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Convegni: Didamatica 2010

Il giorno 22 aprile, sarò a Didamatica 2010 come relatore per parlare delle sinergie tra scuola e industria in merito alla didattica della robotica, questo il programma del Workshop:

Workshop Robotica

9.00 Aula Congressi
Coordina Fiorella Operto

  • Gianmarco Veruggio, CNR IEIIT, Genova: Robotica, nuova scienza
  • Alfonso Molina, Università Edimburgo e Fond. Mondo Digitale, Roma: Robotica e didattica: I motori dell’innovazione
  • Fiorella Operto, Scuola di Robotica, Genova: Buone pratiche in robotica educativa
  • Enzo Marvaso, Rete Scuole “Porte aperte alla robotica” in coll. con USR – PIEMONTE: Robotica: nuova didattica per la scuola del futuro prossimo
  • Michele Maffucci, Rete Scuole “Porte aperte alla robotica” in coll. con IPSIA Galilei Torino: Robotica: sinergie scuola-industria: i Laboratori Roomba

Per maggiori informazioni si consulti il programma generale.

Ovviamente se siete anche voi a Didamatica passate a trovarci.

Conferenza al IV° Festival della Robotica Educativa

Si svolgerà il 14 e 15 maggio prossimo a Cinisello Balsamo (MI) il IV Festival della Robotica Educativa, due giornate alla volta della robotica tra esposizione di modelli robot e gare di robot realizzati da studenti della scuola media. Come per le precedenti edizioni sarà un momento bellissimo in cui giovani menti si incontrano per progettare e gareggiare.
All’interno della manifestazione è prevista anche una conferenza che mi vede direttamente coinvolto con alcune ricerche che ho condotto con i miei allievi nei mesi passati e di cui vi ho accennato alcuni aspetti in due articoli pubblicati su queste pagine nei giorni passati:

Il programma della manifestazione:

Venerdì 14 maggio 2010
Oratorio S. Luigi
Via Fiume – Cinisello Balsamodalle

ore 10.30 alle 12.30 EXHIBIT DI ROBOT
dalle ore 14.00 alle 17.00 GARE DI ROBOT:
Cerca la casa (gara competitiva)
Staffetta parallela (gara collaborativa)

ore 17.00 PREMIAZIONI

Info: I.C.S. “G. Garibaldi” – Cinisello Balsamotel. 02.6184181

Sabato 15 maggio 2010
Auditorium Parco Nord – Via Gorki – Cinisello Balsamoore 10.00

Incontro-Dibattito “LA ROBOTICA: la scienza, la società e la scuola”

Saluti dell’Assessore Natascia MAGNANI,
Comune di Cinisello Balsamo
e del Dirigente Scolastico Stefano BONANOMI,
I.C.S. “G. Garibaldi” di Cinisello Balsamo

Coordina: Prof. Giuseppe Di Benedetto,
Coordinatore della rete di scuole “Amicorobot”

Relatori:

ROBOTICA & SCIENZA
“Robot intorno a noi oggi e domani”
Prof. Andrea BONARINI,
Dipartimento “Informatica-Elettronica” Politecnico Università di Milano

ROBOTICA & SOCIETA’
“I Robot nella vita degli uomini: la roboetica”
Ing. Emanuele MICHELI, Scuola di Robotica di Genova

ROBOTICA & SCUOLA
“Didattica laboratoriale, didattica del fare. Un primo passo per rendere protagonisti i nostri allievi”
Prof. Michele MAFFUCCI, Gruppo “Robocup junior” Italia, Docente I.P.S.I.A. “G. Galilei” di Torino.

ROBOTICA IN OPERA
“La Robotica nell’intrattenimento e nell’educazione”
Dott. Stefano AVENIA, Responsabile della “Nuzoo srl” Azienda attiva nella produzione di robot di intrattenimento

Per maggiori informazioni consultate il sito: Amico Robot

Volantini della manifestazione.

Didattica laboratoriale, didattica del fare. Un primo passo per rendere protagonisti i nostri allievi

Qualche settimana fa ho ricevuto l’invito dall’amica e collega Annarita Ruberto di Scientificando a partecipare al Carnevale della Fisica scrivendo un articolo che avesse attinenza con la Fisica. Come insegnante di Elettronica opero con  le leggi della fisica ogni giorno, inoltre l’occasione mi è servita per progettare un mio intervento ad una prossima conferenza in cui sarò relatore, ringrazio per questo Annarita che mi ha dato un motivo in più per riflettere su alcuni aspetti che riguardano la formazione di allievi con scarsissime competenze scientifiche.

Come insegnante di Elettronica e in passato anche di Fisica, ho constatato che gran parte degli allievi che giungono alle superiori, specialmente gli studenti che vengono indirizzati presso l’Istituto Professionale, con cui io lavoro, hanno una scarsissima capacità di osservazione della realtà, perché non allenati, con una conseguente incapacità nel realizzare semplici esperienze di laboratorio, caratteristica essenziale per comprendere in che modo emerge una legge fisica dall’esperienza di laboratorio.

Questa mediocre preparazione è una conseguenza diretta di una serie di deficit formativi e relazionali che riassumo brevemente:

  • problema matematico
  • nessuna capacità di stima
  • scarsa capacità nel lavoro di squadra
  • visione distorta della competizione (io so e tu soccombi)
  • nessuna condivisione del sapere
  • scarsissimo livello di amicizia

Per far si che negli allievi nasca il piacere di apprendere adotto in laboratorio un processo complesso fatto di più esperienze basate sul concetto di “scoperte guidate”, in modo che gli studenti diventino protagonisti attivi e propositivi dell’attività di formazione.

Insegnare misure elettroniche pregiudica, prima che assimilare i concetti base dell’elettronica e della fisica, saper far di conto, saper stimare, saper organizzare le proprie idee, saper schematizzare.
Per me, trasmettere questi saperi non è cosa semplice e come più volte descritto su queste pagine sto cercando di trovare la via utilizzando la didattica della robotica, in modo che gli allievi si trovino a progettare un dispositivo soggetto a diverse leggi fisiche.

Ovviamente questo processo non potrà essere immediato e dovrà essere organizzato in brevi esperienze che infondano nell’allievo la voglia dello sperimentare, ecco perché prima di partire con le mie lezioni di robotica ho deciso per i prossimi anni di predisporre esperienze di laboratorio di Fisica ed Elettronica che insegnino agli studenti come costruire uno strumento di misura perché solo in questo modo, secondo me, se ne può comprendere a pieno la grandezza fisica che si vuole misurare (corrente, differenza di potenziale, intensità luminosa, intensità sonora, ecc…)

Domanda: ma quale dovrebbe essere l’approccio con studenti che hanno enormi carenze?
Risposta: il divertimento!

Ho riflettuto a lungo su quale potesse essere l’esperienza di laboratorio preliminare, quella per “rompere il ghiaccio” che dovrebbe servire per ritrovare la voglia di sperimentare e sono giunto ad una semplice e fantasiosa considerazione, ho notato che in generale nelle aule è perennemente presente un rumore di fondo che fa da base alle spiegazioni, sembra quasi un mare su cui naviga la nave che trasporta i contenuti della nostra didattica ed alcune volte trova la “tempesta rumore” che con le sue onde fa saltellare le nostre spiegazioni.

La “tempesta” però sembra non essere avvertita dagli studenti, non so voi ma ma io noto con grande frequenza comportamenti alterati in cui ad un primo livello di rumore di fondo si somma la musica ascoltata degli allievi in cuffia che si somma ancora ai loro discorsi.

La soluzione quindi è ritrovare il “rumore del silenzio” 🙂

Si parte!

Versione beta – da sviluppare entro settembre 2010

Costruiamo il misuratore di baccano, ribattezzato “baccanometro”
Scopo: capire cosa vuol dire grandezza variabile e casuale nel tempo, come si misura un livello sonoro, cosa vuol dire Decibel sonoro.

Strumenti:

  • Lego Mindstorms NXT 2,
  • sensore sonoro
  • Programma di Datalogging della Lego

Lego Mindstorms è un prodotto fantastico che dalla versione 2.0 education, uscita lo scorso anno, ha la possibilità di essere utilizzato anche come sistema di acquisizione dati.
Con esso possiamo misurare moltissime grandezze: intensità luminosa, sonora, acidità dell’acqua, temperatura e molto altro.

Stabilirò una durata di sperimentazione di 1 mese in tutte le mie classi, che se come in quest’anno scolastico, saranno 3′, 4′ e 5′ elettronici.

Lo strumento sarà posizionato sul soffitto di ogni aula.

Il log dei dati comprensivo del grafico del rumore rilevato sarà esposto settimanalmente in bacheca, i più bravi calcoleranno l’area del grafico che evidenzierà la quantità di rumore complessivo durante la settimana, vince il turno settimanale ovviamente chi avrà fatto meno rumore.

A fine mese, la classe che avrà fatto meno rumore non avrà in premio voti migliori, ma avrà pagata la pizza dalle altre due classi.

Potrà essere questo un modo per incominciare a divertirsi imparando e magari riempire l’aula di “rumore del sapere”?

Di seguito il semplice procedimento con fotografie che mostra come realizzare lo strumento, per una descrizione dettagliata del Lego Mindstorms NXT 2 come sistema di datalogging, scrivetemi.

Ingredienti:

Mattoncino NXT

Sensore sonoro

cavo di connessione sensore mattoncino

cavo usb oppure in alternativa connessione bluetooth

Collegate i vari elementi come in figura

Esecuzione:

Avviate il programma LEGO MINDSTORMS Education NXT Data Logging

Fate click sul pulsate “Nuovo esperimento”

Comparirà il pannello: Configurazione esperimento

Assegnate un titolo, una durata ed una velocità di campionamento.
A titolo dimostrativo per questa breve descrizione ho inserito:

  1. Nome: baccanometro
  2. Durata: 1 Minuto
  3. Velocità: 1 Campione al secondo

Selezionate la porta su cui avete inserito il sensore audio

Ovviamente per misurare il rumore in classe dovrete selezionare una durata di 50 minuti con la velocità di campionamento che potrebbe essere 1 campione al secondo.

Apparirà un piano cartesiano, sulle ascisse abbiamo il tempo in secondi, da 0 a 60 secondi (tempo della durata dell’esperimento in questo caso), sulle ordinate il valore in decibel del rumore.

Fate click sul pulsate “Scarica ed esegui” che farà l’upload del programma di datalogging sul mattonino ed immediatamente eseguirà il programma.

Partirà immediatamente il rilevamento del rumore

Con gli strumenti di analisi potrete inserire delle label in posizioni particolari per evidenziare particolari momenti con relativo valore, a titolo di esempio (non equivale alla realtà è solo un esempio) nell’immagine ho inserito le label che indicano:

  • porta dell’aula sbattuta
  • il momento in cui dico ad alta voce: “silenzio!”
  • Area in cui incomincia l’appello


Se desiderate potete esportare la tabella dei dati per analisi dettagliate, magari importandola in excel e realizzare ulteriori grafici oppure salvare la schermata di lavoro per documentare l’esperimento.

Idee da sviluppare:

Idea 1

Poiché insegno ai miei allievi come si progetta un impianto fotovoltaico, sempre con il Lego Mindstorms costruiremo uno strumento che visualizzerà la variazione di luminosità durante l’intera giornata in diversi periodi dell’anno scolastico.

Idea 2

Nel mese di gennaio ho seguito un interessantissimo corso di illuminotecnica (progettazione di impianti di illuminazione in funzione dell’ambiente, dei consumi ecc…) per introdurre l’argomento ai miei allievi potrei far costruire uno strumento che misura la luce riflessa da diversi tipi di superfici.

Idea 3

E se poi si vuole rilevare l’inquinamento elettromagnetico, anche questo può essere fatto con i Lego Mindstorms.

Ore 8, lezione di robot per imparare le scienze

Questa mattina con mia grande sorpresa e felicità sul giornale La Stampa ho trovato l’articolo:

Ore 8, lezione di robot per imparare le scienze
Dal progetto alla costruzione: in 12 scuole arriva la robotica

di Maria Teresa Martinengo

in cui viene illustrato in modo dettagliato il progetto porte aperte alla robotica, esposto ieri durante la conferenza Fashion Robot Junior e che mi vede pienamente coinvolto, dall’ideazione all’organizzazione, insieme ai colleghi: Enzo Marvaso, Antonio Mattera, Maurizio Scebba.

Finalmente il sogno di tanti anni di lavoro sta trovando compimento.

Un Grazie a:

  • Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte
  • Regione Piemonte
  • Provincia di Torino
  • Camera di Commercio di Torino
  • IPSIA G. Galilei
  • AMMA
  • SIRI
  • iRobot – Nital

Michele Maffucci

Potete leggere l’articolo anche on-line seguendo il link.


Robottando s’impara s Sant’Antonino di Susa una bellisssima festa didattica

Area di festa ieri a Sant’Antonino di Susa e non per le vacanze di Natale. A far festa è stata la scuola piemontese e l’occasione è stata l’innaugurazione della mostra fotografica “Robottando s’impara” prima tappa di un tour che toccherà 15 scuole del Piemonte. L’istituto comprensivo diretto dalla D.S. Susanna Tittonel ha ospitato studenti, docenti e amministratori della Val Susa ai quali è stato presentato il nuovo progetto “Robotica a scuola” che si propone di introdurre la robotica come nuovo strumento didattico. L’obiettivo del progetto è stato illustrato a nome del gruppo di lavoro dell’Ipsia Galilei di Torino dai proff. Enzo Marvaso, Michele Maffucci e Maurizio Sceba, i I relatori hanno argomentato a sostegno della tesi che la robotica e le nuove tecnologie offrono modelli nuovi di apprendimento, in quanto incorporano “nuovi saperi” e possono quindi costituire importanti mediatori nel processo di acquisizione di quelle conoscenze scientifioche/tecologiche che il mondo del lavoro e della produzione chiedono ai giovani e alla scuola italiana.
Nel suo intervento il “padrone di casa” Antonio Ferrentino Sindaco di Sant’Antonino di Susa ha ribadito come il processo di costruzione del sapere non può prescindere dall’uso delle nuove tecnologie e in particolare della robotica che racchiude in se conoscenze multidisciplinari, sottolineando poi l’indispensabilità di fare sinergie con i vari soggetti istituzionali ai quali è demandato il compito di educare e formare le nuove generazioni, assicurando sin da subito il suo personale impegno politico a sostegno del progetto. E’ intervenuto poi Luigi Favro Ispettore Scolastico portando il saluto del dott. Francesco de Sanctis Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale che ha fortemente voluto e sostenuto il progetto “Robotica a scuola”, l’Ispettore Favro ha sostenuto che l’uso delle nuove tecnologie insite nel progetto sono ispirati a quadri di riferimento pedagogici che prestano particolare attenzione all’interazione sociale in classe e al ruolo di mediazione offerta dall’uso dei robot nei processi di apprendimento.
Una testimonianza importantre è venuta poi dalle insegnanti dell’Istituto Comprensivo di Beinasco presieduto dal D.S. Vincenzo Termini, anima e ispiratore della “Rete per la robotica nella scuola del Primo ciclo”, le quali hanno ribadito che già nella scuola dell’infanzia è possibile utilizzare, come da anni si fà nella loro scuola, i robot per orientare verso l’uso delle nuove tecnologie in cui i bambini sono a tutti gli effetti protagonisti nel processo di costruzione della conoscenza. I lavori sono stati chiusi dall’Assessore all’Istruzione della Regione Piemonte Gianna Pentenero, la quale ha voluto sottolineare che se la scuola pubblica aveva lo scopo di garantire “l’acquisizione di nozioni astratte ad integrazione di una cultura pratica assimilata nella vita quotidiana al di fuori della scuola”, la scuola del nostro secolo si confronta con un mondo complesso e globale in cui i giovani devono apprendere non solo a conoscere regole consolidate e a rispettarle, ma soprattutto a progettare il futuro ed affrontare l’imprevisto.
Perchè si giunga a questo è necessario che la scuola valorizzi l’uso delle nuove tecologie. E’ ormai irrinunciabile che lo studente venga istruito e formato ad assumere respoinsabilità, dominare situazioni complesse e correlare informazioni, elaborare il pensiero critico, decidere autonomamente e comunicare le proprie idee, utilizzando le nuove tecnologie. L’Assessore Pentenero ha ribadito che la scuola italiana, così come sta facendo la scuola Piemontese, deve far sì che gli studenti apprendano ad apprendere e acquisiscano la consapevolezza che dovranno continuare ad apprendere per tutta la vita. Per questo nel ringraziare il gruppo che sta lavorandoi al progetto “Robotica a scuola” che trova il pieno sostegno anche finanziario” del suo assessorato, la Pentenero ha sottolineato come l’apprendimento attivo e cooperativo che costituisce il corpus del progetto illustrato dal prof. Marvaso, insieme alla flessibilità, all’uso sistematico dei laboratori, ma anche l’uscire verso il territorio, vera palestra di conoscenza e progettualità, diventano centrali ad ogni livello, aspetti che i recenti progetti di riforma Gelmini non contemplano. Occorre una scuola che senza fare “tabula rasa” di una tradizione culturale importante, venga ripensata guardando al futuro, più che al passato. Un sistema scolastico, ha concluso Gianna Pentenero, risulta efficace quando rende competitivo il paese sul piano della ricerca e dell’economia, ma anche quando promuove al meglio le sue giovani generazioni, così da contribuire positivamente a rimuovere gli ostacoli sociali che limitano la possibilità e il progetto sociale di vita di molti cittadini. E allora festa nella festa è iniziato il workshop che grazie alla sponsorizzazione di Nikon, IRobot, Epson e Asus ha pemesso la riuscita della manifestazione animata dai proff. Di Ninno e Maffucci alla quale hanno paretecipato centinaia di bambini e studenti accompagnati dalle famiglie.
ENMAR

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