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Progetto di robotica facilitata – Robot Pet Therapy

Da qualche settimana sto progettando alcune attività laboratoriali che temporaneamente ho chiamato: “Progetto di robotica facilitata“. Questa idea nasce dall’esigenza di migliorare le attività normalmente svolte con gli allievi che si avvalgono del sostegno.
In questo anno scolastico nella mia classe 3° elettronici ho due allievi con sostegno e purtroppo, anche se sono seguiti da brave colleghe, ho necessità che si integrino maggiormente in classe, ho scoperto con mia gioia che sono dotati di buone potenzialità organizzative e manuali, purtroppo la loro introversione non li porta a comunicare efficacemente con chi li circonda e ciò innesca alcuni problemi relazionali con gli altri allievi.
Ho necessità quindi di trovare altre strade per comunicare con loro ed è per questo motivo che ho pensato di sperimentare un metodo che ho chiamato: RPT, acronimo che sta per Robot Pet Therapy.

In che cosa consiste la RPT?

Ho assistito tempo fa ad alcune situazioni in cui bambini affetti da autismo venivano aiutati usando dei gattini usati come veicolo per esprimere le sensazioni interiori che nascono giocando, si notava che accarezzando piccoli cuccioli di animali i ragazzi sorridevano e riuscivano ad instaurare una comunicazione.
Questa terapia viene chiamata Pet Therapy o A.A.T. (Animal-assisted therapy) o in italiano T.A.A. terapia assistita dagli animali, maggiori informazioni potete trovarla seguendo il link: Animal-assisted therapy (al fondo della pagina trovate tra gli Extrenal links risorse molto interessanti) e consultate anche Pet therapy su Wikipedia in italiano.

Prendendo come idea iniziale gli studi e i metodi attuati per la A.A.T. sto studiando un procedimento didattica per i miei due allievi, non mi dilungo con la teoria, ma per farla breve opero con ciò che conosco, l’uso della robotica nella didattica.
Come già in passato ho avuto modo di dire e sicuramente è stato notato anche da chi opera con la robotica didattica, gli allievi hanno l’esigenza di antropomorfizzare l’artefatto (robot) e di fronte ad un oggetto pensante il livello di responsabilità aumenta.
Partendo da questa osservazioni ho pensato che i miei due allievi avessero necessità di un ambiente e di un modo per essere più spontanei e disponibili durante l’apprendimento a scuola. Ho pensato alla realizzazione di progetti robotici semplici in cui l’esternazione delle loro sensazione deve avvenire costruendo sistemi robotici che ricordassero piccoli animali che reagiscono alla carezza o al suono, il tutto però deve avvenire utilizzando materiali di uso comune a casa e a scuola in modo che l’allievo abbia consapevolezza che un sistema complesso “quasi pensante” può essere costruito con elementi semplici ed inanimati.
Il tutto poi dovrà sfociare in una azione di tutoraggio in cui i miei due allievi opereranno come tutor nei confronti di allievi delle scuole medie per un laboratorio di robotica creativa.
Questo è ciò che vorrei fare, per ora sono nella fase preliminare in cui realizzo i prototipi e li sottopongo ai miei allievi.
Un terzo studente della classe 4′ sta elaborando moduli elettronici semplici che possano essere connessi tra loro per ampliare le funzionalità dei robot creati dai miei due allievi di 3′.

Piccolo momento polemico

L’idea è nascente e se qualcuno vuole condividere l’esperienza integrando o sviluppando sarò ben lieto di collaborare, si tenga solo in conto che, poiché purtroppo nella scuola italiana non sono previsti oltre alla normale didattica momenti di sperimentazione per creare nuovi metodi di insegnamento (qualcuno pensa che la ricerca debba essere fatta solo dall’università e non da chi opera direttamente con gli allievi… non capirò mai questo stuipidissimo modo di operare) non andrò in modo spedito, ma dovrò ritagliare momenti che vanno oltre l’orario di servizio… lavorare gratis quindi per ora questo è da considerare un sassolino…

Il primo esempio pratico in fase di sviluppo: realizzazione di un topo vibrobot

Il progetto è suddiviso in due fasi:

  1. realizzare un topo robot che si muove casualmente sfruttando la vibrazione di un motorino
  2. realizzare un topo robot che si muove casualmente sfruttandoo la vibrazione di un motorino possibilità di muoversi a velocità e in direzioni diverse in funzione della quantità di luce che lo colpisce.

 

Fase 1
(fase 2 in via di realizzazione da parte degli studenti)

Materiali

  • Palla da tennis
  • Spazzola per stoviglie
  • motorino elettrico (ricavato da un giocattolo)
  • Interruttore o deviatore (ricavato da un giocattolo)
  • batteria 9 volt
  • connettore per batteria 9 volt
  • filo elettrico
  • fascette
  • pezzo di plastica rigido 3×3 cm spessore di 3 mm

Strumenti

  • Saldatore a stagno
  • Seghetto

Passo 1

Realizzate il circuito come nello schema che segue:

Passo 2

Da un pezzo di plastica rigido qualsiasi ricvate un ovale ed inseritelo sull’albero del motorino come rappresentato nella foto

Passo 3

Eliminate il manico della spazzola per stoviglie

Passo 4

Unite con una fascetta il motorino alla pila da 9 volt

Passo 5

Unite motorino e pila alla spazzola con la fascetta

Passo 6

Prendete la palla da tennis e tagliatela a metà

Passo 7

Create una finestra nella semisfera ricavata per far fuoriuscire il motorino con la parte vibrante.

Robotica: risorse didattiche gratuite

Se siete docenti della scuola superiore e desiderate inserire nel programma elementi di robotica oppure allievi in procinto di realizzare una tesina per la maturità sulla robotica o ancora allievi universitari di ingeneria elettronica e meccanica che vogliono approfondire, avrete necessità di risorse didattiche che vi aiutino a sviluppare la vostra documentazione.
Poiché anche io sto realizzando la mia documentazione per implementare una didattica che oltre a spiegare i concetti di robotica si integri con le altre materie: matematica, fisica, inglese, ecc… sto raccogliendo materiale on-line che mi aiuti nel mio lavoro.
Di recente ho scoperto due volumi gratuiti che potrebbero esservi di aiuto:

Edited by: Toshiyuki Yasuda

ISBN 978-953-307-425-2, Hard cover, 586 pages
Publisher: InTech
Publication date: January 2011
Subject: Biomimetic Robotics

This book is a collection of 29 excellent works and comprised of three sections: task oriented approach, bio inspired approach, and modeling/design. In the first section, applications on formation, localization/mapping, and planning are introduced. The second section is on behavior-based approach by means of artificial intelligence techniques. The last section includes research articles on development of architectures and control systems.

seguite il link per prelevare il libro.

Edited by: Asim Bhatti

ISBN 978-953-307-516-7, Hard cover, 352 pages
Publisher: InTech
Publication date: January 2011
Subject: Computer Vision

The book presents a wide range of innovative research ideas and current trends in stereo vision. The topics covered in this book encapsulate research trends from fundamental theoretical aspects of robust stereo correspondence estimation to the establishment of novel and robust algorithms as well as applications in a wide range of disciplines. Particularly interesting theoretical trends presented in this book involve the exploitation of the evolutionary approach, wavelets and multiwavelet theories, Markov random fields and fuzzy sets in addressing the correspondence estimation problem. Novel algorithms utilizing inspiration from biological systems (such as the silicon retina imager and fish eye) and nature (through the exploitation of the refractive index of liquids) make this book an interesting compilation of current research ideas.

seguite il link per prelevare il libro.

Scultura cinetica

Sono rimasto impressionato dalla scultura cinetica di Seth Goldstein in grado di legare e slegare perfettamente una cravatta. E’ incredibile come azioni apparentemente semplici per un essere umano, viste realizzate da un automa risultano complesse e allo stesso tempo armoniose.

Impariamo il C per programmare i robot

Di recente mi è stato chiesto consiglio in merito a risorse didattiche per l’apprendimento del RobotC per programmare Lego Mindstorms NXT.
La richiesta d’aiuto mi è arrivata da colleghi non di discipline tecniche, che hanno come unica conoscenza di linguaggio di programmazione l’NXT-G.
Purtroppo per imparare RobotC, oltre ad apprendere la sintassi delle funzioni NXT è necessario conoscere il C, quindi il mio suggerimento è stato quello acquistare un buon libro di C, tra i più famosi ed il primo su cui ho studiato io:

The C Programming Language” – Kernighan & Ritchie, 2nd edition
(non sconsiglio l’edizione italiana tradotta molto male)

Di recente però ho trovato on-line un ottimo libro gratuito sulla programmazione in C:

The C Book, second edition by Mike Banahan, Declan Brady and Mark Doran
originariamente pubblicato dalla Addison Wesley nel 1991.

Anche se del 1991, vi accorgerete che è un ottimo reference, spiegazioni ed esempi chiarissimi che potrete utilizzare anche con i vostri allievi.
Se desiderate è disponibile anche la versione pdf scaricabile.

Mucche più felici con la robotica :-) …forse

Non è uno scherzo, ma mentre leggevo i miei feed rss sulla robotica ha attirato la mia attenzione l’articolo: Video: Robotic Dairy Farming Leads to Happier, More Empowered Cows nella sezione Robots di popsci.com

Che dovrebbe più o meno tradursi (nel mio inglese arrugginito): Robotic Dairy Farming rende le mucche più felici e produttive.

Un sistema robotizzato per la mungitura delle mucche.

Certamente fuori dal comune, in genere quando pensiamo alla robotica immaginiamo una catena di montaggio con robot che saldano o verniciano autoveicoli oppure ai bellissimi (e un po’ inquietanti) robot umanoidi giapponesi.

Certamente un documentario da aggiungere alla mia collezione da mostrare agli allievi sulle possibili applicazioni industriali della robotica.

Per ora io ed i miei allievi ci concentriamo sulla produzione di robot spazzini 🙂