi con voi l’esperienza di Francesco Lacchia che ha realizzato una sua personalissima versione in legno di DotBot S che ha chiamato Robbie e che utilizzerà per fare del coding con i suo figli. Un grazie a Francesco per aver preso a cuore il nostro progetto e complimenti per il lavoro svolto.

Francesco mi chiede di mettere in evidenza alcune cose:

“chissà che una frasetta nell’articolo che suggerisca anche la possibilità di una soluzione totalmente artigianale non possa spingere qualcuno verso un po’ di sano pensiero laterale.”

Certamente sì ogni realizzazione “artigianale” è altrettanto valida e si potranno ottenere i medesimi risultati didattici. DotBot nasce come oggetto per entrare nelle classi e guidare nella realizzazione di un artefatto robotico che permette di giungere velocemente alla competenza, imparare a pensare e programmare, dopo di che avendo coscienza della propria competenza l’utente potrà modificare l’intero progetto o crearne uno nuovo come hai fatto tu con la speranza che condivida a sua volta l’esperienza.

“Quando uno crea, ha la mente aperta, quando uno esegue delle istruzioni di altri, rischia di mettere la testa nel sacco e fa fatica ad uscire dalla rotaie che sono state previste per lui.”

DotBot è una delle componenti del processo che porta in altro modo a sviluppare un “pensiero laterale”, il mio obiettivo quindi è solo dare la possibilità di far vedere come costruire i propri “mattoncini di sapere”, non credo che si corra il rischi di mettere “la testa nel sacco”, quello che manifesti è il pensiero dell’adulto già formato che sa come creare, io invece lavoro con ragazzi a cui desidero insegnare come si pensa e si progetta attraverso il coding. Tu hai comunque realizzato Robbie per usarlo con i tuoi figli ed è un po’ quello che ho fatto io con i miei studenti, quindi se i miei studenti partono da DotBot per costruire Robbie o una qualsiasi altra variante io sarò certamente l’insegnante più felice perché come docente avrò centrato l’obiettivo.

Un sincero grazie per aver adottato DotBot.

Vi allego il testo dell’e-mail di Francesco e link ad un suo video.

Ciao Michele,

dopo un po’ di procrastinazione mi sono deciso a costruire Dot Bot S. Era già qualche giorno che avevo comprato il materiale…

E’ chiaro che dal punto di vista della condivisione ed anche della produzione in piccola scala (magari per una classe) la soluzione stampa 3D sia assolutamente la migliore. Però per un singolo che deve prendere contatti con un FabLab, magari lontano, rischia di diventare un ostacolo. Ma se si ha qualche dimestichezza con il fai da te classico, con compensato, seghetto alternativo e qualche vite panel, il tutto si conclude in qualche divertente ora di lavoro creativo.

Per decidermi ho però dovuto vincere una mia resistenza psicologica perché non è stato immediato copiare alla bell’e meglio e personalizzare il vostro progetto. Quando uno crea, ha la mente aperta, quando uno esegue delle istruzioni di altri, rischia di mettere la testa nel sacco e fa fatica ad uscire dalla rotaie che sono state previste per lui.

Almeno, per me è stato così e magari anche ad altri potrebbe capitare… chissà che una frasetta nell’articolo che suggerisca anche la possibilità di una soluzione totalmente artigianale non possa spingere qualcuno verso un po’ di sano pensiero laterale.

Dal momento che ho voluto costruire Dot Bot S (nome proprio Robbie :-),  per insegnare ai miei bambini (Sara e Andro), ora non resta che ingegnarmi nell’inventare qualche utile esperimento per loro…

Come sempre: grazie di tutto!

Francesco

Robbie in azione: video

Grazie ancora.
Un caro saluto.

Corso Arduino e Robotica a Calitri – Una fantastica esperienza

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Una fantastica esperienza le mie lezioni alla Summer School: “i miei primi esperimenti con Arduino e la Robotica” a Calitri (Av) evento organizzato dal Comune è patrocinata IISS A.M. Maffucci e dal Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’educazione Università di Torino. Tre giorni di sperimentazione e confronto passando dall’uso di Arduino e conclusosi con la presentazione di DotBot e DotBot S. Grande interesse e partecipazione e nuove sinergie didattiche e lavorative nate tra i partecipanti. La mia speranza è quella di aver dato una spinta motivazionale ai bravi studenti presenti nel creazione di un gruppo appassionato di Maker che spero sfoci in un FabLab di Calitri. Ringrazio tutti, il Sindaco Michele Di Maio e il vicesindaco Gerardo Metallo attenti alle esigenze dei giovani del territorio, all’amico assessore Angelo Caruso che ha progettato ed organizzato l’evento, al Dirigente Scolastico dell’IISS A.M. Maffucci Gerardo Vespucci che ha dato disponibilità di un bellissimo laboratorio e che crede profondamente nell’aprire la scuola al territorio, i mie complimenti sinceri per le strutture scolastiche. Un enorme grazie va al Direttore del Dipartimento direttore di Filosofia e Scienze dell’educazione Università di Torino Renato Grimaldi che da Torino è giunto a Calitri per seguire il mio corso. Lo so che i ringraziamenti possono sembrare noiosi ma è bello farli soprattutto perché senti l’energia di persone che desiderano crescere ed aiutare a far crescere giovani studenti.
Quindi perdonatemi ma voglio continuare 🙂 Grazzie a: Armida Pannisco per la stampa degli attestati di partecipazione, l’Assistente Tecnico Vito Antonio Leone che ha voluto spostato le sue ferie estive per gestire l’organizzazione tecnica del laboratorio e partecipare al corso e poi ultimo ma non ultimo all’amico di avventure tecnologiche 🙂 Ludovico Russo che ha illustrato i progetti di robotica che sta sviluppando, da Parloma ad Hackability@PoliTo, spiegando cosa è ROS e poi i progetti che ci coinvolgono entrambi, DotBot e Hackability, appassionando molto i ragazzi partecipanti…
e poi a tutti i partecipanti, studenti, colleghi e a quelli che ho dimenticato 🙂 Grazie!

Si comprende vero che mi sono divertito? 🙂

Ma mentre scrivo queste righe mi accorgo di aver dimenticato di ringraziare le verdi colline dell’Irpinia che potevo osservare dalle finestre del laboratorio 🙂

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Corso: i miei primi esperimenti con Arduino e la robotica

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Un corso gratuito di coding e robotica in un paese da sogno 🙂 in cui sperimenterò per la prima volta l’uso di DotBot S.

In occasione delle attività estive del Comune di Calitri (Av), mio paese di origine, svolgerò un corso gratuito di 3 giorni su Arduino e Robotica presso l’IIS A.M. Maffucci di Calitri nei giorni 10, 11, 12 agosto prossimo dalle ore 9,30 alle 12,30.

Il corso è patrocinato dal comune di Calitri.

Per chi non conosce il paese, Calitri è uno stupendo paese dell’alta Irpinia noto ai più per l’evento Sponz Fest organizzato dall’eclettico artista Vinicio Capossela, luogo di antiche tradizioni, cibo ottimo ed un centro storico caratteristico, quindi ideale per chi desidera trascorrere vacanze in piena serenità.

Il corso

Il focus del corso è quello di fornire le nozioni di base per la prototipazione elettronica e robotica al fine di fornire le competenze necessarie per sviluppare in autonomia o in corsi successivi sistemi di automazione civili ed industriale.

Tali competenze verranno fornite utilizzate la scheda elettronica Arduino costituito da un microcontrollore e da un’elettronica aggiunta, utile per creare rapidamente prototipi sia per scopi hobbistici e semiprofessionali ma soprattutto utilissima in campo didattico per l’apprendimento della programmazione.

A chi è rivolto il corso

Rivolto a tutti quelli che non hanno mai usato Arduino e vogliono essere guidati a fare il primo passo, quindi si rivolge a tutti, studenti e non, ragazzi ed adulti a tutti coloro che hanno uno spirito maker.

Unico prerequisito necessario è la curiosità.

La finalità del corso è permettere di gestire e progettare in autonomia le le idee dei partecipanti, sfruttando a pieno la piattaforma Arduino. Il corso è basato sui componenti dell’Arduino Starter kit.

Metodologie

Il corso si svolgerà con metodologia laboratoriale, in modo cooperativo in aula, e l’intero processo di formazione sarà supportato da una piattaforma di formazione on-line, predisposta dal docente, sulla quale sarà realizzata una classe virtuale a cui saranno iscritti tutti i partecipanti al corso. In questo modo sarà possibile sviluppare sperimentazioni didattiche, nonché fornire indicazioni di articoli di approfondimento e svolgimento di attività pratiche sull’uso di tecnologie che saranno illustrate nei momenti in presenza.
Si cercherà di usare la tecnologia divertendosi, verrà stimolata la creatività la logica e l’autonomia ma anche la capacità di raggiungere un obiettivo e lavorare in team.

Requisiti tecnici

  1. Un PC portatile abilitato a navigare in wi-fi, il computer potrà essere dotato di sistema operativo Windows, Mac o Linux, non è necessario disporre di computer con prestazioni elevate.
    Il corso si svolgerà presso un laboratorio informatico attrezzato, quindi per chi non fosse dotato di portatile, sarà possibile utilizzare il computer messo a disposizione dell’organizzazione.
  2. L’Arduino starter kit acquistabile a questo indirizzo: https://store.arduino.cc/product/GKX01007?language=it. Per chi ne fosse sprovvisto il docente metterà a disposizione 15 kit
  3. IDE Arduino precaricato per il proprio sistema operativo. https://www.arduino.cc/en/Main/Software

Modalità di iscrizione

Avranno priorità di iscrizione al corso persone residenti o originarie di Calitri, nel caso di disponibilità verranno accettate persone di altri paesi.

L’iscrizione al corso puó essere fatto on-line seguendo il link:

https://www.maffucci.it/estate-calitri-2016/
nella stessa pagina potranno essere letti avvisi ed indicazioni utili per i corsisti.

Le iscrizioni termineranno il 08.08.2016

Nel caso sopraggiungano impegni che non permettano la partecipazione al corso si prega di comunicare tempestivamente in modo da permettere ad altri di frequentare il corso.

Nel caso di eccedenza di prenotazioni l’ente organizzatore valuterà la replica del corso durante il mese di agosto.