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L’alfabeto del PLC – PLC Siemens 1200 – Lezione 1

(ultima modifica: 06.04.2021)

Così come feci diversi anni fa con Arduino con l’Alfabeto di Arduino, voglio iniziare una nuova avventura con i PLC iniziando a condividere con voi i molti appunti che negli anni ho prodotto sull’uso dei del PLC, nello specifico PLC Siemens 1200 e Siemens LOGO8! Per entrambi ne mostrerò passo passo l’utilizzo allegandone esercizi e sperimentazioni. Come sicuramente saprete le dotazioni per un laboratorio di Automazione scolastico richiedono investimenti importanti, pertanto per far si che questi appunti siano fruibili da tutti tenderò a svolgere esercizi e spiegazioni che potranno essere svolti da chiunque senza avere grandi dotazioni tecnologiche e quindi mantenendo contenute le spese. Suggerirò kit specifici o elementi che potranno essere autocostruiti in qualsiasi laboratorio di meccanica ed elettronica dell’ITIS. Questi appunti subiranno sicuramente modifiche e correzioni che potranno essere svolte anche in fase successiva alla scrittura del documento, pertanto per rendere più evidente l’aggiornamento della lezione aggiungerò in testa al documento la data che mostra l’ultima modifica effettuata. Queste lezioni sono derivate dalle sperimentazioni mie e dei miei studenti, basandosi sulla vasta documentazione messa disposizione da Siemens, documentazione che è stata rivista e sintetizzata e resa compatibile con i percorsi didattici svolti negli istituti tecnici ad indirizzo elettronico e automazione che devono essere inseriti all’interno dei programmi di Sistemi e TPSEE. Troverete una vasta disponibilità di corsi e libri fatti molto bene, soprattutto i Webinar svolti da Siemens, molto spesso però sono corsi pensati per professionisti o insegnanti che io stesso ho seguito, sono svolti da professionisti del settore molto preparati in cui però molto spesso non viene tenuto in conto l’approccio didattico che bisogna avere con ragazzi delle scuole superiori, pertanto è indispensabile una rimodulazione dei contenuti per poi poterli presentare adeguatamente. Sicuramente se state iniziando questo percorso di studio, indispensabile partire dai numerosi Webinar di Siemens SCE Italia, da cui sicuramente potrete imparare moltissimo. Gli appunti che scriverò avranno la struttura di un manuale che potrete ovviamente migliorare, espandere e condividere. Se siete lettori di questo blog, avrete sicuramente notato che  preferisco il testo scritto al video, un po’ perché riesco ad essere più celere nella sistemazione degli appunti che realizzo per i miei studenti ed un po’ perché il testo scritto mi aiuta a pensare e migliorare l’azione didattica in presenza. Come sempre non posso assicurare una periodicità costante, perché in primis dovrò pensare alle lezioni a scuola e costruire slide ed esercizi per gli studenti, ma sicuramente produrrò lezioni più lunghe e strutturate che pubblicherò su queste pagine. Le lezioni possono essere seguite da chiunque, non saranno necessarie competenze elevate di informatica ed elettronica, dove necessario integrerò con semplici spiegazioni. Chiedendovi grande pazienza e comprensione per eventuali sviste e correzioni, vi auguro buona lettura 🙂

Cos’è un PLC e perché viene utilizzato
Cosa significa PLC?

PLC è la sigla di Programmable Logic Controller (controllore a logica programmabile). Questo termine descrive un dispositivo che comanda un processo (ad es. una macchina per la stampa di giornali, un impianto per il riempimento di sacchi di cemento, una pressa per pezzi stampati in plastica ecc… ).

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Siemens TIA Software Updater – Impossibile creare il collegamento al server. Come risolvere il problema.

In questi giorni sto progettando ulteriori esercitazioni per i miei studenti sull’uso di TIA Portal e questa attività mi ha portato anche ad eseguire una serie di aggiornamenti sul software. Attualmente ho installato sul mio computer e sui computer della scuola la versione 15.1. Eseguendo l’aggiornamento di TIA ho riscontrato un problema in TIA Software Updater nel collegarsi al server degli aggiornamenti, mi viene restituito il messaggio di errore: “Impossibile creare il collegamento al server”. Dopo tanta insistenza e ricerca online e lettura di forum ho trovato la soluzione agendo nella maniera più semplice, installazione cumulativa manuale degli aggiornamenti di TIA fino all’ultima versione, upd. 5, risalente al 08/2020. Procedendo in questo modo ho risolto e TIA Software Updater ora funziona e mi fornisce gli aggiornamenti.

Poiché questo problema lo riscontrerò anche su altri computer nei laboratori della mia scuola e sono sicuro che anche altri utenti avranno avuto il medesimo problema, ho deciso di realizzare un breve tutorial che servirà principalmente a me per mantenere memoria di come procedere nel caso in cui mi si ripresentasse il problema su altri computer.

Ma perché questo errore? Il motivo lo spiega direttamente Siemens sul suo sito:

“As of 02/2020, the Siemens Update Server will only support calls with the latest, secure protocols (at least TLS 1.2). The TIA Administrator, the TIA Updater and the TIA Updater Corporate Configuration Tool have therefore been expanded to include these new protocols. Older versions of these products will no longer be able to connect to the Siemens Update Server from 02/2020.”

Che tradotto:

“A partire dal 02/2020, Siemens Update Server supporterà solo le chiamate con i protocolli più recenti e sicuri (almeno TLS 1.2). TIA Administrator, TIA Updater e TIA Updater Corporate Configuration Tool sono stati quindi ampliati per includere questi nuovi protocolli. Le versioni precedenti di questi prodotti non saranno più in grado di connettersi al Siemens Update Server dal 02/2020.”

Procediamo con l’aggiornamento e la soluzione al problema.

Situazione di partenza, avvio di TIA Updater genera il messaggio di errore: “Impossibile creare il collegamento al server”

Controllo la versione di TIA Portal avviando TIA e selezionando: Software installato.

Vado al seguente link: Aggiornamenti per STEP 7 V15.1 e WinCC V15.1, effettuare il login

Nella pagina selezionare l’ultimo aggiornamento disponibile, alla data in cui scrivo questo post è: Update 5 (08/2020). Scaricare tutti i file che ho indicato nell’immagine con la freccia rossa.
Una volta che avrete prelevato tutti i file avviate l’installazione dal file .exe (l’ultimo nella lista indicata nell’immagine che segue).

Procedere facendo clic su “Avanti”.

Selezionata la lingua, se il vostr sistema operativo è impostato in italiano vi verrà proposto in automatico l’italiano, clic su “Avanti”.

Procedete come riportato nell’immagine, clic su “Avanti”.

Attendete l’estrazione di tutti i file, questa operazione richiede alcuni minuti.

Proseguite facendo clic su “Avanti”.

Lasciate tutto selezionato e proseguite facendo clic su “Avanti”.

Accettate le condizioni di licenza inserendo le spunte al fondo della finestra.

Anche in questo caso accettate le condizioni di sicurezza inserendo la spunta al fondo della finestra.

Confermate l’installazione facendo clic su “Installazione”.

Ora è il momento di prendersi un momento di pausa, prendete una tazza di te perché la fase di installazione durerà circa 25 minuti.

Al termine clic su “Riavvia” per riavviare il computer.

Avviate TIA Portal e controllate la versione del software installato: nel mio caso: Update 5.

Avviate nuovamente TIA Updater e noterete che il problema è stato risolto.

Buon Making a tutti 🙂

EduRobot Lift/Elevator

Nuova versione del kit EduRobot Lift, ascensore/montacarichi da utilizzare per le esercitazioni di laboratorio di sistemi elettronici e attività di PCTO negli istituti tecnici industriali e professionali.

Rispetto alla versione precedente alcune migliorie che ne facilitano la costruzione. Il controllo può essere effettuato in diverse modalità: Siemens Step 7 1200, Logo8!, Siemens IoT 2040, Arduino. La struttura è stata disegnata con Adobe Illustrator e tagliata a laser presso il Laboratorio Territoriale del mio istituto, l’ITIS G.B. Pininfarina di Moncalieri. Il materiale è costituito da compensato da 4 mm e due elementi stampati in 3D in PETG. Il montaggio della struttura richiede circa 40/45 min.

Se desideri realizzare il kit, seguire il link su Thingiverse, da cui potrete prelevare il file PDF per il taglio laser e i file STL per la stampa 3D della struttura del motore.

Volutamente per la realizzazione di questo kit sono stati scelti materiali economici in quanto il mio desiderio è quello di assegnarne un kit ad ogni studente.

  • foglio di compensato da 4mm 80×60 mm (costo indicativo: €4)
  • 24 viti M3 da 12 mm
  • 24 dadi M3
  • motorino passo passo 28BYJ-48
  • colla vinilica
  • due elementi stampati in 3D
  • spago

Nel kit viene utilizzato un motore passo passo economico il 28BYJ-48 in modo che possa essere acquistato da tutti gli studenti. Con qualche piccola modifica è possibile utilizzare anche un motorino DC da 6V, i classici “motorini gialli” utilizzati dagli studenti per la costruzione di piccoli robot.

Quattro gli obiettivi di questo progetto:

  1. offrire una guida fotografica per i miei studenti della classe 3′ che dovranno svolgere il PCTO (ex Alternanza Scuola Lavoro) facendo una simulazione di attività aziendale, quest’anno dovranno diventare tecnici di un’azienda che produce ascensori e montacarichi;
  2. mostrare agli studenti che è possibile imparare ad imparare attraverso attività laboratoriali che prevedono la progettazione e la costruzione dei propri strumenti di apprendimento;
  3. il mercato offre molteplici strumenti, kit robotici di ogni tipo che rispondono a molteplici esigenze didattiche, ma alcune volte non rispondono ad esigenze specifiche di un percorso di studio o di un argomento, ecco che la scuola diventa produttrice dei propri ausili didattici specifici;
  4. rispondere alle numerose richieste di realizzazione del kit pervenutemi da molti colleghi di scuole italiane dopo il mio intervento per SCE Siemens in cui ho mostrato le mie sperimentazioni didattiche nell’ambito dell’automazione, tra queste anche EduRobot Lift. Ringrazio tutti.

Di seguito un breve video che mostra la struttura generale del kit e di seguito una guida fotografica passo passo che ne dettaglia le fasi di costruzione.

In successive lezioni verranno proposti modalità di controllo del sistema.

Sentitevi liberi di apportare modifiche e migliorie alla struttura. Mi farebbe piacere avere un vostro parere ed eventualmente, se utilizzate il kit, inviatemi le fotografie dei vostri lavori in modo che io possa pubblicarle su questo sito.

Il progetto è rilasciato con la seguente licenza: Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0)

Come viene mostrato nell’immagine che segue il kit è costituito da 21 elementi di compensato e due elementi stampati in 3D, nell’immagine potete notare anche un 3′ elemento, una piccola rondella di plastica, che è stata poi sostituita da un dado M3 (i dettagli al fondo di questa lezione).

Struttura impiegata per fissare il motore passo passo e il rocchetto utilizzato per avvolgere lo spago a cui verrà fissata la cabina dell’ascensore.

Nell’immagine si vedono viti M3 da 12 mm e dadi M3.

La colla vinilica viene utilizzata solamente per fissare i piedini alla base della struttura.

Poiché sulla base del kit sono presenti delle viti, per evitare che queste raschino la base di appoggio, sono stati previsti dei piedini la cui altezza è di 8 mm, ciò si ottiene incollando tra loro due elementi.

Incollare i piedini sugli angoli della base.

Allineare i piedini come riportato nell’immagine che segue.

Fare in modo che ci sia anche un allineamento rispetto alla verticale.

Predisporre il montaggio della cabina dell’ascensore. Si consiglia di inserire prima il dato nella fessura così come riportato nell’immagine. La parte inferiore della cabina è identica a quella superiore con la differenza che la parte superiore ha un foro in cui andremo ad inserire lo spago.

Inserire la parete laterale e dalla parte opposta inserire la vite. Bloccare i due elementi, ma attenzione a non avvitare con forza.

Procedere allo stesso modo per la parte posteriore della cabina dell’ascensore: Inserire i dadi, incastrare nella fessura la parete ed avvitare con le due viti.

Inserire la parte superiore della cabina contraddistinta da un foro centrale.

Passiamo ora alle colonne. Sono presenti 6 colonne di due tipi: con fori e senza fori, hanno tutte la stessa dimensione. Le colonne con fori hanno un’orientamento, nell’immagine si nota che i fori hanno distanze diverse dal bordo che va incastrato alle basi. I fori che hanno una distanza di 4 cm dalla base vanno rivolti verso la base di appoggio dell’ascensore.

Tre sono le colonne frontali ed andranno inserite nelle apposite fessure. Anche in questo caso si consiglia di inserire prima i dadi.

Posizione in cui devono essere inserite le colonne frontali.

Inserire le viti dalla parte inferiore della base.

Inserire le colonne laterali. Prima di inserirle nelle fessure incastrare i dadi M3.

Bloccare con viti.

Montare la colonna posteriore.

Procedere nel montaggio così come fatto per le altre colonne.

Inserire la cabina dell’ascensore, con la parte aperta disposta frontalmente.

Le scanalature laterali permettono di far scorrere la cabina tra le guide.

Fissare la base superiore del kit. Inserire nelle colonne i dadi e successivamente inserire nella posizione indicata dalle frecce le viti.

Avvitare, ma attenzione a non serrare con forza, rischiereste di rompere il compensato.

Inserire 4 viti nella posizione indicate dalle frecce.

Avvitare i dadi.

Inserire il rocchetto all’interno dell’asse del motore. Attenzione che il rocchetto ha un’orientamento, ciò è mostrato nel video ad inizio di questa lezione. Come si nota l’asse del motore non è cilindrico.

Inserire la vite nella posizione indicata dalla freccia, questa costituisce un supporto per il rocchetto. Avvitare il motore alla struttura.

Fissiamo lo spago alla cabina. Inserite lo spago nel foro dalla parte superiore e legateci un dado.

Poggiate la cabina sulla base della struttura e fate in modo che il filo sia ben dritto ed incollatelo sul rocchetto. Il risultato dovrebbe essere il seguente:

Buon Making a tutti 🙂

Fare didattica laboratoriale con EduRobot Home


Sarà un anno scolastico complicato per realizzare attività di laboratorio… distanziamento fisico, uso delle attrezzature che dovranno essere continuamente sanificate, didattica digitale integrata e mille altre cose che limitano le attività nei laboratori degli ITIS e dei Professionali.
Per i ragazzi di terza superiore, per le esercitazioni di TPSEE e Sistemi, in questi giorni pensavo ai miei soliti kit, soluzioni trasportabili che mi permettono di far svolgere le esperienze di laboratorio in qualsiasi luogo della scuola. Una parte delle esercitazioni vorrei declinarle ad aspetti di automazione civile (un primo passo verso la domotica) da svolgere in modo divertente e che appassioni.

Utilizzerò prima Arduino che tutti gli allievi di tutte le mie classi posseggono in kit, aggiungeremo poi un controllo remoto via smartphone e poi si passerà al controllo con PLC, probabilmente Siemens Logo8. L’intera attività è ancora nella mia testa ma sicuramente si farà insieme alle altre parti del programma.
Le specifiche del kit sempre le solite: che stia sul banco di lavoro (480mm x 277mm), facilmente trasportabile, economico, di facile realizzazione (assemblaggio con colla vinilica o viti), da assegnare ad ogni singolo studente (importante!) e di compensato, in modo che possa essere prodotto rapidamente con il taglio laser che abbiamo a scuola. Ho realizzato una bozza del progetto a cui ho aggiunto una maniglia in modo che il kit possa essere traportato da un laboratorio all’altro come una valigetta.

Nei prossimi giorni proverò a realizzare il primo prototipo pensando anche ad alcune esercitazioni di base che possano in qualche modo far appassionare ancor di più i ragazzi. Ovviamente se il progetto risulta presentabile condivido con voi.
Aggiungo quindi alla famiglia EduRobot il piccolo progetto: EduRobot Home.

Sinottico per esercitazioni di laboratorio di Automazione

Futuro prossimo venturo.
Come sicuramente molti colleghi avranno previsto, il prossimo anno scolastico sarà diverso soprattutto nella modalità con cui svolgeremo la didattica in presenza e vivere il laboratorio sarà molto complicato. Prevedere un laboratorio mobile di automazione non è semplice, non si tratta solamente di programmare microcontrollori e PLC, ma è essenziale operare sugli strumenti che molto spesso risultano ingombranti, pesanti e non semplice da spostare, pertanto già da qualche tempo ho collocato i PLC Siemens, di cui il mio istituto è dotato, su supporti trasportabili come già mostrato in precedenti post:

DIN rail stand XL
DIN rail stand XL – cheap version
DIN rail stand small

Per rendere più agevole l’attività pratica di studio mia e dei miei studenti ho realizzato alcuni supporti per: deviatori, pulsanti e supporti per morsetti wago di cui potete vedere alcune foto in allegato.


Per chi fosse interessato condivido i sorgenti per la stampa 3D di tutti gli elementi, spero possano servire anche ad altri.

Buon Making a tutti.