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EduRobot 4WD – stampare e costruire il robot

Avevo promesso qualche mese fa che avrei rilasciato i sorgenti grafici di EduRobot 4WD e lo scorso giugno studenti di alcune scuole italiane mi hanno chiesto la cortesia di rendere disponibili i sorgenti per la stampa 3D. Gli impegni di fine anno non mi hanno permesso di essere celere nella pubblicazione e visto che domani è l’inizio di un nuovo anno scolastico rendo disponibile la semplice base robotica in modo che possa essere utilizzata e spero anche migliorata dagli allievi.

Ma qual è l’idea progettuale di base di EduRobot 4WD?

Come ribadito nel post di presentazione di EduRobot 4WD, durante le attività laboratoriali di robotica con studenti e docenti, spesso la costruzione della parte meccanica richiede molta attenzione e tempo. Per questo motivo, ho deciso di realizzare un design semplice, ma funzionale, su cui poter facilmente integrare qualsiasi sistema di controllo elettronico. Pertanto per rendere la programmazione più stimolante e varia, ho progettato un robot 4WD che può avere diverse funzionalità: può essere comandato via Bluetooth o WiFi, può operare autonomamente, seguire persone, reagire alla luce, rilevare gas, seguire una linea, o ancora rispondere ai comandi vocali.

In questa struttura le parti che necessitano di solidità sono vincolate da viti metalliche mentre i circuiti di controllo e le batterie di alimentazione sono fissate con velcro a forte tenuta. L’utilizzo del velcro è stata una soluzione che mi ha permesso di ridurre le fasi di assemblaggio e di modifica della struttura. Ovviamente una struttura di questo genere non è cosa nuova, potete ritrovare design simili realizzati in compensato o in plexiglass su cui ad esempio i motori sono vincolati con colla a caldo, ma ciò ovviamente non permette di riutilizzare velocemente i motori per altre esercitazioni; inoltre le forcelle che vincolano i motori possono essere riutilizzati anche in altri kit che ho sviluppato, si veda ad esempio EduRobot Black Panther.

In questo modello, gli elementi che richiedono maggiore robustezza sono assicurati con viti metalliche, mentre i circuiti di controllo e le batterie di alimentazione sono fissate con velcro a forte tenuta. La scelta del velcro ha notevolmente semplificato e velocizzato le fasi di assemblaggio e modifica. Ovviamente una struttura di questo genere non è cosa nuova, potete ritrovare design simili realizzati in compensato o del plexiglass in cui ad esempio i motori sono vincolati con colla a caldo, ma ciò ovviamente non permette di riutilizzare velocemente i motori per altre esercitazioni; inoltre le forcelle che vincolano i motori possono essere riutilizzati anche in altri kit che ho sviluppato, si veda ad esempio EduRobot Black Panther.

La sequenza di assemblaggio è estremamente semplice, bisogna porre attenzione solo all’orientamento dei motori, ma le foto che seguono mostrano tutti i dettagli che vi permetteranno di assemblare il robot in circa 15 minuti.

Nelle foto potete vedere le due versioni:

  • controllo remoto Bluetooth
  • segui linea

Non posso mostrarvi la versione WiFi e con telecamera in quanto in questo momento sono disassemblati.

Ovviamente se serve, con piccole modifiche, potrete realizzare una versione a più livelli in modo da aggiungere tutti i circuiti che vi servono.

Per prelevare i sorgenti grafici seguire il link su Thingiverse.

Versione Bluetooth

Complessivo.

Vista motori.

Dettaglio forcella motori.

Dettaglio sensore Bluetooth.

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Costruiamo EduRobot Black Panther – kit robotico didattico multipiattaforma

Un robot che costa meno di un libro.

Al fine di supportare i colleghi che seguono i miei corsi, ho realizzato una struttura robotica che deriva da un precedente progetto che ho sviluppato per i miei studenti, si tratta della versione n. 6 del kit robotico che ho chiamato EduRobot, nominata “Black Panther”.

Ho pensato ad una struttura estremamente economica in cui, ad esclusione delle viti di serraggio delle varie parti, il resto dei materiali è costituito da schede di controllo, motori e sensori.

La struttura minima richiede almeno 3 livelli, ma è possibile innalzarla per aggiungere tutta l’elettronica necessaria per espandere le funzionalità del robot.

Tutti gli elementi sono stati stampati in 3D ed il materiale scelto è il PLA.

I costi complessivi di stampa, viti di serraggio e dadi, non supera i 10€.

Per prelevare i sorgenti per la stampa 3D seguire il link sulla mia pagina su Thingiverse.

Le funzioni che possono essere programmate sono le medesime dei più blasonati kit robotici in commercio, pertanto se la vostra scuola ha acquistato una stampante 3D, sarà sufficiente una manciata di elettronica a basso costo per realizzerete robot assolutamente inclusivo, sia per il portafoglio delle famiglie degli allievi che di quelle del docente.

Il cilindro di occupazione del robot ha un diametro di 135 mm e i motori sono esattamente centrati rispetto alla base del cilindro.

Per evitare spese aggiuntive al posto delle caster ball ho preferito utilizzare un elemento dotato di superficie curva, ovviamente tale elemento se lo desidera può essere sostituito da una caster ball metallica.

Sul terzo livello del robot sono stati già inseriti fori per fissare i microcontrollori: Arduino UNO R3 e BBC micro:bit e computer Raspberry Pi 3 o 4.

Sempre sul terzo livello nel caso si desidera utilizzare un BBC micro:bit, è possibile fissare una scheda motorbit.

Nel caso il controllo avvenisse con Arduino UNO R3 la scheda di controllo motori è costituita da un L298N che andrà impilato sulla scheda Arduino, secondo quanto indicato nel tutorial che segue.

Nei kit di base sul 3’ livello viene utilizzata una minibreadboard per facilitare la connessione tra i vari dispositivi elettronici.

Per entrambe le versioni il robot è dotato di un sensore ad ultrasuoni HC-SR04 fissato alla struttura. Per la valutazione della distanza dell’ostacolo si è preferito evitare l’utilizzo di un servomotore che facesse ruotare il sensore ad ultrasuoni al fine di ridurre i costi. La rotazione che valuta la distanza dell’ostacolo più vicino verrà svolta ruotando l’intero robot rispetto al suo baricentro.

Il robot è dotato di due sensori ad infrarossi da impiegare per la realizzazione di un robot segui linea.

Nella versione con scheda Arduino UNO R3 sarà possibile effettuare un controllo mediante scheda Bluetooth HC-05, il cui supporto potrà essere fissato sul terzo piano del robot.

Di seguito la lista dei materiali e le relative fotografie che ne dettagliano la costruzione delle parti meccaniche e delle schede, non viene dettagliata la connessione elettrica tra le parti e la programmazione, per ora riservato ai colleghi che frequentano o frequenteranno i miei corsi, ma molto probabilmente nel prossimo futuro, con un po’ di calma lavorativa estenderò a tutti la parte di spiegazione elettronica e programmazione.

Sto sviluppando corsi in cui mostro come, usando la medesima struttura robotica, sarà possibile controllare il robot mediante un Raspberry Pi oppure un Raspberry Pi Pico.

Per i colleghi insegnanti svolgerò nel prossimo futuro ulteriori corsi gratuiti a cui potrete iscrivervi attraverso la piattaforma ScuolaFutura, corsi che saranno svolti i diverse modalità: in presenza, MOOC e blended.

Per essere aggiornati sui progetti e sui corsi che svolgerò nel prossimo futuro vi invito ad iscrivervi al mio sito inserendo la vostra e-mail nel campo: “Iscriviti al blog tramite email” nella colonna destra in alto, in questo modo potrete essere aggiornati tempestivamente.

La sequenza di montaggio indicata di seguito è quella che secondo il mio parere vi consente di montare l’intera struttura in non più di 60 minuti, è essenziale però munirsi di cacciaviti a stella e pinza a becco lungo, ottimo sarebbe utilizzare un piccolo avvitatore.

In generale non è richiesta nessuna saldatura a stagno in quanto i motori (gialli) a 6V utilizzati possono essere acquistati anche con cavi già saldati, attenzione però che la connessione tra motore e cavi elettrici potrebbe essere delicata, pertanto si consiglia di serrare i cavi mediante una fascetta stringicavi, come dettagliato di seguito.

Se è necessario prolungare la lunghezza dei cavi è possibile adottare diversi metodi, quello che preferisco è l’utilizzo di connettori wago che possono essere acquistati con diverso numero di fori, nel caso di questo kit robot sono sufficienti wago da 3 fori.

Ovviamente, nel caso di rotture o disconnessione dei cavi dai poli del robot bisognerà per forza ricorrere alla saldatura a stagno. 

La fotografia che segue mostra tutti gli elementi da stampare in 3D per le due versioni di robot.

Di seguito elenco materiali e sequenza di montaggio.

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BBC micro:bit – controllare due motori DC da 6 V con la scheda motor:bit

Durante i corsi di formazione sulla realizazione di robot didattici che svolgo per i docenti utilizzo anche la scheda motor:bit di Elecfreaks. Di seguito, riprendendo parte della documentazione del wiki del prodotto pubblico l’introduzione alla realizzazione di un EduRobot basato su questa scheda motore. Per i dettagli costruttivi e di programmazione rimando ai miei corsi.

Motor:bit è una scheda di controllo motori utilizzabile con micro:bit. L’integrato il driver utilizzato è il TB6612, in grado di pilotare due motori con una corrente massima erogata per ciascun canale di 1.2A. Sulla scheda sono disposti 16 pin maschi I/O e su ciascuno di essi è presente il pin GND e Vcc, i pin 19 e 20 dedicati alla comunicazione I2C, i pinn 13, 14, 15 per la comunicazione SPI. Sulla scheda i pin I/O da P3 a P7 e da P9 a P10 permettono di pilotare direttamente dispositivi a 3.3V; mentre i pin da P13 a P16 e da P19 a P20 è possibile selezionare la tensione tensione 3.3V/5V mediante uno switch specifico. Sulla scheda è inoltre presente un buzzer passivo.

Caratteristiche

elemento parametro
nome del prodotto motor:bit
tensione di alimentazione 6-9 V DC
numero massimo di motori 2
massima corrente erogabile per ciascun motore 1,2A
numero di pin digitali 12
I2C presente
SPI presente
buzzer passivo presente
dimensione 60mmx47,5mm
peso 20g

Dimensioni

Pinout

Elementi principli della scheda

Connettore motore M1-M2

Ad M1 e M2 è possibile collegare separatamente a un motore DC con una corrente massima di 1.2A.

Buzze passivo

Il buzzer passivo è connesso al pin P0 di micro:bit e con esso, così come accade per il buzzer del micro:bit V2 è possibile riporodurre musica.

Switch di alimentazione

In basso a destra della scheda è presente uno switch che consente di accendere e spegnere la scheda.

Selezione alimentazione: 3,3V / 5 V

La selezione del livello di tensione può essere fatta solo per i pin: P13, P14, P15, P16, P19, P20.

Pin G-VCC-S Standard

4 porte GPIO (P13-P16) e 1 connettore dedicato per la comunicazione I2C (P19-P20). E’ possibile collegare dispositivi a 3.3V/5V in base selezione fatta con lo switch di selezione alimentazione.

Pin G-3V3-S Standard

E’ possibile collegare 8 dispositivi che lavorano con un’alimentazione di 3.3V. Tra questi, P3, P4, P10 possono essere utilizzati come connettori di ingresso per segnali analogici.

Connettore micro:bit

E’ possibile connettere un micro:bit V1 o V2.

Collegamenti elettrici

Programmazione

Dal MakeCode Editor aggiungere l’estensione motorbit:

Scrivere il codice che consente di far ruotare i motori in sequenza per 2 secondi:

programma: motorbit-01

Per ulteriori approfondimenti e sperimentazioni vi rimando ai miei corsi di prossima uscita su portale ScuolaFutura oppure Tecnica della Scuola.

Tecnologie digitali per l’apprendimento attivo: robotica e analisi dati

Da più parti mi viene richiesto di realizzare corsi inerenti la robotica e per differenziare le azioni formative già proposte in passato questa volta, per il Polo Formativo dell’IIS “G.B. Odierna” realizzerò un percorso in cui mostrerò come realizzare robot che rilevano dati ambientali e li pubblicano online e in funzione dei dati rilevati il robot assumerà comportamenti diversi.

Quindi l’obiettivo sarà condurre un corso full immersion di 10 ore per realizzare un assistente robotico che ci aiuterà nella raccolta dati e nella rappresentazione grafica. Ovviamente partecipando al corso potrete ricevere tutte le schede di lavoro da utilizzare con i vostri studenti.

Come accaduto già in passato la mia disponibilità va oltre il corso e come già accaduto sono disponibile, al costo di una cartolina 🙂 nel partecipare remotamente con voi alle attività didattiche che realizzerete per i vostri studenti nei prossimi mesi.

Se ricordate tempo fa avevo mostrato sul mio sito il “Ciao Ciao Robot” un cubo in grado di rispondere ad eventi remoti, seguendo il link trovate la scheda di lavoro che permette di realizzare il dispositivo.

“Ciao Ciao Robot” si è evoluto e su di esso sono stati aggiunti altri dispositivi che lo rendono più interessante dal punti di vista didattico, pertanto se volete saperne di più vi invito ad iscrivervi al corso:

Tecnologie digitali per l’apprendimento attivo: robotica e analisi dati

A cui potrete iscrivervi gratuitamente dal portale ScuolaFutura.

Per trovare il corso sul portale ScuolaFutura inserite nel caso di ricerca l’ID:

125314

L’azione formativa, sviluppato mediante una metodologia laboratoriale, è diviso in due parti:

  • nella prima parte verranno fornite competenze digitali finalizzate alla realizzazione di robot didattici a bassissimo costo permettendo al docente si strutturare un percorso di base per avvicinare gli studenti ai principi della programmazione e della robotica;
  • nella seconda parte, gli insegnanti apprenderanno le tecniche di per rilevare dati ambientali, rilevati da sensori gestiti da robot didattici, per rappresentarli poi graficamente.

Il corso è indirizzato a docenti di qualsiasi disciplina, pertanto nell’ambito del programma proposto verranno fornite progetti adatti al livello di insegnamento. Saranno fornite le competenze di base per la gestione della tecnologia per la realizzazione dei robot e l’analisi dei dati ambientali necessarie per affrontare i singoli progetti. Come sempre l’aspetto elettronico/informatico sarà reso semplice in modo che possa essere affrontato anche da insegnanti non tecnici. Ove richiesto saranno fornite schede di approfondimento.

Il corso è destinato a:

  • Docenti scuola primaria e secondaria di 1° ciclo
  • Personale Educativo

Vi aspetto al mio corso 🙂

Un base robotica molto semplice: EduRobot 4WD

Durante le attività di robotica sia con allievi che con docenti la fase di costruzione meccanica può richiedere parecchio tempo, pertanto ho pensato di realizzare qualcosa di molto semplice su cui disporre l’elettronica di controllo che si preferisce. Per rendere più interessante l’attività di programmazione ho realizzato un robot 4WD da utilizzare per costruire diverse tipologie di robot: controllati remotamente via Bluetooth, WiFi, autonomi, inseguitore di persone, inseguitore di luce, rilevatore di gas, line follower, controllato dalla voce umana.

5 minuti di Yoga creativo per recuperare elementi da altri progetti in questo modo è nato EduRobot 4WD, su questa base solamente i fori per le forcelle che sostengono i motori e fori per passaggio cavi, tutto il resto sarà a carico del Maker che farà i fori opportuni con un piccolo trapano o cacciavite in modo da disporre l’elettronica che desidera, costo di stampa dell’intera struttura 1€.

Per chi seguirà il mio prossimo corso di robotica organizzato da Tecnica della Scuola: “Creare un kit robotico educativo a basso costo – 4′ edizione”, renderò disponibile il codice di controllo e nei prossimi giorni per tutti, sul mio sito personale, i file sorgenti per realizzare la struttura di supporto.

Buon Making a tutti 🙂