Nelle scorse due settimane mi sono trovato nella condizione di dover supportare alcuni allievi non delle mie classi che per diversi motivi hanno perso la “passione” o l’interesse che li ha portati ad affrontare un percorso tecnico, in alcuni casi questo disagio si è tramutato in iperattività e atteggiamenti non corretti nei confronti del resto della classe.
Tutto ciò mi porta continuamente a riflettere sul ruolo di tutor o del motivatore e sull’importanza di una comunicazione efficace, che soprattutto all’interno di un gruppo classe è fondamentale per il successo degli studenti e del processo di apprendimento. Il feedback, o se preferite “il riscontro”, gioca un ruolo cruciale in questo processo, poiché può fornire agli studenti un’opportunità per migliorare le loro prestazioni e sviluppare le loro abilità. Tuttavia, il feedback può essere un processo delicato e richiede un approccio attento.
Da un lato, è importante essere sinceri ed evitare i falsi complimenti. Se gli studenti ricevono un feedback falso o poco sincero, potrebbero non essere motivati a migliorare le loro prestazioni. D’altra parte, è importante evitare di ferire gli allievi con il feedback. Un riscontro critico o negativo può facilmente essere percepito come una critica personale e avere un impatto negativo sull’autostima.
Per fornire quindi un riscontro efficace e costruttivo, mi sono imposto di seguire alcune linee guida:
- Il feedback dovrebbe essere specifico e concreto. Piuttosto che dire “hai fatto un buon lavoro”, è meglio dire “hai fatto un buon lavoro nel presentare la tua ricerca con immagini chiare e concise”;
- il feedback dovrebbe essere centrato sulla prestazione, non sulla persona. Non bisogna criticare la persona, l’allievo, ma concentrarsi sugli aspetti della prestazione che possono essere migliorati;
- è importante fornire feedback tempestivo, in modo che gli studenti possano utilizzare le informazioni per migliorare le loro prestazioni in futuro.
Il riscontro dovrebbe essere visto come un’opportunità per migliorare, piuttosto che come una critica personale.
Le parole di lode che possiamo fornire ad uno studente possono certamente aumentare sicurezza e motivazione, mentre le critiche potrebbero farlo sentire insicuro e demotivato. Tuttavia, quando l’allievo è troppo concentrato sull’idea che ha di se, potrebbe porsi sulla difensiva quando riceve critiche, pertanto è essenziale far comprendere che è importante avere una visione equilibrata di se stessi e accettare il feedback in modo costruttivo per poter migliorare.
Quindi non è sufficiente far comprendere solo dove qualcosa è andato storto, ma anche far capire come e se bisogna agire per trarre consigli utili.
In una fase successiva del tutoraggio passerei a fare alcune considerazioni sulla casualità del successo o dell’insuccesso.
È possibile che il successo o il fallimento sia stato influenzato dal caso?
Ad esempio, lo studente guadagna un elogio solo perché qualcuno ha notato il suo lavoro, ma questo significa che lo ha veramente meritato?
Allo stesso modo, quando lo studente ha un successo scolastico, è importante che si ponga la domanda: “è veramente merito mio, oppure è stato il risultato della fortuna o delle circostanze?”
Il successo può essere il risultato di una combinazione di fattori, compresa la casualità (qualcuno la chiamerebbe fortuna), ma è importante che l’allievo riconosca i propri meriti e lavori per migliorare.
In definitiva, è importante far valutare se si è stati effettivamente bravi o se il successo o il fallimento sono stati influenzati da fattori esterni. Solo riconoscendo i propri meriti e le proprie debolezze, si possono sviluppare le abilità necessarie per crescere e migliorare.
Esercizio da far fare agli studenti: tabella complimenti e critiche:
All’interno della matrice inserite i riscontri che avete ricevuto: quali suggerimenti voglio seguire? Quale critica vi porta ad agire? Quali feedback posso trascurare?
Buon Making didattico a tutti 🙂