Archivi tag: WiFi

Usare la matrice LED di Arduino UNO R4 WiFi

L’elemento caratterizzante più evidente di Arduino R4 è senza alcun dubbio la matrice di LED, che potremo utilizzare come sistema di output immediato, ma anche per creare animazioni o giochi, o ancora mettere in evidenza lo stato di un sensore. La matrice LED è costituita da 12×8 LED.

La matrice e la sua API sono sviluppate per essere programmate in diversi modi, ciascuno adatto per diverse applicazioni. Questa breve lezione vi guiderà attraverso i concetti di base per gestire la matrice di LED aiutandovi a creare le vostre animazioni, mostrando tre diversi metodi di gestione dei LED che potrete scegliere in funzione del progetto che desiderate implementare.

Per lo svolgimento di questa lezione avete necessità solamente della scheda Arduino UNO R4 e di un cavo USB C.

Inizializzare la matrice

L’inizializzazione della matrice di LED avviene in 3 passi:

  1. inclusione nel vostro sketch della libreria:
#include "Arduino_LED_Matrix.h"
  1. creazione dell’oggetto matrix aggiungendo la seguente riga:
ArduinoLEDMatrix matrix;

L’oggetto ovviamente potrà avere un nome a vostro piacimento nell’esempio è stato scelto: “matrix”

  1. avviare la matrice aggiungendo nel setup():
matrix.begin();

Il codice di avvio sarà il seguente:

#include "Arduino_LED_Matrix.h"

ArduinoLEDMatrix matrix;

void setup() {
  Serial.begin(115200);
  matrix.begin();
}

Come realizzare un frame

Il principio di funzionamento della libreria di gestione della matrice di LED è quello basato sulla creazione di un frame (fotogramma) memorizzato in un buffer di memoria e poi visualizzato.

Un frame è ciò che viene chiamato anche “immagine” visualizzata in un dato momento sulla matrice di LED. Un’animazione è costituita da una serie di immagini pertanto possiamo dire in altro modo che un’animazione è costituita da una sequenza di frame .

Per controllare la matrice LED 12×8 è indispensabile utilizzare uno spazio in memoria che sia di almeno 96 bit e la libreria fornisce due modi per farlo.

Modo n. 1

Il primo è quello di creare un array bidimensionale di byte nel modo che segue:

byte frame[8][12] = {
  { 0, 0, 1, 1, 0, 0, 0, 1, 1, 0, 0, 0 },
  { 0, 1, 0, 0, 1, 0, 1, 0, 0, 1, 0, 0 },
  { 0, 1, 0, 0, 0, 1, 0, 0, 0, 1, 0, 0 },
  { 0, 0, 1, 0, 0, 0, 0, 0, 1, 0, 0, 0 },
  { 0, 0, 0, 1, 0, 0, 0, 1, 0, 0, 0, 0 },
  { 0, 0, 0, 0, 1, 0, 1, 0, 0, 0, 0, 0 },
  { 0, 0, 0, 0, 0, 1, 0, 0, 0, 0, 0, 0 },
  { 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0 }
};

La prima modalità è molto semplice da capire, la struttura frame rappresenta la matrice di LED e la serie di 1 indicherà quali LED saranno accesi, mentre quelli a 0 rappresentano i LED spenti. L’array sopra permetterà di visualizzare sulla matrice un cuore.

Suggerimento: Potete vedere il cuore più facilmente se evidenziate tutti gli “1” sulla pagina premendo CTRL/command + F e cercando “1”.

Per fare riferimento ad un pixel specifico ricordare che l’origine degli assi si trova in alto a sinistra ed avrà coordinate (0, 0) pertanto il codice che segue permette di porre ad 1 (on) il terzo pixel da sinistra e secondo dall’alto:

frame[2][1] = 1;
matrix.renderBitmap(frame, 8, 12);

Questo metodo però richiede più memoria di quella necessaria. Anche se ogni LED ha bisogno solo di un singolo bit per memorizzare il suo stato, vengono usati per ognuno di esse otto bit (un byte). Il metodo più efficiente, in termini di memoria per memorizzare un fotogramma è utilizzare un array di interi a 32 bit, descritto di seguito.

Vedremo ora come realizzare uno o più fotogrammi, realizzazione che può anche essere svolta con il LED Matrix tool messo a disposizione da Arduino, ma al fine di comprenderne a pieno il funzionamento, consiglio di seguire le indicazioni che trovate di seguito.

La parte di programma che utilizza codici esadecimali e rappresenta l’immagine del cuore indicata sopra è:

unsigned long frame[] = {
  0x3184a444,
  0x42081100,
  0xa0040000
};

Una variabile long senza segno contiene 32 bit, quindi per gestire 92 LED (bit) avremo necessità di 96/32 che corrisponde a 3 variabili long in grado di rappresentare ogni immagine che appare sulla matrice di LED, pertanto un array di tre variabili long senza segno è un modo efficiente per contenere tutti i bit necessari per rappresentare un’immagine sulla matrice di LED.

Ma come sono relazionate la serie dei 3 valori esadecimali con la posizione di ogni songolo pixel?

Ciò dovrà essere fatto convertendo i valori esadecimali in binario utilizzando il codice che segue:

for (int b = 0; b < 3; b++) {
    Serial.println(frame[b], BIN);
  }

Che permetterà di stampare tutti i valori dei bit dell’array. L’output sarà il seguente:

110001100001001010010001000100
1000010000010000001000100000000
10100000000001000000000000000000

Questo metodo, però, non mostra tutti i bit. Ogni elemento dell’array deve avere 32 bit. Se completiamo correttamente, aggiungendo gli zeri mancanti alla fine avremo i 32 bit di ogni elemento:

00110001100001001010010001000100
01000010000010000001000100000000
10100000000001000000000000000000

Ora suddividiamo il blocco precedente in gruppi da 12 bit ed otterremo nuovamente l’immagine del cuore:

001100011000
010010100100
010001000100
001000001000
000100010000
000010100000
000001000000
000000000000

Se si hanno diversi fotogrammi, è possibile caricarli e visualizzarli in questo modo:

const uint32_t felice[] = {
    0x19819,
    0x80000001,
    0x81f8000
};

const uint32_t cuore[] = {
    0x3184a444,
    0x44042081,
    0x100a0040
};

  matrix.loadFrame(felice);
  delay(500);

  matrix.loadFrame(cuore);
  delay(500);

Proviamo il codice

Applichiamo questi concetti con due sketch che visualizzano fotogrammi diversi sulla tua scheda.

Esempio 01

Creiamo prima 3 fotogrammi interi a 32 bit e carichiamoli sulla scheda uno alla volta.

#include "Arduino_LED_Matrix.h"

ArduinoLEDMatrix matrix;

void setup() {
  Serial.begin(115200);
  matrix.begin();
}

const uint32_t felice[] = {
    0x19819,
    0x80000001,
    0x81f8000
};
const uint32_t cuore[] = {
    0x3184a444,
    0x44042081,
    0x100a0040
};
  
void loop(){
  matrix.loadFrame(felice);
  delay(500);

  matrix.loadFrame(cuore);
  delay(500);
}

Lo sketch è molto semplice è permette di mostrate due stati diversi.

Esempio 02

Cambiamo ora approccio è creiamo un’immagine che cambia durante l’esecuzione del programma. Il programma include diverse funzioni che concorrono alla costruzione del volto e modificano alcuni pixel che permettono di fare l’occhiolino dall’occhio sinistro.

#include "Arduino_LED_Matrix.h"

ArduinoLEDMatrix matrix;

void setup() {
  Serial.begin(115200);
  matrix.begin();
}

uint8_t frame[8][12] = {
  { 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0 },
  { 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0 },
  { 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0 },
  { 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0 },
  { 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0 },
  { 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0 },
  { 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0 },
  { 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0, 0 }
};

void occhioSinistro() {
  //Occhio sinistro
  frame[1][3] = 1;
  frame[1][4] = 1;
  frame[2][3] = 1;
  frame[2][4] = 1;
}

void occhiolino() {
  //Fare un occhiolino con occhio sinistro
  frame[1][3] = 0;
  frame[1][4] = 0;
  frame[2][3] = 1;
  frame[2][4] = 1;
}

void occhioDestro() {
  //Occhio destro
  frame[1][8] = 1;
  frame[1][9] = 1;
  frame[2][8] = 1;
  frame[2][9] = 1;
}

void bocca() {
  //Bocca
  frame[5][3] = 1;
  frame[5][9] = 1;
  frame[6][3] = 1;
  frame[6][4] = 1;
  frame[6][5] = 1;
  frame[6][6] = 1;
  frame[6][7] = 1;
  frame[6][8] = 1;
  frame[6][9] = 1;
}

void loop() {
  occhioSinistro();
  occhioDestro();
  bocca();

  matrix.renderBitmap(frame, 8, 12);

  delay(1000);
  occhiolino();

  matrix.renderBitmap(frame, 8, 12);
  delay(1000);
}

Esempio 03

Vediamo ora come, usando il LED Matrix tool, possono essere realizzati due visi sorridenti di cui uno che fa l’occhiolino.
Lascio a voi capire come usare gli strumenti da disegno, essenziale però descrivervi come effettuare il download dei frame.
Costruire due immagini una che riporta un viso con sorriso e l’altra un viso con sorriso che fa l’occhiolino:

Esportare il codice:

aprire il file scaricato: animazione.h ed includerlo all’interno del codice:

#include "Arduino_LED_Matrix.h"
#include <stdint.h>

ArduinoLEDMatrix matrix;

const uint32_t animazione[][4] = {
	// viso sorridente - frame n. 0
  {
		0x18c18,
		0xc0000000,
		0x1041fc,
		66
	},
  // viso sorridente con occhiolino - frame n. 1
	{
		0xc18,
		0xc0000000,
		0x1041fc,
		66
	}
};

void setup() {
  // inizializzazione della seriale
  Serial.begin(115200);
  // avvio della matrice di LED
  matrix.begin();
}

void loop() {
  // caricamento dalla prima animazione e visualizzazione su display
  matrix.loadFrame(animazione[0]);
  // attesa di 1 secondo
  delay(1000);

  // caricamento dalla seconda animazione e visualizzazione su display
  matrix.loadFrame(animazione[1]);
  // attesa di 1 secondo
  delay(1000);
}

Esempio 04

Vediamo ora come sincronizzare la visualizzazione alternata delle due immagini con il lampeggio del LED L. Nel setup() bisognerà impostare il pin a cui è connesso il LED L ad output, dopo di che richiamare accensione e spegnimento eattamente nella stessa posizione in cui viene richiamata la funzione matrix.loadFrame():

#include "Arduino_LED_Matrix.h"
#include <stdint.h>

ArduinoLEDMatrix matrix;

const uint32_t animazione[][4] = {
	// viso sorridente - frame n. 0
  {
		0x18c18,
		0xc0000000,
		0x1041fc,
		66
	},
  // viso sorridente con occhiolino - frame n. 1
	{
		0xc18,
		0xc0000000,
		0x1041fc,
		66
	}
};

void setup() {
  // inizializzazione della seriale
  Serial.begin(115200);
  // avvio della matrice di LED
  matrix.begin();
  // pin a cui collegato il LED L (pin 13) impostato come output
  pinMode(LED_BUILTIN, OUTPUT);
}

void loop() {
  // caricamento dalla prima animazione e visualizzazione su display
  matrix.loadFrame(animazione[0]);
  // accensione del LED L
  digitalWrite(LED_BUILTIN, HIGH);
  // attesa di 1 secondo
  delay(1000);

  // caricamento dalla seconda animazione e visualizzazione su display
  matrix.loadFrame(animazione[1]);
  // spegnimento del LED L
  digitalWrite(LED_BUILTIN, LOW);
  // attesa di 1 secondo
  delay(1000);
}

Buon Making a tutti 🙂

Arduino UNO R4 WiFi e Minima

Con l’introduzione della nuova release Arduino UNO R4 è stata compiuta senza alcun dubbio un’evoluzione tecnologica che non rappresenta solamente un avanzamento considerevole in termini di capacità di elaborazione e di connessione, ma inaugura anche una nuova era nel panorama dell’elettronica del fai da te.

Sono ormai passati 13 anni dal lancio di Arduino UNO R3, ora la versione R4 arriva per rivoluzionare il nostro approccio alla prototipazione, alla produzione, all’innovazione, ma soprattutto dal mio punto di vista una grande possibilità didattica.

Arduino UNO R4 innalza le potenzialità di prototipazione con un microcontrollore Renesas RA4M1 (Arm® Cortex®-M4) a 32 bit, ed un incremento della memoria 16 volte superiore al suo predecessore. UNO R4 viene proposto in due versioni: UNO R4 Minima e UNO R4 WiFi.

Arduino UNO R4 WiFi

(scheda tecnica ufficiale)

Il modello WiFi R4 conserva l’aspetto fisico di una classica Arduino UNO, così come la tensione operativa di 5 V prevista dalla maggioranza degli shields, ma su di essa troviamo il WiFi è integrato gestito da un coprocessore ESP32-S3, che permette anche connessioni Bluetooth/BLE.

Tra i vari miglioramenti troviamo una porta USB-C per la programmazione e le funzionalità HID (Human Interface Devices), permettendo quindi l’utilizzo di un Arduino UNO R4 come una tastiera o un mouse. Molto interessante la presenza di un connettore QWIIC per un collegamento I2C agevole a sensori e attuatori che rispettano questo standard di comunicazione senza la necessità di shields o breadboard.

Ben visibile nell’area sottostante della scheda una matrice di LED 12×8 che permette di disporre di un sistema di output integrato in grado di visualizzare in modo schematico (pixel) animazioni di caratteri alfanumerici e icone ed inoltre, grazie al software online LED Matrix Editor, messo a disposizione di Arduino è possibile realizzare la propria grafica pixel da includere nei propri sketch.

Di seguito elencate tutte le nuove caratteristiche della versione WiFi

  • Compatibilità hardware con il formato UNO: viene conservata la stessa struttura, l’organizzazione dei pin e la tensione operativa a 5 V della versione R3, assicurando così una totale compatibilità senza inconvenienti per le schede e i progetti preesistenti.

  • Memoria più ampia e clock più rapido: memoria ampliata (256 kB Flash, 32 kB RAM) e velocità di clock superiore (45MHz), permettendo elaborazioni più rapide e una gestione fluida di progetti anche sofisticati.

  • Alimentazione estesa fino a 24 V: la scheda supporta un intervallo più vasto di tensioni di alimentazioni d’ingresso, permettendo un’integrazione migliore con motori, strisce LED e altri attuatori mediante un’unica fonte di alimentazione.

  • Wi-Fi® e Bluetooth®: la scheda incorpora un modulo ESP32-S3, permettendo l’integrazione di connettività wireless nei propri progetti e la gestione remota attraverso Arduino IoT Cloud.

  • Periferiche aggiuntive incorporate: un DAC a 12 bit rende possibile la creazione di progetti audio complessi, CAN BUS e un OP AMP, fornendo una capacità di progettazione e una flessibilità accresciute.

  • Supporto HID: grazie al supporto HID incorporato, sarà possibile emulare un mouse o una tastiera quando è connesso a un computer via USB, agevolando l’invio di comandi da tastiera e movimenti del mouse.

  • Connettore QWIIC: un connettore Qwiic I2C, permette con estrema facilità l’interconnessione di sensori ed attuatori I2C in una modalità standard e sicura.

  • Supporto per RTC alimentato a batteria: sulla scheda sono incorporati pin supplementari, tra cui un pin “OFF” per spegnere la scheda e un pin “VRTC” per garantire l’alimentazione e il funzionamento dell’orologio in tempo reale integrato.

  • Matrice LED: matrice LED rossa 12×8, permette la visualizzazione di animazioni o visualizzazione di dati da sensori, evitando la necessità di hardware supplementare.

  • Diagnosi degli errori durante l’esecuzione: Arduino UNO R4 Wi-Fi dispone di un sistema di identificazione degli errori che rileva i crash durante l’esecuzione e fornisce descrizioni approfondite e consigli relativi alla riga di codice che ha provocato il crash.

Specifiche tecniche

Scheda Nome Arduino® UNO R4 WiFi
SKU ABX00087
Microcontrollore Renesas RA4M1 (Arm® Cortex®-M4)
Modulo radio ESP32-S3-MINI-1-N8
USB USB-C® Porta di programmazione
Pin I/O Digitali 14
Pin Analogici 6
DAC 1
pin PWM 6
Comunicazione UART 1
I2C 1
SPI 1
CAN 1
Tensione di funzionamento Tensione operativa 5 V (ESP32-S3 is 3.3 V)
Tensione di alimentazione (VIN) 6-24 V
Corrente continua per i pin I/O 8 mA
Velocità di clock RA4M1 48 MHz
ESP32-S3-MINI-1-N8 fino a 240 MHz
Memoria RA4M1 256 kB Flash, 32 kB RAM
ESP32-S3-MINI-1-N8 384 kB ROM, 512 kB SRAM
Dimensioni Larghezza 68.85 mm
Lunghezza 53.34 mm

IMPORTANTE

Connettore ESP: il modulo ESP32-S3 su questa scheda funziona a 3,3 V. Il connettore ESP, situato vicino al connettore USB-C®, supporta solo i 3,3 V e non deve essere collegato a 5 V. Ciò potrebbe danneggiare la tua scheda.

Connettore Qwiic: il connettore Qwiic è collegato a un bus I2C secondario: IIC0. Questo connettore supporta solo i 3,3 V, collegare tensioni superiori potrebbe danneggiare la scheda. Per inizializzare questo bus usare l’istruzione Wire1.begin().

Assorbimento massimo di corrente per pin: l’assorbimento massimo di corrente per ogni pin della GPIO della serie UNO R4 è di 8 mA, quindi inferiore rispetto alle versioni R3 precedente. Superare questo limite potrebbe danneggiare il pin o la scheda.

Arduino UNO R4 Minima

(scheda tecnica ufficiale)

Le caratteristiche tecniche differiscono per l’assenza rispetto alla versione WiFi:

  • della matrice di LED
  • porta QWIIC

però su questa scheda è dotata di un connettore SWD, assente nella versione WiFi che permette la connessione esterna di un debugger per controllare il funzionamento di uno sketch in condizioni controllate e rilevare quindi errori o più semplicemente verificare lo stato del programma in tempo reale (variabili, memoria usata, ecc…)

Specifiche tecniche

Scheda Nome Arduino® UNO R4 WiFi
SKU ABX00080
Microcontrollore Renesas RA4M1 (Arm® Cortex®-M4)
Modulo radio ESP32-S3-MINI-1-N8
USB USB-C® Porta di programmazione
Pin I/O Digitali 14
Pin Analogici 6
DAC 1
pin PWM 6
Comunicazione UART 1
I2C 1
SPI 1
CAN 1
Tensione di funzionamento Tensione operativa 5 V (ESP32-S3 is 3.3 V)
Tensione di alimentazione (VIN) 6-24 V
Corrente continua per i pin I/O 8 mA
Velocità di clock RA4M1 48 MHz
ESP32-S3-MINI-1-N8 fino a 240 MHz
Memoria RA4M1 256 kB Flash, 32 kB RAM
ESP32-S3-MINI-1-N8 384 kB ROM, 512 kB SRAM
Dimensioni Larghezza 68.85 mm
Lunghezza 53.34 mm

IMPORTANTE

Anche per la versione Minima l’assorbimento massimo di corrente per pin: l’assorbimento massimo di corrente per ogni pin della GPIO della serie UNO R4 è di 8 mA, quindi inferiore rispetto alle versioni R3 precedente. Superare questo limite potrebbe danneggiare il pin o la scheda.

IoT a basso costo con un ESP 01 – una veloce introduzione per i miei studenti

Sto svolgendo in queste settimane un corso Arduino per i miei allievi di II’, ma gli impegni dei consigli di classe e le attività di vicepresidenza mi hanno portato a spostare un paio di lezioni e per farmi perdonare ho deciso di implementare velocemente una breve lezioni che generi l’effetto “waooo” 🙂 spero possa funzionareL’idea è quella di comandare la marcia e l’arresto di motori asincroni trifase (380 Vac) remotamente attraverso comandi dati da cellulare utilizzando tecnologia a basso costo.

Aggiungere funzionalità di controllo remoto via WiFi ai propri progetti Arduino è ormai diventato relativamente semplice e molto economico. E’ da qualche tempo che sto utilizzando i noti ESP8266 nella versione più economica ESP01 per effettuare esperimenti di domotica a basso costo. ESP8266 è un microcontrollore programmabile in una modalità molto simile a quanto viene fatto per Arduino è costituito da un circuito SoC (System on Chip) dalle dimensioni ridottissime (5 x 5 mm) e la scheda che lo ospita integra un’antenna WiFi.

05

Esistono diversi modelli di ESP che includono l’ESP8266 ad essi è stato assegnato un nome che ha la seguente struttura ESP-XX dove XX è un numero che in questo momento va da 01 a 13 e che sicuramente nei prossimi mesi sarà destinato ad aumentare. In generale numeri più alti indicano funzionalità e performance più elevate, ma sicuramente ad oggi la versione più diffusa per semplicità di utilizzo e costi resta ancora l’ESP01.

I modelli ESP differiscono uno dall’altro per le seguenti caratteristiche:

  • dimensioni del modulo;
  • memoria flash, esterna al chip e varia da 512 KByte fino a 4MByte;
  • numero di pin;
  • antenna WiFi stampata su scheda o su apposito connettore a cui collegare un’antenna

Nell’immagine che segue un elenco dei più diffusi moduli ESP disponibili:

famiglia-esp

In questa breve trattazione utilizzerò l’ESP01.

Continua a leggere

IoT con WeMos D1 Mini usando Arduino IDE e Blynk

Durante le mie attività di formazione più volte mi è giunta la richiesta da persone non professioniste del settore elettronico o informatico, la realizzazione di progetti elettronici in grado di interagire via WiFi. Svolgere tale attività può richiedere competenze di livello più elevato che ovviamente tutti possono acquisire, ma per non aggiungere scoraggiamento nella fase iniziale di apprendimento ed invogliare sempre di più a sperimentare progetti sempre più complessi è forse bene partire da qualcosa di semplice che sono sicuro farà “esplodere” la vostra fantasia 🙂

Per questa breve introduzione utilizzerò: Arduino IDE, Blynk con scheda WeMos D1 Mini

Blynk

Avevo fatto una breve segnalazione tempo fa. Blynk è un’applicazione (per dirla in informatiche meglio parlare di freamework) che consente mediante dispositivi mobili (iOS e Android) utilizzando un sistema completamente grafico la realizzazione dei propri widget per comandare ad esempio l’azionamento via WiFi di dispositivi di automazione industriale o implementare progetti di domotica, ma anche di rilevare grandezze fisiche esterne e visualizzarle direttamente sul vostro dispositivo mobile.
Blynk può interagire con Arduino o Raspberry Pi se connessi ad una WiFi o a moltissimi dispositivi basati su ESP8266, modulo WiFi dotato di Input/Output General Purpose e processore ARM. Attualmente sono disponibili una grande quantità di board basate su ESP identificate tutti da un ID da ESP-01 a ESP-13 e la differenza tra una scheda e l’altra dipende dalla quantità di memoria disponibile, il numero di GPIO e il tipo di antenna WiFi.

Wemos D1 Mini

Per darvi un’idea di cosa è la Wemos D1 Mini si potrebbe fare la seguente analogia (non me ne vogliano i puristi mi serve solo per dare l’idea per chi incomincia), immaginate un Arduino micro dotato di una connessione WiFi ad un costo di non più di € 5 che potrà essere programmato in modo grafico con Blynk oppure attraverso l’IDE Arduino o ancora con NodeMCU (vedremo più avanti).
Wemos D1 Mini ospita un ESP-12F, dispone di 11 pin I/O digitali, 1 ingresso analogico, tutti i pin I/O gestiscono interrupt, pwm, I2C e ISP e tutti i pin I/O funzionano con una tensione di alimentazione di 3,3V e dispone di una memoria di 4MB.

01

02

Nell’immagine sopra riportata noterete che il nome usato sulla scheda è diverso da quello utilizzato nell’IDE di Arduino, fate riferimento ai numeri scritti in verde in fase di programmazione.

06

07

Come si evince dalle immagini sopra inserite la scheda è dotata di un connettore micro USB che vi permette di caricare gli sketch, ciò non accade per altre tipologie di schede che necessitano di un debugger per il caricamento di programmi.

On-line potete trovare su diversi store una serie di shield (per un elenco completo seguire il link) che possono esser impilati su questa piccolissima scheda.

03La scheda in genere viene venduta con diverse tipologie di pin header non saldati: maschio, femmina, femmina impilabile e ciò vi permette di adattarla ad ogni tipologia di circuito.

04

E’ presente un pulsante di reset

05

Sul pin analogico è possibile leggere tensioni fino a 3,2 V.

La conversione USB a UART viene realizzata dal chip CH340G (ben visibile nell’immagine sopra), presente su moltissimi cloni Arduino cinesi tra cui gli economicissimi Arduino nano. Gli utenti windows potranno procedere tranquillamente scaricando i driver dal seguente link su cui trovate anche i driver per MacOS X, però se avete l’ultima versione di MacOS X  Sierra  (10.12.x) utilizzate la procedura ben dettagliata a questo link. Sempre per gli utenti Mac, nel caso abbiate installato una precedente versione del driver seguite la procedura che trovate al seguente link.

Vedremo nei successivi passaggi l’utilizzo di WeMos D1 con l’Arduino IDE e con Blynk. Continua a leggere

Raspberry Pi 3 – configurare Bluetooth e Wi-Fi

RaspberryPi3-Bluetooth-banner

Una delle caratteristiche pi interessantidel nuovoRaspberry Pi 3 senza alcun dubbio la presenza del Wi-Fi e Bluetooth 4.1/Low Energy (LE) aggiunti dalchip BCM43438.

In questo breve tutorial, ricordo a me stesso 🙂 come effettuare la configurazione del Wi-Fi e della Bluetooth. Come accade per ogni nuova installazione di software buona norma procedere preliminarmente con un aggiornamento di sistema mediante i due comandi:

sudo apt-get update

sudo apt-getupgrade

sudo apt-get dist-upgrade

Eseguiteli nell’ordine indicato e armatevi di un po’ di pazienza perch questa fase potrebbe durare un po’ di tempo.

Al termine del processo di aggiornamento si procedecon l’installazione del software della Bluetooth:

sudo apt-get install pi-bluetooth

RaspberryPi3-Bluetooth-01

Terminata questa fase bisogner installare il tool grafico che ci consentir di configurare in maniera semplice e comoda la Bluetooth:

sudo apt-get install bluetooth bluez blueman

RaspberryPi3-Bluetooth-02
L’ultimo passo sar quello di un reboot del sistema che potr essere eseguitodirettamente da terminale con il comando:

sudo reboot

Al successivo avvio noterete che nell’angolo superiore destro sar presenteil logo Bluetooth, se non viene visualizzato alloradal men principale (in alto a sinistra) seguite il percorso: Menu >Preferenze > Gestore Bluetooth in questo modo apparir l’icona della Bluetooth in alto a destra.

Come effettuare il pairing con Raspberry Pi 3

Continua a leggere