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Visualino – Visual programming environment for Arduino – lezione 2

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Ringraziamenti e dedica 🙂

Dovete sapere che di recente (la scorsa settimana) sono stato contattato via Facebook da una giovane Maker in erba e la sua insegnate, fanno parte della scuola secondaria di primo grado I.C. “Tommaso Cornelio” di Rovito in provincia Cosenza (fantastico come internet unisce) che mi chiedevano aiuto sull’uso di Arduino e sulla robotica da usare nella loro classe. Queste lezioni sono dedicate a loro 🙂 ed un mio tentativo di supportarle a distanza, spero nel breve di riuscire ad organizzarmi anche con dei Webinar.

Informazioni per lo studio.

Ho ricevuto diverse mail di ringraziamento e di metodo su queste brevi lezioni sull’uso di Visualino, ringrazio tutti 🙂 siete sempre gentilissimi.

Queste le principali:

Domanda: Quante saranno le lezioni?
Risposta: Circa una decina o poco di più tutte molto brevi da svolgere al massimo in 1 ora di lavoro (compresa l’organizzazione dell’attività)

Domanda: Siamo insegnanti di scuola elementare, riusciremo, seguendo le tue lezioni a realizzare dei robot con le nostre classi 5′?
Risposta: Sì, il corso è pensato per insegnanti di scuola elementare, media e ritengo che possa essere usato, se opportunamente rimodulato, per un corso introduttivo di coding in prima superiore. Le ultime lezioni saranno dedicate alla realizzazione di un robot completamente programmato con Visualino ed ovviamente il robot sarà DotBot 🙂

Domanda: Impareremo a programmare anche in C?
Risposta: Poiché le lezioni sono indirizzate a studenti e colleghi che non hanno mai programmato o costruito dispositivi elettronici, per ora parlerò di blocchi “alla Scratch” ogni tanto inserirò alcuni contenuti sul C.

Domanda: Possiamo usare i tuoi appunti nelle nostre lezioni?
Risposta: Assolutamente SI’ e se potete mandatemi una mail per dirmi che le avete usate, mi fa piacere, se poi mi mandate anche fotografie dei vostri lavori sono ancora più felice e se mi citate vi ringrazi ancor di più.

Nella precedente lezione abbiamo visto come realizzare con Visualino il programma che consente di far lampeggiare il LED L, quello collegato al pin 13 di Arduino e che trovate sulla scheda, come indicato nell’immagine che segue:

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Vediamo come far lampeggiare un diodo LED esterno, diverso da quello disposto sulla scheda, il procedimento è identico a quello che avete effettuato nella precedente lezione.

Sono necessari i seguenti componenti:

  • Arduino UNO R3
  • Un LED
  • Un Resistore da 220 Ohm

Realizzate il circuito come indicato nello schema seguente:

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Visualino – Visual programming environment for Arduino – lezione 1

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Durante l’ultima MakerFaire di Roma mi sono confrontato con molti colleghi ed amici che sono passati a trovarmi e che volevano avere informazione in merito agli sviluppi del progetto DotBot.

Il confronto con le persone ha messo in luce una necessità importante per quanto riguarda l’uso di Arduino a scuola, quello di rendere la programmazione, almeno nella fase iniziale di un percorso di coding, più semplice per il docente che non ha mai utilizzato l’elettronica nella didattica.

Ormai è uno standard de facto l’uso di Scratch, soprattutto nella scuola elementare e media, pertanto un’ambiente di programmazione grafico per Arduino è utile e credo anche necessario. Ritengo comunque possibile, perché sperimentato di persona, insegnare a programmare in C agli studenti delle scuole medie, ma preferisco un approccio morbido, che parte da Scratch e giunge pian pianino al C usando Arduino. Come insegnanti abbiamo l’obbligo di progettare in modo inclusivo pertanto in un percorso di coding e di making elettronico bisogna pensare a tutti, ai bambini e ragazzi con necessità specifiche di ogni livello di scuola ma anche ai colleghi di ogni disciplina.

… ma come fare?

Ho analizzato diverse possibilità:

  • S4A
  • ScratchX
  • Snap4Arduino
  • Visualino

per ognuno di essi ne ho realizzato un percorso che utilizzo in funzione delle disponibilità tecniche e delle competenze iniziali degli studenti. Tra le possibilità sopra indicate nelle prossime settimane per corsi indirizzati ad insegnanti di ogni ordine e grado, userò Visualino uno strumento di programmazione visuale per Arduino realizzato da Víctor R. Ruiz e portato avanti dalla comunità spagnola di Arduino.

Avevo sperimentato tempo fa il sistema dopo di che non ne sperimentato l’utilizzo con gli studenti più giovani, ma fortunatamente proprio alla MakerFaire di Roma ho ritrovato Luisa Ravelli, una bravissima formatrice che avevo conosciuto durante un mio corso presso il FabLab di Brescia qualche anno fa. Luisa mi ha confermato l’utilità e la praticità di utilizzo di Visualino con i bambini più piccoli, i suoi consigli e la sua esperienza didattica mi hanno convinto dell’utilità di realizzare un percorso di making di elettronica e di robotica dedicato a docenti e giovanissimi allievi con nessuna competenza in elettronica ed informatica.

Come ben sapete, la “severità” sintattica di linguaggi di programmazione come C o C++ possono, per chi non si è mai occupato di programmazione, rendere difficoltosa la comprensione sull’uso di Arduino che può essere superata partendo da un linguaggio visuale. La soluzione grafica non deve essere intesa come sostituzione ad un IDE testuale, ma potrebbe essere considerato come un inizio “morbido” che conduce in fasi successive al  programmazione in C.

Visualino si basa su Google Blockley e bitbloqs di BQ. Si tratta di software opensource, multi-piattaforma e multi-lingua. Per il suo funzionamento necessita che sia installato sul computer l’IDE Arduino 1.6 o superiore utilizzato come motore di Visualino. E’ possibile installare versioni di Visualino per MacOS X, Ubuntu, Windows ed anche Raspberry Pi 2, quindi alla portata di tutti. Sul sito di riferimento trovate i tutorial in lingua spagnola ed inglese molto semplici che vi guideranno nell’installazione delle versioni per Ubuntu, MacOS X e Windows.

Tutto il codice sorgente di Visualino è disponibile su GitHub: github.com/vrruiz/visualino

Di seguito un tutorial passo passo che spero che possiate utilizzare nei vostri corsi.

Per una prima comprensione dell’uso della breadboard, sintetici principi di elettrotecnica e descrizione generale della scheda Arduino, vi rimando alla sezione di questo sito: Impariamo ad usare Arduino e guardate le prime due slide “L’Alfabeto di Arduino”.

Partiamo ora con la sperimentazione, una guida passo passo all’uso di Visualino

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Progetto Arduino – La robotica tra i banchi di scuola

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Domani 15 dicembre alle ore 15,30, alla presenza del Sindaco di Moncalieri e dellAssessore allIstruzione, presso la scuola Silvio Pellico in via S. Martino 27 Moncalieri (To), si svolger la conferenza di presentazione del corso di cui sar relatore: Progetto ARDUINO – La ROBOTICA tra i banchi di scuola destinato agli insegnanti di scuola elementare e media del comune di Moncalieri.
Il progetto organizzato dallassociazione Suburbia e il Comune di Moncalieri, si prefigge di sviluppare nei ragazzi delle scuole medie ed elementari la consapevolezza delle loro potenzialit in campo elettronico e informatico con lobiettivo di facilitare lorientamento alle scuole superiori.

I professori trasferiranno agli allievi le competenze acquisite utilizzando lo starter kit che verr rilasciato alle scuole, sar prevista inoltre unattivit di making con Arduino tra le scuole che avr come obiettivo la realizzazione di un progetto a tema da presentare alla festa di halloween che si terr il 31 ottobre 2017 in borgata tagliaferro.

Le lezioni si svolgeranno nel mese di febbraio presso a scuola Silvio Pellico secondo il seguente calendario:

  • Mercoled 1 Febbraio dalle 14 alle 17
  • Mercoled 8 Febbraio dalle 14 alle 17
  • Venerd 10 Febbraio dalle 15 alle 18
  • Mercoled 22 Febbraio dalle 14 alle 17

Per le iscrizioni, destinate ai docenti del comune, contattare lassociazione Suburbiaalla mail suburbia.moncalieri@gmail.com

[ depliant di presentazione ]

Mattoncini in festa

Il primo amore non si scorda mail 🙂 Il mattoncino Lego ha un posto speciale nel mio cuore da docente Maker, probabilmente il modo con cui strutturo i miei pensieri è stato influenzato da bambino giocando con i Lego.
Da grande ho continuato e come sapete sto pensando da tempo ad una versione di DotBotK compatibile con i mattoncini Lego, ma in cantiere non esiste solo questo, molte ed altre sorprese e giochi cercherò di presentarli con i miei allievi durante l’esposizione di costruzioni Lego: “Mattoncini in festa” che si svolgerà il prossimo 14 e 15 gennaio 2017 presso il Parco Culturale “Le Serre” via T. Lanza, 31 Grugliasco (To).

La manifestazione, che è giunta alla sua 3′ edizione raccoglie un grandissimo interesse da parte del pubblico, molti gli espositori che giungono da tutta Italia. Potrete vivere  l’esplosione di creatività degli appassionati Lego e se lo desiderate potrete partecipare alle numerose attività che gli espositori organizzeranno.

Sicuramente una buona occasione per studenti ed insegnanti che stanno svolgendo attività di coding e di tinkering, potrete trovare in questa manifestazione ispirazione per nuove forme di studio e di didattica.

Ingresso è libero

Orari:

  • Sabato 14.01.17
    pomeriggio 14:30 – 19:30
  • Domenica 15.01.17
    mattina 9:00 – 13:00; pomeriggio 14:30 – 18:30

ultimi ingressi 30′ prima della chiusura.

Per informazioni:

mattoncini-in-festa

DotBot K il robot per i più piccoli e non solo

dotbotk-01Lo avevo promesso nei mesi scorsi e finalmente sono riuscito ad implementare la prima versione di DotBot dedicata ai più piccoli, nome in codice DotBot K, dove K sta per Kids.
La nascita di quesa versione, che vi avevo preannunciato in precedenti post nasce da una domanda semplice che mi venne posta da una mia cara collega di scuole elementari quando vide il primo DotBot: “E a noi non hai pensato?” 🙂
In realtà ora lo posso dire, nei miei pensieri questa che vedete è stata la mia prima versione di DotBot, nelle prime bozze su carta era più piccolo e con un’elettronica diversa, ma io ho incominciato a pensare ad un kit robotico per gli studenti proprio avendo nella mente questo piccolo parallelepipedo, immaginavo ad un oggetto su cui aggiungere funzionalità successive al crescere delle competenze dello studente, una “mascotte” sufficientemente resistente da portare in cartella e da disporre sulla scrivania dello studente su cui effettuare esercitazioni di informatica e personalizzarlo con involucri personalizzati dallo studente.

Avevo necessità di realizzare un artefatto che permettesse di unire le parti mediante incastri riducendo al minimo le viti metalliche. Mi sono focalizzato su una serie di progetti open: BOB, Bobwl, ZOWI, Otto ed altri. Da essi ne ho estratto gli elementi che ritenevo più interessanti rinforzando la struttura ed adattandola alle funzionalità che desideravo inserire.
Quindi certamente in esso ritroverete caratteristiche dei progetti sopra citati, ma ne ho volute fare qualcosa di più, che andasse oltre la semplice realizzazione di un kit robotico, cosa? Spero possa trasparire nelle righe successive ed in ciò che farò nelle prossime settimane.

Ho partecipato spesso a discussioni con colleghi per immaginare quali dovessero essere sia le funzionalità che la forma del robot e le richieste, quasi tutte lecite, mi portavano in una direzione che rapidamente faceva aumentare i costi e le difficoltà di assemblaggio.

lo vogliamo:
resistente, colorato, personalizzabile, programmabile alla Scratch, comandato da smartphone, tablet e che costi poco.

Comprenderete, anche se non siete esperti dell’argomento, che pensare ad un oggetto di simili caratteristiche a costi contenuti, è complicato, inoltre desideravo che il tutto potesse essere pensato e prodotto in non più di 3 mesi di lavoro. Quindi come fare?
Sono partito da lontano ed ho riflettuto sull’obiettivo del tutto: fare coding non solo per insegnare a programmare ma anche per insegnare a pensare e per insegnare a pensare, se si pensa bene, lo si può fare con pochi soldi 🙂
L’idea quindi è quella di non pretendere un’oggetto tecnologicamente all’ultima moda, ma offrire qualcosa che potesse permettere di realizzare un percorso di project learning con i propri allievi, che parte dalla modellazione 3D per giungere alla fine al coding.
Infatti tutte le strutture fisiche che vedete stampate in 3D fanno anch’esse parte del processo di apprendimento, infatti sono state implementate volutamente tutte con Thinkercad, che come molti di voi sapranno, è un applicativo online gratuito di facile utilizzo che può essere utilizzato con gli studenti più giovani. L’intero processo di modellazione 3D è stato documentato, ne darò informazione più avanti, in modo da poter essere usato dagli insegnanti come manuale didattico con possibilità di rimodulazione in tutte le parti da parte di docenti e allievi secondo le necessità.

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Le fasi di programmazione potranno essere realizzate usando ambienti di sviluppo di diverso tipo tra cui sistemi simili a Scratch. Nelle prossime settimane fornirò sketch di esempio che permetteranno ai più esperti di riprogrammare il robot.
Quindi pensare alla moderazione 3D e costruzione del robot come ad un’attività didattica che giunge fino al coding quindi costruzionismo (per dirla alla Papert) dall’inizio alla fine ed è questo che desidero sia DotBot K.

Ma quali sono le caratteristiche di base?
E’ costituito da due modalità di movimento, una autonoma che utilizza un sensore ad ultrasuoni che permette in autonomia di evitare gli ostacoli ed una comandata per passi che fa uso di un qualsiasi telecomando di TV che consente di movimentare il robot in avanti, indietro e fargli eseguire rotazioni di 90 gradi a destra e sinistra la modalità di movimento è selezionabile da telecomando.
Nella prima versione proposta il controllo del piccolo robot è costituito da un Arduino Nano, mentre la movimentazione viene eseguita mediante servomotori a rotazione continua di piccole dimensione. Due i dispositivi di output per la segnalazione di azioni compiute dal robot: un led RGB che costituisce il naso di DotBot K per l’emissione di luce colorata ed un buzzer per la produzione di suoni. Alimentazione totale 6V.

Piccola precisazione riguarda alla fase di assemblaggio.
DotBot K è da pensare ad una sorta di BeeBot quindi immagino il robot consegnato già montato, i giovani studenti si dovranno solo preoccupare di personalizzare la struttura o programmarlo in modo diverso, l’assemblaggio delle parti interne sarà a carico di insegnanti o altre figure (studenti di scuola superiore).

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Quindi essenziale, ma sufficiente per svolgere ad esempio quanto già descritto in precedenza per DotBot S che meglio si adattano alla versione K se pensiamo a bambini:

Ho immaginato tanti DotBot K pilotati a distanza mediante i telecomandi che ogni studente si porterà casa. In un’attività ad esempio di educazione stradale, i DotBot K diventano le automobili su cui ogni studente deve agire.
Immagino l’attività di apprendimento della composizione di una frase in italiano, su di un piano vengono disposte le parti mischiate di una frase e i bambini devono far percorrere ai DotBot K la strada giusta per comporre correttamente la frase.
Ma ancora l’attività in cui i bambini imparano ad usare Thinkercad stampando dei numeri dopo di che i numeri vengo disposti a terra. Con dei DotBot K i bambini potrebbero, mediante telecomando che comanda il robot, spostare i numeri nell’insieme pari e nell’insieme dispari. Attività simili si possono pensare con vocali e consonanti, oppure forme geometriche, ecc… Insomma l’attività didattica diventa un’incredibile attività laboratoriale e la robotica una materia trasversale a tutte le discipline.

Probabilmente alcuni si aspettavano un grado di interattività maggiore e certamente ho pensato a qualcosa di più con caratteristiche più performanti: motori, sensori, estensioni IoT, programmazione diretta senza PC, memorizzazione dei passi… ci sono già, sono step del progetto già in fase di sviluppo e che vedranno la luce nei prossimi mesi, come ad esempio estensioni IoT di interattività di DotBot K in funzione di messaggio proveniente da social network che sto sperimentando mentre scrivo questo articolo… però chiedo come sempre pazienza 🙂

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Ovviamente vi spiegherò come realizzare un DotBot K, ma prima di far ciò vi elenco la lista delle attività che saranno svolte nei prossimi giorni:

  1. Presentarvi DotBot K alla Maker Faire di Roma che ci sarà la prossima settimana presso il padiglione 5 postazione C25.
    Saremo: Maffucci Michele, Russo Ludovico Orlando, Mattia Maffucci (figlio), Vernotico Silvia e new entry Gabriele Ermacora e tutti insieme stiamo condividendo lo sviluppo progetto DotBot, ciascuno per la propria competenza, sia su piattaforma Arduino che Raspberry Pi con particolare attenzione allo controllo mediante ROS.
    Durante la Maker Faire di Roma mi piacerebbe presentarvi quanto stiamo realizzando,  avere un confronto con colleghi e studenti per condividere idee e progetti, quindi vi aspettiamo, stiamo pensando di organizzare due momenti di incontro specifici a cui bisognerà prenotarsi mediante form on-line che predisporrò nelle prossime ore.
  2. Mettere a disposizione l’intero progetto in modalità Open Source, credo di poterlo fare subito prima o subito dopo la Maker Faire di Roma, quindi link ai sorgenti per la stampa ed esempi di programmazione.
  3. Effettuare una guida esaustiva sulla realizzazione di DotBot K.
  4. Realizzare un corso per bambini di quinta elementare che fa uso di DotBot K.
  5. Aggiungere memorizzazione dei passi ed esecuzione del percorso.
  6. Estensioni IoT di DotBot K.
  7. Apportare modifiche ai motori.

Tutto a partire dalla prossima settimana.

Quindi per ora un grazie a tutti voi, a chi mi ha scritto per dirmi che sta usando DotBot con i propri studenti o con i propri figli, vi aspettiamo alla MakerFaire di Roma.

Un caro saluto a tutti.