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iRobot Roomba vs Lego Mindstorms NXT

Durante il PhotoShow Milano del 27/30 Marzo 2009, Nital s.p.a. sponsor della RoboCup Junior Italia – Torino 2009 ha ospitato nello stand dedicato ad iRobot un’arena espositiva in cui un robot “sporcaccione” e “dispettosa” realizzato da me e i miei studenti dell’IPSIA G. Galilei di Torino, il roboto faceva cadere del caffè e dello zucchero mentre Roomba si occupava di pulire. Il robot sporcaccione è stato implementato con due Lego Mindstorms NXT. I filmati sono stati da me realizzati con una Nikon Coolpix P50.

Il PhotoShow è stato un momento molto importante per far conoscere al grande pubblico l’evento RoboCup Junior del prossimo maggio.

Robottando S’impara: Il filmato

In attesa della manifestazione nazionale Robocup Junior che vedrà, in maggio, 73 squadre provenienti da tutta Italia sfidarsi in tornei di Calcio e Rescue con i robot costruiti dagli studenti, sabato 4 aprile, presso 8 Gallery di Torino, si è svolta “Robottando s’impara”, una festa in piazza con i bambini della scuola primaria, i ragazzi della scuola media e i loro amici robot. Gli eventi sono stati organizzati dall’IPSIA G.Galilei di Torino, dalla “Rete di scuole per la RoboCup Jr Italia” dalla “Rete scuole primarie piemontesi per l’uso didattico della robotica” in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte.

Per l’evento “Robottando s’impara” ho curato l’organizzazione insieme ai colleghi ed amici: Enzo Marvaso, Antonio Mattera, Maurizio Scebba.

Per gentile concessione del canale TV: Telesubalpina.

Il robot sporcaccione

Scrivi dal PhotoShow di Milano presso lo stand della Nikon.
Nital, distributore nazionale Nikon è anche distributore iRobot (Roomba, robot aspirapolvere) e per l’evento io con i miei allievi abbiamo realizzato il robot sporcaccione 🙂
Il robot è stato realizzato con due NXT uno usato per l’orientamento ed uno per versare lo sporco (coriandoli e zucchero) le vaschette distributici di sporco realizzate con mangiatoie per canarini. Nella foto il campo di gara.

Scienze in Piazza

Oggi alla conferenza di inaugurazione Scienze in Piazza – Bussoleno Robotica come strumento didattico. La luce e i colori. Intervengono: Ing. Andrea Bonarini, Ing. Stefano Beltramo

robotica a scuola / a scuola di robotica

Grandissimo successo del convegno, che mi ha visto tra i relatori, svoltosi il 12 febbraio presso l’IPIA Galilei.

Il mio grazie va a tutti coloro che hanno partecipato.

Un ringraziamento particolare va a:

Giovanna Pentenero
Assessore all’istruzione e alla Formazione Professionale della Regione Piemonte

Umberto D’Ottavio
Assessore alla Formazione e all‘Istruzione della Provincia di Torino

USR del Piemonte
rappresentato dall’Ispettore Alessandro Militerno

E a tutti i Presidi che hanno dimostrato, anche con i loro interventi, il fortissimo interesse per la robotica applicata alla didattica.

Ormai sono pienamente coinvolto nell’iniziativa della RoboCup JR che mi vedrà impegnato con gli studenti delle mie classi per i prossimi tre mesi.
Grandissima voglia di fare da parte dei miei studenti era da tempo che non vedevo ragazzi così motivati, pare che non spaventi la programmazione e il poco tempo (a maggio le gare nazionali)… vedremo.
Negli ultimi giorni si sono intensificate le iscrizioni alle gare e molte sono state le richieste di scuole per entrare a far parte della rete.
Il convegno del 12 febbraio scorso ha suscitato grandissimo interesse, moltissimo da costruire (non solo i robot) ma una nuova didattica basata sul “fare”.

Dalla mio intervento del 12 febbraio:

…E’ noto a tutti che i dati OCSE-PISA affermano che i nostri allievi hanno forti carenze matematiche/logiche e questa situazione impone una riflessione.
Il mio compito, prima che insegnare è trovare una metodologia adatta per far fronte al deficit formativo degli allievi. Il reale e il concreto che abbiamo sperimentato durante le esperienze di robotica affascina e attrae perché rientra nella possibilità di rendere immediatamente spendibile le aquisizioni teoriche e trasforma l’aula, piena di parole in laboratori, luogo di sperimentazione luogo del fare…
Gli studenti apprendono più facilmente e rapidamente se hanno a che fare “col concreto”.
Sarebbe ben diverso se si trovassero ad operare con gli astrattismi matematici e lavagnate di formule, non perché le formule non siano importanti ma queste devono nascere come naturale conseguenza della sperimentazione…
E’ necessario allora che l’alunno sappia che costruendo il suo prototipo in realtà sta facendo matematica, fisica, elettronica, elettrotecnica, meccanica e basta che di ciò l’insegnante ne sia consapevole in modo tale che al momento giusto dovrà e saprà evidenziare lo specifico della disciplina nascosta dentro l’attività che sta nel costruire…

Tutto ciò impone un grandissimo sforzo, fortunatamente esiste una rete di scuole, che parteciperà alla nascita di un nuovo modo di trasmettere conoscenza.